sabato 11 ottobre 2008

VITTORINO CI SCRIVE

Grazie Vittorino
do a tutti i lettori la possibilita' di leggere la tua testimonianza.
Tu vali pronunciato da te ha certamente uno spessore molto profondo .

Cara Tiziana
sono anch'io un 'amico di giovanni' ma partecipo poco alle riunioni perchè mio figlio Emanuele è molto grave e ci muoviamo poco,
anche se sono legato alla Luisella e al Franco.
Volevo complimentarmi con te per questo blog, che io seguo tutti i giorni perchè ha contributi bellissimi.
Ti allego un piccolo scritto mio a seguito della testimonianza di Rose e che riguarda anche i disabili.
ciao e continua così
vittorino bocchi

Tu vali!

Rose Busingye, infermiera professionale in Uganda , rivolta a una malata di aids dice:
“Tu hai un valore infinito, più dell’orrore della guerra e della tua malattia” .

Cari amici
Tu vali : se non si parte da qui non si costruisce niente.
Se tu non ti ritieni un valore, se pensi solo ai tuoi difetti e non al fondo della questione che tu vali, che sei un valore per te e per gli altri non si va da nessuna parte.
E questo è importante per tutti laici e cristiani.
Per i cristiani poi tu vali perché Dio ti ha creato e Gesù è morto per te e si fa tua compagnia.

Pensate quanto conta questo punto di partenza nella educazione e nella cura medica.
Mai un genitore deve dimenticarsi della dignità del figlio e viceversa.
Mai un medico deve scordarsi della dignità della persona malata e viceversa.


Se tu vali anche gli altri valgono , tutti valgono anche i disabili,
anche gli anziani affaticati dalla vita o dalle malattie.
Il valore della vita quindi non dipende dalle circostanze in cui uno ritrova a vivere.
Stiamo attenti, in questa società dell’efficienza a non dare valore solo ai belli, ai ricchi e agli abili:
tutti valgono perché tutti abbiamo lo stesso desiderio di felicità.

Occorre sempre che qualcuno ti dica che tu vali, qualcuno che ti accolga per quello che sei perché così anche tu prendi più coscienza della tua dignità.
Dobbiamo dirci più spesso, anche in famiglia, che tu vali che tuo marito tuo figlio, tua mamma o tuo papà vale, perché solo partendo da un positivo si può camminare.

Un disabile potrà pensare di essere onnipotente o una nullità ma non saprà mai di valere davvero se nessuno lo accoglie e gli fa compagnia.

Il nostro gruppo 'Amici di Giovanni'si pone innanzittutto a questo livello di compagnia ai disabili e ai loro familiari.
Ci sono i progetti, le banche dati, i comitati scientifici, gli ausili ecc: tutto importante,
ma il punto di partenza è sempre un incontro in cui qualcuno ti dica:
tu disabile, tu familiare di un disabile non siete definiti dalla vostra malattia, avete una dignità infinita.

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