lunedì 8 marzo 2010

FERMIAMO IL MASSACRO SILENZIOSO. MA COME?

....L’aborto è evidentemente entrato nella mentalità comune come banale contraccettivo, mezzo di controllo delle nascite, nonostante e grazie alla mentalità dominante e alle legislazioni ad essa compiacenti di ciascuno dei Paesi del nostro continente.
Nonostante e grazie a certa politica per cui l’Europarlamento il 10 febbraio scorso ha approvato ad esempio una risoluzione sulla parità di diritti tra uomini e donne in cui si legge che alle donne dovrebbe essere garantito «il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all’aborto», e che esse «devono godere di un accesso gratuito alla consultazione in tema di aborto»,.....

www.medicinaepersona.org
Le cifre sull’aborto In Europa e in Spagna contenute nel rapporto annuale dell’Istituto di politica familiare spagnolo del 2 marzo scorso al Parlamento Europeo parlano chiaro: 2.863.649 aborti praticati e censiti nel 2008 in Europa, di cui 1.207.646 (il 42%) nei 27 Paesi della UE. Nel Vecchio Continente l’aborto è diventato la principale causa di morte (La prima causa di morte, Il Foglio 04/03/2010). Più del cancro, più dell’infarto, e in 12 giorni viene soppresso un numero di embrioni pari a quello dei morti in incidenti stradali lungo l’intero anno. Il numero di aborti in 1 anno (1.2 milioni) equivale al deficit di natalità dell’Unione Europea.


Un aborto ogni 11 secondi , 327 ogni ora, 7486 al giorno.
Negli ultimi 15 anni nell’Europa comunitaria la cifra è di 20 milioni con il primato di Francia, Gran Bretagna, Italia e Romania. In Spagna dal 1985 1.350.494 gli aborti, 115.912 nel 2008, con un incremento annuo del 115% (+ 61.965), l’incremento è tuttora documentato in Gran Bretagna (+16.088) e in Svezia (+7.041). L’Istituto che ha steso il rapporto conclude con la richiesta all’ambito politico di creazione di condizioni sociali più favorevoli alla gravidanza, mediante il monitoraggio della curva di natalità di ciascun Paese della UE e di sostegno a politiche finanziarie in favore della maternità e dell’infanzia.
Ma il problema sta prima.
L’aborto è evidentemente entrato nella mentalità comune come banale contraccettivo, mezzo di controllo delle nascite, nonostante e grazie alla mentalità dominante e alle legislazioni ad essa compiacenti di ciascuno dei Paesi del nostro continente.
Nonostante e grazie a certa politica per cui l’Europarlamento il 10 febbraio scorso ha approvato ad esempio una risoluzione sulla parità di diritti tra uomini e donne in cui si legge che alle donne dovrebbe essere garantito «il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all’aborto», e che esse «devono godere di un accesso gratuito alla consultazione in tema di aborto»,
nel quadro di un generale impegno dei Governi a «migliorare l’accesso delle donne ai servizi della salute sessuale e riproduttiva e a meglio informarle sui loro diritti e sui servizi disponibili».
Cioè da quando l’aborto nelle menti e nelle sedi che contano è ormai diventato un diritto.
Sosteniamo politiche per la vita, facciamo anche rumore, come stanno facendo in Spagna, ma cominciamo anzi continuiamo dal basso, capillarmente, vivendo la nostra vita e sostenendo tutti quelli-quelle che sono in difficoltà. Solo una nuova coscienza vissuta può rovesciare o cambiare una mentalità, e anche il modo di scrivere le leggi.
Editoriale a cura di C. Isimbaldi
La Redazione

Oggetto: Aborto sta diventando la prima causa di morte in Europa a: Giovanni Ceroni [mailto:giovanni.ceroni@gmail.com]
Inviato: giovedì 4 marzo 2010 11.22
A: Comitato Verità e Vita


http://www.ilfoglio.it/soloqui/4562
4 marzo 2010
La prima causa di morte in Europa
Un centro studi spagnolo, l’Istituto di politica familiare, ha accertato che sul piano statistico l’aborto sta diventando la prima causa di morte in Europa. Due milioni e ottocentosessantatremila e seicentoquarantanove (2.863.649) aborti è la cifra totale dell’eccidio in Europa, dentro e fuori i confini dell’Unione: così reca la denuncia statistica portata a Bruxelles. Roberto Cascioli su Avvenire calcola che si spegne la vita di un bambino in gestazione ogni undici secondi, ogni giorno si infierisce su 7.500 donne, su 7.500 -bambini non nati il cui diritto alla vita è umiliato e offeso.
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Il mio commento:
Se contiamo le pillole abortive e la contraccezione credo che l'aborto sia, in termini di vite distrutte, superiore alla somma di tutti gli altri decessi naturali e non.
Quanti sono realmente in Italia gli aborti?
- Per l'uso della spirale sono circa 850.000.
- A causa della pillola estroprogestinica sono tra 220.000 e 654.000 a seconda delle ipotesi (ho preso alcuni dati dal documento 'La contraccezione' del dott. Filardo www.lafeconditaumana.it ), ci sono poi le altre forme di contraccezione abortiva ormonale (cerotti ormonali ad esempio), incalcolabili i cripto-aborti.
- Il numero degli aborti a seguito di pillola RU-486, pillola del giorno dopo, pillola dei 5 giorni dopo e altre forme di aborto chimico sono sicuramente centinaia di migliaia.
- Aborti per tecnica fivet (quelli sostenuti e finanziati dalla legge 40) sono almeno 140.000, i dati reali dovrebbero tener conto degli incontrollabili centri fivet che ora congelano e producono senza ritegno e senza controllo.
- Aborti 'ufficiali' (quelli sostenuti e finanziati dalla legge 194) circa 130.000, aborti cosiddetti 'clandestini' diciamo 20.000.

Totale? Probabilmente siamo vicini ai 2 milioni di aborti (più o meno nascosti) in Italia ogni anno.
Non è come fare esplodere una bomba atomica all'anno nel centro di una città come Milano?

Giovanni


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