giovedì 12 giugno 2008

UDIENZA GENERALE

Udienza Generale, la catechesi del Pontefice incentrata sulla figura di San Colombano:..Udienze - mer 11 giu
..“L’Europa può rinascere solo riscoprendo le radici cristiane e senza piegarsi alla corruzione dei potenti”
di Gianluca Barile
Tratto dal sito Petrus il 11 giugno 2008



CITTA’ DEL VATICANO - Grandi Santi hanno speso "ogni energia per alimentare le radici cristiane dell'Europa che stava nascendo". Lo ha ricordato Benedetto XVI presentando nella sua tradizionale catechesi dell’Udienza Generale del Mercoledi’ la figura di San Colombano che,

"con la sua energia spirituale e la sua fede, e' diventato uno dei padri dell'Europa e ci mostra anche oggi dove stanno le radici dalle quali puo' rinascere questa nostra Europa". "Uomo di grande cultura e ricco di doni di grazia, sia come instancabile costruttore di monasteri che come intransigente predicatore penitenziale", l'abate irlandese Colombano (nato nel 543 e morto nel 615) per il Papa e' uno dei padri dell'Europa perche' "come monaco, missionario e scrittore ha lavorato in vari Paesi dell'Europa occidentale e insieme agli irlandesi del suo tempo era consapevole dell'unita' culturale dell'Europa". In una sua lettera al Pontefice Gregorio Magno, ha ricordato Benedetto XVI, "si trova per la prima volta l'espressione 'totius Europae' cioe' 'di tutta l'Europa', con riferimento alla presenza della Chiesa nel Continente". Il "messaggio" di San Colombano, secondo Benedetto XVI, "si concentra in un fermo richiamo alla conversione e al distacco dai beni terreni in vista dell'eredita' eterna". In particolare, "con la sua vita ascetica e il suo comportamento senza compromessi di fronte alla corruzione dei potenti, egli evoca la figura severa di Giovanni Battista". Una "austerità”, quella di San Colombano, che tuttavia "non e' mai fine a se stessa". In proposito, il Pontefice ha ricordato ai 20.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro per l'Udienza Generale, il suo "richiamo alla conversione e al distacco dai beni terreni in vista dell'eredita' eterna" e l'indicazione data ai monaci di "una vita ascetica, senza compromessi di fronte ai potenti, come mezzo per aprirsi liberamente all'amore di Dio e corrispondere con tutto l'essere ai doni ricevuti, contro la corruzione dominante la terra e la societa' umana". Colombano fu, del resto, un grande maestro spirituale. 'Se l'uomo usera' rettamente di quelle facolta' che Dio ha concesso alla sua anima, allora - diceva - sara' simile a Dio". "Ricordiamoci - ha concluso Benedetto XVI citando il monaco irlandese - che gli dobbiamo restituire tutti quei doni che Egli ha depositato in noi. Ce ne ha insegnato il modo con i Suoi comandamenti'. La Comece, organismo che coordina gli Episcopati dei Paesi della Ue, ha proposto di recente di nominare proprio San Colombano co-patrono dell'Europa occidentale.




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