Eppure, vacanza significa, appunto, spazio vuoto, vacante, e l’estate, così intesa, dovrebbe essere il tempo da dedicare veramente a se stessi. Che l’estate sia il tempo del divertimento o del riposo, è giusto, l’importante è non lasciarsi vivere, non lasciarsi rubare il tempo, ma esserne artefici. In questo mondo che vuol riempire le profondità dell’essere con la superficialità dell’avere e del fare, bisogna liberare il tempo per non vivere il tempo libero come spazio vacante, vuoto interiore da riempire con vacanze preconfezionate. Questa estate vivere la vacanza come otium potrebbe essere un’occasione per tutti da non perdere, un momento di crescita per non rimanere delusi ancora una volta, per conoscere se stessi e uscire dal branco. Buone vacanze a tutti, soprattutto ai più giovani e a quanti saranno capaci di venir fuori dal labirinto di un’estate alla moda, che nasconde la noia, ma non libera l’essere.
di Gennaro Matino
Tratto da Avvenire del 29 luglio 2008
Voglia d’estate, voglia di svago. Mare o montagna, grandi alberghi o tenda e sacco a pelo, il desiderio è sempre quello di lasciarsi alle spalle il caos delle città, lo stress del lavoro, la routine e i problemi di sempre per immergersi in un tempo libero dalla costrizione delle ore e degli impegni.
Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
mercoledì 30 luglio 2008
EUTANASIA ABORTO PROVETTA SELVAGGIA
Elio Sgreccia
Il presidente emerito della Pontificia Accademia pro Vita e la bioetica “laicista” TEMPI 22 Luglio 2008
di Fabio Cavallari
Eutanasia, aborto, procreazione medicalmente assistita, clonazione, mercificazione della “materia” umana. I temi che in maniera più diretta riguardano l’uomo, la sua vita, la sua morte, la sua carne, sono entrati oramai a pieno titolo nella vulgata modernista che caratterizza la nostra civiltà occidentale, spesso però su-bendo uno svilimento nella loro trattazione
Il presidente emerito della Pontificia Accademia pro Vita e la bioetica “laicista” TEMPI 22 Luglio 2008
di Fabio Cavallari
Eutanasia, aborto, procreazione medicalmente assistita, clonazione, mercificazione della “materia” umana. I temi che in maniera più diretta riguardano l’uomo, la sua vita, la sua morte, la sua carne, sono entrati oramai a pieno titolo nella vulgata modernista che caratterizza la nostra civiltà occidentale, spesso però su-bendo uno svilimento nella loro trattazione
FORMIGONI IL MIO 68
TEMPI 24 Luglio 2008
Il governatore della Lombardia e la sua "contestazione": «Vi racconto quando sfidavo le piazze dei metalmeccanici»
di Rodolfo Casadei
Il gran volume dei capelli distrae un po' dal volto teso e dallo sguardo deciso. Manca la barba che lo renderà inconfondibile, la foto è un bianco e nero sbiadito, ma non ci si può sbagliare: quello che parla dal palco alla manifestazione dei metalmeccanici nella piazza principale di Lecco è il giovane Roberto Formigoni. «Quelli del Movimento Studentesco avevano un diavolo per capello: "Fate portare il saluto degli studenti agli operai a un clerico-fascista!"», ridacchia Formigoni il grande, commentando quell'immagine di quasi 40 anni prima. Autunno caldo 1969, sciopero nazionale dei metalmeccanici: a parlare ai 10 mila operai radunati in piazza Garibaldi in rappresentanza degli studenti non è un amichetto di Mario Capanna, ma il leader carismatico lecchese di Gioventù Studentesca, da poco spazzata via dagli atenei lombardi, ma fortissima nelle ridotte dell'alta Brianza.
Inerzia reazionaria della provincia profonda? Niente affatto. Il Formigoni sbarbato che arringa gli operai intorno all'identità cristiana era iscritto frequentante della Cattolica di Milano e aveva partecipato alla famosa assemblea che decise l'occupazione dell'ateneo nel novembre 1967 e che segna simbolicamente l'inizio del Sessantotto in Italia.
Il governatore della Lombardia e la sua "contestazione": «Vi racconto quando sfidavo le piazze dei metalmeccanici»
di Rodolfo Casadei
Il gran volume dei capelli distrae un po' dal volto teso e dallo sguardo deciso. Manca la barba che lo renderà inconfondibile, la foto è un bianco e nero sbiadito, ma non ci si può sbagliare: quello che parla dal palco alla manifestazione dei metalmeccanici nella piazza principale di Lecco è il giovane Roberto Formigoni. «Quelli del Movimento Studentesco avevano un diavolo per capello: "Fate portare il saluto degli studenti agli operai a un clerico-fascista!"», ridacchia Formigoni il grande, commentando quell'immagine di quasi 40 anni prima. Autunno caldo 1969, sciopero nazionale dei metalmeccanici: a parlare ai 10 mila operai radunati in piazza Garibaldi in rappresentanza degli studenti non è un amichetto di Mario Capanna, ma il leader carismatico lecchese di Gioventù Studentesca, da poco spazzata via dagli atenei lombardi, ma fortissima nelle ridotte dell'alta Brianza.
Inerzia reazionaria della provincia profonda? Niente affatto. Il Formigoni sbarbato che arringa gli operai intorno all'identità cristiana era iscritto frequentante della Cattolica di Milano e aveva partecipato alla famosa assemblea che decise l'occupazione dell'ateneo nel novembre 1967 e che segna simbolicamente l'inizio del Sessantotto in Italia.
I SACERDOTI NON CREDONO PIU' AL DEMONIO
« Ma il Papa lotta con Satana»
Il vescovo esorcista “Il maligno esiste e io l’ho incontrato”
GIACOMO GALEAZZI
Monsignor Andrea Gemma, lei è l’unico vescovo cattolico che pratica abitualmente il ministero dell’esorcismo. Ha ragione la ragazza americana?
«Sì, se è mancato il consenso della minore e dei genitori. Il rituale romano e il buon senso prescrivono che la persona vessata dal demonio si sottoponga volontariamente all’esorcismo e alle preghiere di liberazione. Anche se le intenzioni sono buone, non si può prendere un individuo e segregarlo in un luogo di culto. Dio ci ha creato liberi e la forza viola il principio di libertà. Non c’entra che sia avvenuto in una comunità evangelica o nella chiesa di un’altra confessione. Il consenso è indispensabile, altrimenti il fine è vanificato da un mezzo sbagliato.
Il vescovo esorcista “Il maligno esiste e io l’ho incontrato”
GIACOMO GALEAZZI
Monsignor Andrea Gemma, lei è l’unico vescovo cattolico che pratica abitualmente il ministero dell’esorcismo. Ha ragione la ragazza americana?
«Sì, se è mancato il consenso della minore e dei genitori. Il rituale romano e il buon senso prescrivono che la persona vessata dal demonio si sottoponga volontariamente all’esorcismo e alle preghiere di liberazione. Anche se le intenzioni sono buone, non si può prendere un individuo e segregarlo in un luogo di culto. Dio ci ha creato liberi e la forza viola il principio di libertà. Non c’entra che sia avvenuto in una comunità evangelica o nella chiesa di un’altra confessione. Il consenso è indispensabile, altrimenti il fine è vanificato da un mezzo sbagliato.
martedì 29 luglio 2008
L'UNICO FRUTTO BUONO DEL 68 E' CL
Non è un’opera umana, culturale, politica o organizzativa che salva davvero. E’ solo la gemma di quella commozione per Cristo (che col tempo germina una civiltà nuova, ma innanzitutto salva te). Giussani talora ha dovuto ripeterlo anche ai suoi. Lo testimonia il bel libro appena uscito, “Uomini senza patria”. Diceva nel 1982: “è come se CL dal ’70 in poi avesse lavorato, costruito e lottato sui valori che Cristo ha portato senza riconoscere veramente Cristo (…). Fino a quando il cristianesimo è sostenere valori cristiani, esso trova spazio e accoglienza dovunque”, invece “non ha patria da nessuna parte nella società, colui che riconosce la presenza di Cristo - una presenza diversa da tutte le altre – nella propria vita”.
Antonio Socci, Libero 27.07.2008 28.07.2008
A proposito di don Giussani, di un suo libro appena uscito e del prossimo Meeting…Qualcosa che ha a che fare col nostro desiderio inappagato di felicità prendendo spunto dai 40 anni del ‘68
Il fatto è clamoroso, ma nessuno lo nota. Eppure non si fa che parlare del quarantennale del ‘68. C’è un solo movimento, nato nel ’68, che sia tuttora vivo (e tuttora un movimento di giovani). E’ Comunione e liberazione, cioè quello che era considerato “strano”: quello “disarmato”, odiato e aggredito (120 attentati nel volgere di alcuni mesi, pestaggi e fiumi di calunnie).
Antonio Socci, Libero 27.07.2008 28.07.2008
A proposito di don Giussani, di un suo libro appena uscito e del prossimo Meeting…Qualcosa che ha a che fare col nostro desiderio inappagato di felicità prendendo spunto dai 40 anni del ‘68
Il fatto è clamoroso, ma nessuno lo nota. Eppure non si fa che parlare del quarantennale del ‘68. C’è un solo movimento, nato nel ’68, che sia tuttora vivo (e tuttora un movimento di giovani). E’ Comunione e liberazione, cioè quello che era considerato “strano”: quello “disarmato”, odiato e aggredito (120 attentati nel volgere di alcuni mesi, pestaggi e fiumi di calunnie).
LA GIORNATA DI SYDNEY UNA NUOVA PENTECOSTE
Compie un bilancio del suo viaggio in Australia durante l'Angelus
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 27 luglio 2008
Castel Gandolfo - Benedetto XVI ritiene che la Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata dal 15 al 20 luglio a Sydney (Australia), sia stata una "nuova Pentecoste".
Come è accaduto agli apostoli riuniti nel Cenacolo con la Vergine Maria, in questo avvenimento al quale hanno partecipato circa 230. 000 giovani di tutti i continenti "è ripartita la missione dei giovani, chiamati ad essere apostoli dei loro coetanei".
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 27 luglio 2008
Castel Gandolfo - Benedetto XVI ritiene che la Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata dal 15 al 20 luglio a Sydney (Australia), sia stata una "nuova Pentecoste".
Come è accaduto agli apostoli riuniti nel Cenacolo con la Vergine Maria, in questo avvenimento al quale hanno partecipato circa 230. 000 giovani di tutti i continenti "è ripartita la missione dei giovani, chiamati ad essere apostoli dei loro coetanei".
LA VITA OLTRE UNA SENTENZA
Viene contestato poi che la nutrizione artificiale sia una terapia, si critica il fatto che le volontà di Eluana siano state dedotte da “semplici frasi di commento”, ma soprattutto si fa riferimento alle migliaia di persone che in Italia si trovano nelle stesse condizioni della Englaro, ed a tutti coloro che si adoperano per sostenerle, insieme alle loro famiglie. È indubbio che se la vicenda Englaro si risolvesse con la rimozione del sondino naso gastrico e la morte per fame e per sete della donna, alle migliaia di famiglie che si prendono cura dei loro congiunti gravemente cerebrolesi giungerebbe un messaggio devastante, e cioè che è meglio morire piuttosto che vivere in quelle condizioni. Eppure proprio le storie dei familiari di chi si trova in stato vegetativo, o comunque in situazioni di gravissima disabilità, sono lì a dimostrare che siamo di fronte a una vita diversa, di cui ancora c’è tanto da comprendere, ma che è, indubbiamente, ancora una vita.
lun 28 lug
di Assuntina Morresi
Tratto da cronache di Liberal del 26 luglio 2008
lun 28 lug
di Assuntina Morresi
Tratto da cronache di Liberal del 26 luglio 2008
IL PADRE DI ELUANA TIRA DRITTO
«Sul diritto alla vita non può decidere la magistratura»
Tratto da Avvenire del 27 luglio 2008
Nessun ripensamento. Gli inviti e gli appelli a cambiare idea giunti da più parti, il clamore e la polemica politica, sorti dopo la pronuncia della Corte d’appello civile di Milano, non sembrano toccare Beppino Englaro, il papà di Eluana, che i giudici milanesi hanno autorizzato a sospendere l’alimentazione e l’idratazione che tengono in vita la figlia.
Tratto da Avvenire del 27 luglio 2008
Nessun ripensamento. Gli inviti e gli appelli a cambiare idea giunti da più parti, il clamore e la polemica politica, sorti dopo la pronuncia della Corte d’appello civile di Milano, non sembrano toccare Beppino Englaro, il papà di Eluana, che i giudici milanesi hanno autorizzato a sospendere l’alimentazione e l’idratazione che tengono in vita la figlia.
domenica 27 luglio 2008
sabato 26 luglio 2008
LE DIECI COSE CHE STANNO A CUORE A BENEDETTOXVI
di BRUNO SIMONETTO
Alla scoperta degli "elementi fondamentali della fede" che Papa Benedetto da sempre insegna con estrema semplicità e chiarezza, pari alla profondità del suo magistero.
Il corrispondente da Roma dell’influente rivista statunitense National Catholic Reporter, vaticanista delle rete televisiva CNN, John L. Allen Jr è autore di numerosi saggi sui Papi, il Vaticano e la Chiesa cattolica in genere. Recentemente ha curato una specie di vademecum – pubblicato dall’Editrice Àncora – sui temi più significativi del Magistero di Papa Benedetto XVI.
Si intitola "Le 10 cose che stanno a cuore a Papa Benedetto"; e c’è da credere che siano comunque tra quelle che meglio qualificano l’insegnamento di Papa Ratzinger.
Alla scoperta degli "elementi fondamentali della fede" che Papa Benedetto da sempre insegna con estrema semplicità e chiarezza, pari alla profondità del suo magistero.
Il corrispondente da Roma dell’influente rivista statunitense National Catholic Reporter, vaticanista delle rete televisiva CNN, John L. Allen Jr è autore di numerosi saggi sui Papi, il Vaticano e la Chiesa cattolica in genere. Recentemente ha curato una specie di vademecum – pubblicato dall’Editrice Àncora – sui temi più significativi del Magistero di Papa Benedetto XVI.
Si intitola "Le 10 cose che stanno a cuore a Papa Benedetto"; e c’è da credere che siano comunque tra quelle che meglio qualificano l’insegnamento di Papa Ratzinger.
GIOVANNI
L'intervento e' andato bene.
La retina ha resistito e ieri ,dopo il primo controllo hanno detto che tutto procede per il meglio.
Ora deve stare tranquillo,non puo' fare bagni in piscina o al mare,non puo' fare giochi ginnici e' un po' costretto.
Adesso mi sto organizzando per portarlo in moto,gli piace molto e prende il fresco.
Dovrebbe arrivare il seggiolino per moto e poi via.....
In giro per il mondo!!!!!
Grazie a tutti quelli che lo hanno ricordato
La retina ha resistito e ieri ,dopo il primo controllo hanno detto che tutto procede per il meglio.
Ora deve stare tranquillo,non puo' fare bagni in piscina o al mare,non puo' fare giochi ginnici e' un po' costretto.
Adesso mi sto organizzando per portarlo in moto,gli piace molto e prende il fresco.
Dovrebbe arrivare il seggiolino per moto e poi via.....
In giro per il mondo!!!!!
Grazie a tutti quelli che lo hanno ricordato
FAMIGLIA IN ITALIA FATTORE DI PROGRESSO
CARD. ANGELO SCOLA
AVVENIRE 21 LUGLIO 2008
Noi siamo figli di un Padre misericordioso che «dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5, 8): come possiamo cercare di comprenderlo? Io credo che una via privilegiata per penetrare il senso profondo della paternità cui Gesù Buon Pastore ci introduce sia l’esperienza, comune ad ogni uomo, della famiglia. Per questo, oggi, in occasione della festa del Redentore, sulla scorta della Dottrina Sociale della Chiesa, vorrei dedicare qualche riflessione alla realtà della famiglia nel nostro Paese.
AVVENIRE 21 LUGLIO 2008
Noi siamo figli di un Padre misericordioso che «dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5, 8): come possiamo cercare di comprenderlo? Io credo che una via privilegiata per penetrare il senso profondo della paternità cui Gesù Buon Pastore ci introduce sia l’esperienza, comune ad ogni uomo, della famiglia. Per questo, oggi, in occasione della festa del Redentore, sulla scorta della Dottrina Sociale della Chiesa, vorrei dedicare qualche riflessione alla realtà della famiglia nel nostro Paese.
MARTINO SCRIVE
1 commentoChiudi la finestra Vai al modulo dei commenti
Martino ha detto...
Trovo i due articoli molto illuminanti, meritevoli entrambi di attenzione. Mi permetto però di esprimere un dubbio: cosa c'è di tanto strepitoso nella "glossa" di Ferrara? Pur cercando di pormi in campo neutrale (cosa non facile, per nessuno, dato che comporta necessariamente un po' di quel relativismo così temuto) l'articolo dell'elefantino non mi pare entusiasmi granchè. Laddove Mancuso è esplicito, lineare, consequenziale, Ferrara si mostra sotteso e velatamente capzioso. Ho notato grande diveristà fra i due stili, il primo che invita la ragione del lettore a seguire il filo del discoso, l'altro che pare più che altro volere quella stessa ragione come spettatrice del discorso, anzichè come protagonista. E qui si potrebbe obiettare che se lo stile argomentativo è diverso, magari più articolato e complesso, non è per questo meno valido. E mi va anche bene. Non ho certo la presunzione di giudicare il modus scrivendi di un giornalista del calibro di Ferrara, pur permettendomi di fare alcune osservazioni a titolo personale.
Quello che però mi prude davvero è l'impressione (neanche tanto vaga) che tutti i tentativi di Mancuso di creare uno spazio di dialogo e di intesa, dal citare il diritto laico all' affermare la coincidenza fra la libertà dell'uomo e la libertà donata da Dio, tutto ciò venga liquidato da Ferrara con una disinvoltura allarmante, come a dire: "d'accordo, ho ascoltato le tue opinioni, ora però ti svelo la verità". E giù con i soliti plateali dualismi, di qua il Bene e la speranza, di la il Male e la disperazione, di qui i valori secolari della religioni e là i dogmi del secolarismo ideologico (sigh). Insomma, era lecito aspettarsi qualcosa di più aperto. Strepitoso? mah...
Attendendo nuovi articoli
Martino
Martino ha detto...
Trovo i due articoli molto illuminanti, meritevoli entrambi di attenzione. Mi permetto però di esprimere un dubbio: cosa c'è di tanto strepitoso nella "glossa" di Ferrara? Pur cercando di pormi in campo neutrale (cosa non facile, per nessuno, dato che comporta necessariamente un po' di quel relativismo così temuto) l'articolo dell'elefantino non mi pare entusiasmi granchè. Laddove Mancuso è esplicito, lineare, consequenziale, Ferrara si mostra sotteso e velatamente capzioso. Ho notato grande diveristà fra i due stili, il primo che invita la ragione del lettore a seguire il filo del discoso, l'altro che pare più che altro volere quella stessa ragione come spettatrice del discorso, anzichè come protagonista. E qui si potrebbe obiettare che se lo stile argomentativo è diverso, magari più articolato e complesso, non è per questo meno valido. E mi va anche bene. Non ho certo la presunzione di giudicare il modus scrivendi di un giornalista del calibro di Ferrara, pur permettendomi di fare alcune osservazioni a titolo personale.
Quello che però mi prude davvero è l'impressione (neanche tanto vaga) che tutti i tentativi di Mancuso di creare uno spazio di dialogo e di intesa, dal citare il diritto laico all' affermare la coincidenza fra la libertà dell'uomo e la libertà donata da Dio, tutto ciò venga liquidato da Ferrara con una disinvoltura allarmante, come a dire: "d'accordo, ho ascoltato le tue opinioni, ora però ti svelo la verità". E giù con i soliti plateali dualismi, di qua il Bene e la speranza, di la il Male e la disperazione, di qui i valori secolari della religioni e là i dogmi del secolarismo ideologico (sigh). Insomma, era lecito aspettarsi qualcosa di più aperto. Strepitoso? mah...
Attendendo nuovi articoli
Martino
CESANA E MAZZUCCATO: IL RICHIAMO DI ELUANA
Non è un corpo muto, non è un vegetale. è da sedici anni che la donna di Lecco dice alla “società dei sani” qualcosa sul senso della vita, della morte, della malattia
TEMPI 22 Luglio 2008
(appunti non rivisti dagli autori)di Claudia Mazzucato
Pubblichiamo ampi stralci degli interventi di Claudia Mazzucato, ricercatrice di Diritto penale all’Università Cattolica di Milano, e di Giancarlo Cesana, professore di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano, durante l’incontro “Eluana Englaro: il mistero della vita e il miracolo dell’accoglienza”, tenutosi al Teatro sociale di Lecco il 15 luglio 2008
TEMPI 22 Luglio 2008
(appunti non rivisti dagli autori)di Claudia Mazzucato
Pubblichiamo ampi stralci degli interventi di Claudia Mazzucato, ricercatrice di Diritto penale all’Università Cattolica di Milano, e di Giancarlo Cesana, professore di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano, durante l’incontro “Eluana Englaro: il mistero della vita e il miracolo dell’accoglienza”, tenutosi al Teatro sociale di Lecco il 15 luglio 2008
mercoledì 23 luglio 2008
ARTICOLO DI MANCUSO E RISPOSTA DI FERRARA
Penso che valga la pena leggere "I due padri di Eluana e il dramma della libertàSocietà - lun 21 lug
Il pensiero di Vito Mancuso sul caso Englaro e le glosse dell'Elefantino
Tratto da Il Foglio del 20 luglio 2008
La risposta di Ferrara al teologo "laico" è semplicemente strepitosa
Ho deciso di mettere le due letture .
Certamente risponde bene Ferrara anche a tutti i commenti che mi sono giunti riposiziona lo sguardo che ciascun uomo dovrebbe avere sulla vita.
invece a me sembra che il conflitto sia quello tra carità e legge, il tipico e primigenio conflitto che sta all’origine stessa del messianismo cristiano: come per l’aborto, il diritto potrà stabilire mille volte che, se lo vuoi, tu puoi staccare un sondino nasogastrico e procedere, ma tu non devi farlo. Puoi farlo, non devi. Per la semplice ragione che non sei creatore ma creatura, e il solo disporre della vita come di un prodotto della tua volonta è una manomissione dell’esistenza razionale, della dignità spirituale e razionale della persona umana, sia quella che “stacca” sia quella che è staccata.
All'interno i due articoli
I due padri di Eluana
La scelta sulla propria vita è conforme al volere di Dio. Il dramma è che in questo caso manca
di Vito Mancuso
L'esercizio della libertà individuale è il problema, non la soluzione
Perché esistono il bene, il male e la scelta tra i due. Il professore non sempre ti lascia scampo, ma da qui non si scappa
di Giuliano Ferrara
Il pensiero di Vito Mancuso sul caso Englaro e le glosse dell'Elefantino
Tratto da Il Foglio del 20 luglio 2008
La risposta di Ferrara al teologo "laico" è semplicemente strepitosa
Ho deciso di mettere le due letture .
Certamente risponde bene Ferrara anche a tutti i commenti che mi sono giunti riposiziona lo sguardo che ciascun uomo dovrebbe avere sulla vita.
invece a me sembra che il conflitto sia quello tra carità e legge, il tipico e primigenio conflitto che sta all’origine stessa del messianismo cristiano: come per l’aborto, il diritto potrà stabilire mille volte che, se lo vuoi, tu puoi staccare un sondino nasogastrico e procedere, ma tu non devi farlo. Puoi farlo, non devi. Per la semplice ragione che non sei creatore ma creatura, e il solo disporre della vita come di un prodotto della tua volonta è una manomissione dell’esistenza razionale, della dignità spirituale e razionale della persona umana, sia quella che “stacca” sia quella che è staccata.
All'interno i due articoli
I due padri di Eluana
La scelta sulla propria vita è conforme al volere di Dio. Il dramma è che in questo caso manca
di Vito Mancuso
L'esercizio della libertà individuale è il problema, non la soluzione
Perché esistono il bene, il male e la scelta tra i due. Il professore non sempre ti lascia scampo, ma da qui non si scappa
di Giuliano Ferrara
lunedì 21 luglio 2008
UN LETTORE SCRIVE
Buongiorno,
per caso sono arrivato al suo blog.
Complimenti.
Ho visto
tra l'altro che ha ripreso l'evento della proiezione e della tavola
rotonda del film "Ghiaie" effettuata il 31 maggio u.s.
Evento che
oserei dire "storico". Infatti io ho partecipato quel giorno, e mi
risulta che da allora non si sia più fatto nulla, o meglio siano
arrivati solamente dei divieti e dei dinieghi dalle autorità civili ed
ecclesiastiche.
I temi trattati nel film sono gli stessi che ho letto
nel suo blog: aborto, divorzio.
Sarebbe una grande cose se riusciste ad
organizzare un incontro su questi argomenti, magari partendo proprio
dal film Ghiaie.
Io non vi conosco, ma concordo con le vostre
preocupazioni. Si accetta l'aborto come soluzione di tutti i problemi,
ma una donna sa che potrebbe essere invece l'inizio di un problema, non
solo etico.
Sperando che il vostro entusiasmo vi porti a contattare la
Fiori di Sambuco film e sperando in una sua cortese risposta colgo
l'occasione per porgere cordiali saluti.
per caso sono arrivato al suo blog.
Complimenti.
Ho visto
tra l'altro che ha ripreso l'evento della proiezione e della tavola
rotonda del film "Ghiaie" effettuata il 31 maggio u.s.
Evento che
oserei dire "storico". Infatti io ho partecipato quel giorno, e mi
risulta che da allora non si sia più fatto nulla, o meglio siano
arrivati solamente dei divieti e dei dinieghi dalle autorità civili ed
ecclesiastiche.
I temi trattati nel film sono gli stessi che ho letto
nel suo blog: aborto, divorzio.
Sarebbe una grande cose se riusciste ad
organizzare un incontro su questi argomenti, magari partendo proprio
dal film Ghiaie.
Io non vi conosco, ma concordo con le vostre
preocupazioni. Si accetta l'aborto come soluzione di tutti i problemi,
ma una donna sa che potrebbe essere invece l'inizio di un problema, non
solo etico.
Sperando che il vostro entusiasmo vi porti a contattare la
Fiori di Sambuco film e sperando in una sua cortese risposta colgo
l'occasione per porgere cordiali saluti.
“CASO ELUANA”: SE I COMUNISTI ACCUSANO LE SUORE DI CRUDELTA’ PERCHE’ LA AMANO……
19.07.2008
ANTONIO SOCCI
Comunisti che danno lezioni di “pietas” ? Da che pulpito! Ormai siamo nel mondo alla rovescia: il mondo dell’ideologia dove il Bene è Male e il Male è Bene. E’ la prova che, come disse un giorno Adenauer, “anche in politica soltanto Cristo ci può salvare”.
Da “Libero” 19 luglio 2008
A proposito di Eluana Englaro, ieri La Stampa, in prima pagina, pubblicava l’articolo di Marina Garaventa che vive “più o meno nella stessa situazione in cui era Piergiorgio Welby”. A un certo punto la signora Garaventa si rivolge polemicamente a chi difende il diritto alla vita di Eluana e scrive:
ANTONIO SOCCI
Comunisti che danno lezioni di “pietas” ? Da che pulpito! Ormai siamo nel mondo alla rovescia: il mondo dell’ideologia dove il Bene è Male e il Male è Bene. E’ la prova che, come disse un giorno Adenauer, “anche in politica soltanto Cristo ci può salvare”.
Da “Libero” 19 luglio 2008
A proposito di Eluana Englaro, ieri La Stampa, in prima pagina, pubblicava l’articolo di Marina Garaventa che vive “più o meno nella stessa situazione in cui era Piergiorgio Welby”. A un certo punto la signora Garaventa si rivolge polemicamente a chi difende il diritto alla vita di Eluana e scrive:
venerdì 18 luglio 2008
HOSPICE UN LUOGO DI VITA E DI ASSISTENZA
Marco Maltoni, Direttore Unità Cure Palliative, USL Forlì
Forlì, 14 luglio 2008
Pur esprimendo il massimo rispetto e la massima comprensione umana per la vicenda di una persona e di una famiglia che soffrono in modo unico e irripetibile un dolore che è loro proprio e che nessuno dall’esterno può capire, il riverbero sociale di quella situazione costringe chi lavora nell’area delle malattie inguaribili a esprimere una posizione che abbia una valenza pubblica.
La sentenza che prescrive la morte di Eluana Englaro presenta numerosi elementi inquietanti:
Forlì, 14 luglio 2008
Pur esprimendo il massimo rispetto e la massima comprensione umana per la vicenda di una persona e di una famiglia che soffrono in modo unico e irripetibile un dolore che è loro proprio e che nessuno dall’esterno può capire, il riverbero sociale di quella situazione costringe chi lavora nell’area delle malattie inguaribili a esprimere una posizione che abbia una valenza pubblica.
La sentenza che prescrive la morte di Eluana Englaro presenta numerosi elementi inquietanti:
APPELLO DELLE SUORE:LASCIATE ELUANA A NOI
..... «Durante il mio stato vegetativo io avvertivo e sentivo di avere fame e sete, non avvertivo sola¬mente il sapore del cibo. Io sentivo continua ma nessuno mi capiva: capivo cosa mi succedeva intorno, ma non potevo parlare, non riuscivo a muovere le gambe, le braccia e qualsiasi cosa volevo fare, ero imprigionato nel mio corpo proprio come lo sono oggi. Sentivo i medici dire che la mia morte era solo questione di tempo, che ero un vegetale, che i miei movimenti oculari erano solo casuali, che non ero cosciente»......
... « No, la vita di Eluana non si è interrotta. È un mistero in questo momento, però vive! E non è attaccata a nessu¬na macchina, non è dipendente da nulla. Viene alimen¬tata di notte con il sondino. Oggi vive senza l'ausilio del medico. Invece se dovessero trasferirla per compiere quell'azione che hanno deliberato, avrebbe bisogno dell'assistenza sanitaria »...
«Se la venissero a prendere assisteremmo impotenti nel vedere una persona che va a morire»
DAL NOSTRO INVIATO A LECCO PAOLO LAMBRUSCHI
Avvenire 17 luglio 2008
Viene alimentata solo di notte con il sondino Di giorno, dopo la fisioterapia, se c'è il sole viene condotta in giardino da suor Rosangela, dal papà o dalle sue amiche inseparabili
... « No, la vita di Eluana non si è interrotta. È un mistero in questo momento, però vive! E non è attaccata a nessu¬na macchina, non è dipendente da nulla. Viene alimen¬tata di notte con il sondino. Oggi vive senza l'ausilio del medico. Invece se dovessero trasferirla per compiere quell'azione che hanno deliberato, avrebbe bisogno dell'assistenza sanitaria »...
«Se la venissero a prendere assisteremmo impotenti nel vedere una persona che va a morire»
DAL NOSTRO INVIATO A LECCO PAOLO LAMBRUSCHI
Avvenire 17 luglio 2008
Viene alimentata solo di notte con il sondino Di giorno, dopo la fisioterapia, se c'è il sole viene condotta in giardino da suor Rosangela, dal papà o dalle sue amiche inseparabili
SYDNEY 2008 L'ATTESA CHE MUOVE MIGLIAIA DI GIOVANI
Mons.Luigi Negri
17/07/2008
«Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e ne sarete testimoni nel mondo». 150 mila giovani (che, secondo le stime, saliranno ad oltre 500 mila) sono già presenti in Australia, in attesa dell'arrivo di Benedetto XVI. Questo è già un evento, sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista della testimonianza di straordinaria vivacità umana e insieme di composta attesa, di cui questi giovani sono protagonisti.
17/07/2008
«Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e ne sarete testimoni nel mondo». 150 mila giovani (che, secondo le stime, saliranno ad oltre 500 mila) sono già presenti in Australia, in attesa dell'arrivo di Benedetto XVI. Questo è già un evento, sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista della testimonianza di straordinaria vivacità umana e insieme di composta attesa, di cui questi giovani sono protagonisti.
giovedì 17 luglio 2008
NON CI SONO PARTI DA PRENDERE SOLO UN GIUDIZIO CHIARO E UN DOLORE DA CONDIVIDERE
“Sei pro o contro il padre di Eluana?”. Me l’hanno chiesto più volte in questi giorni. Il sottinteso era: “tu cattolico”, dicci da che parte “stai”!
Mi spiace, ma non sto da nessuna di queste due parti. Non posso scegliere tra esse, perché non ci sono. Per vederle, queste parti, bisogna dimenticare l’uomo: dimenticare Eluana e Beppino. Farsi boria delle proprie idee e approfittare della sofferenza per affermarle. Io non voglio e non posso. Anche perché la mia mamma - che ha solo sessant’anni - è da molto messa come Eluana, ma il mio papà le vuole bene e ci passa le giornate insieme. Poi il mio amico Marco, che avendo da trent’anni la fortuna di deglutire e muovere ben tre dita, le userebbe per sillabarmi “minchione” al primo cedimento.
Posso solo stare dove sto: in mezzo alla vita.
Cercando di capire le cose, i fatti. Quando ne ho la forza, mettendoci su il rischio del giudizio e resistendo a definire in astratto la questione intera e gli uomini. Tantomeno il Signor Beppino.
Capisco che Eluana è viva e la vogliono ammazzare (facendola crepare di fame e sete: ma perché non si pigliano la coerenza di ammazzarla con una puntura, invece di far finta che se ne vada da sé). Capisco che questo si chiama eutanasia e in Italia la legge lo vieta (altro che buco legislativo). Capisco che, se l’eutanasia non fosse vietata, dovrebbe essere chi vuole morire a chiederla ed Eluana non può farlo e nemmeno ha lasciato scritto che l’avrebbe voluta (e comunque, ci fosse pure lo scritto, anche questo non avrebbe valore perché in Italia non c’è il “testamento biologico”).
Tutto questo lo capisco perché ragiono e mi stupisco che non lo capiscano i giudici.
Credo poi (e credo con razionalità) che la vita sia sacra e intangibile, che il darla e toglierla non sia nella mia disponibilità. Che questo credere non sia condanna, ma dono: un “tutore” che, in certi momenti, mi impedisce di chiedere o dare un bel taglio (basta poco, con certi malati). Un dono grande, perché mi porta oltre il mio star male, al senso di quelle vite strane: la certezza che partecipino a proprio modo di un destino buono. Che senza “tutore” avrei già spezzato (questo "spezzare" sarebbe anche peccato, per noi cattolici).
Quindi mi impegno socialmente e politicamente per il ricorso sulla sentenza della Corte di Appello e perché non siano approvate le leggi sull’eutanasia e il testamento biologico.
E’ coerente pensare che Beppe Englaro sbagli drammaticamente e gravemente - che voglia far ammazzare sua figlia! - e pure non perderne il rispetto. Condividerne umanamente e personalmente la sofferenza sino alla commozione e pure contraddirlo, cercando di fermare ancora, con la legge, la sua azione.
Lui non è un simbolo, del peccato o dei diritti civili: è un uomo. La preghiera per lui è la stessa di tutti e per tutti: che i guai e la fatica non ci chiudano la testa, tanto da farci perdere il senso. Della vita nostra e degli altri.
Se fosse convinto anche il Signor Beppino - come le Suore della Misericordia - che la vita di Eluana ha senso, non gliela vorrebbe negare. Perché le vuol bene
Mi spiace, ma non sto da nessuna di queste due parti. Non posso scegliere tra esse, perché non ci sono. Per vederle, queste parti, bisogna dimenticare l’uomo: dimenticare Eluana e Beppino. Farsi boria delle proprie idee e approfittare della sofferenza per affermarle. Io non voglio e non posso. Anche perché la mia mamma - che ha solo sessant’anni - è da molto messa come Eluana, ma il mio papà le vuole bene e ci passa le giornate insieme. Poi il mio amico Marco, che avendo da trent’anni la fortuna di deglutire e muovere ben tre dita, le userebbe per sillabarmi “minchione” al primo cedimento.
Posso solo stare dove sto: in mezzo alla vita.
Cercando di capire le cose, i fatti. Quando ne ho la forza, mettendoci su il rischio del giudizio e resistendo a definire in astratto la questione intera e gli uomini. Tantomeno il Signor Beppino.
Capisco che Eluana è viva e la vogliono ammazzare (facendola crepare di fame e sete: ma perché non si pigliano la coerenza di ammazzarla con una puntura, invece di far finta che se ne vada da sé). Capisco che questo si chiama eutanasia e in Italia la legge lo vieta (altro che buco legislativo). Capisco che, se l’eutanasia non fosse vietata, dovrebbe essere chi vuole morire a chiederla ed Eluana non può farlo e nemmeno ha lasciato scritto che l’avrebbe voluta (e comunque, ci fosse pure lo scritto, anche questo non avrebbe valore perché in Italia non c’è il “testamento biologico”).
Tutto questo lo capisco perché ragiono e mi stupisco che non lo capiscano i giudici.
Credo poi (e credo con razionalità) che la vita sia sacra e intangibile, che il darla e toglierla non sia nella mia disponibilità. Che questo credere non sia condanna, ma dono: un “tutore” che, in certi momenti, mi impedisce di chiedere o dare un bel taglio (basta poco, con certi malati). Un dono grande, perché mi porta oltre il mio star male, al senso di quelle vite strane: la certezza che partecipino a proprio modo di un destino buono. Che senza “tutore” avrei già spezzato (questo "spezzare" sarebbe anche peccato, per noi cattolici).
Quindi mi impegno socialmente e politicamente per il ricorso sulla sentenza della Corte di Appello e perché non siano approvate le leggi sull’eutanasia e il testamento biologico.
E’ coerente pensare che Beppe Englaro sbagli drammaticamente e gravemente - che voglia far ammazzare sua figlia! - e pure non perderne il rispetto. Condividerne umanamente e personalmente la sofferenza sino alla commozione e pure contraddirlo, cercando di fermare ancora, con la legge, la sua azione.
Lui non è un simbolo, del peccato o dei diritti civili: è un uomo. La preghiera per lui è la stessa di tutti e per tutti: che i guai e la fatica non ci chiudano la testa, tanto da farci perdere il senso. Della vita nostra e degli altri.
Se fosse convinto anche il Signor Beppino - come le Suore della Misericordia - che la vita di Eluana ha senso, non gliela vorrebbe negare. Perché le vuol bene
PRESIDENTE DELLA CEI
AQUILEIA, 12 LUG - Secondo Angelo Bagnasco, presidente della Cei, il caso di Eluana Englaro 'dimostra che la vita e' indisponibile all'azione umana'. Lo ha detto questa sera a Aquileia (Udine). Nei confronti della famiglia di Eluana Bagnasco ha espresso ''un sentimento di vicinanza, rispetto e condivisione di una sofferenza e un pathos che nessuno puo' negare. Questo caso cosi prolungato nel tempo e' emblematico di come la prima richiesta di tutti i malati sia la vicinanza e l'accompagnamento''.
MARTINO COMMENTA
Martino ha detto...
Cosa mi dice Eluana? Che cosa mi suscita? Avrei voluto conoscerla quando non era ancora attaccata ad una macchina, quando la sua vita non era stata ancora trasformata in un'artificiale parodia dell'esistenza, da un congegno metallico che salva un corpo senza capire che la mente e l'anima non ci sono più e non torneranno. Allora avrei potuto capire il suo amore per la vita, quella vera e naturale e che non dipende da una macchina, il suo attaccamento alla dignità dell'uomo. Avrei forse compreso con più chiarezza il suo rifiuto alla condizione in cui sarebbe rimasta per dodici anni, e avrei accettato la sua scelta consapevole di poter dire la parola "fine" alla propria esistenza nel modo più dignitoso e libero possibile.
Chi dice di amare Eluana, come persona, come donna, allora dovrebbe rispettare anche le sue scelte sulla propria vita. Altrimenti dimostra solo di amare un'astratta ideologia che ha perso il contatto con la realtà.
Cordiali saluti.
Martino
PENSANDO A NOSTRO FIGLIO SIAMO FERITI DA QUELLA DECISIONE
Cosa pensate della decisione dei giudici di Milano?
Siamo rimasti senza parole. Quando fu pronunciata la sentenza della Cassazione, pensavamo che le due condizioni poste (volontà della paziente e irreversibilità della condizione) fossero una garanzia. E invece si è rivelato tutto un escamotage, un sofisma. Nonostante nessun medico possa affermare con certezza che la situazione di un malato non cambierà mai e nonostante la volontà attuale sia impossibile da valutare. Io mi vergognerei – dice papà Paolo – di testimoniare a distanza di anni, dando per certe e assolute le opinioni di una giovane.
I genitori di Marcello, in stato vegetativo da dieci anni Così non si fa il bene della ragazza e si crea un vulnus nella tutela delle persone disabili • «Stimolazioni motorie e sensoriali: non lasciamo nulla di intentato perché si creino le condizioni per una risposta»
di Enrico Negrotti
Tratto da Avvenire del 16 luglio 2008
Siamo rimasti senza parole. Quando fu pronunciata la sentenza della Cassazione, pensavamo che le due condizioni poste (volontà della paziente e irreversibilità della condizione) fossero una garanzia. E invece si è rivelato tutto un escamotage, un sofisma. Nonostante nessun medico possa affermare con certezza che la situazione di un malato non cambierà mai e nonostante la volontà attuale sia impossibile da valutare. Io mi vergognerei – dice papà Paolo – di testimoniare a distanza di anni, dando per certe e assolute le opinioni di una giovane.
I genitori di Marcello, in stato vegetativo da dieci anni Così non si fa il bene della ragazza e si crea un vulnus nella tutela delle persone disabili • «Stimolazioni motorie e sensoriali: non lasciamo nulla di intentato perché si creino le condizioni per una risposta»
di Enrico Negrotti
Tratto da Avvenire del 16 luglio 2008
mercoledì 16 luglio 2008
ELUANA COSA CI DICE? COSA SUSCITA IN CIASCUNO DI NOI?
non a caso questa sentenza capita nel mese di luglio.
Tutti noi siamo portati a pensare come e dove andare in feri,e spesso desideriamo mandare in ferie anche il cervello.
Forse tutti avrebbero preferito rimanere all'interno del giallo della povera ragazza uccisa in Spagna.
Forse poteva essere un argomento che dava maggior possibilita' di chiacchierio.
Eluana ci costringe a pensare al senso della vita.
Eluana si propone come simbolo di tutti i deboli e non autonomi,vuole che ciascuno di noi si fermi un attimo e faccia i conto con la propria posizione,con cio' che desidera vivere.
In una societa' dove conta solo il potere,dove tutto viene misurato dal profitto non c'e' piu' spazio per quelli che sono posti sul nostro cammino come memoria del senso del vivere.
Chi vuole porsi domande cosi' scomode?
Eluana e' una persone che ha necessita' piu' forti di dipendenza dall'altro.
Quanti vivono questa condizione?
Molti,c'e' un popolo attorno a noi di malati,di disabili,di comatosi,di anziani che non chiedono altro di essere accolti,abbracciati.
Non li vogliamo sono un peso e un richiamo troppo pesante.
Le suore che accompagnano Eluana sono felici di farlo e chiedono di continuare.
Non sentono il peso della fatica,perche' abbracciare Eluana e' come abbracciare il Mistero,e permette loro di sperimentare il centuplo quaggiu'.
Lo sbaglio lo facciamo noi che viviamo accanto a queste persone e godiamo quotidianamente della loro compagnia ma non sappiamo comunicare queste Grazie agli altri!
EMINENZA NON E' CHE NON SAPPIAMO PIU' DIRCI CRISTIANI?
L'articolo del cardinal Tettamanzi e la replica dei medici cattolici
Giuliano Ferrara il Foglio 14 luglio 2008
Lo stile di certi uomini di chiesa è ammirevole per tatto e ritegno, questo è sicuro, ma non so quanto efficace allo scopo di conservare la fede e di dare buone battaglie. Nell’anno paolino e nell’anno del sinodo sulla Parola si sente una debolezza di significante, di forma, che infiacchisce anche il significato della predicazione apostolica, il suo contenuto, la sua capacità persuasiva o di annuncio. Noi laici, modestamente e lateralmente convinti di una decisiva funzione pubblica della religione, spesso siamo sorpresi dalla poca fiducia di alcuni testimoni di Gesù nella forza sociale e civile della loro stessa parola cristiana.
Giuliano Ferrara il Foglio 14 luglio 2008
Lo stile di certi uomini di chiesa è ammirevole per tatto e ritegno, questo è sicuro, ma non so quanto efficace allo scopo di conservare la fede e di dare buone battaglie. Nell’anno paolino e nell’anno del sinodo sulla Parola si sente una debolezza di significante, di forma, che infiacchisce anche il significato della predicazione apostolica, il suo contenuto, la sua capacità persuasiva o di annuncio. Noi laici, modestamente e lateralmente convinti di una decisiva funzione pubblica della religione, spesso siamo sorpresi dalla poca fiducia di alcuni testimoni di Gesù nella forza sociale e civile della loro stessa parola cristiana.
ADERIAMO ALL’APPELLO DI FERRARA
SI SCONGIURI IL PRECIPITARE DEGLI EVENTI
MARCO TARQUINIO
AVVENIRE 15 LUGLIO 2008
Continuano a dirci che, in fondo, si tratta di «staccare la spina». E si può persino coinvolgere emotivamente una qualche par¬te dell’opinione pubblica con questa espres¬sione che evoca la fredda potenza di una mac¬china insignoritasi del fragile calore di una vi¬ta umana.
MARCO TARQUINIO
AVVENIRE 15 LUGLIO 2008
Continuano a dirci che, in fondo, si tratta di «staccare la spina». E si può persino coinvolgere emotivamente una qualche par¬te dell’opinione pubblica con questa espres¬sione che evoca la fredda potenza di una mac¬china insignoritasi del fragile calore di una vi¬ta umana.
martedì 15 luglio 2008
DON GIUSSANI LA LEZIONE ETICA DI UN CRISTIANO SENZA PATRIA
Nel 1980, dialogando con Giovanni Testori, Giussani aveva detto: «Questo è il tempo della rinascita della coscienza personale. È come se non si potessero far più crociate o movimenti... Crociate organizzate, movimenti organizzati. Un movimento nasce proprio con il ridestarsi della persona».
di Julián Carrón
Il Giornale 15 luglio 2008
Ecco i testi con cui il fondatore di Comunione e liberazione aiutava i giovani universitari a crescere: dopo 25 anni sono più che mai attuali
di Julián Carrón
Il Giornale 15 luglio 2008
Ecco i testi con cui il fondatore di Comunione e liberazione aiutava i giovani universitari a crescere: dopo 25 anni sono più che mai attuali
INCONTRO A LECCO QUESTA SERA
MARTEDI' 15 luglio 2008 ore 21.15 presso il TEATRO SOCIALE DI LECCO
interverranno: DR.SSA CLAUDIA MAZZUCATO Ricercatrice di Diritto Penale Università Cattolica di Milano
PROF. GIANCARLO CESANA Professore di Igiene Generale e Applicata Università degli Studi di Milano-Bicocca
interverranno: DR.SSA CLAUDIA MAZZUCATO Ricercatrice di Diritto Penale Università Cattolica di Milano
PROF. GIANCARLO CESANA Professore di Igiene Generale e Applicata Università degli Studi di Milano-Bicocca
ACQUA PER ELUANA
Acqua per Eluana Englaro
Eutanasia - lun 14 lug
Nessuno muoia di sete per necrofila secolarista • Da domani sul sagrato del Duomo di Milano è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua. Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassione
di Giuliano Ferrara
Tratto da Il Foglio del 14 luglio 2008
Eutanasia - lun 14 lug
Nessuno muoia di sete per necrofila secolarista • Da domani sul sagrato del Duomo di Milano è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua. Non c’è da discutere, c’è solo da protestare la compassione
di Giuliano Ferrara
Tratto da Il Foglio del 14 luglio 2008
CAMBIARELA SOCIETA' DAL BASSO
Vittadini: cambiare la società “dal basso”. Dagli Usa una buona lezionePolitica - mar 15 lug
di Giorgio Vittadini
Tratto da L'Occidentale il 14 luglio 2008
Una concezione obsoleta di statalismo laicista continua a soffocare e rallentare il nostro Paese.
Che lo sviluppo di un Paese civile moderno non possa essere realizzato se non liberando le energie di tutti i soggetti sociali che lo compongono e ridando allo Stato centrale la sua funzione regolatrice, è sempre più evidente.
Barack Obama (descritto comunque a torto quasi come l’alter ego di Veltroni), lo scorso primo luglio, in un discorso in cui sottolineava l’importanza per la vita civile dei gruppi caratterizzati da appartenenze religiose, ha affermato che “il cambiamento non avviene dall'alto verso il basso, ma dal basso verso l'alto e pochi sono vicini alla gente più delle chiese, delle sinagoghe, dei templi e delle moschee”, anche negli interventi sociali a favore dei poveri.
Prendendo poi ad esempio il successo del programma “Youth Education for Tomorrow” realizzato a Philadelphia, il senatore arriva addirittura a dire che questa modalità di intervento a favore delle classi meno abbienti che nasce da realtà sociali e gruppi mossi da motivazioni religiose, è cruciale anche in campo educativo e se diventerà presidente farà nascere un organismo “for Faith-Based and Neighborhood Partnerships”, attraverso cui utilizzare fondi federali a favore di queste realtà.
Se si pensa che una concezione di vita civile che riconosce l'apporto imprescindibile di realtà sociali di base (visione “sussidiaria” della società) è appannaggio ancora di più del repubblicano McCain, si evince il suggerimento che arriva da oltreoceano. La sinistra italiana, nonostante la nascita del Partito democratico, continua ad essere egemonizzata da opinionisti e politici ossessionati dalle presunte violazioni clericali della laicità dello Stato, bloccati su una gestione diretta dei servizi da parte degli enti pubblici, convinti, in una concezione in cui allo Stato si contrappone solo l’individuo atomisticamente inteso, che l’unica alternativa allo statalismo è un mercato selvaggio dei servizi.
Questa concezione, contrabbandata per moderna, ma in realtà residuo di ideologie ottocentesche, è il più pesante orpello allo sviluppo libero e responsabile e al cambiamento del nostro Paese.
di Giorgio Vittadini
Tratto da L'Occidentale il 14 luglio 2008
Una concezione obsoleta di statalismo laicista continua a soffocare e rallentare il nostro Paese.
Che lo sviluppo di un Paese civile moderno non possa essere realizzato se non liberando le energie di tutti i soggetti sociali che lo compongono e ridando allo Stato centrale la sua funzione regolatrice, è sempre più evidente.
Barack Obama (descritto comunque a torto quasi come l’alter ego di Veltroni), lo scorso primo luglio, in un discorso in cui sottolineava l’importanza per la vita civile dei gruppi caratterizzati da appartenenze religiose, ha affermato che “il cambiamento non avviene dall'alto verso il basso, ma dal basso verso l'alto e pochi sono vicini alla gente più delle chiese, delle sinagoghe, dei templi e delle moschee”, anche negli interventi sociali a favore dei poveri.
Prendendo poi ad esempio il successo del programma “Youth Education for Tomorrow” realizzato a Philadelphia, il senatore arriva addirittura a dire che questa modalità di intervento a favore delle classi meno abbienti che nasce da realtà sociali e gruppi mossi da motivazioni religiose, è cruciale anche in campo educativo e se diventerà presidente farà nascere un organismo “for Faith-Based and Neighborhood Partnerships”, attraverso cui utilizzare fondi federali a favore di queste realtà.
Se si pensa che una concezione di vita civile che riconosce l'apporto imprescindibile di realtà sociali di base (visione “sussidiaria” della società) è appannaggio ancora di più del repubblicano McCain, si evince il suggerimento che arriva da oltreoceano. La sinistra italiana, nonostante la nascita del Partito democratico, continua ad essere egemonizzata da opinionisti e politici ossessionati dalle presunte violazioni clericali della laicità dello Stato, bloccati su una gestione diretta dei servizi da parte degli enti pubblici, convinti, in una concezione in cui allo Stato si contrappone solo l’individuo atomisticamente inteso, che l’unica alternativa allo statalismo è un mercato selvaggio dei servizi.
Questa concezione, contrabbandata per moderna, ma in realtà residuo di ideologie ottocentesche, è il più pesante orpello allo sviluppo libero e responsabile e al cambiamento del nostro Paese.
HO INCONTRATO ELUANA
.....Io mi fermo alle domande. Quelle che mi porto ormai chiarissime da cinque anni a questa parte. La tragedia di papà Peppino e di sua moglie non mi convinse delle loro ragioni. Da allora l’evidenza vitale di Eluana consiste per me nel ricordo di quegli occhi spalancati nel vuoto e in quella bocca in perenne borbottio. In quel cuore che continuava a battere senza aiuti meccanici, in quei polmoni che continuavano a ventilare un corpo insensibile, immobile, sospeso in una condizione irraggiungibile. Lì per me incominciava il suo mistero, in verità molto simile al mio......
La mattina apre gli occhi e la sera li chiude, respira da sola e borbotta. “Incapace di relazione attiva con il mondo esterno”. O è il mondo esterno che non è attrezzato a un rapporto con le persone in questo stato?di Marco Barbieri
Tratto da Il Foglio del 14 luglio 2008
La mattina apre gli occhi e la sera li chiude, respira da sola e borbotta. “Incapace di relazione attiva con il mondo esterno”. O è il mondo esterno che non è attrezzato a un rapporto con le persone in questo stato?di Marco Barbieri
Tratto da Il Foglio del 14 luglio 2008
L'INDIVIDUALISMO UCCIDE
IL PEZZO CHE TROVATE QUI SOTTO L'HO PRESO DALL'ARTICOLO CHE POTETE LEGGERE ALL'INTERNO INTITOLATO "LA VITA SOTTO TIRO"
Dopo aver ascoltato gli studenti e riflettuto sull’argomento, Somerville è arrivata alla conclusione che uno dei principali problemi nel difendere le tesi contrarie all’eutanasia e al suicidio assistito è dato dal profondo individualismo su cui poggia una cultura fortemente secolarizzata.
Secondo uno degli studenti di Somerville, i diritti individuali sono considerati prioritari nella società contemporanea e pertanto va conferita ad essi la stessa priorità anche nelle questioni relative alla morte.
Somerville ha precisato che per trattare questi argomenti è necessario evitare impostazioni fondate sulla religione e usare solo argomenti laici. Tuttavia, sebbene il ragionamento non religioso sia del tutto solido e fondato, esso risulta perdente rispetto all’impatto emotivo che scaturisce dalla drammaticità che emana dai malati terminali.
Benedetto XVI, nel suo discorso rivolto ai partecipanti al congresso “Accanto al malato inguaribile e al morente: orientamenti etici ed operativi”, organizzato dalla Pontificia Accademia per la vita, ha parlato delle problematiche etiche che sorgono in questo contesto.
Non solo i credenti, ma l’intera società sono tenuti al rispetto della vita e della dignità di coloro che si trovano in fase terminale o sono gravemente malati, ha affermato.
Il Papa ha anche esortato ad assistere le famiglie che sono messe alla prova dalla malattia di un parente, soprattutto se grave e prolungata.
“Un più grande rispetto della vita umana individuale passa inevitabilmente attraverso la solidarietà concreta di tutti e di ciascuno, costituendo una delle sfide più urgenti del nostro tempo”, ha aggiunto il Pontefice. Una solidarietà che certamente non consiste nel dare la morte a persone che invece hanno bisogno del nostro aiuto.
Dopo aver ascoltato gli studenti e riflettuto sull’argomento, Somerville è arrivata alla conclusione che uno dei principali problemi nel difendere le tesi contrarie all’eutanasia e al suicidio assistito è dato dal profondo individualismo su cui poggia una cultura fortemente secolarizzata.
Secondo uno degli studenti di Somerville, i diritti individuali sono considerati prioritari nella società contemporanea e pertanto va conferita ad essi la stessa priorità anche nelle questioni relative alla morte.
Somerville ha precisato che per trattare questi argomenti è necessario evitare impostazioni fondate sulla religione e usare solo argomenti laici. Tuttavia, sebbene il ragionamento non religioso sia del tutto solido e fondato, esso risulta perdente rispetto all’impatto emotivo che scaturisce dalla drammaticità che emana dai malati terminali.
Benedetto XVI, nel suo discorso rivolto ai partecipanti al congresso “Accanto al malato inguaribile e al morente: orientamenti etici ed operativi”, organizzato dalla Pontificia Accademia per la vita, ha parlato delle problematiche etiche che sorgono in questo contesto.
Non solo i credenti, ma l’intera società sono tenuti al rispetto della vita e della dignità di coloro che si trovano in fase terminale o sono gravemente malati, ha affermato.
Il Papa ha anche esortato ad assistere le famiglie che sono messe alla prova dalla malattia di un parente, soprattutto se grave e prolungata.
“Un più grande rispetto della vita umana individuale passa inevitabilmente attraverso la solidarietà concreta di tutti e di ciascuno, costituendo una delle sfide più urgenti del nostro tempo”, ha aggiunto il Pontefice. Una solidarietà che certamente non consiste nel dare la morte a persone che invece hanno bisogno del nostro aiuto.
lunedì 14 luglio 2008
BUONE NOTIZIE PER ILMONDO DEL VOLONTARIATO
5 per mille. Passa l'emendamento voluto dell'Intergruppo per la Sussidiarietà:Politica - dom 13 lug
più copertura e garanzia sul 2009
Tratto da Il Sussidiario.net il 11 luglio 2008
Buone notizie per il mondo del volontariato e del no profit. E’ stato inserito un emendamento del governo in commissione Bilancio della Camera dei deputati che conferma l’istituzione del 5 per mille anche per l’anno 2009 aumentando la copertura inizialmente prevista e portandola a 400 milioni di euro.
«Sono molto soddisfatto – commenta l’on. Maurizio Lupi, Vice Presidente Pdl della Camera dei deputati, e promotore dell’Intergruppo della Sussidiarietà - per l’attenzione che il governo ha dimostrato (un ringraziamento particolare va al relatore al Dpef Gabriele Toccafondi). Infatti, nell’ambito di un provvedimento economico incentrato sui tagli alla spesa, il 5 per mille è stato ‘potenziato’». «Una risposta che va nella direzione tracciata in questi ultimi anni –aggiunge Lupi- dall’Intergruppo e che premia il lavoro svolto da esponenti di maggioranza ed opposizione quali Volontè, Vignali, Sposetti e Letta». «Ma la nostra battaglia –rileva Lupi- andrà avanti: il prossimo obiettivo che intendiamo raggiungere è quello della stabilizzazione della misura»
più copertura e garanzia sul 2009
Tratto da Il Sussidiario.net il 11 luglio 2008
Buone notizie per il mondo del volontariato e del no profit. E’ stato inserito un emendamento del governo in commissione Bilancio della Camera dei deputati che conferma l’istituzione del 5 per mille anche per l’anno 2009 aumentando la copertura inizialmente prevista e portandola a 400 milioni di euro.
«Sono molto soddisfatto – commenta l’on. Maurizio Lupi, Vice Presidente Pdl della Camera dei deputati, e promotore dell’Intergruppo della Sussidiarietà - per l’attenzione che il governo ha dimostrato (un ringraziamento particolare va al relatore al Dpef Gabriele Toccafondi). Infatti, nell’ambito di un provvedimento economico incentrato sui tagli alla spesa, il 5 per mille è stato ‘potenziato’». «Una risposta che va nella direzione tracciata in questi ultimi anni –aggiunge Lupi- dall’Intergruppo e che premia il lavoro svolto da esponenti di maggioranza ed opposizione quali Volontè, Vignali, Sposetti e Letta». «Ma la nostra battaglia –rileva Lupi- andrà avanti: il prossimo obiettivo che intendiamo raggiungere è quello della stabilizzazione della misura»
SE VUOI RIMANERE GIOVANE CERCA CRISTO
......“Molti giovani oggi mancano di speranza. Rimangono perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte. Vedono la povertà e l’ingiustizia e desiderano trovare soluzioni. Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l’esistenza di Dio e si domandano come rispondervi. Vedono i grandi danni recati all’ambiente naturale dall’avidità umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri. Dove possiamo cercare risposte? Lo Spirito ci orienta verso la via che conduce alla vita, all’amore e alla verità. Lo Spirito ci orienta verso Gesù Cristo.......
Siamo arrivati a Sidney, dopo il lunghissimo viaggio e la sosta per il carburante a Darwin. L’aereo papale, essendo in anticipo di mezz’ora, ha girato un po’ intorno per permettere alle autorità di essere presenti ad accogliere Benedetto XVI.
Siamo arrivati a Sidney, dopo il lunghissimo viaggio e la sosta per il carburante a Darwin. L’aereo papale, essendo in anticipo di mezz’ora, ha girato un po’ intorno per permettere alle autorità di essere presenti ad accogliere Benedetto XVI.
domenica 13 luglio 2008
INCONTRO CON CARRON
Franco Nembrini. Buongiorno a tutti e benvenuti a questo secondo
incontro con Julián, che ringraziamo ancora per la sollecitudine e la
paternità con cui ci accompagna.
Il 14 ottobre scorso ci avevi lanciato una sfida: educare è una comunicazione
di sé, del proprio modo di rapportarsi con il reale.*
Mi pare di poterti dire che questa sfida è stata raccolta da moltissimi tra noi con
grande decisione e con grande impegno, anche dai molti che oggi sono
assenti fisicamente,ma che seguono questo gesto attraverso i diversi collegamenti.
Innanzitutto gli amici italiani di Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia, e poi tutti quelli che ci seguono, in diretta o in differita, da
Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Colombia, Corea,
Ecuador, Etiopia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda,
Kazakistan, Kenya, Lituania,Malta,Messico, Nigeria, Olanda, Paraguay,
Perù, Portogallo, Russia, Slovenia, Spagna, Uganda, Ungheria, Usa e
Venezuela. Li salutiamo tutti con un applauso.
incontro con Julián, che ringraziamo ancora per la sollecitudine e la
paternità con cui ci accompagna.
Il 14 ottobre scorso ci avevi lanciato una sfida: educare è una comunicazione
di sé, del proprio modo di rapportarsi con il reale.*
Mi pare di poterti dire che questa sfida è stata raccolta da moltissimi tra noi con
grande decisione e con grande impegno, anche dai molti che oggi sono
assenti fisicamente,ma che seguono questo gesto attraverso i diversi collegamenti.
Innanzitutto gli amici italiani di Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia, e poi tutti quelli che ci seguono, in diretta o in differita, da
Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Colombia, Corea,
Ecuador, Etiopia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda,
Kazakistan, Kenya, Lituania,Malta,Messico, Nigeria, Olanda, Paraguay,
Perù, Portogallo, Russia, Slovenia, Spagna, Uganda, Ungheria, Usa e
Venezuela. Li salutiamo tutti con un applauso.
giovedì 10 luglio 2008
mercoledì 9 luglio 2008
PIAZZA NAVONA: COMUNICATO DEL VICARIATO DI ROMA
“La diocesi di Roma, in merito a quanto avvenuto ieri sera a piazza Navona, esprime il suo profondo dispiacere per le parole offensive riferite al Santo Padre. Quanto avvenuto non merita ulteriori commenti”. Questo il comunicato diffuso oggi dal Vicariato di Roma sulle “offese a Benedetto XVI” ieri alla manifestazione di piazza Navona.
COMUNICATO STAMPA MEDICINA E PERSONA
CI SONO GIUDICI IN ITALIA CHE VANNO OLTRE IL LORO COMPITO:
CREANO E STRAVOLGONO LA LEGGE ANZICHE’ LIMITARSI AD APPLICARLA
La Corte di Appello di Milano ha autorizzato da poche ore la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per Eluana Englaro: questa decisione significa morte certa della ragazza per fame e disidratazione, la morte peggiore che possa essere inflitta ad un essere umano
CREANO E STRAVOLGONO LA LEGGE ANZICHE’ LIMITARSI AD APPLICARLA
La Corte di Appello di Milano ha autorizzato da poche ore la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per Eluana Englaro: questa decisione significa morte certa della ragazza per fame e disidratazione, la morte peggiore che possa essere inflitta ad un essere umano
martedì 8 luglio 2008
TESTIMONIANZA
MOLTA OSSERVAZIONE POCO RAGIONAMENTO
ecco come le impronte salvano i bimbi che vivono nei campi nomadiRedazione08/07/2008Autore(i): Redazione.
Caro direttore,
lavoro con i rom da dieci anni in un villaggio vicino a Bucarest, e pur essendo assolutamente certa di non essere razzista, pur essendo ancor più certa di essere cattolica, posso anche dire di essere d’accordo con il Ministro Maroni e vi racconto perché:
ecco come le impronte salvano i bimbi che vivono nei campi nomadiRedazione08/07/2008Autore(i): Redazione.
Caro direttore,
lavoro con i rom da dieci anni in un villaggio vicino a Bucarest, e pur essendo assolutamente certa di non essere razzista, pur essendo ancor più certa di essere cattolica, posso anche dire di essere d’accordo con il Ministro Maroni e vi racconto perché:
INTERVENTO GIOVANNI
L'intervento agli occhi che Giovanni doveva fare questo venerdi' e' slittato a venerdi' prossimo.Chiedo a tutti i lettori preghiere per lui. grazie
DOPO LA 22 ESIMA SETTIMANA SI UCCIDE UN FETO
«Dopo la 22esima settimana si uccide un feto»Aborto &C - lun 7 lug
Documento dei ginecologi del Paese iberico: oltre i cinque mesi non si può più considerare aborto ma la «distruzione di una vita»
di Emanuela Vinai
Tratto da Avvenire del 6 luglio 2008
Documento dei ginecologi del Paese iberico: oltre i cinque mesi non si può più considerare aborto ma la «distruzione di una vita»
di Emanuela Vinai
Tratto da Avvenire del 6 luglio 2008
ABORTO
Ormai questa mentalita' si sta radicando sempre piu' in ciascuno di noi.
Le giovani mamme seguono le indicazioni dei medici certe di aderire a proposte buone e utili al loro futuro bimbo.
Mostrano con orgoglio le pance e rassicurano chi le incontra dicendo che il bimbo,ancora non nato, e' sano e gode ottima salute.
Si sentono orgogliose perche' ritengono di essere moderne ,di saper utilizzare bene la scienza,
di saper pianificare tutto per poi non dover perdere tempo nel crescere un bambino "socialmente inutile"
I bimbi come il mio Giovanni danno quasi fastidio,possono far riemergere la vera domanda sul senso della vita.Alla gente da fastidio persino il parcheggio riservato e la cassa del supermercato che da la precedenza agli svantaggiati.!!!!Non sanno che prima o poi faremo tutti parte di questo popolo!!!
....Siamo, dobbiamo essere, responsabili di quello che facciamo e di quello che avremmo potuto impedire. Non esiste solo la legge biologica, c’è anche una legge morale che non si può trasgredire senza nefaste conseguenze per l’intera umanità. E non c’entra la religione, l’essere o meno credenti, avere o no fede. Sono elementi fondamentali di quel 'senso comune' che oggi molti tendono a rimuovere per cecità intellettuale e per mero egoismo......
La più grande associazione abortista d'America ha 880 cliniche aperte 24 ore su 24. E adesso sbarca nei centri commerciali offrendo, con la pillola, t-shirt e gadget
di Andrea Pamparana
Tratto da Avvenire del 6 luglio 2008
Le giovani mamme seguono le indicazioni dei medici certe di aderire a proposte buone e utili al loro futuro bimbo.
Mostrano con orgoglio le pance e rassicurano chi le incontra dicendo che il bimbo,ancora non nato, e' sano e gode ottima salute.
Si sentono orgogliose perche' ritengono di essere moderne ,di saper utilizzare bene la scienza,
di saper pianificare tutto per poi non dover perdere tempo nel crescere un bambino "socialmente inutile"
I bimbi come il mio Giovanni danno quasi fastidio,possono far riemergere la vera domanda sul senso della vita.Alla gente da fastidio persino il parcheggio riservato e la cassa del supermercato che da la precedenza agli svantaggiati.!!!!Non sanno che prima o poi faremo tutti parte di questo popolo!!!
....Siamo, dobbiamo essere, responsabili di quello che facciamo e di quello che avremmo potuto impedire. Non esiste solo la legge biologica, c’è anche una legge morale che non si può trasgredire senza nefaste conseguenze per l’intera umanità. E non c’entra la religione, l’essere o meno credenti, avere o no fede. Sono elementi fondamentali di quel 'senso comune' che oggi molti tendono a rimuovere per cecità intellettuale e per mero egoismo......
La più grande associazione abortista d'America ha 880 cliniche aperte 24 ore su 24. E adesso sbarca nei centri commerciali offrendo, con la pillola, t-shirt e gadget
di Andrea Pamparana
Tratto da Avvenire del 6 luglio 2008
lunedì 7 luglio 2008
SULLA RAI LA BIBBIA NON STOP
Se grande importanza viene data alla partecipazione degli ebrei, la porta è aperta anche ai musulmani: «Anche se per le persone di fede islamica la Bibbia non è un libro sacro, se volessero leggerne un testo, non avremmo niente in contrario», ha sottolineato Giuseppe De Carli, responsabile della struttura Rai-Vaticano, che ha curato il progetto con Elena Balestri e con la collaborazione di Raiuno, Rai Educational, delle altre Chiese o confessioni non cristiane e di grandi istituzioni pubbliche.
A ottobre, durante il Sinodo dei vescovi,
in onda la lettura integrale e continua
dei testi dell’Antico e Nuovo Testamento.
Comincia il Papa, termina il cardinale Bertone
04/07/2008
La lettura integrale dei 73 libri della Bibbia, Antico (o Bibbia Ebraica) e Nuovo Testamento, senza interruzioni e commenti, inaugurata da Benedetto XVI e conclusa dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. La Rai ha presentato ieri la “maratona” di sette giorni e sei notti in programma dal pomeriggio di domenica 5 ottobre - giorno di apertura del Sinodo dei Vescovi - alla giornata di sabato 11.
A ottobre, durante il Sinodo dei vescovi,
in onda la lettura integrale e continua
dei testi dell’Antico e Nuovo Testamento.
Comincia il Papa, termina il cardinale Bertone
04/07/2008
La lettura integrale dei 73 libri della Bibbia, Antico (o Bibbia Ebraica) e Nuovo Testamento, senza interruzioni e commenti, inaugurata da Benedetto XVI e conclusa dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. La Rai ha presentato ieri la “maratona” di sette giorni e sei notti in programma dal pomeriggio di domenica 5 ottobre - giorno di apertura del Sinodo dei Vescovi - alla giornata di sabato 11.
MARTINO MANDA UN COMMENTO
martino ha detto...
Quella di leggere la Bibbia su una rete televisiva pubblica mi sembra un pochino in contrasto con i principi base della laicità. La Chiesa non ha forse delle sue emittenti private? non ha già radio Maria?
Si potrebbe tuttavia raggiungere un accordo a proposito della lettura della Bibbia: perchè non commentarla insieme, atei e cattolici, ebrei e protestanti? Così Benedetto XVI potrà dare la sua interpretazione, un rabbino la sua, un protestante la propria, mentre un esponente dell'UAAR potrà evidenziarne i punti oscuri e controversi... Mi sembra un esercizio intellettuale molto più proficuo che non una sterile lettura intervallata da musica (oltretutto al papa non garba il rock..).
Grazie per l'attenzione
Martino
L'attenzione da parte nostra c'e' mi sembra meno da parte tua.
Prova a rileggere l'articolo e poi ti acorgerai da solo di essere andato fuori tema.
Il pregiudizio a volte fa cattivi scherzi fortunatamente siamo su un blog e valgono anche i fuori tema.ciao sono contenta comunque che tu sia sempre un nostro lettore
grazie Tiziana
Quella di leggere la Bibbia su una rete televisiva pubblica mi sembra un pochino in contrasto con i principi base della laicità. La Chiesa non ha forse delle sue emittenti private? non ha già radio Maria?
Si potrebbe tuttavia raggiungere un accordo a proposito della lettura della Bibbia: perchè non commentarla insieme, atei e cattolici, ebrei e protestanti? Così Benedetto XVI potrà dare la sua interpretazione, un rabbino la sua, un protestante la propria, mentre un esponente dell'UAAR potrà evidenziarne i punti oscuri e controversi... Mi sembra un esercizio intellettuale molto più proficuo che non una sterile lettura intervallata da musica (oltretutto al papa non garba il rock..).
Grazie per l'attenzione
Martino
L'attenzione da parte nostra c'e' mi sembra meno da parte tua.
Prova a rileggere l'articolo e poi ti acorgerai da solo di essere andato fuori tema.
Il pregiudizio a volte fa cattivi scherzi fortunatamente siamo su un blog e valgono anche i fuori tema.ciao sono contenta comunque che tu sia sempre un nostro lettore
grazie Tiziana
MOSTRA AL MEETING DI RIMINI
“Non muoio neanche se mi ammazzano”. L’avventura umana di Guareschi
domenica 24 agosto 2008 - sabato 30 agosto 2008
Cento anni fa, nella Bassa Parmense, il I maggio del 1908, nasceva Giovannino Guareschi, l’inventore del Mondo Piccolo di don Camillo e Peppone.
Con una periodicità pressoché stagionale, le televisioni pubbliche e private ripropongono da anni i film del ciclo di Don Camillo, liberamente (forse anche troppo) ispirati ai racconti di Giovannino Guareschi. Il favore presso il pubblico, o -se si preferisce- l'audience, è sempre di grado elevato, e ciò ha consentito da una parte il perpetuarsi della popolarità delle "maschere" di Don Camillo e Peppone a più generazioni, ma non sempre ha reso pienamente merito al loro creatore, autore italiano tra i più letti e conosciuti anche fuori dal nostro Paese.
Il doppio anniversario di Guareschi, della nascita e della morte, che avvenne a Cervia quarant’anni fa, nel luglio del 1968, può e deve essere l’occasione per riscoprire Guareschi, e con lui il suo mondo letterario, un universo capace di mostrare agli uomini quanto siano belli e quanto grande sia il loro destino: basta solo che abbiano l’umiltà di aprire la loro anima al soffio eterno del Creatore. Quel soffio che corre lungo il Grande Fiume e pulisce l’aria per riempirla di
domenica 24 agosto 2008 - sabato 30 agosto 2008
Cento anni fa, nella Bassa Parmense, il I maggio del 1908, nasceva Giovannino Guareschi, l’inventore del Mondo Piccolo di don Camillo e Peppone.
Con una periodicità pressoché stagionale, le televisioni pubbliche e private ripropongono da anni i film del ciclo di Don Camillo, liberamente (forse anche troppo) ispirati ai racconti di Giovannino Guareschi. Il favore presso il pubblico, o -se si preferisce- l'audience, è sempre di grado elevato, e ciò ha consentito da una parte il perpetuarsi della popolarità delle "maschere" di Don Camillo e Peppone a più generazioni, ma non sempre ha reso pienamente merito al loro creatore, autore italiano tra i più letti e conosciuti anche fuori dal nostro Paese.
Il doppio anniversario di Guareschi, della nascita e della morte, che avvenne a Cervia quarant’anni fa, nel luglio del 1968, può e deve essere l’occasione per riscoprire Guareschi, e con lui il suo mondo letterario, un universo capace di mostrare agli uomini quanto siano belli e quanto grande sia il loro destino: basta solo che abbiano l’umiltà di aprire la loro anima al soffio eterno del Creatore. Quel soffio che corre lungo il Grande Fiume e pulisce l’aria per riempirla di
sabato 5 luglio 2008
PAPA RATZINGER "STAR"IN TV LEGGERA' LA BIBBIA PER LA RAI
di Andrea Tornielli
Tratto da Il Giornale del 4 luglio 2008
Benedetto XVI leggerà la Bibbia in diretta tv, dando l’avvio a una maratona ininterrotta di sette giorni e sei notti durante la quale 1. 200 lettori si alterneranno al microfono per declamare l’intera Sacra Scrittura.
L’iniziativa intitolata «La Bibbia giorno e notte», ideata dal direttore della struttura Rai-Vaticano Giuseppe De Carli, è stata presentata ufficialmente ieri dal presidente del Pontificio consiglio della cultura, l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, e dal presidente della Rai Claudio Petruccioli. Prenderà il via alle 19 di domenica 5 ottobre, dopo la fine di «Domenica In» (che quel giorno si concluderà un’ora prima). Dopo la sigla, su Raiuno, inizierà il collegamento con la Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme, dove si svolgerà una piccola cerimonia per l’«intronizzazione» della Parola di Dio.
Tratto da Il Giornale del 4 luglio 2008
Benedetto XVI leggerà la Bibbia in diretta tv, dando l’avvio a una maratona ininterrotta di sette giorni e sei notti durante la quale 1. 200 lettori si alterneranno al microfono per declamare l’intera Sacra Scrittura.
L’iniziativa intitolata «La Bibbia giorno e notte», ideata dal direttore della struttura Rai-Vaticano Giuseppe De Carli, è stata presentata ufficialmente ieri dal presidente del Pontificio consiglio della cultura, l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, e dal presidente della Rai Claudio Petruccioli. Prenderà il via alle 19 di domenica 5 ottobre, dopo la fine di «Domenica In» (che quel giorno si concluderà un’ora prima). Dopo la sigla, su Raiuno, inizierà il collegamento con la Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme, dove si svolgerà una piccola cerimonia per l’«intronizzazione» della Parola di Dio.
INGRID BETANCOURT SARA' RICEVUTA DAL PAPA
Lo aveva desiderato e richiesto e ora è arrivata una prima risposta. Ingrid Betancourt sarà ricevuta in udienza da Benedetto XVI, che lo scorso anno aveva già incontrato la madre. "Il comprensibile e nobile desiderio della signora di essere ricevuta dal Papa potrà realizzarsi appena lo permetteranno gli impegni di Sua Santità", ha precisato il vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Ciro Benedettini, in risposta alle sollecitazioni dei giornalisti. Mancano intanto poche ore all'arrivo a Parigi della Betancourt e della sua famiglia. L'aereo su cui viaggia la senatrice colombiana - liberata due giorni fa dalle mani delle FARC - è atteso verso le 16 all'aeroporto militare di Villacoublay, a ovest della capitale francese. A ricevere la Betancourt sarà lo stesso presidente francese, Nicolas Sarkozy, e sua moglie, Carla Bruni. Intanto, l'eco della liberazione dell'ex candidata alle presidenziali colombiane è sempre al centro di commenti e di congratulazioni diretti al presidente della Colombia, Alvaro Uribe, e delle Forze Armate che hanno effettuato con successo il blitz.
Il servizio di Maurizio Salvi:
Il servizio di Maurizio Salvi:
LUNGO SEI ANNI DI PRIGIONIA LA PREGHIERA IL FIATO CHE L'HA TENUTA IN VITA
DAVIDE RONDONI
Avvenire 4 luglio 2008
In sei anni di prigionia, strappata ai figli, e sen¬za sapere se il giorno che viveva poteva esser l’ultimo, lei avrebbe potuto trovare mille motivi per bestemmiare Dio. Per rinnegarlo. Per pensa¬re che la vita, come dice un personaggio di Shakespeare, sembra una commedia realizzata da un ubriaco. Invece no. Invece le prime parole in conferenza stampa sono state: chiedo di ringraziare Dio e la Vergine… Come se mentre i potenti e le polizie di tutto il mondo si affaccendavano per raggiungerla, Dio e la Vergine fossero stati sempre lì con lei. La corona del rosario, fatta con una corda, è stato il suo legame con la vita. Con il senso della vita. E dunque il legame che l’ha strappata alla disperazione e alla follia.
Avvenire 4 luglio 2008
In sei anni di prigionia, strappata ai figli, e sen¬za sapere se il giorno che viveva poteva esser l’ultimo, lei avrebbe potuto trovare mille motivi per bestemmiare Dio. Per rinnegarlo. Per pensa¬re che la vita, come dice un personaggio di Shakespeare, sembra una commedia realizzata da un ubriaco. Invece no. Invece le prime parole in conferenza stampa sono state: chiedo di ringraziare Dio e la Vergine… Come se mentre i potenti e le polizie di tutto il mondo si affaccendavano per raggiungerla, Dio e la Vergine fossero stati sempre lì con lei. La corona del rosario, fatta con una corda, è stato il suo legame con la vita. Con il senso della vita. E dunque il legame che l’ha strappata alla disperazione e alla follia.
venerdì 4 luglio 2008
BETANCOURT:IL TRIONFO DELA DIGNITA' DELLA PERSONA
«Ringrazio innanzitutto Dio e la Vergine e tutti coloro che hanno avuto compassione e pietà di noi ostaggi. Ho tanto immaginato quando avrei potuto riabbracciare mia madre. Potevamo soltanto sperare in voi, colombiani. Grazie a tutti voi che nel mondo ci avete accompagnati e che ci avete mantenuti vivi perché sei sempre vivo se il mondo non ti dimentica».
di Mario Mauro
Tratto da Il Sussidiario.net il 3 luglio 2008
La notizia arrivata nella serata di ieri è una delle più liete degli ultimi anni. La liberazione di Ingrid Betancourt regala al Mondo intero il trionfo della dignità della persona contro tutti i soprusi dell'ideologia e del potere.
di Mario Mauro
Tratto da Il Sussidiario.net il 3 luglio 2008
La notizia arrivata nella serata di ieri è una delle più liete degli ultimi anni. La liberazione di Ingrid Betancourt regala al Mondo intero il trionfo della dignità della persona contro tutti i soprusi dell'ideologia e del potere.
giovedì 3 luglio 2008
S:TOMMASO 3 LUGLIO
CON GLI ORTODOSSI CLIMA NUOVO PER ILPAPA MOSCA E' PIU' VICINA
venerdì 27 giugno 2008, 07:00
di Andrea Tornielli
«Il Papa e il patriarca di Mosca si incontreranno, ne sono certo. Il clima sta cambiando...». Monsignor Paolo Pezzi, nato a Russi, in provincia di Ravenna, 48 anni fa, è da qualche mese il nuovo arcivescovo della cattedrale della Madre di Dio a Mosca, e domenica riceverà dalle mani di Benedetto XVI il pallio, la piccola stola di lana che simboleggia il legame dei metropoliti con il Pontefice.
di Andrea Tornielli
«Il Papa e il patriarca di Mosca si incontreranno, ne sono certo. Il clima sta cambiando...». Monsignor Paolo Pezzi, nato a Russi, in provincia di Ravenna, 48 anni fa, è da qualche mese il nuovo arcivescovo della cattedrale della Madre di Dio a Mosca, e domenica riceverà dalle mani di Benedetto XVI il pallio, la piccola stola di lana che simboleggia il legame dei metropoliti con il Pontefice.
MARCO SACCAGGI SCRIVE
Dear friends,
Simona has delivered, without the need of a c-section, a healthy baby boy, Matteo Bernardo Caggioni this morning at 11:30. Both are doing very well as you can see from the pictures.
Congratulations to Marco, Simona and Tommaso!
Marco
Grazie Marco per le foto e per la compagnia che fate ai ragazzi e ai bambini
mercoledì 2 luglio 2008
MATTEO E' NATO
Matteo e' nato con parto naturale pesa 4 chili sta bene.
Simona e' felice perche' tutto e' andato nelmigliore dei modi.
Tommaso ha accompagnato la sua mamma in ospedale poi con il babbo e' andato a dormire.
Mentre era al nido Matteo ,suo fratellino ,e' nato cosi' il babbo e' potuto stare con la mamma.
Ora Tommaso andra' a salutare il fratellino e domani o dopo lo portera' a casa.
L'ANSIA DI POSSESSO PUO' STRAVOLGERE L'AVVENTURA DI MATERNITA'
Don Francesco Ventorino02/07/2008
La notizia del patto tra teenagers che sono volutamente rimaste incinte contemporaneamente, in un liceo del Massachussets, parte da Washington (in un secondo tempo in parte rettificata) rimbalza in Italia, tra l’altro attraverso la penna di Vittorio Zucconi su Repubblica, e desta stupore, allarme e considerazioni di ogni genere. L’hanno fatto «perché lo volevano fare» avrebbero dichiarato le ragazze, e avrebbero aggiunto che esse hanno bisogno di «sentirsi amate incondizionatamente» da una creatura che sia tutta loro, da un figlio, e non appena da un amante di una notte, da un boyfriend o da un marito.
Don Luigi Giussani, un sacerdote del nostro tempo che ha educato diverse generazioni di giovani e ha indagato a lungo il pensiero moderno, cercando di comprenderne le più recondite ragioni, ha individuato nel nichilismo o nel panteismo (le due versioni che oggi prende la negazione di Dio) la radice di una fiducia incondizionata nel potere come unica sorgente di sicurezza personale.
Se l’autonomia dell’uomo è una menzogna, è finta, se il suo io nasce totalmente come parte del grande divenire, come semplice esito dei suoi antecedenti fisici e biologici, allora può farsi strada in lui la convinzione menzognera che chi ha più potere aumenta di più la propria consistenza.
La notizia del patto tra teenagers che sono volutamente rimaste incinte contemporaneamente, in un liceo del Massachussets, parte da Washington (in un secondo tempo in parte rettificata) rimbalza in Italia, tra l’altro attraverso la penna di Vittorio Zucconi su Repubblica, e desta stupore, allarme e considerazioni di ogni genere. L’hanno fatto «perché lo volevano fare» avrebbero dichiarato le ragazze, e avrebbero aggiunto che esse hanno bisogno di «sentirsi amate incondizionatamente» da una creatura che sia tutta loro, da un figlio, e non appena da un amante di una notte, da un boyfriend o da un marito.
Don Luigi Giussani, un sacerdote del nostro tempo che ha educato diverse generazioni di giovani e ha indagato a lungo il pensiero moderno, cercando di comprenderne le più recondite ragioni, ha individuato nel nichilismo o nel panteismo (le due versioni che oggi prende la negazione di Dio) la radice di una fiducia incondizionata nel potere come unica sorgente di sicurezza personale.
Se l’autonomia dell’uomo è una menzogna, è finta, se il suo io nasce totalmente come parte del grande divenire, come semplice esito dei suoi antecedenti fisici e biologici, allora può farsi strada in lui la convinzione menzognera che chi ha più potere aumenta di più la propria consistenza.
TIME/ IL CASO DELLE 17LICEALI DI GLOUCESTER
Carlo Bellieni. Pubblicato il 02/07/2008 -
Diciassette ragazze hanno mostrato contemporaneamente e orgogliosamente di essere incinte, senza rivelare chi siano i padri, accomunate da un sorta di patto o da una sfida; mentre molte altre non fanno mistero della loro delusione quando al test di gravidanza non risultano “in attesa”. Nessuna di loro ha più di sedici anni.
Diciassette ragazze hanno mostrato contemporaneamente e orgogliosamente di essere incinte, senza rivelare chi siano i padri, accomunate da un sorta di patto o da una sfida; mentre molte altre non fanno mistero della loro delusione quando al test di gravidanza non risultano “in attesa”. Nessuna di loro ha più di sedici anni.
E' NATO MATTEO
E' nato Matteo Caggioni.
Congratulazioni Simona e Marco.
Un bacione a Tommaso e al nuovo fratellino.
Congratulazioni Simona e Marco.
Un bacione a Tommaso e al nuovo fratellino.
MANDAVANO I FIGLI A RUBARE GIA' LIBERI I NOMADI
PER UNA SBERLA,PER AVER VOLUTO PAGARE UNO PSICOLOGO I GENITORI DELL'ARTICOLO PRECEDENTE SI SONO RITROVATI CON LA FIGLIA ALLONTANATA E ANCORA DOPO UN ANNO NON SANNO QUANDO LA POTRANNO RIAVERE.
MA I ROOM NO I NOMADI SONO UN POPOLO UNA POTENZA UN PERICOLO UNA BANDIERA ALL'INSEGNA DELLA GRANDE CAPACITA' DI ACCOGLIENZA.
PER LORO I GIUDICI HANNO ACCELERATO OGNI INGRANAGGIO
SIAMO IN ITALIA LE MINORANZE SONO TUTELATE PERCHE' SPAVENTANO PERCHE' SANNO CONOSCONO LA NOSTRA DEBOLEZZA E LA USANO A LORO FAVORE.
CHE TRISTEZZA ,RACCOGLIAMO I DONI DEL NOSTRO BUONISMO,TUTTI ORMAI SANNO CHE LA GIUSTIZIA E' COSI'.
NON SIAMO PIU' UN POPOLO MA TANTI INDIVIDUI SEPARATI AUTONOMI NOI ITALIANI ,POSSIAMO COSI' ESSERE COLPITI ,SUBIRE INGIUSTIZIE ,ESSERE STRUPATI DAVANTI ALL'INDIFFERENZA DI TUTTI.
ABBIAMO FORSE BISOGNO ANCORA DI AFFONDARE DI PIU' PER RIPRENDERE IN MANO IL SIGNIFICATO DEL VIVERE?
Mandavano i figli a rubare: già liberi i rom Giustizia - mer 2 lug
Non convalidato il fermo per quattro degli otto componenti della banda scoperta a Verona. Il gip: «Nomadi? Nessun pericolo di fuga»
di Alessandra Vaccari
Tratto da Il Giornale del 2 luglio 2008
Sono rimasti in cella solo tre notti e ieri mattina il giudice Giorgio Piziali non ha convalidato i fermi effettuati dalla squadra mobile e ordinati dal pubblico ministero Elvira Vitulli.
MA I ROOM NO I NOMADI SONO UN POPOLO UNA POTENZA UN PERICOLO UNA BANDIERA ALL'INSEGNA DELLA GRANDE CAPACITA' DI ACCOGLIENZA.
PER LORO I GIUDICI HANNO ACCELERATO OGNI INGRANAGGIO
SIAMO IN ITALIA LE MINORANZE SONO TUTELATE PERCHE' SPAVENTANO PERCHE' SANNO CONOSCONO LA NOSTRA DEBOLEZZA E LA USANO A LORO FAVORE.
CHE TRISTEZZA ,RACCOGLIAMO I DONI DEL NOSTRO BUONISMO,TUTTI ORMAI SANNO CHE LA GIUSTIZIA E' COSI'.
NON SIAMO PIU' UN POPOLO MA TANTI INDIVIDUI SEPARATI AUTONOMI NOI ITALIANI ,POSSIAMO COSI' ESSERE COLPITI ,SUBIRE INGIUSTIZIE ,ESSERE STRUPATI DAVANTI ALL'INDIFFERENZA DI TUTTI.
ABBIAMO FORSE BISOGNO ANCORA DI AFFONDARE DI PIU' PER RIPRENDERE IN MANO IL SIGNIFICATO DEL VIVERE?
Mandavano i figli a rubare: già liberi i rom Giustizia - mer 2 lug
Non convalidato il fermo per quattro degli otto componenti della banda scoperta a Verona. Il gip: «Nomadi? Nessun pericolo di fuga»
di Alessandra Vaccari
Tratto da Il Giornale del 2 luglio 2008
Sono rimasti in cella solo tre notti e ieri mattina il giudice Giorgio Piziali non ha convalidato i fermi effettuati dalla squadra mobile e ordinati dal pubblico ministero Elvira Vitulli.
TOLTA AI GENITORI PER UNA SBERLA
I servizi sociali!!
SONO INTERVENTISTI QUANDO SI TROVANO DI FRONTE A DEI DEBOLI SI TIRANO INDIETRO NELLE ALTRE OCCASIONI .
DEVONO LAVORARE FARE INTERVENTI RISOLVERE SITUAZIONI.
QUANDO SONO INTERPELLATI DIFFICILMENTE SI MUOVONO.
NON CONOSCO LA SITUAZIONE MA IMMAGINO CHE LA RAGAZZA APPARTENGA AD UNA FAMIGLIA ITALIANA ,NON SAREBBERO INTERVENUTI CON GLI STRANIERI.
GENITORI CHE HANNO MESSO IN MANO LA FIGLIA AD UNO PSICOLOGO,CHE HANNO SICURAMENTE PAGATO PROFUMATAMENTE LE SEDUTE CHE HANNO ALTRI 3 FIGLI E CHE STRANAMENTE SI PREOCCUPANO DELLA SALUTE MENTALE DELLA FIGLIA IN ANTICIPO.
GENITORI CERTAMENTE STRANI PER LA NOSTRA MODERNA SOCIETA'.
GENITORI CHE SANNO ANCORA DIRE DEI NO CHE CERTAMENTE AMANO LA FIGLIA E DESIDERANO IL SUO BENE.
IN CHE MONDO STRANO SIAMO!!
È trascorso un anno ma la situazione non si sblocca perché il giudice sta ancora aspettando la relazione degli assistenti sociali
di Enrico Lagattolla
Tratto da Il Giornale del 2 luglio 2008
«A mia figlia voglio un bene dell’anima, la mia intenzione era solo di evitare che frequentasse le amicizie sbagliate. Ci sono stati dei litigi, è vero, ma me l’hanno portata via da un anno per uno schiaffo. Però quello che ho fatto, l’ho fatto solo per lei».
SONO INTERVENTISTI QUANDO SI TROVANO DI FRONTE A DEI DEBOLI SI TIRANO INDIETRO NELLE ALTRE OCCASIONI .
DEVONO LAVORARE FARE INTERVENTI RISOLVERE SITUAZIONI.
QUANDO SONO INTERPELLATI DIFFICILMENTE SI MUOVONO.
NON CONOSCO LA SITUAZIONE MA IMMAGINO CHE LA RAGAZZA APPARTENGA AD UNA FAMIGLIA ITALIANA ,NON SAREBBERO INTERVENUTI CON GLI STRANIERI.
GENITORI CHE HANNO MESSO IN MANO LA FIGLIA AD UNO PSICOLOGO,CHE HANNO SICURAMENTE PAGATO PROFUMATAMENTE LE SEDUTE CHE HANNO ALTRI 3 FIGLI E CHE STRANAMENTE SI PREOCCUPANO DELLA SALUTE MENTALE DELLA FIGLIA IN ANTICIPO.
GENITORI CERTAMENTE STRANI PER LA NOSTRA MODERNA SOCIETA'.
GENITORI CHE SANNO ANCORA DIRE DEI NO CHE CERTAMENTE AMANO LA FIGLIA E DESIDERANO IL SUO BENE.
IN CHE MONDO STRANO SIAMO!!
È trascorso un anno ma la situazione non si sblocca perché il giudice sta ancora aspettando la relazione degli assistenti sociali
di Enrico Lagattolla
Tratto da Il Giornale del 2 luglio 2008
«A mia figlia voglio un bene dell’anima, la mia intenzione era solo di evitare che frequentasse le amicizie sbagliate. Ci sono stati dei litigi, è vero, ma me l’hanno portata via da un anno per uno schiaffo. Però quello che ho fatto, l’ho fatto solo per lei».
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