lunedì 19 gennaio 2009

Carissimi amici, come sapete la Regione Emilia-Romagna sta diventando sempre più la possibile unica candidata a gestire la morte programmata per interruzione della nutrizione di Eluana Englaro. Allego una Lettera Aperta al Governatore Errani, che entro pochi giorni verrà recapitata. E’ possibile sottoscrivere l'appello per Eluana, inviando a medicierpereluana@gmail.com nome e cognome, qualifica professionale e luogo di lavoro.
Dott.Marco Maltoni

All'interno la lettera da spedire

La cura e l’assistenza sono fatti per prendersi carico della vita, non della morte

(Lettera aperta al Governatore della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e all’Assessore Regionale alla Sanità Giovanni Bissoni)

Noi professionisti della Sanità della regione Emilia-Romagna in risposta alla petizione che Vi invita a rendere disponibili strutture sanitarie ove organizzare attivamente la morte di Eluana Englaro sentiamo il dovere di riaffermare i principi basilari del rapporto di cura e di assistenza:

- Eluana non è in fase terminale, è una grande disabile in cui, con un certo grado di probabilità e non di certezza, la consapevolezza di quello che accade intorno è limitatissima o assente.
- La ridotta o mancata consapevolezza di quello che accade è comune a numerose condizioni umane come l’anzianità demente e la disabilità psichica grave, in questa situazione l’uomo sofferente necessita di idratazione, nutrizione, assistenza di base, affetto.
- Dare valenza pubblica all’organizzazione dell’uccisione di Eluana equivarrebbe a dire a quelle migliaia di pazienti in queste condizioni “è preferibile la morte, tu non vali nulla”; e nel contempo non riconosce la manifestazione di grandezza d’animo di migliaia di famiglie che, giorno per giorno, si fanno carico dell’assistenza dei propri familiari malati, spesso senza il supporto delle amministrazioni pubbliche.
- Infine, facciamo nostre le parole di Direttori degli Hospice della nostra regione quando dicono …sarebbe ben triste il passaggio identificativo dell’Emilia-Romagna da “terra della solidarietà” a “terra della morte”.

Detto ciò esprimiamo la totale contrarietà a che una struttura sanitaria dell’Emilia Romagna si renda disponibile per organizzare al suo interno la sentenza di morte programmata per Eluana Englaro.


Firme


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