giovedì 15 gennaio 2009

GIOVANI EMERGENZA SESSO E DROGA

...Persino l’amore rischia di ridursi ad "una semplice cosa che si può comprare e vendere" e "anzi l’uomo stesso diventa merce" (Deus caritas est, 5). Davanti al nichilismo che pervade in maniera crescente il mondo giovanile, la Chiesa invita tutti a dedicarsi seriamente ai giovani, a non lasciarli in balìa di se stessi ed esposti alla scuola di "cattivi maestri", ma ad impegnarli in iniziative serie, che permettano loro di comprendere il valore della vita in una stabile famiglia fondata sul matrimonio. Solo così si dà loro la possibilità di progettare con fiducia il loro futuro......


Il Papa parla dei riti del week end.di Marco Tosatti
Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina gli amministratori della Regione Lazio, e della Provincia e del Comune di Roma.

Ha parlato di varie situazioni di crisi, e soprattutto dei giovani: "Come non pensare specialmente ai ragazzi e ai giovani, che sono il nostro avvenire? Ogni volta che la cronaca riferisce episodi di violenza giovanile, ogni volta che la stampa riporta incidenti stradali dove muoiono tanti giovani, mi torna alla mente l’argomento dell’emergenza educativa, che richiede oggi la più ampia collaborazione possibile. Si affievoliscono, specie tra le giovani generazioni, i valori naturali e cristiani che danno significato al vivere quotidiano e formano ad una visione della vita aperta alla speranza; emergono invece desideri effimeri e attese non durature, che alla fine generano noia e fallimenti.

Tutto ciò ha come esito nefasto l’affermarsi di tendenze a banalizzare il valore della stessa vita per rifugiarsi nella trasgressione, nella droga e nell’alcool, diventati per taluni rito abitudinario del fine settimana".

Persino l’amore rischia di ridursi ad "una semplice cosa che si può comprare e vendere" e "anzi l’uomo stesso diventa merce" (Deus caritas est, 5). Davanti al nichilismo che pervade in maniera crescente il mondo giovanile, la Chiesa invita tutti a dedicarsi seriamente ai giovani, a non lasciarli in balìa di se stessi ed esposti alla scuola di "cattivi maestri", ma ad impegnarli in iniziative serie, che permettano loro di comprendere il valore della vita in una stabile famiglia fondata sul matrimonio. Solo così si dà loro la possibilità di progettare con fiducia il loro futuro. Quanto alla comunità ecclesiale, essa si renda ancor più disponibile per aiutare le nuove generazioni di Roma e del Lazio a progettare in modo responsabile il loro domani. Essa propone loro soprattutto l’amore di Cristo, il solo che possa offrire risposte esaurienti agli interrogativi più profondi del nostro cuore".

Il Papa ha chiesto poi agli amministratori della Regione Lazio e di Provincia e Comune di Roma di non dimenticare le famiglie, gli anziani, chi è senza casa e senza lavoro, gli immigrati e i nomadi. La Chiesa "non chiede nè vanta privilegi - ha detto Benedetto XVI ricevendo Gianni Alemanno, Piero Marrazzo, Nicola Zingaretti, accompagnati dalle rispettive giunte - ma desidera che la propria missione spirituale e sociale continui a trovare apprezzamento e cooperazione. Vi ringrazio per la vostra disponibilità; ricordo infatti che Roma e il Lazio hanno un ruolo peculiare per la cristianità".
Il Papa mette poi l'accento sulle "difficoltà a noi ben note". "A questo riguardo, sebbene le Caritas diocesane, le comunità parrocchiali e le associazioni cattoliche non si risparmino nel prestare aiuto a quanti sono nel bisogno - ha osservato Ratzinger - diventa indispensabile una sinergia fra tutte le Istituzioni per offrire risposte concrete alle crescenti necessità della gente. Penso qui alle famiglie, soprattutto a quelle con figli piccoli che hanno diritto a un avvenire sereno, e agli anziani, molti dei quali vivono in solitudine e condizioni disagiate; penso all'emergenza abitativa, alla carenza di lavoro e alla disoccupazione giovanile, alla non facile convivenza tra gruppi etnici diversi, alla grande questione dell'immigrazione e dei nomadi".

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