martedì 11 novembre 2008

ANONIMO HA LASCIATO UN COMMENTO

Non credo che i post che ho lasciato possano essere mai pubblicati, perchè darebbero "scandalo" e farebbero alzare più di un sopracciglio se lo fossero. Tutti noi cattolici amiamo "l'ordine" e "il pensiero così come dovrebbe essere" anche e soprattutto se questo contrasta con ciò in cui realmente crediamo. E allora, bando alla libertà di pensiero e avanti con il ragionamento unico, incentrato su idee di cultura e di società che (per fortuna) non esistono più. La Chiesa perde consensi perchè non sa più rapportarsi con il mondo e sorge il sospetto, giustificato o meno, che gran parte dei suoi insegnamenti, specie quelli riguardanti il magistero della Fede e la Salvezza, siano dettati da esigenze di conservazione di un potere che va man mano sgretolandosi, e cioè il potere di influire sulle coscienze a proprio vantaggio, instillando il timore e la paura della dannazione. Affermando tutto ciò non mi sento per questo un cristiano indegno e non credo di meritare la scomunica; la contestazione di un'autorità in cui fondamentalmente credo anch'io non è certo indifferentismo ma voglia di riflessione: fino a quando le riflessioni libere e personali saranno bandite non credo che la Chiesa riuscirà ad attraversare il suo periodo di crisi. La crisi della Chiesa deriva dalla sua paura, molto ben dissimulata, di non riuscire a vincere nel confronto con la modernità senza usare gli strumenti antichi e cioè la persuasione forzata e la paura. La Chiesa, intesa specialmente come autorità ecclesiastica, utilizza la paura da tempo immemorabile: paura del libero pensiero, del sesso, delle diversità, persino della solidarietà umana. Si dice che queste cose sono buone nella misura in cui sono soggette all'autorità della Chiesa e non in se stesse. E allora sorge il dubbio che una certa parte della Chiesa (se non tutta) temi di scomparire se parla chiaro e senza pretendere una soggezione forzosa alle sue convinzioni. Eppure, se ciò che Gesù dice è vero, la sua Chiesa non scomparirà; allora perchè tutte queste reticenze? Ringrazio cordialmente per la pazienza di aver almeno letto i miei post (è quello che spero!) e mi scuso se sono stato anch'io pedante o insofferente. D'ora in poi non darò più fastidio con i miei commenti.



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1 commento:

Francesco Caggioni ha detto...

Prima di tutto, NON penso che i tuoi commenti siano fastidiosi.

Secondo, concordo pienamente sul fatto che la Chiesa non debba aver paura di far sentire la sua posizione.

La scelta del nuovo papa sembra proprio stata fatta per un ritorno all'Ontologia cattolica.

Non credo che la chiesa debba includere la modernita' o la diversita' perche' questo e' quello che alcuni sembrano volore, o perche' questo sembra essere quello che anche i politici vogliano, ma credo anche io che possa modernizzarsi nel lanciare un messaggio che l'uomo moderno possa capire meglio.

La paura, o le leggi non hanno mai cambiato un popolo, l'abbraccio e l'amore invece si.

Il "comandamento" NON ABORTIRE, sicuramente non risuona per l'uomo moderno, la condanna Se abortisci vai all'inferno non risuona per l'uomo moderno. Il pianto di una madre che perde un bambino, il sorriso di un padre che porta per mano suo figlio sono cose che ancora stupiscono l'uomo moderno come hanno sempre stupito l'uomo nel passato.

Il protestantesimo e il moralismo hanno certamente preso piede nella societa' e hanno sgretolato quello che era l'uomo morale. E' piu' facile seguire una regola, o non seguire una regiola come "Non Abortire", piuttosto che drammaticamente giocarsi la propria liberta' di fronte ad una scelta tanto grande.

Personalmente potrei trovare milioni di esempi dove "la chiesa" avrebbe potuto fare diversamente, e mi piacerebbe trovare tutti gli errori della "chiesa". Sfortunatamente, mi rendo conto che io sono la chiesa, e la capacita' di portare testimonianza del volto di Cristo in questo mondo e' data a me prima di tutto.

Ciao