venerdì 12 gennaio 2007

I PUNTI DI FUGA

Lo sguardo ,l'abbraccio a Cristo, deve saper coinvolgere ciascun cristiano in un impegno e in un continuo cambiamento del proprio quotidiano.
Vivere l'abbraccio a Cristo e' impegnarsi in un cambiamento che coinvolga tutte le azioni della nostra giornata.
Nell'articolo che vi propongo qui sotto"IL FATTORE UMANO SECONDO TPS" Giorgio Vittadini ci aiuta a comprendere come sia fondamentale ,per lo sviluppo del nostro paese, la posizione umana.
"E’ una passione ideale, un amore alla vita, un desiderio di vivere con profondita’ tutti gli aspetti della realtà che puo’ muovere la ricerca dell’eccellenza."


I PUNTI DI FUGA
(Da IL GIORNALE 11 Gennaio 2007)
Giorgio Vittadini
IL FATTORE UMANO SECONDO Tps
L’ intervento di Padoa-Schioppa ospitato da1 Corriere delta Sera del 7 gennaio è caratterizzato dall’importante e condivisibile consapevolezza che lo sviluppo o il "non sviluppo" del nostro Paese dipenda innanzitutto dalla posizione umana degli italiani.
Nella ricostruzione del percorso dell’ Italia "sconfitta, distrutta e screditata agli occhi del mondo"
dopo la guerra e poi capace di inserirsi tra I Paesi piü industrializzati, l’accento e’ dato, anche in singolare distinzione dagli economisti che parlano di "spiriti animali", sull’ "essenza migliore dell’ umano" poiche’ la crescita "e’ voglia di costruire cose nuove, di guardare lontano"." E’ fiducia nelle proprie forze" "ambizione". Cosi’,la crisi italiana ascritta dall’ economista-ministro,è dovuta a una crisi dell’umano: "Poca fiducia, poca voglia di eccellere, paura di cambiare, rifiuto del rischio." E la via da seguire per il futuro e’ segnata da un nuovo intendimento che metta al centro " l'ambizione, il desiderio di una meta alta, la disponibilita’ al sacrificio." Nulla da eccepire: c’e’ solo da aggiungere che c’e’ qualcosa che viene prima E’" una passione ideale, un amore alla vita, un desiderio di vivere con profondita’ tutti gli aspetti della realtà che puo’ muovere la ricerca dell’eccellenza." Ma questo e’ frutto di una concezione non ridotta di persona e di societa’. Percio’, la prima emergenza del nostro Paese rimane quella di educare alla ricerca di una concezione e di una posizione autenticamente umane C’e’ pero’ un secondo rilievo. Se Padoa-Schioppa vuole essere giudicato per la sua azione si deve chiedere in che direzione finora si e’ mosso il suo governo, o almeno parte di esso. Infatti, una componente ben pecisa dell’ attuale maggioranza sembra avere voluto difendere la rendita, in molti aspetti, della difesa di una università statalista in cui il valore legale del titolo di studio non e’ messo in discussione; in un welfare e in una sanita’ in cui la libera scelta dell’utente resta un’utopia; nell’assunzione di precari che incrementano il numero di dipendenti statali gia’ in soprannumero; nell’ ambiguita’ sul mercato del lavoro in cui si vogliono distruggere le timide aperture della legge Biagi: nelle incertezze sulla ricerca di una reale concorrenza nelle pubbliche utilita’.
L’intervento del ministro potrebbe quindi segnare davvero un’inversione di tendenza rispetto a quella parte della maggioranza che, con il suo statalismo e la sua difesa di clientele di destra e sinistra, si oppone a un’Italia virtuosa in cui la responsabilita’ personale e collettiva ridiventi protagonista. A condizione che i suoi propositi non rimangano intenzioni senza conseguenze.
"presidente della Fondazione per la Sussidiarieta’"


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