TEMPI 24 Novembre 2008
di Lorenzo Fazzini

Bimbo scampato ad un aborto chirurgico; medico conosciuto in tutto il paese come «recordman» di interruzioni di gravidanza (anche 35 operazioni al giorno, 9 ore quotidiane di «mortifera» sala operatoria); quindi cristiano ortodosso e attivista pro life convertito da San Tommaso d’Aquino. Se non fosse vera, la vicenda di Stojan Adasevic parrebbe uscita dalla fervida mente di uno sceneggiatore ipercattolico abituato a copioni strappalacrime. E invece la storia di questo medico serbo di Belgrado è tutt’altro che cinematografica. «Non voglio discutere i miei convincimenti teologici o quello che ho sognato, ma solo parlare dei fatti puramente materiali, come i metodi tecnici usati nelle interruzioni di gravidanza» ha scritto Adasevic su Saint Lazarus, pubblicazione della Chiesa ortodossa serba. Adasevic è cresciuto alla scuola marxista