mercoledì 28 novembre 2007

BANCO ALIMENTARE

Banco Alimentare, raccolte 8.800 tonnellate di cibo

Successo per l'iniziativa in 6800 supermercati: 5% in più del 2006 • Lucchini: «Italiani capaci di ascoltare chi propone esempi di speranza»
di Giuseppe Matarazzo

Tratto da AVVENIRE del 27 novembre 2007


Oltre 8mila e 800 ton­nellate di prodotti ali­mentari raccolti, per un valore di 27 milioni di eu­ro. Questi i numeri dell’undi­cesima Giornata della collet­ta alimentare che si è svolta sa­bato scorso in tutta Italia. Un successo di numeri. Ma so­prattutto di solidarietà e im­pegno.

La solidarietà di milio­ni di italiani che con un gesto semplice, concreto, immedia­to hanno donato un 'pezzo' della loro spesa per chi è in dif­ficoltà. L’impegno di 100mila volontari con la casacca gial­la, che in 6.800 supermercati, ipermercati e centri commer­ciali di tutto il territorio nazio­nale, hanno invitato le perso­ne a dare qualcosa per i pove­ri (il 13% della popolazione i­taliana, secondo i dati Istat): alimenti non deperibili come olio, omogeneizzati e biscotti per l’infanzia, tonno, carne, pelati e legumi in scatola. Fra le 'casacche gialle ' della soli­darietà anche volti noti dello sport e dello spettacolo come Paolo Brosio, Marcello Lippi e Giancarlo Fisichella.

Un risultato, quello di que­st’anno, molto positivo: rac­colte 400 tonnellate di ali­menti in più rispetto al 2006 (il 5%). Soddisfatti, dunque, i responsabili della Fondazio­ne Banco Alimentare Onlus e della Federazione dell’impre­sa sociale Compagnia delle O­pere che hanno promosso l’i­niziativa. «È la carità che oltre a cambiare la vita cambia an­che le previsioni – commenta Marco Lucchini, direttore ge­nerale della Fondazione Ban­co Alimentare Onlus –: oltre 8.800 tonnellate di generi ali­mentari donati in una sola giornata da oltre 6 milioni di cittadini è un grande motivo di soddisfazione. Il popolo ita­liano, anche in momenti dif­ficili e di sacrifici come quello attuale, è ancora capace di guardare e ascoltare chi pro­pone esempi di speranza, ren­dendosi così vivace protago­nista ». Saranno più di 1.360.000 gli in­digenti che riceveranno gli a­limenti raccolti attraverso gli oltre 8100 enti convenzionati con la rete del Banco Alimen­tare: mense per i poveri, co­munità per minori, banchi di solidarietà e centri d’acco­glienza. «L’attività prevalente del Banco Alimentare – preci­sa Lucchini – non è la colletta, che ne costituisce il momen­to pubblico. Ogni anno rac­cogliamo, dalle eccedenze a­limentari, prodotti che non sono più vendibili, per vari motivi, ma che sono comme­stibili.

Lo scorso anno abbia­mo raccolto dal mondo agri­colo, dall’industria e dalla ri­storazione 65 mila tonnellate di alimenti di cui quelli prove­nienti dalla giornata della col­letta alimentare costituiscono solo il 12%».

Il Banco Alimentare è nato in Italia nel 1989 dall’incontro tra Danilo Fossati, patron della Star, e monsignor Luigi Gius­sani fondatore di Comunione e Liberazione. Allora si raccol­sero 500 tonnellate distribui­te tra una cinquantina di as­sociazioni. Un’iniziativa dun­que cresciuta nel tempo, che mette al centro la «condivi­sione dei bisogni per condivi­dere il senso della vita».

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