sabato 10 novembre 2007

VAGHEZZA LAICA DAVANTI ALLA DOMANDA DI DIO

Società - sab 27 ott
La fede non è paura
di Davide Rondoni

Tratto da AVVENIRE del 27 ottobre 2007


Sergio Romano ieri dedicava il suo ­editoriale sul 'Corriere' al fenomeno dell’aumento del turismo religioso a Ro­ma. Ci si poteva aspettare un peana al sindaco e leader Veltroni e sulle mille at­trattive della capitale.

Invece Romano va subito dritto al dubbio che arrovella lui e probabilmente un po’ degli intellettuali che redigono e dei padroni che gover­nano il giornale di via Solferino.

Com’è possibile che Papa Ratzinger 'at­tragga'? Un Papa, perdipiù proprio come questo, 'un dottore della chiesa, una cat­tedra di principi irrinunciabili e di so­lenni silenzi', opposto dal notista del Corriere a un Giovanni Paolo II, 'apo­stolo moderno'? La conclusione che ti­ra il giornalista e storico vorrebbe essere 'tranquillizzante'. Tranquilli, ragazzi, suggerisce l’editoriale già dal suo titolo, è la solita vecchia faccenda. La solita sto­ria, quella che sappiamo a memoria e che ci hanno ripetuto alla nausea da al­meno trecento anni: quando l’uomo ha paura si accosta a figure carismatiche e riscopre la religione. E dinanzi a questo avanzare di paure, le persone di varie ca­tegorie si affidano al carisma di uomini certi.

L’editorialista cita alcuni fenomeni che a suo dire provano questo revival religioso, accostando un po’ alla rinfusa i funerali con rito orotodosso di Eltisn alla lotta non violenta dei monaci, o il peso elettorale dei 'rinati' americani con l’osservanza del ramadam di milioni di cittadini oggi europei. E naturalmente conclude que­sto suo strambo elenco mettendo in ci­ma l’integralismo musulmano (quello che ispira i kamikaze, par di capire) co­me la 'manifestazione più evidente e ra­dicale' di tale revival. L’editoriale si con­clude con un bizzarro appello ai laici: si preparino con altrettanto zelo e rigore a difendere i propri valori.

Il discorso di Romano è vecchio. E mi permetto di aggiungere un termine che può suonare strano accanto al nome di un così posato intellettuale come Ro­mano: è pericoloso. Interpretare il feno­meno religioso come se fosse una specie di impulso irrazionale mosso da paure di vario genere, è ripetere una lezionci­na rifritta, è banalizzare un fenomeno ben più complesso e nobile, indagato an­che in questi anni da studi antropologi­ci seri e liberi da paraocchi veteroillumi­nisti. E banalizzare, in un momento di fenomeni complessi, è l’anticamera di possibili violenze e di maggiori torbidi.

Quando coloro che si autodefiniscono 'i laici' accettano che l’interlocutore che si definisce religioso non sia solo un fobi­co, o un intimorito dalla vita, allora si fan­no veri passi avanti, e si scoprono un sac­co di cose interessanti. Ad esempio che nell’uso veramente laico della ragione, nell’onestà laica di fronte ai fenomeni, la reale differenza non passa tra i cosiddet­ti laici e i religiosi, ma tra faziosi e no, tra veri laici credenti o meno, e uomini i­deologici. E si scopre pure che accomu­nare i fenomeni religiosi presenti in mo­do così vario e stupefacente molto spes­so non ha senso, al di là di una generica appartenenza di tutti a un livello inestir­pabile della natura umana di sempre, che è la richiesta di un senso. Insomma si scopre che non tutte le fedi sono uguali, che ci sono storie, differenze, varietà mi­rabolanti che uno spirito laico deve sa­per cogliere.

Tutto questo per fortuna sta accadendo, e proprio sotto il papato di Ratzinger, il Papa che sta sfidando la mentalità di tut­ti, credenti in un Dio o no, all’uso auten­tico della ragione. Il Papa infatti sta invi­tando (con qualche successo) alla risco­perta di quanto un uomo veramente ra­gionevole e aperto alla vita sia un uomo religioso. Forse è proprio ciò che preoc­cupa qualcuno. Il vecchio steccato che si prova in modo così approssimativo ad erigere o puntellare, buttando nello stes­so mucchio fenomeni diversi (un po’ di laicissima capacità di analisi non gua­sterebbe) non tiene. A chi fa comodo puntellarlo? A chi ha buoni o cattivi ar­gomenti? E per preparare quali evitabili scontri?


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