domenica 13 gennaio 2008

MEDICINA E PERSONA ADERISCE ALLA MORATORIA


La moratoria,
Ferrara
e noi.


L’iniziativa di Giuliano Ferrara, che lunedì 14 gennaio 2008 sarà presente a Milano al Teatro dal Verme, a cui Medicina e Persona ha aderito da subito, testimonia il carattere non "ecclesiatico" o "confessionale" della questione in gioco: la vita umana come mistero non riducibile al suo livello biologico e non manipolabile da nessuno. Tale questione, totalmente e radicalmente "laica", ha riguardato e riguarda ognuno, ma soprattutto noi, che viviamo per professione a contatto con il mistero della persona umana dentro il drammatico contesto della malattia.

La medicina ha rischiato e rischia, quando riduce il suo scopo alla pretesa di eliminare l’imperfezione biologica, di diventare disumana: così aborto ed eutanasia diventano "prestazioni sanitarie", ed i professionisti semplici esecutori di interventi tecnici, unicamente definiti dalla loro "competenza". La vicenda dell’aborto è esattamente la testimonianza di questa degenerazione, del significato della vita e quindi della pratica medica.La nostra responsabilità è innanzitutto testimoniare una concezione della vita che non elimini quel livello misterioso, "sacro" dell’esperienza umana, e lavorare con tutti coloro che in questi anni hanno costruito ambiti di aiuto concreto alle donne in difficoltà.

Editoriale a cura di F. Achilli
La Redazione

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