lunedì 11 febbraio 2008

ANGELUS DOMENICA 10 FEBBRAIO

....Per vivere bene questo tempo di grazia, spiega dunque il Papa, "dobbiamo guardare il male in faccia e disporci a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è Satana". E tutto questo "significa non scaricare il problema del male sugli altri, sulla società o su Dio, ma riconoscere le proprie responsabilità e farsene carico consapevolmente".

Nella visione cristiana, infatti, "la via della Croce è l'unica che conduce alla vittoria dell'amore sull'odio, della condivisione sull'egoismo, della pace sulla violenza". E dunque "entrare in Quaresima significa pertanto rinnovare la decisione personale e comunitaria di affrontare il male insieme con Cristo". "Vista così - dice il Pontefice - la Quaresima è davvero un'occasione di forte impegno ascetico e spirituale fondato sulla grazia di Cristo".
Angelus, con voce roca ma solenne arriva il monito di Benedetto XVI

“Vivere la Quaresima significa combattere contro Satana portando la Croce di Cristo”
di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO - Inizia per i cristiani "un tempo di particolare impegno nel combattimento spirituale che ci oppone al male presente nel mondo, in ognuno di noi e intorno a noi".

Una leggera e improvvisa raucedine non impedisce a Benedetto XVI di presentare così, con tono solenne, la Quaresima ai circa 60mila fedeli presenti in Piazza San Pietro per l'appuntamento dell'Angelus. Per vivere bene questo tempo di grazia, spiega dunque il Papa, "dobbiamo guardare il male in faccia e disporci a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è Satana". E tutto questo "significa non scaricare il problema del male sugli altri, sulla società o su Dio, ma riconoscere le proprie responsabilità e farsene carico consapevolmente".

"A questo proposito - rileva il Pontefice - risuona quanto mai urgente, per noi cristiani, l'invito di Gesù a prendere ciascuno la propria croce e a seguirlo con umiltà e fiducia". Per i cristiani, infatti, ricorda Benedetto XVI, "la croce, per quanto possa essere pesante, non è sinonimo di sventura, di disgrazia da evitare il più possibile, ma di opportunità per porsi alla sequela di Gesù e così acquistare forza nella lotta contro il peccato e il male". Nella visione cristiana, infatti, "la via della Croce è l'unica che conduce alla vittoria dell'amore sull'odio, della condivisione sull'egoismo, della pace sulla violenza". E dunque "entrare in Quaresima significa pertanto rinnovare la decisione personale e comunitaria di affrontare il male insieme con Cristo". "Vista così - dice il Pontefice - la Quaresima è davvero un'occasione di forte impegno ascetico e spirituale fondato sulla grazia di Cristo".

Esortati i cristiani a lottare contro Satana in particolare in questo tempo di Quaresima, il Papa passa al 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes. "Il messaggio che la Madonna continua a diffondere a Lourdes - evidenzia il Santo Padre - richiama le parole che Gesù pronunciò proprio all'inizio della sua missione pubblica e che noi riascoltiamo più volte in questi giorni di Quaresima: Convertitevi e credete al Vangelo, pregate e fate penitenza".,"Quest'anno - rileva il Papa - l'inizio della Quaresima provvidenzialmente coincide con il 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes". "Accogliamo - chiede quindi Benedetto XVI ai fedeli - l'invito di Maria che fa eco a quello di Cristo e chiediamoLe di ottenerci di entrare con fede nella Quaresima, per vivere questo tempo di grazia con gioia interiore e generoso impegno".

Nel discorso che precede la preghiera dell’Angelus, il Papa ricorda che l'11 febbraio del 1858, "quattro anni dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione da parte del beato Pio IX, Maria si mostrò per la prima volta a Santa Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle. Seguirono altre successive apparizioni accompagnate da eventi straordinari, e alla fine la Vergine Santa si congedò rivelando alla giovane veggente, nel dialetto locale: Io sono l'Immacolata Concezione".

L'anniversario coincide anche con la Giornata Mondiale del Malato che sarà celebrata in San Pietro con un rito solenne al quale però il Papa non prenderà parte in quanto impegnato negli Esercizi Spirituali. "Alla Vergine - sottolinea il Pontefice - affidiamo i malati e quanti se ne prendono amorevole cura. Durante gli Esercizi Spirituali, nel silenzio e nel raccoglimento pregherò per loro e per tutte le necessità della Chiesa e del mondo. A quanti vorranno ricordarmi al Signore, dico fin d'ora il mio grazie sincero". La grande Messa per i Malati sarà presieduta dal Cardinale Lozano Barragàn, presidente del pontificio Consiglio per la Pastorale Sanitaria. Dopo l'Angelus, parlando ai fedeli polacchi, il Papa auspica che "la Quaresima sia per tutti un particolare tempo di misericordia".

"A tutti - ha concluso - auguro una buona domenica e un fruttuoso cammino quaresimale". A questo cammino il Papa stesso si applicherà con particolare impegno in queste ore perchè nella Cappella 'Redemptoris Mater' del Palazzo Apostolico Vaticano iniziano gli Esercizi Spirituali, che saranno predicati quest'anno dal Cardinale Albert Vanhoye, ex segretario della Pontificia Commissione Biblica. Il tema sarà: "Accogliamo Cristo, nostro Sommo Ssacerdote". Per consentire a Benedetto XVI di seguire tutte le meditazioni, "nella settimana degli Esercizi Spirituali - annuncia un comunicato vaticano - sono sospese tutte le udienze, compresa l'Udienza Generale di mercoledì 13 febbraio".


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