giovedì 21 febbraio 2008

COMMENTO ALL'ARTICOLO "FERRARA"DI RINO CAMILLERI

Questa notte ho messo l'articolo senza commentarlo.
Lemming mi ha ripreso dicendomi che un articolo cosi' non puo' essere senza commento perche' anziche' aiutare manda in confusione le persone.
Sono d'accordo.
Questa volta Rino Camilleri ,da non confondere con Cammilleri non mi sembra che abbia trattato seriamente i suoi lettori.
In un momento cosi' tragico per la nostra nazione non e' possibile pensare di scherzare e guardare la realta' frammentariamente.Siamo di fronte ad un popolo che si aspetta di essere governato e rappresentato in tutti i suoi bisogni.
Ciascuno di noi desidera poter vivere con dignita',lavorare ,pagare le tasse ma anche riuscire a mantenere la propria famiglia e riuscire a terminare il mese senza indebitarsi.
La moratoria di Ferrara e' certamente degna di ascolto e di sostegno ma non e' possibile che Ferrara corra da solo disperdendo cosi' tanti voti.
Vogliamo tornare ad essere governati da politici che nella camera dei deputati riescono anche a creare risse?
Come si puo' pensare di voler risolvere dei problemi seri se nemmeno piu' si e' capaci di ascoltarsi vicendevolmente senza ricorrere a improperi e vere lotte fisiche?
Che testimonianza ci danno questi politici che si perdono in litigi e non sanno rinunciare a nulla volendosi solo imporre sull'altro.
I politici sono lo specchio della nostra societa' siamo un popolo che sta andando alla deriva che in tutti questi anni ha voluto cancellare ogni radice ogni valore in nome di una falsa liberta',di un'autonomia impossibile governata da leggi contro natura.
La moratoria dell'aborto non fa che far venire a galla il vero problema dell'uomo contemporaneo.
MANCA UN'EDUCAZIONE DEL POPOLO.
Tutti i pilastri che reggevano il grande edificio si stanno sgretolando lasciando il vuoto il nulla.


Corriamo ,come un tempo lo si faceva nel mese di maggio dietro alle lucciole e quando riusciamo ad afferrarle si spengono fra le mani.
L'uomo cosi' si ritrova solo,veramente solo di fronte alla decisione di sopprimere una nuova vita(aborto),di sospendere una vita che si ritiene ormai inutile(eutanasia),di fronte ai propri cari che diventano (INVECCHIANDO)persone inutili visto che ormai solo una certa categoria d'uomo e' accettata.
Non c'e' piu' spazio per la fatica ,la disabilita' il dolore e tutti cercano di fuggire rifugiandosi in una realta' virtuale.
Il nulla ,come edera si attacca all'uomo,lo trascina strappandolo e portandolo verso lidi lontani per poi abbandonarlo.
Abbiamo bisogno di puntare tutto sull'unita' dobbiamo chiedere questo ai nostri politici.
Per il bene comune e' importante che ciascuno rinunci a qualche cosa e soprattutto e' importante che chi ci governa abbia a cuore il bene dell'uomo.
Se in una famiglia non c'e' unita' non c'e' nemmeno una famiglia.
Se un popolo non decide di camminare insieme non esistera' piu' un popolo.
I cristiani incomincino a non voler rincorrere solo il potere non abbiano paura di perdere la faccia .Non e' piu' tempo per buonismi o per dichiarazioni soft che lasciano lo spazio di cambiare carrozza all'ultimo minuto.
E' tempo di pregare perche' l'Unita' trionfi

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