giovedì 21 febbraio 2008

IL 2 FEBBRAIO IL FOGLIO HA PUBBLICATO UNA MIA LETTERA


Sono la mamma di Giovanni Paolo,Luigi il mio 6 figlio.
Mi sono ritrovata a 45 anni ad attendere questa nuova creatura .
Per me era anche il mio 5 cesareo.
Sono Varesina ho abitato 10 anni a Gubbio e ora abito a Brusaporto in provincia di Bergamo.
Da subito ho compreso che dovevo cercare un ginecologo che condividesse le mie idee.
Cosi' dopo il primo sconcertante incontro a bergamo ho incontrato la dott.Vergani che lavora all'ospedale vecchio di Monza.
Anche lei come noi fa parte del movimento di comunione e liberazione.
Cosi' e' nato Giovanni un bellissimo bimbo biondo down e con cataratta bilaterale .
Questa misteriosa nascita (dopo il primo sconcerto) ha portato nella nostra famiglia tanta letizia.

Parlo di letizia perche' puo'convivere con il dolore con la sofferenza ,
Giovanni ha ora 10 anni ed e' stato sottoposto a ben 50 anestesie ora e' ipovedente monooculare ma e' sempre bello e sereno.
Non e' stata certo una storia facile,Giovanni ha avuto anche la sindrome di west e per le cure fatte non mi ha dormito per molti anni.
Ma la sua nascita ha portato una ventata di novita'
I suoi fratelli (molto piu' grandi )si sono dati da fare impegnandosi ancor piu' negli studi (guardando Giovanni e le sue fatiche non si potevano permettere di schivare il sacrificio.
Antonio il fratello piu' vicino a lui ha avuto molte difficolta' perche' in tenera eta' ho dovuto lasciarlo troppo spesso da solo e non sempre ha trovato aiuto e sostegno.
Noi a bergamo non abbiamo nessun parente .
Ora Antonio ha cominciato il primo anno di tecnica della riabilitazione psichiatrica presso l'universita' di medicina a Milano.
Senza dilungarmi troppo ,con la nascita di Giovanni e' nato un gruppo Amici di Giovanni (se vuole qualche informazione puo' andare sul sito www.amicidigiovanni.it

Abbiamo pero' compreso che non e' solo sufficiente aiutare a capire il significato dell'aborto.
L'uomo ,la donna ha bisogno di un abbraccio che non termina con la nascita.
Quest'abbraccio,questo sostegno sono basilari perche' uno possa camminare .
Ci sono molte risorse per disabili ma tanta solitudine intorno alle famiglie.
Tanta incomprensione che porta molte famiglie sole a diventare astiose verso la societa' e porta alcuni genitori a gesti disperati.
Anche le nostre stesse scuole cattoliche sono spesso di ostacolo tanto che molte si rifiutano di accogliere i nostri bambini.
Desideravamo incontrarla non per risolvere tutti i problemi ma per aiutarci a trovare modalita'nuove in cui l'uomo si senta abbracciato con tutte le sue pene.


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