giovedì 13 dicembre 2007

SOLO I CRISTIANI NON DEVONO ESSERE OGGETTO DI RISPETTO?

Tratto da Il Giornale del 12/12/2007. Interessante come augurio
natalizio.
Il bello è che si rispettano tutti e tutto, solo i cristiani non
devono essere oggetto di rispetto...
E se provassimo a dire che ci siamo stufati e che è ora di dire basta?
"Caro Direttore,
sono un Vostro lettore «da sempre» ed invio la presente per segnalarvi
quello che a mio avviso, è un fatto molto grave avvenuto in questi
giorni nella scuola elementare Villani di Firenze, ove mio figlio
Alessandro di anni 9 frequenta la classe IV C.


La maestra di disegno ha nei giorni scorsi invitato gli alunni a fare
un disegno che rappresentasse il Natale e mio figlio si stava quindi
accingendo a rappresentare la «Natività di Cristo» quando è
intervenuta detta maestra «vietando» al bambino di disegnare «Gesù
bambino».
Mio figlio è rimasto molto amareggiato da questa vicenda, anche perché
non è riuscito a comprendere la ragione di tale assurdo divieto ed ha
riferito il proprio turbamento a noi genitori.
Pensando l'incidente si fosse verificato per un equivoco, mia moglie
si è quindi recata personalmente a parlare con la maestra di disegno
ma questa, appresa la ragione del colloquio, si è «inalberata»
affermando che sarebbe «una scemenza» (testuali parole) voler
rappresentare la nascita di Gesù Cristo ed associarla al Natale (ma a
cos'altro andrebbe associato il Natale? Al solstizio di inverno?),
poiché in tal modo si rischierebbe di offendere il sentimento
religioso di chi non è cristiano.
In ogni caso, a detta della maestra di disegno medesima, le insegnanti
sarebbero obbligate ad impedire qualsivoglia rappresentazione
religiosa, anche nei disegni e addirittura gli insegnanti di
«Religione» non potrebbero parlare di Gesù Cristo agli alunni.
Richiesta di indicare quale mai fosse la norma cui faceva riferimento,
la maestra medesima ha girato le spalle e se ne è andata senza neppure
salutare.
Il giorno dopo, anche l'insegnante di Italiano è intervenuta in classe
sull'argomento, dicendo agli alunni che «le maestre sono stufe delle
"scemenze" delle loro mamme».
Non ho parole per commentare l'accaduto. Non condivido che nelle
nostre scuole il Natale non sia più rappresentato come quando ero
bambino io (quarant'anni fa) con recite e canti dedicati alla nascita
di Gesù, ma ritengo che costituisca un vero atto di violenza morale
impedire ad un bambino di 9 anni di rappresentare in un disegno la
Natività, specie in un disegno che la maestra stessa ha detto doveva
essere dedicato al Natale e portato a casa dalle rispettive famiglie.
Walter Vecchi"

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