domenica 27 maggio 2007

TESTIMONIANZA


Capisco i pensieri di Cristina (la mamma di Maria ) perché sono gli stessi che ho avuto quando lo scorso anno il mio Davide ( un bambino down allora di 11 anni ) ha ricevuto la prima Comunione.


In fondo il mio timore era che non capisse, che la cosa non avesse senso, ma guardarlo quel giorno e seguirlo ogni volta che ci accostiamo insieme al Sacramento mi ha reso evidente che si trattava solo dei miei pensieri.
Il Mistero mi ha mostrato nei fatti che Davide è più vicino di me alla realtà che ci accade quando ci avviciniamo all’Eucarestia, perché è totalmente presente lì dove tutto succede, desidera solo che questa promessa ( fate questo in memoria di me …) accada di nuovo.
Prende la tradizione della Chiesa come un fatto da vivere con fedeltà e solo non riesce a spiegarsi perché abbiano potuto far morire Gesù, con quei chiodi sulla croce, lui che era così buono.
Ma c’è di più.
Andiamo tutti al Family Day a Roma e ci capita di dare un passaggio di ritorno in macchina al nostro parroco, e ovviamente chiacchieriamo tutto il viaggio.
Domenica scorsa siamo, tutta la famiglia, in parrocchia per la prima Comunione del cuginetto - chiesa del centro cittadino straboccante per l’occasione – quando, al momento dell’Omelia, il parroco adocchia Davide dall’altare, lo chiama a sé e portandoselo in giro fra i bambini vestiti di bianco, lo interroga su significati e situazioni della Pasqua, finendo per tenerselo di fianco sull’altare per tutta la Celebrazione con grande dignità e compostezza.
Davide era più di un anno che chiedeva di poter fare l’accolito alla messa del suo gruppo Scout, solo noi lo sapevamo, e lo stupore che abbiamo letto sul suo viso si è trasformato in motivazione per stare tutto il tempo in perfetta imitazione degli adulti che aveva vicino.
Anche in questo caso i nostri primi sentimenti in fondo erano di paura che potesse non comportarsi bene, ma oltre i lucciconi agli occhi, la realtà ci dice “non abbiate paura di aprire le porte a Cristo”. Devo solo capire che bussa alla mia porta con Davide.

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