lunedì 14 maggio 2007

UN NOSTRO AMICO CI MANDA UN PEZZO DEGLI ESERCIZI CHE LO HA PARTICOLARMENTE COLPITO

Matteo Martini ci ha mandato un pezzo di esercizi degli adulti che lo ha particolarmente colpito.: inevitabilmente mentre sentivo queste parole e cercavo di non perderne neppure una, mi venivano in mente i nostri volti e di quelli di alcuni amici e non potevo non costatarne immediatamente la veridicità]. Cosa vuoi cercare ancora? Torna lì e fai diventare tutta quella drammaticità una domanda.
NEmbrini, rispondendo ad una domanda, spiegava come solo la presenza di Cristo potesse valorizzare il quotidiano (la normalità cambiata fa nascere subito una domanda: ma cos’è successo, Chi c’è? Perché). Sviluppando questo concetto ad ujn certo punto ha detto (scrivo come sono riuscito a scriverlo):

…. Come fai a stare dentro le circostanze dolorose o che non ti corrispondono senza la memoria di Cristo? Immaginate tutta la drammaticità possibile della vita. Come fai a guardare a quello senza almeno un grido: se Tu o Signore lo permetti so che è per un bene, per una cosa grande.
Provate ad immaginare Maria (la drammaticità più grossa che possa esistere) che vedeva Gesù (lei, che sapeva bene chi fosse e da dove fosse venuto) maltrattato, offeso e messo in croce. Che cosa l’ha retta, che cosa l’ha tenuta in piedi? Non le è stato tolto nulla del dolore e del dramma. Vi ricordate il film di Gibson ‘The Passion’? Quello sguardo tra Lei e Gesù! Lei guardava lì! Il dramma della vita c’è tutto, ma dove guardava? Tu chi guardi? Se Cristo ti è già capitato, ti ha già abbracciato, facendo esplodere di letizia tutto di te, allora devi fare memoria di questo e devi chiedere che illumini anche questa circostanza dolorosa. Il cuore che piange, piange. Piangi davanti a Lui! Maestro, ma se andiamo via da qua, dove troviamo al mondo un posto che vale tutto (il tuo pianto, il tuo dolore) [commento mio: inevitabilmente mentre sentivo queste parole e cercavo di non perderne neppure una, mi venivano in mente i nostri volti e di quelli di alcuni amici e non potevo non costatarne immediatamente la veridicità]. Cosa vuoi cercare ancora? Torna lì e fai diventare tutta quella drammaticità una domanda.

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