sabato 19 maggio 2007

COMUNICATO


12-20 maggio 2005
Solenni celebrazioni in onore della Beata Vergine di San Luca
Patrona della città e della diocesi di Bologna

Secondo l'antica tradizione bolognese, nel pomeriggio di sabato 12 maggio, l'immagine della Madonna di San Luca, viene portata a spalla dal Santuario a Lei dedicato, fino a Porta Saragozza: qui viene accolta solennemente dall'Arcivescovo e accompagnata nella Cattedrale metropolitana, dove sosta per tutta la settimana successiva. Mercoledì 16 maggio, alle ore 18, viene impartita la benedizione solenne alla città e alla diocesi dal sagrato della basilica di San Petronio. Domenica 20 maggio, festa della Ascensione del Signore, alle 17, inizia la solenne processione che riaccompagna la venerata Immagine al Santuario. Dopo il saluto e la benedizione alla città a Porta Saragozza, l'immagine viene riaccompagnata, sempre a spalla, fino al Santuario, dove all'arrivo si celebra la santa Messa.
La Cattedrale si apre ogni giorno alle ore 6.30 e si chiude alle ore 22.30. Molti confessori rimangono a disposizione dei fedeli per tutta la giornata. Nei giorni di presenza nella Cattedrale di San Pietro della Venerata Immagine della Madonna di S. Luca, visitando la Cattedrale, sarà possibile acquistare l’Indulgenza Plenaria, una sola volta al giorno per se stessi o in suffragio per i fedeli defunti, alle consuete condizioni.



Bologna, 18 maggio 2007
Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo Metropolita di Bologna

L’incivile gazzarra avvenuta ieri davanti al portone della Cattedrale, spalancato per permettere ai fedeli l’accesso per pregare davanti alla venerata immagine della Madonna di San Luca, resterà come una macchia che non si cancella nella storia



luminosa e commovente dell’amore di Bologna verso la sua Patrona. Ieri la città è stata offesa. E’ stata offesa nel suo sentimento religioso profondo; un sentimento che davanti all’immagine della Beata Vergine sempre sa accantonare divisioni politiche e disuguaglianze sociali, ricomponendo il consorzio umano nella più profonda unità dell’amore orante a Maria. E’ stata offesa anche nella sua tradizione civile che ha sempre visto nella Madonna di San Luca il suo più alto vessillo identitario; una tradizione mai interrotta in 531 anni di discese della Venerata Immagine dal Colle della Guardia. E’ stata offesa nella sua virtuosa e permanente pratica della tolleranza e dell’ordine civico. Ed è tanto più grave che tale incivile manifestazione, nella quale sono state esibite persino scritte al limite del blasfemo, abbia avuto per protagonisti anche due deputati al Parlamento nazionale e alcuni esponenti politici locali. Come Vescovo di questa città, ritengo doveroso denunciare che simili episodi sono segno evidente di un degrado civico prima d’ora qui sconosciuto, e richiamare le autorità cui compete a far rispettare quelle regole di convivenza che la città e la Nazione si sono date per il bene comune. Invito i fedeli e tutti coloro che tengono tra gli affetti più preziosi quello per la Madonna di San Luca a pregare perché il Signore conforti chi – autorità ecclesiastiche e semplici fedeli – ieri è stato oggetto di dileggio e di offese, e perché Egli si lasci incontrare con il suo perdono, sulla via della conversione del cuore, da chi ha agito forse senza sapere quello che stava facendo.


Lo ha fatto con toni duri per commentare la manifestazione inscenata ieri sera, con cartelli e cori contro la Chiesa, da un gruppo di partecipanti a un sit-in contro l'omofobia davanti alla cattedrale, che ospita in questi giorni, come tradizione tutti gli anni a maggio, l'immagine della Madonna di San Luca.
Bologna - sottolinea Caffarra, in una nota diffusa dall'Arcidiocesi - "è stata offesa nel suo sentimento religioso profondo; un sentimento che davanti all'immagine della Beata Vergine sempre sa accantonare divisioni politiche e disuguaglianze sociali, ricomponendo il consorzio umano nella più profonda unità dell'amore orante a Maria. E' stata offesa anche nella sua tradizione civile che ha sempre visto nella Madonna di San Luca il suo più alto vessillo identitario; una tradizione mai interrotta in 531 anni di discese della Venerata Immagine dal Colle della Guardia. E' stata offesa nella sua virtuosa e permanente pratica della tolleranza e dell'ordine civico. Ed è tanto più grave che tale incivile manifestazione, nella quale sono state esibite persino scritte al limite del blasfemo, abbia avuto per protagonisti anche due deputati al Parlamento nazionale e alcuni esponenti politici locali".

(18 maggio 2007)Ricerca nel sito






Nessun commento: