mercoledì 14 marzo 2007

AI SATIRI(CI) ROSSI HO VOGLIA DI DIRE;MEGLIO IL CILICIO


Ormai siamo attaccati.circondati,derisi, "Chi ci separera' dall'amore di Cristo?Tribolazioni,angoscia,persecuzioni,fame,nudita',pericolo,spada?Proprio come sta scrittoMa in tutte queste cose noi siamo piu' che vincitori,per virtu' di Colui che ci ha amati".Rimaniamo attaccati alla verita'preghiamo domandiamo a Lui che ci tenga desti nella fede,solo in Cristo troviamo la nostra salvezza,


Libero 13 marzo 2007
"alle donne siliconate preferisco quelle che usano il cilicio. Le trovo più affidabili, più vere, più umane. Lo avverto nell'anima e nella mente, ma anche a pelle."

di MARCELLO VENEZIANI


Luxuria mormorò: cacciamo l'onorevole Binetti perché indossa il cilicio. E l'ordine del nuovo tribunale della Porca Inquisizione fu diramato a tutte le sezioni periferiche. Particolarmente solerti si distinsero le Ss, la polizia armata della Sinistra Satirica, che partirono subito a deridere l'assurda signora che soleva bazzicare nella devianza di dirsi credente e cattolica. Ne ho visti numerosi militi delle Ss cimentarsi in video nel facile obbiettivo indicato dall'Ayatollah Luxuria: la sezione della Sinistra Satirica intitolata al compagno Fabio Fazio, la sezione della Sinistra Satirica intitolata alla compagna Serena Dandini, la sezione della Sinistra Satirica intitolata al compagno Michele Santoro, e potrei proseguire sulle reti Mediaset, jene, barbagianni, siparietti vari. Qual è la ricetta? Si prende un insulto di congedo per il cardinal Ruini diventato il Nemico Principale della Sinistra Satirica, lo si condisce con un insulto beneagurale al Cardinal Bagnasco, new entry e successore del Ruini; si farcisce il tutto con un pensiero irriverente inviato al loro mandante e principale, il Papa Tedesco; si mescola il tutto con violenza, perfino superiore a quella usata per cucinare Berlusconi, e poi si mette tutto nella pentola televisiva, finendo in gloria coglionando la Binetti e il suo cilicio, sottoposta a rito abbreviato da parte del nuovo tribunale omosessuale, presieduto da sua eminenza il cardinal Grillini. È un tripudio di comicità scontata e di attacchi concentrici su tutte le reti pubbliche, Gay1, Gay2, Gay3, più altre strutture parallele e radiofoniche. Avallati dagli intermezzi seri che su questi programmi toccano ai vari Oscar Scalfaro, Bertinotti, Travaglio, diessini e menate varie che si alternano alle Littizzetto, ai Vergassola, ai Vauro, ai Paolo Rossi, ecc. Chi si schiera con i prefati prelati si becca pure lui mazzate e censure, come il povero Mastella, a cui è stato contestato il reato di avere un'opinione diversa (visto come è brutto trattare le opinioni come reati, ministro Clemente?). E la stessa ricetta si ripete sui giornali e ovunque. Un tempo la satira era il segno della libertà, del senso critico, dello spirito di trasgressione; oggi è una specie di obbligo rituale, di riflesso condizionato, di percorso automatico e scontato, di risaputo conformismo. Ah il cilicio, che ridere. Risate meccaniche. Intanto un amico spiritoso mi invia sul telefonino i messaggi filmati che vanno per la maggiore: scene satirico-erotiche di sodomia multirazziale che rappresentano il gergo della contemporaneità. Traduco, se vuoi esser figo e spiritoso, devi scaricarti l'ultimo filmino pornocomico sul telefonino. Si è creata una catena di questi filmini, una specie di rosario rovesciato per essere al passo dei tempi e della chiacchiera. Sennò di che parli, come appari spiritoso, in cosa dimostri di essere moderno? Sennò sei uno col cilicio. Il transessuale Luxuria, passato dalla Mucca Assassina al bivacco di Montecitorio, non solo viene accettato e rispettato, non solo viene eletto deputato con diritto illimitato di sproloquio, ma adesso vuol decidere pure chi tenere e chi cacciare in parlamento, chi sottoporre a espulsione e maltrattamento. Magari la Binetti sarà contenta, diranno gli spiritosi delle Ss, perché a lei piace soffrire, ama il martirio. C'è pure il matematico Piergiorgio Odifreddi, che stronca la Bibbia e ne rivela la stupidità sfuggita ad alcuni millenni di umanità, di filosofi e di scienziati, più mucchi di martiri, santi e credenti. E dice che alla lettera il cristianesimo è una religione per cretini, che Cristo è uno zombie per via della resurrezione che nacque da una fecondazione eterologa da parte dello Spirito Santo e la Madonna era solo un utero in affitto. Che Spiritoso lo scienziato, si confonde con le Ss della Sinistra satirica. Ovunque lo spiritoso sostituisce lo spirituale, e lo mette alla berlina. Io non sono un bigotto, ho un rapporto con la religione tutt'altro che semplice e lineare, amo la satira e l'ironia, mi considero uno spirito libero, inquieto e tormentato. Ma davanti al dilagare di blasfemia satirica, intellettuale e politica, di quest'odio travestito da caricatura, di questo disprezzo di tutto il mondo da cui noi proveniamo, a me viene la voglia oscena di difendere il cilicio, le fedi più toste e più antiche, i riti più aspri della cristianità di un tempo. Mi viene voglia di dire a questo sboccato baraccone di jene ridens: ma chi vi credete d'essere, presuntuose nullità, per giudicare millenni di storia, di vita e di sacrifici, millenni di dottrina, di pensiero e di pratiche di vita? Ma chi siete voi che ritenete di aver scoperto la Verità della vita rispetto a tutti i vostri predecessori, che ritenete di poter fare a meno di tutto quello che è stato pensato, creduto, sofferto e vissuto dall'uomo? Non vi sentite sciacalletti e pappagalli nel ripetere le stesse battute, nell'infierire sulle stesse persone, nel professarvi intelligenti e razzialmente superiori rispetto a quelli che non la pensano come voi? Non sono un teodem o un teocon, che mi sembrano sigle di società controllate dalla Telecom. Non uso il cilicio. Ma mi sembra di vivere in una specie di fine carnevale permanente, dove tutto ciò che un tempo era vero e serio diventa oggetto di risate e di pernacchie, dove la libertà è solo nel turpiloquio o nelle immagini più volgari, dove la gara è a chi dimostra di essere più incivile, perché vuol dire che è più indipendente ed emancipato. E allora ho voglia di dire a quest'umanità che reputa serio il travestito e ridicolo il saio con cilicio, che reputa normale vedere in video due schifosi che si sleccazzano a vicenda ed invece offensivo e censurabile che una signora creda alla sua fede: alle donne siliconate preferisco quelle che usano il cilicio. Le trovo più affidabili, più vere, più umane. Lo avverto nell'anima e nella mente, ma anche a pelle.

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