mercoledì 28 marzo 2007

ROMARIO IN SENATO PER LA FIGLIA DOWN


Lorenza di Rimini ci ha segnalato quest'articolo.
"Mercoledì sera a Brasilia Romario è entrato in campo insieme alla figlia Ivy, due anni, affetta da sindrome di Down. Sulla maglia dei giocatori carioca c'era la scritta: "Amigos nao contan cromosomios". Poche ore prima lo stesso Romario era stato ricevuto in senato, insieme alla moglie Isabela e alla stessa Ivy per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sindrome di Down."


23 marzo 2007
Romario in senato per la figlia down
Il brasiliano, cui mancano due gol per arrivare a quota 1.000 in carriera, ha voluto sensibilizzare i politici e l'opinione pubblica sulle persone affette dalla sindrome di Down, come la figlioletta Ivy
BRASILIA (Bra), 23 marzo 2007 - La corsa continua. Romario ha visto il suo gol numero 999 in faccia. Una conclusione acrobatica su cross di Bruno Meneghel da sinistra, un colpo dei suoi che ha fatto balzare in piedi la marea di tifosi del Vasco corsi a Brasilia per assistere all'evento. La conclusione, però, è stata respinta dalla traversa, e il colpo vincente lo ha assestato sul rimbalzo il difensore Fabio Braz.
LA SINDROME DI DOWN - A Romario è rimasta la soddisfazione di aver contribuito ad evitare una sconfitta clamorosa al suo Vasco, sotto di due gol contro il Gama seppur in superiorità numerica, ma soprattutto è rimasta dentro la gioia di una giornata speciale. Mercoledì sera a Brasilia Romario è entrato in campo insieme alla figlia Ivy, due anni, affetta da sindrome di Down. Sulla maglia dei giocatori carioca c'era la scritta: "Amigos nao contan cromosomios". Poche ore prima lo stesso Romario era stato ricevuto in senato, insieme alla moglie Isabela e alla stessa Ivy per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sindrome di Down. Lui, comunque, un gol speciale lo aveva già messo a segno. Fin dall’inizio della vicenda non si è lasciato travolgere dai problemi della figlia, ma ha reagito all'evento aprendosi al mondo, mostrando la sua faccia migliore: quella di un padre che ama la figlia ancora di più e non ha paura di dimostrarlo. In campo dopo un gol mostrò la maglietta con su scritto: "Tenho uma princesina que è down" (Ho una principessina che è down).
DISCORSO DECISO - Nell'immaginario popolare Romario è un uomo che è partito dalla povertà di una favela ed ora ha in garage una Ferrari e un motoscafo. Lui ha sempre parlato solo con i gol, per il resto ha urlato, spesso litigando. Stavolta con il tono calmo di chi non deve più graffiare nella vita, ha preso la parola davanti ai senatori brasiliani, a modo suo: "Ci sono progetti di legge che dipendono dal vostro lavoro. E' giunto il momento di smettere di parlare e di passare ai fatti. Questo giorno, dedicato alla sindrome di Down, deve entrare nella storia del nostro paese". Con le lacrime agli occhi ha spiegato cosa significa Ivy per lui: "Mi ha insegnato a guardarla con occhi diversi, in fondo le guerre le fanno le persone normali, chi è down vive nell'amore". Occhi che esprimevano serenità anche quando parlava del suo gol numero mille: "Se Dio vorrà arriverà domenica (quando è in programma la sfida Vasco-Flamengo), o forse dopo. Non importa". Non c'è ossessione. Sarebbe solo la degna conclusione di una storia splendida che sta per lasciare il posto ad un'avventura straordinaria, quella della vita da trascorrere al fianco della bella Isabela, con Monica, Romarinho, Daniela, Raphael, Isabelinha e Ivy, la sua splendida principessina down.
Alessio Da Ronch

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