Questa mattina entro in ospedale con Giovanni.
Domani sara' operato .
Chiedo a tutti i miei lettori di stargli vicino con le preghiere
Grazie Tiziana
Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
martedì 31 marzo 2009
L'INFORMAZIONE NASCOSTA SUL SUCCESSO DELLA LEGGE 40
....ecco che la realtà – ribelle e impertinente – mostra il raddoppio delle maternità nel giro di tre anni (ovvero da quando la legge può dirsi andata a regime) e un drastico ridimensionamento delle patologie da 'iperstimolazione ovarica', la vera maledizione del bombardamento ormonale cui le donne sono sottoposte perché la provetta funzioni. Fatti clamorosi, che rendono onore ai centri specializzati nei quali si mostra in misura sempre maggiore di saper lavorare in modo eticamente serio e clinicamente efficace all’interno di regole fissate per tutelare la vita del concepito e della madre dalla pretesa di farne merce contrattabile.....I dati mostrano che funziona? i giornali non ne parlano
di Francesco Ognibene
Tratto da Avvenire del 29 marzo 2009
A volte si strilla, a volte si tace. E in questo caso il silenzio fa più clamore.
L’informazione sulle grandi questioni bioetiche in Italia va così, con una plateale intermittenza nell’urlare o silenziare le notizie che grosso modo si può spiegare attraverso un teorema persino disarmante per quant’è banale: se i fatti contraddicono l’icona pazientemente costruita di un Paese in lotta contro le tenebre dell’oscurantismo etico, allora di quei fatti l’opinione pubblica va tenuta sistematicamente al riparo. Come se non fosse preparata per reggere lo scandalo di una realtà che dà torto alla sua grottesca ricostruzione mediatica.
BOCCA INSULTA I "MOSTRI DEL COTTOLENGO"
.....E finché nel nostro Paese la ragione continuerà a prevalere contro i veri mostri, le aberrazioni eugenetiche resteranno, fortunatamente, soltanto un disgustoso piacere intellettuale per tutti coloro che ragionano “alla Bocca”.......
Laicismo - Bocca insulta i “mostri” del Cottolengo e invoca l’eutanasia per dare “dignità” alla vita
di Gianfranco Amato
Tratto da Il Sussidiario.net il 29 marzo 2009
SEGUIAMO LA ROTTA TRACCIATA DA BENEDETTO XVI
:..... «Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l’accesso a Dio. […] Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più»......
di José Luis Restan
Tratto da Il Sussidiario.net il 29 marzo 2009
In molti settori aumenta la sensazione che la barca della Chiesa si muova troppo. Ci sono voci discordanti, si accumulano le polemiche, il meccanismo non sembra ben oliato e si è aperta la corsa ad umiliare impunemente lo stesso successore di Pietro.
C’è qualcosa di vero in tutto questo, sebbene manchi la freddezza, la prospettiva storica e un pizzico d’ironia per pensare che forse è stato sempre così, in un modo o nell’altro.
In ogni caso ultimamente, da destra e da sinistra e sebbene per motivi diversi, si insiste sul vecchio tasto del cambiamento delle strutture. Come se la tempesta attuale si potesse superare riformando la Curia, aggiustando la disciplina ecclesiale, migliorando i procedimenti di selezione dei vescovi, o con un’adeguata strategia di comunicazione. Va da sé che non disprezzo nessuna di queste cose: ognuna ha un suo peso e merita un’attenzione. Ma mi sembra profondamente sbagliato mettere l’obiettivo su di esse, come se lì si giocasse realmente la partita.
LA SCUOLA CHE SA FARSI COMUNITA' NON SARA' PIU' DIMENTICATA
.....È di questo che abbiamo bisogno dappertutto, dalle elementari ai corsi universitari avanzati. Una scuola con un maestro, una comunità di sapere e di vita. Una scuola che gli allievi ricorderanno con piacere e orgoglio perché vi hanno plasmato la loro personalità, hanno imparato a lavorare insieme, a costruire insieme, ad affrontare insieme le difficoltà e a produrre cose belle, di cui essere fieri.....
Di questo abbiamo bisogno: dalle elementari agli atenei
di Francesco Alberoni
Tratto da Il Corriere della Sera del 30 marzo 2009
VOGLIO UNA CHIESA MENO DEBOLE
Negri racconta che ai suoi preti lo dice sempre. Cosa? Che «nel centro commerciale che è l’immagine della nostra società la Chiesa è stata relegata ai piani alti dove distribuisce oggetti religiosi per quella realtà sempre più minoritaria che ha questo bisogno. Invece c’è un altro modo di vivere la fede: annunciare Dio dentro il mondo degli uomini».
Intervista a monsignor Luigi Negri: “Voglio una Chiesa meno debole.''Religione - lun 30 mar
"Combatto l’eugenetica hitleriana”
di Paolo Rodari
Tratto da Il Riformista del 28 marzo 2009
Tramite il blog PalazzoApostolico.it
DEGUSTAZIONE CATTOLICA
....Per non sbagliare, Sant’Antimo
Se la domenica vi trovate nel Lazio non dimenticate l’abbazia di Farfa (Montecassino può attendere). Santa Susanna, a Roma vicino piazza Esedra, è il classico occhio del ciclone: un’oasi di gregoriano femminile nel rumoroso deserto di Babele. La Trinità dei Pellegrini, verso Campo de’ Fiori, è il motu proprio che ha vinto la scommessa: molti giovani e molti stranieri nella parrocchia espressamente dedicata da Papa Benedetto al rito tridentino.
Ma la messa del mio cuore resta quella di Sant’Antimo, meravigliosa abbazia immersa nella meravigliosa campagna di Montalcino, coi frati vestiti di bianco e il messale di Paolo VI trasfigurato da latino e canto gregoriano. È la più cattolica che ci sia per la sua capacità di abbracciare tutti coloro che hanno fatto, fanno e faranno eucaristia in memoria di lui: i morti, i vivi, i non ancora nati. Chi è andato a Sant’Antimo dietro mio suggerimento mi ha sempre ringraziato. Magari poi avrà anche mangiato e bevuto bene.
Una messa è una messa, ma non tutte le messe sono ugualmente efficaci. Ecco le più belle e le più brutte secondo Langone, il primo critico liturgico al mondo
di Camillo Lanogone
Da quando ho inventato il mestiere di critico liturgico, un mestiere bellissimo che farei a tempo pieno se solo riuscissi a commettere simonia (e invece non c’è un soldo), mi vengono rivolte due domande:
INFORMAZIONE
ROSA SCRIVE
Informo che la Segreteria del Pellegrinaggio Czestochowa (3-14 agosto 2009) ricerca un medico esperto disponibile a prestare servizio durante il pellegrinaggio
Per informazioni e disponibilità inviare una email a questo stesso indirizzo con tutti i riferimenti utili per essere contattati dal Dott. Felice Achilli
Informo che la Segreteria del Pellegrinaggio Czestochowa (3-14 agosto 2009) ricerca un medico esperto disponibile a prestare servizio durante il pellegrinaggio
Per informazioni e disponibilità inviare una email a questo stesso indirizzo con tutti i riferimenti utili per essere contattati dal Dott. Felice Achilli
domenica 29 marzo 2009
UNA SOCIAL CARD CONTRO L'AUMENTO DEGLI ABORTI
.....Tutto questo è rimasto per trent’anni lettera morta, eccezion fatta per qualche aiuto concesso da enti locali, e spesso contestato come un «attacco al diritto delle donne». Eppure all’estero non è così. In Germania è previsto un assegno di quasi duemila euro per ogni figlio sino ai 18 anni, e misure analoghe sono in vigore in Francia, Danimarca, Svezia, Belgio, Gran Bretagna. Noi abbiamo detrazioni e assegni familiari buoni al massimo per comprare un mezzo biberon......
di Michele Brambilla
Il Giornale 26 marzo 2009
Vorrei raccontare la storia di un ginecologo di un piccolo paese della provincia di Milano (Vimercate), che si chiama Michele Barbato e che non sa che sto scrivendo di lui, perché se lo sapesse si arrabbierebbe, essendo egli fedele al precetto evangelico secondo il quale non bisogna dare pubblicità alle proprie opere buone: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta».
MESSA IN GINOCCHIO DALLA SIDA PIU' GRANDE LO SACELO EDUCATIVO NEI GIOVANI
.....C'e'uno stato,nelle vesti di un ministero della Salute, che a fronte delle cifre di gravidanze e aborti di teen ager decide di scavalcare madri e padri. Gli indirizzi 'giusti' per risolvere il problema li darà la tv all’ora di cena, prima che i bambini vadano a letto.
L’Inghilterra sta prendendo le misure alla sua débâcle
di Marina Corradi
Tratto da Avvenire del 27 marzo 2009
La notizia di ieri da Londra è che la pubblicità dell’aborto andrà in tv, in prima serata. Gli spot delle cliniche raggiungeranno il pubblico delle giovanissime, che in Gran Bretagna rimangono incinte con una frequenza superiore a qualsiasi Paese europeo.
UNA TESTIMONIANZA CHE VINCE L'IPOCRISIA DI CERTE POSIZIONI
INT. Antonio Socci venerdì 27 marzo 2009
Dopo un’ultima rintuzzata da parte francese, cala adesso il sipario sulle polemiche che hanno accompagnato il viaggio del Papa in Africa. Ma rimane l’amaro in bocca per l’ennesima disputa politico-mediatica, nella quale è stato quanto mai difficile fare chiarezza sui reali termini della questione. D’altronde, come sottolinea il giornalista e scrittore Antonio Socci, una delle parti in causa, degnamente rappresentata dalla Francia, nel parlare dell’Africa e dei problemi che l’attanagliano non aveva del tutto la coscienza pulita, e quindi nessun interesse a fare in modo che si parlasse della vicenda in termini limpidi e obiettivi.
Socci, sulle dichiarazioni del Papa non c’è stata dunque solo una reazione a caldo, ma anche in un secondo momento, soprattutto da parte francese, si è tornati sulla polemica, parlando di affermazioni, da parte del Papa, “pericolose” per la salute pubblica.
Perché questa presa di posizione così decisa e insistita?
Dopo un’ultima rintuzzata da parte francese, cala adesso il sipario sulle polemiche che hanno accompagnato il viaggio del Papa in Africa. Ma rimane l’amaro in bocca per l’ennesima disputa politico-mediatica, nella quale è stato quanto mai difficile fare chiarezza sui reali termini della questione. D’altronde, come sottolinea il giornalista e scrittore Antonio Socci, una delle parti in causa, degnamente rappresentata dalla Francia, nel parlare dell’Africa e dei problemi che l’attanagliano non aveva del tutto la coscienza pulita, e quindi nessun interesse a fare in modo che si parlasse della vicenda in termini limpidi e obiettivi.
Socci, sulle dichiarazioni del Papa non c’è stata dunque solo una reazione a caldo, ma anche in un secondo momento, soprattutto da parte francese, si è tornati sulla polemica, parlando di affermazioni, da parte del Papa, “pericolose” per la salute pubblica.
Perché questa presa di posizione così decisa e insistita?
TESTO DI LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO IL SENATO APPROVA
Editoriale di C. Isimbaldi
Se questa legge voleva far passare dei paletti si può dire che per ora ci sia riuscita, facendo un gioco di squadra tra coloro che la vita vogliono difenderla (Fine vita, chiaro voto, L’Avvenire, 27/03/09; Il testo del provvedimento, Il Sole 24 Ore, 27/03/09).
1. Le dichiarazioni anticipate non sono obbligatorie per il cittadino, hanno validità di 5 anni, ma possono essere rinnovate più volte e revocate in ogni momento, non si applicano in condizioni di urgenza o di pericolo di vita immediato (Art. 4 comma1,3,4,6)
2. Idratazione e alimentazione sono “sostegno vitale” (è ovvio) cioè sostengono, mantengono funzioni del corpo stabili e in atto e come tali non costituiscono accanimento terapeutico, a prescindere dalla via attraverso la quale sono effettuati. Dunque non potranno essere sospese, nemmeno se richiesto dal paziente, perché non costituiscono oggetto di dichiarazione anticipata (Art.3, comma 6).
3. Il ruolo riconosciuto al fiduciario è “sempre e solo” quello di far rispettare le dichiarazioni del tutelato (secondo il principio di indisponibilità della vita, più volte ribadito nel testo) (Art.6, comma 2,5)
4. Le dichiarazioni anticipate non sono vincolanti per il medico, che ha il compito di “tenere in conto” le volontà del paziente e può disattenderle in scienza e coscienza (Art.7, comma1,5)
5. in caso di conflitto tra i soggetti legittimati al consenso la decisione è autorizzata dal giudice tutelare, sentito il parere di una commissione di tre medici –medico legale, anestesista, neurologo – oppure del medico curante in caso di urgenza (Art8,comma1)
6. La presente legge garantisce politiche sociali ed economiche volte alla presa in carico del paziente, in particolare dei soggetti incapaci di intendere e di volere (Art.1 comma2, Art 5)
Non è una legge a zero rischi di contenzioso giudiziario, anche se l’introduzione dell’articolo 8 - circa l’autorizzazione giudiziaria – fa forse presumere (ma non si capisce) che il giudice dovrà rispondere di persona se interpreta l’attuale testo della norma, infrangendola.
Mossi dal principio di beneficialità del paziente e dalla logica del “male minore” non possiamo che sottoscrivere il testo, anche se non tutti gli articoli della legge ci soddisfano (Art. 3 comma2: come può essere compiuta l’informazione medica se decontestualizzata e in condizioni di assenza di malattia?) e nonostante tutta una serie di preoccupazioni (….) che ci lasciano prudenti circa la sua applicazione e quindi utilità, come già abbiamo espresso in precedenza. In primis il fatto che oggi la tipologia del medico e quella del paziente cui la legge stessa si riferisce sono notevolmente mutate e che non basta una legge per cambiarle.
Il termine “scienza e coscienza” per il medico oggi non ha più lo stesso significato di una volta e nemmeno il rapporto medico-paziente è più lo stesso. (Medico contro legalismo, Il Foglio, 24/03/09)
Editoriale di C. Isimbaldi
Se questa legge voleva far passare dei paletti si può dire che per ora ci sia riuscita, facendo un gioco di squadra tra coloro che la vita vogliono difenderla (Fine vita, chiaro voto, L’Avvenire, 27/03/09; Il testo del provvedimento, Il Sole 24 Ore, 27/03/09).
1. Le dichiarazioni anticipate non sono obbligatorie per il cittadino, hanno validità di 5 anni, ma possono essere rinnovate più volte e revocate in ogni momento, non si applicano in condizioni di urgenza o di pericolo di vita immediato (Art. 4 comma1,3,4,6)
2. Idratazione e alimentazione sono “sostegno vitale” (è ovvio) cioè sostengono, mantengono funzioni del corpo stabili e in atto e come tali non costituiscono accanimento terapeutico, a prescindere dalla via attraverso la quale sono effettuati. Dunque non potranno essere sospese, nemmeno se richiesto dal paziente, perché non costituiscono oggetto di dichiarazione anticipata (Art.3, comma 6).
3. Il ruolo riconosciuto al fiduciario è “sempre e solo” quello di far rispettare le dichiarazioni del tutelato (secondo il principio di indisponibilità della vita, più volte ribadito nel testo) (Art.6, comma 2,5)
4. Le dichiarazioni anticipate non sono vincolanti per il medico, che ha il compito di “tenere in conto” le volontà del paziente e può disattenderle in scienza e coscienza (Art.7, comma1,5)
5. in caso di conflitto tra i soggetti legittimati al consenso la decisione è autorizzata dal giudice tutelare, sentito il parere di una commissione di tre medici –medico legale, anestesista, neurologo – oppure del medico curante in caso di urgenza (Art8,comma1)
6. La presente legge garantisce politiche sociali ed economiche volte alla presa in carico del paziente, in particolare dei soggetti incapaci di intendere e di volere (Art.1 comma2, Art 5)
Non è una legge a zero rischi di contenzioso giudiziario, anche se l’introduzione dell’articolo 8 - circa l’autorizzazione giudiziaria – fa forse presumere (ma non si capisce) che il giudice dovrà rispondere di persona se interpreta l’attuale testo della norma, infrangendola.
Mossi dal principio di beneficialità del paziente e dalla logica del “male minore” non possiamo che sottoscrivere il testo, anche se non tutti gli articoli della legge ci soddisfano (Art. 3 comma2: come può essere compiuta l’informazione medica se decontestualizzata e in condizioni di assenza di malattia?) e nonostante tutta una serie di preoccupazioni (….) che ci lasciano prudenti circa la sua applicazione e quindi utilità, come già abbiamo espresso in precedenza. In primis il fatto che oggi la tipologia del medico e quella del paziente cui la legge stessa si riferisce sono notevolmente mutate e che non basta una legge per cambiarle.
Il termine “scienza e coscienza” per il medico oggi non ha più lo stesso significato di una volta e nemmeno il rapporto medico-paziente è più lo stesso. (Medico contro legalismo, Il Foglio, 24/03/09)
Editoriale di C. Isimbaldi
venerdì 27 marzo 2009
CRISI UNO SPETTRO CHIAMATO ABORTO
La difesa della vita • Casalinghe e disoccupate sono le due tiplogie più frequenti tra coloro che bussano alle porte dei Centri di aiuto • «Spesso alle future mamme fa paura anche il prezzo del latte» • Cav: in aumento le richieste di aiuto • Povertà, perdita del posto di lavoro, affitti sempre più cari tra le motivazioni che inducono un numero crescente di donne a mettere in forse la gravidanzadi Enrico Negrotti
Tratto da Avvenire del 25 marzo 2009
Tratto da Avvenire del 25 marzo 2009
LE FANNO IL CERTIFICATO PER L'ABORTO MA NON E' INCINTA
Aperta un’inchiesta interna alla Asl 2 di Savona dopo la denuncia alla Procura da parte del Centro di Aiuto alla Vita di Albenga sul caso avvenuto al consultorio. Eraldo Ciangherotti: «È così che si aiutano le donne?»di Monica Bottino
Tratto da Il Giornale del 26 marzo 2009
Tratto da Il Giornale del 26 marzo 2009
ALDO TRENTI
Aldo Trento
«Dicono che sono folle perché curo gli incurabili, ma vorrei che la piantassero di parlare a priori e venissero a vedere la vita dei miei rifiuti umani»
di Rodolfo Casadei
Questo prete ci darà un sacco di guai. Prossimo è il tempo in cui le sue lettere, le toccanti e terribili lettere in cui descrive le sofferenze dei suoi moribondi e l’amore che lo sospinge continuamente ai loro capezzali, là nell’ospedale della missione di San Rafael in Paraguay, verranno agitate nei talk-show per accusare i cattolici di sadismo e forse scrutate negli uffici dei magistrati come notizie di reato per chiudere i lazzaretti in cui i cristiani si compiacciono di assistere l’agonia di «esseri mostruosi e deformi», come li ha definiti Giorgio Bocca sull’Espresso. E il suo clamoroso gesto di protesta contro il capo dello Stato che si è rifiutato di firmare il decreto legge che avrebbe salvato la vita di Eluana Englaro (la restituzione della decorazione della Stella della solidarietà di cui era stato insignito) ci sarà rinfacciato come la prova della slealtà dei cristiani verso le istituzioni.
«Dicono che sono folle perché curo gli incurabili, ma vorrei che la piantassero di parlare a priori e venissero a vedere la vita dei miei rifiuti umani»
di Rodolfo Casadei
Questo prete ci darà un sacco di guai. Prossimo è il tempo in cui le sue lettere, le toccanti e terribili lettere in cui descrive le sofferenze dei suoi moribondi e l’amore che lo sospinge continuamente ai loro capezzali, là nell’ospedale della missione di San Rafael in Paraguay, verranno agitate nei talk-show per accusare i cattolici di sadismo e forse scrutate negli uffici dei magistrati come notizie di reato per chiudere i lazzaretti in cui i cristiani si compiacciono di assistere l’agonia di «esseri mostruosi e deformi», come li ha definiti Giorgio Bocca sull’Espresso. E il suo clamoroso gesto di protesta contro il capo dello Stato che si è rifiutato di firmare il decreto legge che avrebbe salvato la vita di Eluana Englaro (la restituzione della decorazione della Stella della solidarietà di cui era stato insignito) ci sarà rinfacciato come la prova della slealtà dei cristiani verso le istituzioni.
giovedì 26 marzo 2009
ONORE A UN UOMO CHE PARLA CON FRANCHEZZA E DA FASTIDIO AI FALSI LAICI
Ciao Tiziana
Qualche tempo fa, con mio grande piacere, avevi postato un mio articolo sul tuo blog “Alza lo sguardo” per cui mi permetto di segnalarti un nuovo articolo che ho scritto per www.ilsussidiario.net che tratta un argomento simile:
INT. Giampaolo Pansa giovedì 26 marzo 2009
Metto con piacere il tuo articolo e ti ringrazio di avermelo segnalato
Un Papa solitario, un Papa anti-moderno, un Papa che non è più seguito nemmeno dai cattolici: più i giorni passano e più i giornali cercano di dipingere e confermare la figura di un Benedetto XVI lontano dal mondo e dalla Chiesa. D’altronde si sa: quando si decide che una persona non è bene accetta nel giro della grande opinione pubblica, per lui non c’è più speranza.
Qualche tempo fa, con mio grande piacere, avevi postato un mio articolo sul tuo blog “Alza lo sguardo” per cui mi permetto di segnalarti un nuovo articolo che ho scritto per www.ilsussidiario.net che tratta un argomento simile:
INT. Giampaolo Pansa giovedì 26 marzo 2009
Metto con piacere il tuo articolo e ti ringrazio di avermelo segnalato
Un Papa solitario, un Papa anti-moderno, un Papa che non è più seguito nemmeno dai cattolici: più i giorni passano e più i giornali cercano di dipingere e confermare la figura di un Benedetto XVI lontano dal mondo e dalla Chiesa. D’altronde si sa: quando si decide che una persona non è bene accetta nel giro della grande opinione pubblica, per lui non c’è più speranza.
GIOVANNI
,
Si il primo passo e' accettare poi nel tempo questo SI puo' trasformarsi in un abbraccio.
Tutto cio' che ci accade fa parte di un disegno buono e il nostro aderire ,abbracciare ,ci fa partecipi della maggior gloria di Dio.
Rinnoviamo quotidianamente il Si che MARIA pronuncio' all'angelo del Signore"...ecco la serva del Signore accada di me secondo la sua volonta."non una rinuncia alla liberta' ma un'adesione a vivere e sperimentare il centuplo quaggiu'ora.
Ai miei lettori chiedo che sostengano me e la mia famiglia con le preghiere.
Giovanni entrera' in ospedale martedi' e sara' operato mercoledi' noi ci affidiamo al Signore e chiediamo sostegno a Maria al suo sposo san Giuseppe,a don Gnocchi .
"Ripensandoci, le situazioni più tragiche sono quelle più semplici. Perché si può, si deve, solo accettare. Perché dall’accettare viene l’imparare. Riflettendoci, non è che la nostra pietà e la nostra compassione e il nostro amore siano falsi. È che non completano mai niente, è che per quanto buoni e sensibili e amorevoli e compassionevoli e pietosi possiamo essere, non siamo capaci, direbbe Ibsen, di un solo atto completo di virtù in tutta la nostra vita. Ci vuol niente a insegnare a disperare.Ma insegnare a vivere, questa sì è un’impresa degna anche dell’ultimo malato terminale."(AMICONE)
Si il primo passo e' accettare poi nel tempo questo SI puo' trasformarsi in un abbraccio.
Tutto cio' che ci accade fa parte di un disegno buono e il nostro aderire ,abbracciare ,ci fa partecipi della maggior gloria di Dio.
Rinnoviamo quotidianamente il Si che MARIA pronuncio' all'angelo del Signore"...ecco la serva del Signore accada di me secondo la sua volonta."non una rinuncia alla liberta' ma un'adesione a vivere e sperimentare il centuplo quaggiu'ora.
Ai miei lettori chiedo che sostengano me e la mia famiglia con le preghiere.
Giovanni entrera' in ospedale martedi' e sara' operato mercoledi' noi ci affidiamo al Signore e chiediamo sostegno a Maria al suo sposo san Giuseppe,a don Gnocchi .
LA MATTINA CHE MI DISSERO TUA FIGLIA HA LA LEUCEMIA
....È cambiato qualcosa della sua malattia? Niente. Ma come è cambiata lei, in quel nanosecondo che ha detto il suo «sì» all’evidente! Dalla disperazione più nera, alla determinazione ad andare in guerra. Dalla lamentazione sulle possibilità negate del Natale e della vacanza, al punto di fuga dell’adesione alla realtà così com’è. Da allora non se n’è parlato più, né del Natale perduto, né delle vacanze sfumate. Presenza, solo presenza al presente, combattendo come un leone, disfacendosi nel corpo e sette volte rinascendo più bella di prima, più bella fuori e dentro, anche se in certi momenti avrebbe voluto morire.......
martedì 24 marzo 2009, 07:00
di Luigi Amicone
È la tarda mattinata del 19 dicembre 2005, sono in redazione, squilla il telefono, è mia moglie Annalena. Mia figlia Lucilla era andata a sciare e la mattina del lunedì si era svegliata dolorante in tutte le ossa. «Sarà influenza». Però è pallida come un cencio. Era seguito il viaggio al pronto soccorso, poi il responso dei medici dell’ospedale pubblico San Gerardo di Monza. «Leucemia grave, signora, molto grave».
ECCO COME IL PAPA HA RIAPERTO IL CUORE DEI CRISTIANI
Mons. Massimo Camisasca lunedì 16 marzo 2009
Nella lettera del papa a tutti vescovi della Chiesa Cattolica vi sono due fuochi. Il primo riguarda i fatti più recenti, l’incomprensione del suo atto di misericordia verso i quattro vescovi lefebvriani e tutte le polemiche che ne sono seguite. Amaramente il papa nota di essere stato più capito da alcuni ebrei che da certi suoi figli. C’è una sottile distanza in alcuni settori della Chiesa dallo spirito che muove le decisioni del papa.
Nella lettera del papa a tutti vescovi della Chiesa Cattolica vi sono due fuochi. Il primo riguarda i fatti più recenti, l’incomprensione del suo atto di misericordia verso i quattro vescovi lefebvriani e tutte le polemiche che ne sono seguite. Amaramente il papa nota di essere stato più capito da alcuni ebrei che da certi suoi figli. C’è una sottile distanza in alcuni settori della Chiesa dallo spirito che muove le decisioni del papa.
LETTERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICA
Cari Confratelli nel ministero episcopale!
La remissione della scomunica ai quattro Vescovi, consacrati nell’anno 1988 dall’Arcivescovo Lefebvre senza mandato della Santa Sede, per molteplici ragioni ha suscitato all’interno e fuori della Chiesa Cattolica una discussione di una tale veemenza quale da molto tempo non si era più sperimentata. Molti Vescovi si sono sentiti perplessi davanti a un avvenimento verificatosi inaspettatamente e difficile da inquadrare positivamente nelle questioni e nei compiti della Chiesa di oggi. Anche se molti Vescovi e fedeli in linea di principio erano disposti a valutare in modo positivo la disposizione del Papa alla riconciliazione, a ciò tuttavia si contrapponeva la questione circa la convenienza di un simile gesto a fronte delle vere urgenze di una vita di fede nel nostro tempo.
La remissione della scomunica ai quattro Vescovi, consacrati nell’anno 1988 dall’Arcivescovo Lefebvre senza mandato della Santa Sede, per molteplici ragioni ha suscitato all’interno e fuori della Chiesa Cattolica una discussione di una tale veemenza quale da molto tempo non si era più sperimentata. Molti Vescovi si sono sentiti perplessi davanti a un avvenimento verificatosi inaspettatamente e difficile da inquadrare positivamente nelle questioni e nei compiti della Chiesa di oggi. Anche se molti Vescovi e fedeli in linea di principio erano disposti a valutare in modo positivo la disposizione del Papa alla riconciliazione, a ciò tuttavia si contrapponeva la questione circa la convenienza di un simile gesto a fronte delle vere urgenze di una vita di fede nel nostro tempo.
IL MESSAGGIO DI BENEDETTO XVI DI CUI NESSUNO PARLA
.....il primo aspetto che ha colpito tutti è la straordinarietà di questa lettera: un documento veramente fuori dell’ordinario, che il direttore dell’Osservatore Romano non ha esitato ad accostare alle lettere di San Paolo....
LEFEBVRIANI/ Magister:
INT. Sandro Magister giovedì 19 marzo 2009
Le continue polemiche intorno a tutto ciò che il Papa dice, in qualunque circostanza pubblica, incominciano ad assumere un peso francamente preoccupante: anche le dichiarazioni intorno al problema dell’Aids (che altro non hanno fatto che confermare la posizione della Chiesa, a tutti nota) si rimettono dunque nel solco della situazione di aperta ostilità nei confronti del Pontefice già manifestatasi nelle scorse settimane intorno al problema della revoca della scomunica ai lefebvriani. Una situazione molto difficile, che ha però trovato il suo straordinario epilogo nella lettera del Papa ai vescovi.
IN GIOCO C'E' LA NATURA DELLA CHIESA
Don Stefano Alberto(don Pino) martedì 24 marzo 2009
Pubblicato su Il Riformista del 22 marzo 2009
Perché questo continuo e crescente accanirsi dei media contro la persona del Papa, questa sistematica riduzione del suo insegnamento a titoli fuorvianti e ad effetto, che suscitano reazioni astiose e polemiche in tutto il mondo? L’ultima è nota, relativa alle dichiarazioni sui rimedi alla piaga dell’Aids.
Pubblicato su Il Riformista del 22 marzo 2009
Perché questo continuo e crescente accanirsi dei media contro la persona del Papa, questa sistematica riduzione del suo insegnamento a titoli fuorvianti e ad effetto, che suscitano reazioni astiose e polemiche in tutto il mondo? L’ultima è nota, relativa alle dichiarazioni sui rimedi alla piaga dell’Aids.
FLORILEGIO PER ELUANA
.....Ignazio Genna - Il calvario vissuto, pur comprensibile, non ha avuto il coraggio di trasformarsi in passione per la vita. Il dolore, la sofferenza, la solitudine, l’incapacità di attendere, il dramma che ci prende ci impedisce di guardare al di là della siepe ove l’immagine si concretizza nella visione dell’Altro, che ha già valore per il solo fatto di esistere. Purtroppo l’incapacità di attendere, di aspettare, di accogliere il diverso, tutto ciò che non rientra nei canoni del bello, del sano, del normale, conduce spesso questa società a preferire la morte alla vita. Eluana è una martire della società odierna immolata ai nuovi idoli che si annidano all’interno di una visione egocentrista della vita....
Redazione mercoledì 25 marzo 2009
È ormai passato più di un mese dalla morte di Eluana. Molti commenti di lettori sono arrivati in quel frangente e non sono stati pubblicati. Con una scelta del tutto soggettiva, e ponendoli in ordine alfabetico, ecco le frasi che più mi sembrano centrali e che vorrei riportare in questo SussiDario, come testimonianza del segno e del ricordo commosso che Eluana ha lasciato, e come una preghiera per lei e a lei.
IL VIAGGIO IN AFRICA OLTRE LE CRONACHE DEI MEDIA
....Invece, in Africa la visita del Papa è stata un successo e una larga folla è accorsa a vedere il Papa. Benedetto stesso sembra essere stato travolto dall’entusiasmo.
Per due volte si è riferito all’Africa come al “continente della speranza” e, a un certo punto, questo raffinato teologo ha perfino riflettuto ad alta voce su una nuova esplosione di energie intellettuali in Africa, che potrebbe portare a una versione del ventunesimo secolo della famosa scuola di Alessandria, che diede personalità alla Chiesa primitiva quali Clemente e Origene......
John L. Allen martedì 24 marzo 2009
Credo di non aver mai seguito una visita del Papa dove la distanza tra le percezioni interne ed esterne sia stata così ampia: è quasi come se il Papa avesse fatto due viaggi separati in Camerun, uno quello riportato a livello internazionale, l’altro quello vissuto realmente dagli africani
BAGNASCO RUGGISCE IN DIFESA DEL PAPA E SUL BIOTESTAMENTO CHIEDE LA MOBILITAZIONE
....Per Bagnasco qualunque «deriva eutanasica, per quanto circoscritta o edulcorata, è una falsa soluzione». «Nelle moderne democrazie - ha detto -, la vita va difesa perché è indispensabile limitare il potere biopolitico sia della scienza sia dello Stato. Come vescovi non possiamo non avere a cuore il superamento di qualunque rassegnazione culturale, che trova sostanza nel fermo sì alla tutela dei diritti umani di tutti e in un altrettanto netto no alla pena di morte, al commercio degli organi, alle mutilazioni sessuali, alle alterazioni fecondative, a qualsiasi manipolazione non terapeutica del corpo umano, pur se liberamente volute da persone adulte, informate e consenzienti»......
PAOLO RODARI mar 24, 2009 il Riformista
I vescovi italiani, ieri, un colpo esplicito in difesa di Papa Ratzinger l’hanno finalmente battuto. Il cardinale Angelo Bagnasco, infatti, in occasione dell’apertura del consiglio permanente della conferenza episcopale italiana, ha difeso Benedetto XVI innanzitutto in merito alla questione della revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani e al successivo caso Richard Williamson che tante critiche, anche nelle gerarchie della Chiesa italiana, aveva sollevato.
PROLUSIONE DEL CARDINALE PRESIDENTE
.....Molto meglio identificarsi in quella che è la migliore tradizione del nostro cattolicesimo: stare con il Papa, sempre e incondizionatamente. Il che da una parte comporta il nostro sintonizzarci sulle ancor più evidenti priorità del suo ministero: «Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia» e «avere a cuore l’unità dei credenti», priorità che coinvolgono tutti, ciascuno per la propria responsabilità. E, dall’altra, esige di pregare intensamente per lui e con lui, ossia con le sue stesse intenzioni: e questo aiuta a purificare il nostro sguardo sulla Chiesa, mistero di salvezza per il mondo........
Venerati e cari Confratelli,
ci ritroviamo come Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale italiana a distanza di due mesi appena dal precedente incontro, mentre perdura la maggior parte delle grandi questioni già allora aperte. Così questa prolusione, avvio del consueto discernimento comunitario che sappiamo fecondo in ordine al lavoro apostolico, ha quasi la fisionomia di uno sviluppo, o meglio di un aggiornamento, della riflessione allora effettuata.
Di certo si è prolungato, oltre ogni buon senso, un pesante lavorio di critica − dall’Italia e soprattutto dall’estero − nei riguardi del nostro amatissimo Papa, a proposito dapprima della remissione della scomunica ai quattro Vescovi consacrati da Monsignor Lefebvre nel 1988, e al caso Williamson che imponderabilmente vi si è come sovrapposto. Sul merito di queste due vicende, quello che di importante c’era da dire l’abbiamo sollecitamente detto appunto in occasione della precedente prolusione. Nessuno tuttavia poteva aspettarsi che le polemiche sarebbero proseguite, e in maniera tanto pretestuosa, fino a configurare un vero e proprio disagio, cui ha inteso porre un punto fermo lo stesso Pontefice con l’ammirevole Lettera del 10 marzo 2009, indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica. Di proposito non vogliamo tornare sulle accuse maldestre rivolte con troppa noncuranza al Santo Padre.
Venerati e cari Confratelli,
ci ritroviamo come Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale italiana a distanza di due mesi appena dal precedente incontro, mentre perdura la maggior parte delle grandi questioni già allora aperte. Così questa prolusione, avvio del consueto discernimento comunitario che sappiamo fecondo in ordine al lavoro apostolico, ha quasi la fisionomia di uno sviluppo, o meglio di un aggiornamento, della riflessione allora effettuata.
Di certo si è prolungato, oltre ogni buon senso, un pesante lavorio di critica − dall’Italia e soprattutto dall’estero − nei riguardi del nostro amatissimo Papa, a proposito dapprima della remissione della scomunica ai quattro Vescovi consacrati da Monsignor Lefebvre nel 1988, e al caso Williamson che imponderabilmente vi si è come sovrapposto. Sul merito di queste due vicende, quello che di importante c’era da dire l’abbiamo sollecitamente detto appunto in occasione della precedente prolusione. Nessuno tuttavia poteva aspettarsi che le polemiche sarebbero proseguite, e in maniera tanto pretestuosa, fino a configurare un vero e proprio disagio, cui ha inteso porre un punto fermo lo stesso Pontefice con l’ammirevole Lettera del 10 marzo 2009, indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica. Di proposito non vogliamo tornare sulle accuse maldestre rivolte con troppa noncuranza al Santo Padre.
mercoledì 25 marzo 2009
IL BIOLOGO ANGELO VESCOVI SPIEGA PERCHE' IL NEW DEAL AMERICANO SULLE STAMINALI NON SERVE ALLA MEDICINA MA A WALL STREET
.....«Ma questo non è affatto vero», esclama Vescovi. «Sembra che abbiano finito gli argomenti: prima era “bisogna mettere da parte i problemi etici per il bene dei pazienti”, adesso, dopo che l’alternativa che risolve i problemi etici è stata trovata, si grida alla libertà di ricerca ad ogni costo. Ma la ricerca deve farsi in un contesto sociologico, etico e morale. Se no arriviamo a dire che siccome io faccio il ricercatore posso fare quello che voglio. È nella definizione di libertà il concetto stesso di limite. Non esiste una libertà assoluta, se no è il delirio di onnipotenza......
di Laura Borselli
TEMPI 16 Marzo 2009
Un goloso di dolci in una pasticceria piena di leccornie. Un paragone calorico è forse ardito ma adatto a descrivere come si deve sentire uno studioso di cellule al cospetto delle staminali. Veri e propri mattoni dei tessuti degli organi umani, indifferenziate all’origine, esse sono in grado, quando si riproducono, di trasformarsi nelle numerosissime varietà cellulari di una persona adulta.
GREEN HARVARD IO SCIENZIATO LAICO STO CON IL PAPA
Il dott. Edward Green è il Direttore dell'AIDS Prevention Research Project della Harvard School of Public Health and Center for Population and Development Studies. Una voce autorevole in campo medico e con una grande esperienza nella lotta all'AIDS nei Paesi in via di sviluppo.
Ilsussidiario.net lo ha intervistato in esclusiva.
INT. Edward C. Green lunedì 23 marzo 2009
Ilsussidiario.net lo ha intervistato in esclusiva.
INT. Edward C. Green lunedì 23 marzo 2009
lunedì 23 marzo 2009
AVVISO
Cari Amici,
il regista Andrzej Wajda ha realizzato il film "Katyn" che fa piena luce su uno dei fatti più censurati della storia: il massacro di oltre 15.000 ufficiali polacchi pianificato e perpetrato dall'Unione Sovietica durante la II Guerra Mondiale.
Il film rende partecipi del compito e del dramma del popolo polacco, segnato dalla storia e dalla fede, elementi che sono alla base del disinteresse attorno alla pellicola la cui distribuzione nelle sale è minima.
Invitiamo le comunità, i Centri Culturali, gli insegnanti, i gruppi di studenti universitari e le opere educative, ecc... a realizzare nelle proprie città proiezioni pubbliche del film.
Per informazioni contattare il Centro Culturale di Milano (tel. 02/86455162) presso cui - in collaborazione con Sentieri del Cinema - è attiva la segreteria per attuare l'iniziativa
il regista Andrzej Wajda ha realizzato il film "Katyn" che fa piena luce su uno dei fatti più censurati della storia: il massacro di oltre 15.000 ufficiali polacchi pianificato e perpetrato dall'Unione Sovietica durante la II Guerra Mondiale.
Il film rende partecipi del compito e del dramma del popolo polacco, segnato dalla storia e dalla fede, elementi che sono alla base del disinteresse attorno alla pellicola la cui distribuzione nelle sale è minima.
Invitiamo le comunità, i Centri Culturali, gli insegnanti, i gruppi di studenti universitari e le opere educative, ecc... a realizzare nelle proprie città proiezioni pubbliche del film.
Per informazioni contattare il Centro Culturale di Milano (tel. 02/86455162) presso cui - in collaborazione con Sentieri del Cinema - è attiva la segreteria per attuare l'iniziativa
DISCORSO DEL PAPA AI MOVIMENTI CATTOLICI PER LA PROMOZIONE DELLA DONNA
.....Angolana la prima, è deceduta l’anno 2004 nella città di Sumbe, dopo una vita coniugale felice da cui sono nati 7 figli; incrollabile è stata la sua fede cristiana e ammirevole il suo zelo apostolico, soprattutto negli anni 1975 e 1976 quando una feroce propaganda ideologica e politica si abbatté sopra la parrocchia di Nostra Signora delle Grazie di Porto Amboim, riuscendo quasi a far chiudere le porte della chiesa. Allora Teresa divenne la leader dei fedeli che non si arrendevano alla situazione, sostenendoli, proteggendo coraggiosamente le strutture parrocchiali e tentando ogni possibile strada per avere di nuovo la santa Messa. Il suo amore alla Chiesa la rese instancabile nell’opera dell’evangelizzazione, sotto la guida dei sacerdoti.......
......Quanto a Maria Bonino: era una pediatra italiana, offertasi volontaria per varie missioni in quest’Africa amata, e divenuta la responsabile del Reparto pediatrico dell’Ospedale provinciale d’Uíje negli ultimi due anni della sua vita. Votata alle cure quotidiane di migliaia di bambini lì ricoverati, Maria dovette pagare con il sacrificio più alto il servizio ivi reso durante una terribile epidemia della febbre emorragica di Marburg, finendo lei stessa contagiata; anche se trasferita a Luanda, qui decedette e qui riposa dal 24 marzo del 2005 – si compie dopodomani il quarto anniversario.......
La Chiesa e la società umana sono state – e continuano ad essere – enormemente arricchite dalla presenza e dalle virtù delle donne, in particolare di quelle che si sono consacrate al Signore e, poggiando su di Lui, si sono messe al servizio degli altri.
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Carissimi fratelli e sorelle,
«Non hanno più vino» – disse Maria supplicando Gesù affinché lo sposalizio potesse continuare nella festa, come del resto sempre deve essere: «Gli invitati a nozze non possono digiunare quando hanno con loro lo sposo» (cfr Mc 2, 19). Poi la Madre di Gesù si recò dai servi per raccomandar loro: «Fate quello che vi dirà» (cfr Gv 2, 1-5). E quella mediazione materna rese possibile il «vino buono», premonitore di una nuova alleanza tra l’onnipotenza divina e il cuore umano povero ma disponibile. È ciò che, del resto, era già successo in passato quando – lo abbiamo ascoltato nella prima lettura – «tutto il popolo rispose insieme e disse: «Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!"» (Es 19, 8).
LA MORTE NON E' UN PURO CREPARE MA INVESTE LA LIBERTA' DELL'UOMO
.......la morte del Nazareno è la morte immeritata del perfetto innocente, e neppure solo perché Gesù assume la morte sponte (cioè per libera elezione). Per comprendere l' unicità singolare della morte di Cristo è necessario aggiungere un altro dato fondamentale. Gesù sconfigge la morte mediante l' atto di obbedienza umana di una persona divina. Nel libero «Sì» di Gesù agonizzante al Getsemani il destino di condanna capitale che accompagna ogni morire è abbracciato ed assunto in un più radicale morire. La morte di Gesù Cristo è perciò l' espressione della sua eterna vitalità trinitaria. Nel libero «Sì» di colui che poteva non morire viene spezzato il giogo della condanna capitale. La morte è definitivamente sconfitta. Il di più di mortalità contenuto nella scelta sovrana di colui che ha deciso di lasciarsi mandare nel corpo per morire e risorgere libera tutti gli uomini dalla morte trascinandoli con sé, se Lo accolgono, nel destino di gloria.....
Corriere della sera
Card. ANGELO SCOLA
Riflessioni. I confini della vita: così viene riscattato un destino che appare come condanna capitale
domenica 22 marzo 2009
I FATTI E NON L'AMORE
...Alla luce di quando sopra, ci si domanda se le dichiarazioni del Papa siano state lette, se lette siano state capite, e se pur capite, le reazioni esposte siano dettate da odio, cecità, semplice ignoranza, i cospicui milioni di qualche azienda o da un progetto globale di chi ha tutto l'interesse in un Africa povera e malata.
Ma questi non sono più fatti: è il giudizio che, da poveri esseri umani bisognosi non di gomma ma di amore, con i fatti davanti ci tocca dare.
Fatto:
Il preservativo ha un tasso di sicurezza intorno al 90% (85-93%). In altre parole, usato per la prevenzione delle nascite in ambiente ottimale ed informato in un caso su 10 il risultato è una gravidanza. Notare che una donna è fertile per un numero limitato di giorni al mese e che comunque anche in periodo fertile non ogni rapporto conduce alla gravidanza
Ma questi non sono più fatti: è il giudizio che, da poveri esseri umani bisognosi non di gomma ma di amore, con i fatti davanti ci tocca dare.
Fatto:
Il preservativo ha un tasso di sicurezza intorno al 90% (85-93%). In altre parole, usato per la prevenzione delle nascite in ambiente ottimale ed informato in un caso su 10 il risultato è una gravidanza. Notare che una donna è fertile per un numero limitato di giorni al mese e che comunque anche in periodo fertile non ogni rapporto conduce alla gravidanza
TRA UNA CHIESA CHE MOSTRA GRANDE VITALITA'
dal nostro inviato Mario Ponzi
Un insolito omaggio "floreale" ha inaugurato la seconda giornata del Papa a Luanda. Quando Benedetto XVI, poco dopo le 9 di sabato 21 marzo, è uscito dalla nunziatura, ha trovato davanti all'ingresso una cinquantina di bambini angolani che, avvolti in pezzi di stoffa colorata, si sono disposti davanti a lui in modo da disegnare sull'asfalto una rosa. Il Papa, sorpreso alla vista di questo "quadro vivente", si è immediatamente avvicinato a loro, li ha benedetti e li ha invitati a stringersi a lui. In un attimo è stato circondato festosamente. I piccoli gli hanno regalato poi una rosa vera, che il Pontefice ha portato con sé fino a quando ha fatto ingresso nella chiesa di san Paolo, nel cuore dell'omonimo quartiere, dove ha celebrato la messa per i fedeli del Paese.
sabato 21 marzo 2009
PARLA ROSE INFERMIERA UGANDESE
Così l’Uganda sta vincendo la lotta all’Aids senza preservativi
“Chi pensa di salvare l’Africa con i preservativi è fuori dal mondo”
“Il problema è capire se la vita ha un senso. Solo così posso volere bene a me e a chi ho davanti. E’ allora che lo proteggo, che faccio di tutto perché non si ammali”. Rose Busingye passa la sua vita ad accogliere e curare gli ammalati di Aids assieme all’ong Avsi al Meeting Point di Kampala, la capitale dell’Uganda.
MEGLIO DI UN LIETO FINE
Invece per Emmanuel la speranza è un’altra cosa, “una strana fiamma che brucia dentro ogni contraddizione”. Sembra strano che per cercare la speranza uno debba andare in mezzo ai malati di Aids di Kampala. “L’Hiv è miseria”, pensava Vicky quel giorno al Meeting Point davanti alle donne che ballavano. “Le cose sono sempre di più di quello che tu immagini”, dice Rose guidando tra le strade appena fuori dalla capitale. A volte a raccontare si riducono le cose, “in questo mondo si parla troppo – sorride – bisognerebbe vedere”. Non dice “fare”, come direbbe il pensiero buono più o meno generalizzato oggi, Rose dice proprio “vedere”. E precisa: “Alla fine fare ti stanca. Invece vedere e commuoversi ti muove”.
Quando la portiera dell’auto grigia si chiude, Emmanuel pensa subito: “Be’ certo, siamo in Africa: gli africani cantano e ballano sempre…”. Circondato da decine di donne che indossano magliette gialle viene accompagnato a passi di danza e cori ritmati dalle mani fino al grande cortile. La festa continua. “Ma dove sono finito?” è il secondo pensiero di Emmanuel. La stessa domanda se l’era fatta qualche tempo prima Vicky, arrivando nel cortile dove ora c’è Emmanuel, le telecamere accese a riprendere quelle donne che ballano: “No, ho sbagliato posto. Questo è solo un club, questa gente non è malata”. Queste non sono le ammalate, si sta dicendo Emmanuel. “Tutti noi qui siamo ammalati di Aids – racconta Veneranda – Molte di noi sono state lasciate sole, abbandonate dai figli, i mariti morti molto tempo fa, nessuna di noi aveva speranza in questo mondo. Io aspettavo soltanto che venisse il mio giorno”.
IL DISGUSTOSO PARADOSSO FRANCO-TEDESCO
dal Foglio di Giuliano Ferrara del 19 Marzo 2009
L’aggressione a Benedetto XVI è sempre più incalzante, grossolana, astiosa, ben orchestrata mediaticamente e male argomentata razionalmente. Ieri è stata la volta di Francia, Germania e Fondo monetario internazionale. Con un linguaggio tronfio e censorio hanno messo sotto accusa il capo della chiesa cattolica per le sue opinioni ben documentate sull’inutilità sostanziale del preservativo come asse strategico della lotta contro la grave epidemia di Aids in Africa. Parliamo di burocrazie, che si mettono al servizio di piccole ma insidiose crociate ultrasecolariste contro un Papa che ha avuto la "sfacciataggine", come il suo predecessore, di impugnare la ragione per affermare il contentuto e il significato della fede Cristiana.
L’aggressione a Benedetto XVI è sempre più incalzante, grossolana, astiosa, ben orchestrata mediaticamente e male argomentata razionalmente. Ieri è stata la volta di Francia, Germania e Fondo monetario internazionale. Con un linguaggio tronfio e censorio hanno messo sotto accusa il capo della chiesa cattolica per le sue opinioni ben documentate sull’inutilità sostanziale del preservativo come asse strategico della lotta contro la grave epidemia di Aids in Africa. Parliamo di burocrazie, che si mettono al servizio di piccole ma insidiose crociate ultrasecolariste contro un Papa che ha avuto la "sfacciataggine", come il suo predecessore, di impugnare la ragione per affermare il contentuto e il significato della fede Cristiana.
IL PRESERVATIVO RIDUCE MA NON ELMINA IL RISCHIO
di Riccardo Cascioli
IL TIMONE
Il preservativo riduce ma non elimina il rischio. Secondo uno studio pubblicato da Lancet nel gennaio 2000 (Volume 355, numero 9201), il rischio di contrarre il virus Hiv usando i preservativi durante i rapporti sessuali è nell’ordine del 15%. Ciò appare in linea con precedenti studi sull’affidabilità dei profilattici in materia di pianificazione familiare, secondo cui “la probabilità di una gravidanza in un anno in una coppia che usa esclusivamente il profilattico varia tra il 5 e il 30%, con una media del 15%”.
IL TIMONE
Il preservativo riduce ma non elimina il rischio. Secondo uno studio pubblicato da Lancet nel gennaio 2000 (Volume 355, numero 9201), il rischio di contrarre il virus Hiv usando i preservativi durante i rapporti sessuali è nell’ordine del 15%. Ciò appare in linea con precedenti studi sull’affidabilità dei profilattici in materia di pianificazione familiare, secondo cui “la probabilità di una gravidanza in un anno in una coppia che usa esclusivamente il profilattico varia tra il 5 e il 30%, con una media del 15%”.
ADS IL PRESERVATIVO NON PRESERVA
di J.P.M. Lelkens
Documentazione di una truffa
[Da "Studi cattolici" n. 405, novembre 1994]
Nello sconcerto causato dall’imperversare dell’epidemia di Aids i corifei della «libertà sessuale» si aggrappano al preservativo come ultima ancora di salvezza per salvare la loro ideologia dal naufragio. «I preservativi vi augurano buone vacanze», si leggeva quest’estate su parecchi cartelloni pubblicitari giganteggianti negli angoli d’Europa. Allo stesso tempo, con un’insistenza crescente, si ritorce la colpa dell’epidemia su chi, come il Magistero cattolico, non è disposto a raccomandare l’uso di questo mezzo profilattico, la cui diffusione è un’ulteriore spinta verso la degradazione della sessualità. Ma questo articolo del prof. Joannes P.M. Lelkens, emerito di anestesiologia all’Università di Maastricht e attualmente docente di fisiologia all’Istituto «Medo» di Kerkrade (Paesi Bassi) per la famiglia e l’educazione e membro del direttivo della fondazione «Medische Ethiek», mostra il volto sconosciuto di una campagna mondiale che, dietro gli enormi interessi economici in gioco, nasconde gravi limiti scientifici, in conseguenza dei quali il «magico» preservativo si rivelerebbe come la più grande bufala del secolo.
Documentazione di una truffa
[Da "Studi cattolici" n. 405, novembre 1994]
Nello sconcerto causato dall’imperversare dell’epidemia di Aids i corifei della «libertà sessuale» si aggrappano al preservativo come ultima ancora di salvezza per salvare la loro ideologia dal naufragio. «I preservativi vi augurano buone vacanze», si leggeva quest’estate su parecchi cartelloni pubblicitari giganteggianti negli angoli d’Europa. Allo stesso tempo, con un’insistenza crescente, si ritorce la colpa dell’epidemia su chi, come il Magistero cattolico, non è disposto a raccomandare l’uso di questo mezzo profilattico, la cui diffusione è un’ulteriore spinta verso la degradazione della sessualità. Ma questo articolo del prof. Joannes P.M. Lelkens, emerito di anestesiologia all’Università di Maastricht e attualmente docente di fisiologia all’Istituto «Medo» di Kerkrade (Paesi Bassi) per la famiglia e l’educazione e membro del direttivo della fondazione «Medische Ethiek», mostra il volto sconosciuto di una campagna mondiale che, dietro gli enormi interessi economici in gioco, nasconde gravi limiti scientifici, in conseguenza dei quali il «magico» preservativo si rivelerebbe come la più grande bufala del secolo.
giovedì 19 marzo 2009
PREGHERA A MARIA SCRITTA DAL PAPA
Durante la Messa nello Stadio di Yaoundé è stata declamata la preghiera alla Beata Vergine Maria Protettrice dell’Africa composta dal Papa in occasione della pubblicazione dell’Instrumentum laboris. Ecco il testo integrale.
“Santa Maria, Madre di Dio, Protettrice dell’Africa, tu hai dato al mondo la vera Luce, Gesù Cristo. Con la tua obbedienza al Padre e per mezzo della grazia dello Spirito Santo ci hai dato la fonte della nostra riconciliazione e della nostra giustizia, Gesù Cristo, nostra pace e nostra gioia.
Madre di tenerezza e di saggezza, mostraci Gesù, il Figlio tuo e Figlio di Dio, sostieni il nostro cammino di conversione affinché Gesù faccia brillare su di noi la sua Gloria in tutti i luoghi della nostra vita personale, familiare e sociale.
Madre piena di Misericordia e di Giustizia, con la tua docilità allo Spirito Consolatore, ottieni per noi la grazia di essere testimoni del Signore Risorto, affinché diventiamo sempre più sale della terra e luce del mondo.
Madre del Perpetuo Soccorso, alla tua intercessione materna affidiamo la preparazione e i frutti del Secondo Sinodo per l’Africa. Regina della Pace, prega per noi! Nostra Signora d’Africa, prega per noi!”
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IN CAMERUN E ANGOLA
....Giuseppe ha infatti vissuto alla luce del mistero dell’Incarnazione. Non solo con una prossimità fisica, ma anche con l’attenzione del cuore. Giuseppe ci svela il segreto di una umanità che vive alla presenza del mistero, aperta ad esso attraverso i dettagli più concreti dell’esistenza. In lui non c’è separazione tra fede e azione. La sua fede orienta in maniera decisiva le sue azioni. Paradossalmente è agendo, assumendo quindi le sue responsabilità, che egli si mette da parte per lasciare a Dio la libertà di realizzare la sua opera, senza frapporvi ostacolo. Giuseppe è un "uomo giusto" (Mt 1,19) perché la sua esistenza è "aggiustata" sulla parola di Dio.....
Cari Fratelli Cardinali e Vescovi,
Cari Sacerdoti e Diaconi, cari fratelli e sorelle consacrati,
Cari amici membri delle altre Confessioni cristiane,
Cari fratelli e sorelle!
Abbiamo la gioia di ritrovarci insieme per rendere grazie a Dio in questa basilica dedicata a Maria Regina degli Apostoli di Mvolyé, che è stata costruita sul luogo dove venne edificata la prima chiesa ad opera dei missionari spiritani, venuti a portare la Buona Novella in Camerun. Come l’ardore apostolico di questi uomini che racchiudevano nei loro cuori l’intero vostro Paese, questo luogo porta in se stesso simbolicamente ogni piccola parte della vostra terra. E’ perciò in una grande vicinanza spirituale con tutte le comunità cristiane nelle quali esercitate il vostro servizio, cari fratelli e sorelle, che rivolgiamo questa sera la nostra lode al Padre della luce.
SANTA MESSA NELLO STADIO "AMADOU AHIDJO" DI YAOUNDÉ IN OCCASIONE DELLA PUBBLICAZIONE DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELLA ASSEMBLEA SPECIALE PER L’AFRICA
...Solo Dio poteva dare a Giuseppe la forza di far credito all’angelo. Solo Dio vi darà, cari fratelli e sorelle che siete sposati, la forza di educare la vostra famiglia come Egli vuole. DomandateGlielo! Dio ama che gli si domandi quello che egli vuole donare. DomandateGli la grazia di un amore vero e sempre più fedele, ad immagine del Suo amore. Come dice magnificamente il Salmo: il suo «amore è edificato per sempre, [la sua] fedeltà è più stabile dei cieli» (Sal 88, 3)....
OMELIA DEL SANTO PADRE
Cari Fratelli nell’Episcopato,
Cari fratelli e sorelle,
OMELIA DEL SANTO PADRE
Cari Fratelli nell’Episcopato,
Cari fratelli e sorelle,
INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO L’AFRICA (17 MARZO 2009) ,
INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO L’AFRICA (17 MARZO 2009)
Riportiamo di seguito la trascrizione dell’intervista concessa dal Santo Padre Benedetto XVI ai giornalisti del Volo Papale nella mattinata di ieri, martedì 17 marzo, durante il viaggio aereo da Roma a Yaoundé:
Riportiamo di seguito la trascrizione dell’intervista concessa dal Santo Padre Benedetto XVI ai giornalisti del Volo Papale nella mattinata di ieri, martedì 17 marzo, durante il viaggio aereo da Roma a Yaoundé:
UN PRESIDENTE FORTE COI DEBOLI
Sessanta giorni per passare da “papa nero” a grigio curatore di interessi dei poterazzi. Obama avvolge in suggestioni visionarie e smentite di prammatica quelli che sono meri pagamenti di cambiali sottoscritte in campagna elettorale e incertezze.
da Tempi (16/03/2009)
A due mesi dall’entrata in carica Barack Obama vanta ancora un alto gradimento, ma la sua leadership comincia a mostrare segni di affaticamento. A questa lenta erosione di consenso non è estranea la percezione che il presidente appare troppo spesso “forte coi deboli, naïf coi forti”. Obama ha avvolto nel manto di suggestioni visionarie e smentite di prammatica quelli che sono meri pagamenti di cambiali sottoscritte durante la campagna elettorale e incertezze di una politica estera che già inclina pericolosamente verso l’appeasement, il cedimento di fronte ad aggressivi rivali strategici.
da Tempi (16/03/2009)
A due mesi dall’entrata in carica Barack Obama vanta ancora un alto gradimento, ma la sua leadership comincia a mostrare segni di affaticamento. A questa lenta erosione di consenso non è estranea la percezione che il presidente appare troppo spesso “forte coi deboli, naïf coi forti”. Obama ha avvolto nel manto di suggestioni visionarie e smentite di prammatica quelli che sono meri pagamenti di cambiali sottoscritte durante la campagna elettorale e incertezze di una politica estera che già inclina pericolosamente verso l’appeasement, il cedimento di fronte ad aggressivi rivali strategici.
Mr CAMBIAMENTO HA GIA' CAMBIATO IDEA
....Così come finora Obama ha fallito nel costruire uno “spirito bipartisan”. I repubblicani gli hanno voltato le spalle sul pacchetto di stimoli per l’economia, considerato «espressione del Big Government». Così al presidente non è restato che mettersi a navigare da solo. Ha impiegato “appena” cinquanta giorni a capire che il Congresso non avrebbe dato luce verde al finanziamento federale della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Così il 9 marzo 2009 il presidente ha cancellato – questo sì come promesso – il decreto di Bush dell’agosto 2001. Un tratto di penna per mantenere una promessa e sconfessarne un’altra: lavorerò con l’opposizione.....
Dalla lotta contro le lobby alla chiusura di Guantanamo, Obama ha conquistato il paese a suon di promesse. Due mesi dopo, ecco che fine hanno fatto tutti i suoi “Yes, we can”.
di Alberto Simoni,
da Tempi (16/03/09)
Dalla lotta contro le lobby alla chiusura di Guantanamo, Obama ha conquistato il paese a suon di promesse. Due mesi dopo, ecco che fine hanno fatto tutti i suoi “Yes, we can”.
di Alberto Simoni,
da Tempi (16/03/09)
IL PAPA VOLA IN AFRICA
......Ratzinger ha ricordato che la Chiesa è «la realtà più presente e più efficiente nella lotta contro l’Aids», ha citato l’esempio della Comunità di Sant’Egidio «che fa tanto, visibilmente e invisibilmente»; ha parlato dei «padri Camilliani» e di «tutte le suore che sono a disposizione dei malati». E ha quindi aggiunto: «Non si può superare questo problema dell’Aids solo con i soldi, che pure sono necessari», e nemmeno «con la distribuzione di preservativi», che «anzi aumentano il problema». La soluzione, incalza il Papa, passa invece attraverso «l’umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovamento spirituale umano che comporta nuovo modo di comportarsi l’un l’altro» e attraverso «una vera amicizia soprattutto verso le persone sofferenti». La «duplice forza» della Chiesa è da un lato quella «di rinnovare l’uomo interiormente e di dargli forze spirituali e umane per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell’altro»......,
«L’Aids non si combatte con i preservativi»Africa - mer 18 mar
«Aumentano il problema. Serve un comportamento morale». Sulla sua solitudine: «È un mito, sono tra amici»
di Andrea Tornielli
Tratto da Il Giornale del 18 marzo 2009
IL PATRIARCA DEL PADRE NOSTRO
Che vuol dire “Sia fatta la tua volontà”? Non una legge esterna a cui aderire, ma accettazione della «circostanza» (che Scola traduce come «la mano amante con cui Dio regge il mio mento») e della «compagnia stupenda e premurosa di un Padre che si trova all’origine della mia vita».
Harold Bloom non può credere in un Dio che ha permesso la Shoah e la schizofrenia di suo figlio. Elie Wiesel non può credere perché è diventato ateo l’istante stesso in cui ha visto un soldato tedesco strappare un bimbo dalle braccia di sua madre. Sembra che il cardinale Angelo Scola (nella foto) voglia parlare a tutti coloro che, a motivo di quel che hanno visto, pensano di non potere credere a quel “Padre Nostro” di cui conversa il patriarca di Venezia nel volumetto edito da Cantagalli, autrice la giornalista e collaboratrice di Tempi, Cristina Uguccioni.
LA MISSIONE DEL SACERDOTE È PORTARE DIO ALL'UMANITÀ
Proprio per favorire questa tensione dei sacerdoti verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero, ho deciso di indire uno speciale “Anno Sacerdotale”, che andrà dal 19 giugno prossimo fino al 19 giugno 2010. Ricorre infatti il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, vero esempio di Pastore a servizio del gregge di Cristo.
DISCORSO AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA
DELLA CONGREGAZIONE PER IL CLERO
Sala del Concistoro,
Lunedì 16 marzo 2009
Signori Cardinali,
Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio!
QUELLA STRADA CHE UNISCE ABORTO E SOGNO AMERICANO
Malgrado il mantra di Hollywood, il vero Sogno Americano per ogni madre si avvera non uccidendo il proprio bambino non ancora nato, ma attraverso il duro lavoro e il sacrificio quotidiani per i figli e la famiglia. Come ha detto Giovanni Paolo II: «L’uomo non può trovare pienamente se stesso se non attraverso un sincero dono di sé». È nello sforzo verso questa realizzazione di sé che uomini e donne, in particolare le madri, diventano veramente umani, è in questo sforzo che si rivela il genio femminile. Non lasciatevi raccontare cose diverse da Hollywood.
di Loredana Vuoto,
da Il Sussidiario (17/03/09)
Hollywood continua a sostenere l’aborto, attaccando i valori della famiglia tradizionale e l’inviolabile diritto alla vita. In Revolutionary Road, l’atteso film che ha riunito Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, una giovane coppia lotta contro la vita dei sobborghi cittadini e l’angoscia per i sogni non realizzati. Basato su un romanzo di successo di Richard Yates pubblicato nel 1961, Revolutionary Road descrive la vita di Frank e April Wheeler, una coppia sposata di giovani promettenti che desidera vivere il Sogno Americano.
IL PRIMATO DELLA VERITA'
......Il fatto è che quando l'uomo riconosce il primato alla verità, il Lògos, essa attira e costringe a sé l'amore, la volontà e la libertà; richiede di conformarsi alla sua luce. Via obbligante, ma certo non obbligata, dal momento che l'uomo può scegliere lucidamente di aderire a essa come di dissentire, è nondimeno una strada su misura per gli umili; per chi sa credere come un bambino......
Per nazismo e comunismo in principio non è il Verbo ma l'azione
Un inedito di Romano Amerio.
di Raffaele Alessandrini,
da L'Osservatore Romano (17/03/09)
Romano Amerio, il Vaticano II e le Variazioni nella Chiesa cattolica del XX secolo (Verona, Fede e Cultura, 2008, pagine 149, euro 20) è il titolo del volume che raccoglie gli atti dell'omonimo convegno tenuto ad Ancona il 9 novembre 2007 in occasione del decennale della morte del fine e discusso teologo luganese. La pubblicazione di questi atti è corredata da un inedito di cui pubblichiamo ampi stralci.
LA FEDE DI OBAMA E IL SOGNO BIPARTISAN
di Lorenzo Albacete,
da Il Sussidiario (18/03/09)
Dopo le ripetute sconfitte dei loro candidati alle elezioni presidenziali, i leader del Partito Democratico hanno dovuto riconoscere che una delle ragioni era la incapacità di collegarsi alla religiosità del popolo americano. Per il normale elettore americano, i candidati democratici alla presidenza sembravano a disagio nel parlare della propria personale fede religiosa.
da Il Sussidiario (18/03/09)
Dopo le ripetute sconfitte dei loro candidati alle elezioni presidenziali, i leader del Partito Democratico hanno dovuto riconoscere che una delle ragioni era la incapacità di collegarsi alla religiosità del popolo americano. Per il normale elettore americano, i candidati democratici alla presidenza sembravano a disagio nel parlare della propria personale fede religiosa.
ANCHE IL DOTTOR HAUSE E' ALLA RICERCA DI DIO
Con i suoi aforismi, i suoi apologhi, le sue idiozie e le battute dei colleghi di House, questa serie riafferma dei valori forti e fermi, pur con le sue contraddizioni, col suo cinismo e il suo ateismo urlato (ma solo per darsi un tono, molto probabilmente). Una morale, insomma, che “non fa la morale”.
parabola del perdono e della ricerca di Dio
da Zenit (18/03/2009)
Giovedì prossimo [19/03/2009, nda] uscirà in libreria il nuovo volume di Carlo Bellieni e Andrea Bechi, dal titolo “House MD: follia e fascino di un cult movie” (Cantagalli Editore).
LA VERA GIUSTIZIA E' DIFENDERE IL NASCITURO
Campagna dei vescovi in Spagna in occasione della Giornata per la vita del 25 marzo
Tratto da L'Osservatore Romano del 17 marzo 2009
Le specie animali minacciate di estinzione hanno maggiore protezione giuridica del nascituro: lo denunciano i vescovi spagnoli che ieri, lunedì, hanno lanciato una campagna di informazione in vista della "Giornata per la vita" che si celebrerà mercoledì 25 marzo.
martedì 17 marzo 2009
BRUNELLA SCRIVE
Tiziana
siamo tutti con te e con Giovannino
ci risentiamo presto
immagino avrai un sacco di cose da fare un grande abbraccio in bocca al lupo
brunella e company
siamo tutti con te e con Giovannino
ci risentiamo presto
immagino avrai un sacco di cose da fare un grande abbraccio in bocca al lupo
brunella e company
lunedì 16 marzo 2009
ANGELUS 15 MARZO
Il Papa ha affidato "alla celeste intercessione" di San Giuseppe il suo "pellegrinaggio" nonché "le popolazioni dell'Africa tutta intera, con le sfide che le segnano e le speranze che le animano. In particolare, penso alle vittime della fame, delle malattie, delle ingiustizie, dei conflitti fratricidi e di ogni forma di violenza che purtroppo continua a colpire adulti e bambini, senza risparmiare missionari, sacerdoti, religiosi, religiose e volontari. Fratelli e sorelle, accompagnatemi in questo viaggio con la vostra preghiera, invocando Maria, Madre e Regina dell'Africa".
Il Papa all'Angelus: parto per l'Africa sapendo di poter donare solo Cristo e il Vangelo, la grazia capace di rinnovare il continente
''Parto per l'Africa con la consapevolezza di non avere altro da proporre e donare a quanti incontrero' se non Cristo e la Buona Novella della sua Croce, mistero di amore supremo, di amore divino che vince ogni umana resistenza e rende possibile persino il perdono e l'amore per i nemici.
ILPAPA E' SOLOMETTIAMOCI ASUO FIANCO
....Questo Papa tedesco non è Giovanni Paolo II. Non ha la grandiosa forza dei gesti, l'imponenza scenica del polacco. Persino da morto Wojtyla sembrò muovere il vento ad agitare il vangelo aperto sulla propria bara a raffigurare l'unità di sé con il Cristo centro del cosmo e della storia.
Benedetto XVI invece ha voluto essere quello che è: un Papa capace di elaborare concetti, di fissare dottrine, con una logica incantevole, ma che appunto esige attenzione, non ha dalla sua la simbologia wojtyliana: ha la forza nelle parole, nella concatenazione formidabile del suo racconto di Dio e del Vangelo.
Si sente solo, ricorda Gesù nel Getsemani.
di Renato Farina
Editoriale di Libero del 13/2/2009
Benedetto XVI invece ha voluto essere quello che è: un Papa capace di elaborare concetti, di fissare dottrine, con una logica incantevole, ma che appunto esige attenzione, non ha dalla sua la simbologia wojtyliana: ha la forza nelle parole, nella concatenazione formidabile del suo racconto di Dio e del Vangelo.
Si sente solo, ricorda Gesù nel Getsemani.
di Renato Farina
Editoriale di Libero del 13/2/2009
SCUOLA DI COMUNITA'
a cura di Giorgio Razeto
PARTE SECONDA - SPERANZA
Cap. IV - La Speranza
I. La speranza è il frutto della fede
"per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo...abbiamo anche ottenuto attraverso la grazia di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Cristo" (San Paolo, Rom. 5, 2).
II. il contenuto della speranza è la gloria di Dio, il riconoscimento di Dio: la fede ci fa capire, vantare di capire e sperare che è per la gloria di Dio che tutto il mondo si muove, che tutto il mondo riconoscaDio, che Dio si faccia riconoscere da tutti
PARTE SECONDA - SPERANZA
Cap. IV - La Speranza
I. La speranza è il frutto della fede
"per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo...abbiamo anche ottenuto attraverso la grazia di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Cristo" (San Paolo, Rom. 5, 2).
II. il contenuto della speranza è la gloria di Dio, il riconoscimento di Dio: la fede ci fa capire, vantare di capire e sperare che è per la gloria di Dio che tutto il mondo si muove, che tutto il mondo riconoscaDio, che Dio si faccia riconoscere da tutti
QUANDO GL ACCERTAMENTI PRENATALI DI MASSA DIVENTANO UN PROBLEMA SOCIALE
Osservatore Romano, 11 marzo, 2009
di Carlo Bellieni
Il dibattito sul diritto alla salute e in particolare sulla salute riproduttiva viene spesso ricondotto a un problema di scelte personali, supponendo che queste siano costantemente consapevoli e dunque libere. In realtà le cose appaiono diverse, secondo recenti ricerche sulla diagnosi prenatale delle malattie genetiche, diversa dalla diagnosi prenatale fatta a scopi immediatamente curativi per il bambino.
di Carlo Bellieni
Il dibattito sul diritto alla salute e in particolare sulla salute riproduttiva viene spesso ricondotto a un problema di scelte personali, supponendo che queste siano costantemente consapevoli e dunque libere. In realtà le cose appaiono diverse, secondo recenti ricerche sulla diagnosi prenatale delle malattie genetiche, diversa dalla diagnosi prenatale fatta a scopi immediatamente curativi per il bambino.
UNA MSERICORDIA CHE CI SFIDA
Julián Carrón
Avvenire, 14 marzo 2009
La prima cosa che colpisce è il fatto che il Papa abbia sentito il bisogno di scrivere una lettera così: piena di dolore davanti all’incomprensione non tanto degli estranei, quanto dei cattolici. Caso insolito nella storia recente, da quanto ricordi, e segno del fatto che non capiamo un gesto che, come dimostra la lettera, è pieno di ragionevolezza.
Nella sua semplicità, è stato un gesto di misericordia per una parte di fedeli affidati alla sua paternità di pastore universale della Chiesa, che acquista tutta la sua portata davanti agli irrigidimenti di coloro che lo criticano, inclusi quelli a cui era rivolto.
DALLA PARTE DELLA BAMBINA BRASLIANA
.....Carmen, stiamo dalla tua parte. Condividiamo con te la sofferenza che hai provato, vorremmo fare di tutto per restituirti la dignità di cui sei stata privata e l'amore di cui avrai ancora più bisogno. Sono altri che meritano la scomunica e il nostro perdono, non quanti ti hanno permesso di vivere e ti aiuteranno a recuperare la speranza e la fiducia. Nonostante la presenza del male e la cattiveria di molti.
di Rino Fisichella
Arcivescovo presidente
della Pontificia Accademia per la Vita
L'Osservatore Romano - 15 marzo 2009
GIOVANNI
Giovanni sara' nuovamente operato.
La pressione dell'occhio destro non scende e nell'attesa della valvola provano a fare un nuovo tipo di intervento con il laser al San Raffaele.(se si riuscisse a mantenere la pressione piu' bassa poi con i farmaci si potrebbe evitare l'intervento invasivo.)
Sara' ricoverato il 31 e operato l'uno Aprile e il 2 dovrebbe uscire.
Chiediamo di continuare a pregare per lui e ringrazio tutti quelli che hanno aderito alla preghiera del manto sacro di San Giuseppe.
Grazie Tiziana
domenica 15 marzo 2009
I DUE GRANDI ERRORI NELLA SCELTA DI OBAMA SULLE STAMINALI
1 ERRORE
....Il primo è che la iniziativa di Obama è di per sé apertamente politica, fatta per soddisfare la profonda avversione verso Bush della sua base elettorale. Tuttavia, non ha riservato pressoché alcuna attenzione alle recenti scoperte scientifiche che rendono possibile la produzione di cellule biologicamente equivalenti alle staminali embrionali, senza la necessità né di creare né di distruggere embrioni umani. ....
2 ERRORE
....Il secondo punto, ancor più fondamentale, è che la dichiarazione di voler togliere la politica dalla scienza è in sé antidemocratica. La questione se distruggere embrioni umani per scopi di ricerca fondamentalmente non è una questione scientifica: è una questione morale e civile sul corretto uso, sulle corrette ambizioni e sui limiti della scienza.......
Nord America - sab 14 mar
di Eric Cohen e Robert George
Tratto da Il Sussidiario.net il 13 marzo 2009
....Il primo è che la iniziativa di Obama è di per sé apertamente politica, fatta per soddisfare la profonda avversione verso Bush della sua base elettorale. Tuttavia, non ha riservato pressoché alcuna attenzione alle recenti scoperte scientifiche che rendono possibile la produzione di cellule biologicamente equivalenti alle staminali embrionali, senza la necessità né di creare né di distruggere embrioni umani. ....
2 ERRORE
....Il secondo punto, ancor più fondamentale, è che la dichiarazione di voler togliere la politica dalla scienza è in sé antidemocratica. La questione se distruggere embrioni umani per scopi di ricerca fondamentalmente non è una questione scientifica: è una questione morale e civile sul corretto uso, sulle corrette ambizioni e sui limiti della scienza.......
Nord America - sab 14 mar
di Eric Cohen e Robert George
Tratto da Il Sussidiario.net il 13 marzo 2009
IL BENE DEI SUOI MALATI ANCHE DI CHI NON SI VUOL BENE
Eutanasia - sab 14 mar
L'unico vincolo per il medico che voglia essere taledi Francesco D’Agostino
Tratto da Avvenire del 13 marzo 2009
Sostenere che la vita umana sia indisponibile sarebbe un «obbrobrio»: così, col solito lessico esasperato dei radicali, si è espressa una senatrice della Repubblica.
Naturalmente la questione non è di lessico, ma di sostanza e la sostanza della questione è chiarissima: nessuno può legittimarsi o può essere legittimato da chicchessia a disporre della vita, della vita altrui così come della propria. Se esiste infatti un principio «non negoziabile» è proprio questo; e non per ragioni «confessionali» (come i laicisti si affannano inutilmente a sostenere), ma per laicissime ragioni giuridiche e antropologiche.
L'unico vincolo per il medico che voglia essere taledi Francesco D’Agostino
Tratto da Avvenire del 13 marzo 2009
Sostenere che la vita umana sia indisponibile sarebbe un «obbrobrio»: così, col solito lessico esasperato dei radicali, si è espressa una senatrice della Repubblica.
Naturalmente la questione non è di lessico, ma di sostanza e la sostanza della questione è chiarissima: nessuno può legittimarsi o può essere legittimato da chicchessia a disporre della vita, della vita altrui così come della propria. Se esiste infatti un principio «non negoziabile» è proprio questo; e non per ragioni «confessionali» (come i laicisti si affannano inutilmente a sostenere), ma per laicissime ragioni giuridiche e antropologiche.
sabato 14 marzo 2009
DON CARRON "LA CRISI E' UN'EMERGENZA EDUCATIVA"
.....Quello di oggi è un nichilismo gaio, senza inquietudine. Si potrebbe addirittura definirlo della soppressione dell’'inquieto cor meo' agostiniano. Questa è la disumanizzazione. Come una sorta di indebolimento del desiderio.....
«Oggi pare dominare un nichilismo gaio, senza inquietudine. Il futuro è di chi saprà offrire un'ipotesi che riempia la vita di fascino»di Stefano Andrini
Tratto da Avvenire del 12 marzo 2009
LA LETTERA DEL PAPA? UNA LEZIONE DI ECUMENISMO
....“Il cuore di Maria è il chiostro dove la Parola continua a parlare nel silenzio, e al tempo stesso è la fornace di una carità che spinge a gesti coraggiosi” e “le pareti di questi ambienti sono decorate da immagini della vita di lei, a dimostrare che il vero edificio che Dio ama costruire è la vita dei santi. ”
Se chiederemo la grazia di essere generati santi nel Cuore di Maria, allora il nostro cuore avrà quella trasparenza per saper vivere da buoni cristiani, senza neppur sospettare contraddizione tra il passato e il presente della vita della Chiesa.....
Parla uno dei sacerdoti incaricati dal Cardinale Caffarra di celebrare la Messa Tridentina
di Antonio Gaspari
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 12 marzo 2009
La pubblicazione della Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica in cui il Pontefice Benedetto XVI spiega come e perchè è arrivato alla remissione della scomunica ai quattro Vescovi della Fraternità Sacerdotale S. Pio X (FSSPX) sta suscitando un intenso dibattito.
BENEDETTO XVI RISPONDE AI GRANDI DIFENSORI DEL CONCILIO
.... «Non dobbiamo forse ammettere che anche nell'ambiente ecclesiale è emersa qualche stonatura? A volte si ha l'impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi - in questo caso il Papa - perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo». Più chiaro di così...
di Gianteo Bordero
Tratto dal sito Ragionpolitica.it il 12 marzo 2009
C'è un passaggio, nella lettera che Papa Ratzinger ha inviato ai vescovi di tutto il mondo riguardo al caso Williamson e alla remissione della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani, che lascia trasparire tutta la sofferenza interiore e l'amarezza che il pontefice deve aver provato in queste ultime settimane a causa delle critiche e degli attacchi subìti per le decisioni da lui assunte nei confronti degli scismatici di Ecône.
giovedì 12 marzo 2009
INTERVENTO DI DON GIUSSANI AL MEETING RIMINI 2002
.....Sei di speranza fontana vivace: la speranza è l’unica stazione in cui il grande treno dell’eterno si ferma un istante. Sei di speranza fontana vivace. Senza speranza, infatti, non esiste possibilità di vita. La vita dell’uomo è la speranza, perché è alla speranza che io invito i vostri occhi a guardare......
Fontana vivace
L’intervento conclusivo di Luigi Giussani al Meeting, il 24 agosto 2002, che della settimana riminese rappresenta una sintesi ideale e l’indicazione della strada del futuro, per sostenere la speranza degli uomini
Quello che voglio dirvi è come una rivincita, più chiara e più profonda di quanto si possa pensare, sull’apparente inutilità della vita, sull’apparente negatività dei progetti. Chi non l’ha provato, chi non l’ha mai sentito e quindi chi non l’ha mai fatto, dà adito di continuo nella vita a cose proprio brutte. La poesia più bella che c’è al mondo è quella di Dante Alighieri nel Paradiso, l’Inno alla Vergine, che non è interessata a nessuno per secoli e adesso è ricordata, forse, da qualche devoto discepolo di Benigni:
HO BUTTATO VIA 24 ANNI QUESTO AVETE VOLUTO DIRMI?
Dal 1985 katia è (più o meno) come Eluana
di Tommaso Giusto, Matera
Tratto da Avvenire del 8 marzo 2009
Cari giudici, che avete decretato legalmente la terribile, lentissima morte per fame e per sete di una indifesa e innocua portatrice di handicap grave; cari 'medici', esecutori dell’infamante sentenza di morte: pensavo aveste studiato per curare, prevenire, ridonare la salute, la vita, la speranza...
di Tommaso Giusto, Matera
Tratto da Avvenire del 8 marzo 2009
Cari giudici, che avete decretato legalmente la terribile, lentissima morte per fame e per sete di una indifesa e innocua portatrice di handicap grave; cari 'medici', esecutori dell’infamante sentenza di morte: pensavo aveste studiato per curare, prevenire, ridonare la salute, la vita, la speranza...
mercoledì 11 marzo 2009
EDITORIALE CORRIERE DELLA SERA 3/ 03 /2009
.....Infatti, conclude Giussani, “se fosse accaduto, questa strada sarebbe l’unica… perché l’avrebbe tracciata Dio”.Cosicché “tutto si riduce a rispondere alla domanda: chi è Gesù?”. E’ lui infatti l’unico che abbia avanzato tale inaudita pretesa nella storia. E, per il solo fatto che questa notizia si propaga da duemila anni e ci ha raggiunto, non c’è niente di più importante che verificarne la fondatezza.Verifica che – ripeteva Giussani – è possibile fare solo mettendosi totalmente in gioco, con la propria stessa vita. “Vieni e vedi”. E’ l’avventura che un grande intellettuale, Agostino d’Ippona, ha vissuto e ha raccontato nelle “Confessioni”......
DAL BLOG DI ANTONIO SOCCI
Corriere del tramonto
In un editoriale sul Corriere della sera (15/2), intitolato “Una stagione al tramonto”, Ernesto Galli della Loggia ha tirato le somme, un po’ sconsolatamente, del dialogo fra laici e cattolici. Lo storico, che ironizza su certi prelati smaniosi di “mettersi in mostra”, segnala invece come interessante e promettente per i laici – ma purtroppo interrotto – il dialogo con alcuni “giovani intellettuali, quasi sempre cresciuti nei movimenti” e con quegli stessi movimenti, specialmente Comunione e liberazione.
ROSSO SANGUE
DA LIBERO
Rosso sangue
Cosa sta accadendo in Italia per l’uscita del capolavoro di Andrzej Wajda, “Katyn”? Riassumiamo prima i fatti. Il polacco Wajda è uno dei più grandi registi viventi (fra i suoi film più famosi “L’uomo di marmo”, “L’uomo di ferro” e “Danton”). Katyn è la località nella quale l’Armata Rossa, per ordine del Politburo di Stalin, nel 1939 massacra a freddo circa 22 mila ufficiali polacchi.
Rosso sangue
Cosa sta accadendo in Italia per l’uscita del capolavoro di Andrzej Wajda, “Katyn”? Riassumiamo prima i fatti. Il polacco Wajda è uno dei più grandi registi viventi (fra i suoi film più famosi “L’uomo di marmo”, “L’uomo di ferro” e “Danton”). Katyn è la località nella quale l’Armata Rossa, per ordine del Politburo di Stalin, nel 1939 massacra a freddo circa 22 mila ufficiali polacchi.
LA NOTTE E’ OSCURA, MA LA MADONNA VIENE IN NOSTRO SOCCORSO: RIFLETTANO GLI ECCLESIASTICI
.....Dicevi di quelle Ave Maria gridate nel pianto…
“Sì, mi è venuto naturale cercare la sua protezione perché di Gesù, di Dio avevo timore, invece sentivo lei come una mamma buona. La sua natura umana la sentiamo più vicina a noi, alle nostre sofferenze. Lei ha una pena infinita per chi soffre”......
Una storia emblematica. Come Paolo Brosio è andato a Medjugorje…
Pronto, Paolo? Sto cercando Paolo Brosio, uno dei volti più noti della televisione. Dall’altra parte del telefono si sentono forti folate di vento e un respiro affannoso. Infine un lontano: “Pronto, chi è?”. Dico il mio nome e chiedo dove mai si trovi.
UNA SINISTRA DELL'ODIO CHE DEVE FAR PAGARE AI CRISTIANI PERSINO LA QUARESIMA
Tratto da Libero del 26 febbraio 2009
Tramite il sito Lo Straniero, il sito web ufficiale di Antonio Socci
In Italia circa l’80-90 per cento della popolazione si definisce cattolica, mentre il 5 per cento circa si dichiara atea. I giornali però ragionano e informano come se la proporzione fosse esattamente inversa.
Tramite il sito Lo Straniero, il sito web ufficiale di Antonio Socci
In Italia circa l’80-90 per cento della popolazione si definisce cattolica, mentre il 5 per cento circa si dichiara atea. I giornali però ragionano e informano come se la proporzione fosse esattamente inversa.
LA CAMPAGNA "MORIRE E' BELLO"GLI SPOT GIULIVI PER L'EUTANASIA
.....È un linguaggio così leggero da ricordare la cena di gala organizzata nei dintorni di Udine dall’avvocato di Beppino Englaro quando la povera Eluana era ancora all’obitorio. Un linguaggio che ci pare inadatto per un non lieto evento come la morte. Ma, ripetiamo, è in atto una campagna, e marketing e pubblicità hanno le loro esigenze di comunicazione: quando si deve vendere un prodotto, bisogna farlo desiderare......
di Michele Brambilla
Tratto da Il Giornale del 10 marzo 2009
PREGHIERA DIGIUNO E CARITA' "STRUTTURA PORTANTE DELLA VITA SPIRITUALE"
"Gesù voleva che i suoi discepoli, in particolare quelli che avrebbero avuto la responsabilità di guidare la Chiesa nascente, facessero un'esperienza diretta della sua gloria divina, per affrontare lo scandalo della croce", ha spiegato il Pontefice.
IL PAPA Invita a riscoprirli in modo particolare nella Quaresima
Tratto dal sito ZENIT, Agenzia di notizie il 8 marzo 2009
La preghiera, il digiuno e le opere di misericordia rappresentano la "struttura portante" della vita spirituale del cristiano, ha affermato Benedetto XVI questa domenica rivolgendosi ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano per la recita dell'Angelus domenicale
martedì 10 marzo 2009
IL NOSTRO ENORME BISOGNO DEL BELLO
VALERIA CI HA SEGNALATO QUEST' ARICOLO E NOI LA RINGRAZIAMO
È quasi scandalosa la risposta di don Giussani a quella missionaria che si sentiva impotente di fronte a tutta la sofferenza dei suoi bambini: non dimenticarti di ciò che ci meraviglia e commuove, è memoria di Dio
di Marina Corradi
......Conserva il gusto del bello. Non dimenticarti mai di ciò che ci meraviglia e commuove. Perché la bellezza è orma di Dio, segno lasciato dalla sua mano. Di ciò che è bello abbiamo bisogno quasi più che del pane. Ogni bellezza è memoria di Lui, lasciata scritta, come smarrita su questa terra – lasciata lì perché noi vediamo. È il fiore che sboccia in alta montagna, fra le crepe delle rocce, dove non lo vedrà nessuno se non forse un gitante, come per caso, un mattino. E dirà fra sé: a cosa serve un fiore qui? Tanta bellezza, per chi? Per te che passi, per te che l’hai visto e ti sei fermato. È un’orma. È la Bellezza che lascia traccia di sé, perché affascinati la seguiamo.......
È quasi scandalosa la risposta di don Giussani a quella missionaria che si sentiva impotente di fronte a tutta la sofferenza dei suoi bambini: non dimenticarti di ciò che ci meraviglia e commuove, è memoria di Dio
di Marina Corradi
sabato 7 marzo 2009
MA L'AVETE MAI LETTO DARWIN?
di Antonio Gaspari
Tratto dal sito Ragionpolitica.it il 4 marzo 2009
Piergiorgio Odifreddi ha scritto un libro per dimostrare che Charles Darwin è un genio, e il Verde Giorgio Celli ha dichiarato a Il Messaggero (28/11/2005) che «a 15-16 anni scoprii Darwin: non un maestro, un santo protettore». Eppure, c'è chi sostiene che nelle scienze sociali Darwin abbia fornito le argomentazioni per sostenere e diffondere il razzismo e l'eugenetica.
Tratto dal sito Ragionpolitica.it il 4 marzo 2009
Piergiorgio Odifreddi ha scritto un libro per dimostrare che Charles Darwin è un genio, e il Verde Giorgio Celli ha dichiarato a Il Messaggero (28/11/2005) che «a 15-16 anni scoprii Darwin: non un maestro, un santo protettore». Eppure, c'è chi sostiene che nelle scienze sociali Darwin abbia fornito le argomentazioni per sostenere e diffondere il razzismo e l'eugenetica.
CHE DELUSIONE SIGNOR BEPPINO
di Cristiano Gatti
Tratto da Il Giornale del 5 marzo 2009
Per tante volte, giustamente, un sacrosanto silenzio l’ha chiesto lui. Adesso, dovrebbe trovare la forza di imporlo anche a se stesso.
Di concederselo, come un calmo e pacifico riposo, dopo tanti anni di clamori e di furori. Invece Beppino Englaro non si placa: da quel silenzio che in diversi momenti ha drammaticamente preteso, continua ad uscire in modo volontario e provocatorio. Come se non gli bastasse l’immane catasta di citazioni, di codici, di udienze, di ricorsi, di pronunciamenti, come se non ne avesse fin sopra i capelli di esperti, di perizie e di azzeccagarbugli: niente, per il suo dopo-Eluana ha scelto ancora carte bollate.
Tratto da Il Giornale del 5 marzo 2009
Per tante volte, giustamente, un sacrosanto silenzio l’ha chiesto lui. Adesso, dovrebbe trovare la forza di imporlo anche a se stesso.
Di concederselo, come un calmo e pacifico riposo, dopo tanti anni di clamori e di furori. Invece Beppino Englaro non si placa: da quel silenzio che in diversi momenti ha drammaticamente preteso, continua ad uscire in modo volontario e provocatorio. Come se non gli bastasse l’immane catasta di citazioni, di codici, di udienze, di ricorsi, di pronunciamenti, come se non ne avesse fin sopra i capelli di esperti, di perizie e di azzeccagarbugli: niente, per il suo dopo-Eluana ha scelto ancora carte bollate.
venerdì 6 marzo 2009
VITTORINO CI SEGNALA QUESTO ARTICOLO
cara tiziana
questo articolo merita .
vittorino bocchi arluno
avvenire 5.3.2009
Viviana Daloiso
fuoriporta
Da Londra la «lezione» di Ivan Cameron
« Ivan era un bambino magico. Con un sorriso magico. Il suo sorriso sapeva farmi sentire il padre migliore del mondo. E certo, a volte era appena accennato, a volte era accompagnato da un piccolo rantolo... ma quel sorriso! Sapeva illuminare a giorno una camera». Le parole con cui David Cameron, il leader dei conservatori britannici, ha ricordato il figlio scomparso appena mercoledì scorso, lasciano senza fiato. Basterebbero a dire tutto sulla vita, sulla morte, sulla sofferenza, temi così attuali oggi, soprattutto nel dibattito nostrano.
questo articolo merita .
vittorino bocchi arluno
avvenire 5.3.2009
Viviana Daloiso
fuoriporta
Da Londra la «lezione» di Ivan Cameron
« Ivan era un bambino magico. Con un sorriso magico. Il suo sorriso sapeva farmi sentire il padre migliore del mondo. E certo, a volte era appena accennato, a volte era accompagnato da un piccolo rantolo... ma quel sorriso! Sapeva illuminare a giorno una camera». Le parole con cui David Cameron, il leader dei conservatori britannici, ha ricordato il figlio scomparso appena mercoledì scorso, lasciano senza fiato. Basterebbero a dire tutto sulla vita, sulla morte, sulla sofferenza, temi così attuali oggi, soprattutto nel dibattito nostrano.
giovedì 5 marzo 2009
POKANKUNI HA LASCIATO UN COMMENTO
"COPERNICO GALILEO E PASCAL L'UOMO E' AL CENTRO DEL...":
Splendido articolo! Grazie della segnalazione.
Splendido articolo! Grazie della segnalazione.
mercoledì 4 marzo 2009
COPERNICO GALILEO E PASCAL L'UOMO E' AL CENTRO DELL'UNIVERSO
Di Francesco Agnoli
Il 2009 è l’anno dell’astronomia, in cui si ricordano i grandi nomi e le grandi scoperte in questo campo della scienza. L’astronomia è sempre stata uno degli interessi principali dell’uomo, anche se nell’antichità si confondeva spesso con l’ astrologia, perché non era tanto una scienza, quanto un’insieme di osservazioni empiriche, anche notevoli ed importanti, ma per lo più unite a considerazioni magiche, superstiziose, fataliste. Tutti i popoli della terra hanno sollevato gli occhi al cielo, per un innato senso religioso.
IL VALORE DI UNA VITA SENZA VALORE
Anna di Ancona ci ha segnalato quest'articolo
Di Michele Brambilla
È passata purtroppo inosservata la lettera che David Cameron, leader dei Conservatori inglesi, ha inviato via mail a tutti coloro che hanno espresso solidarietà a lui e a sua moglie Samantha dopo la morte del figlio Ivan, di sei anni. Ieri solo il Corriere della Sera l’ha riportata, a pagina 19. Peccato, perché quella lettera ha molte risposte da dare a quanti in queste settimane hanno avanzato dubbi sul valore della vita di persone gravemente handicappate, oppure in coma. «Ma è vita, quella?», si chiedono in molti, dando per scontata la risposta: no, non è vita. «Vivere così non ha senso», dicono.
Vado avanti: «Ci consoliamo sapendo che non soffrirà più, che la sua fine è stata veloce, e che è in un posto migliore. Ma, semplicemente, manca a noi tutti disperatamente. Quando ci fu detto per la prima volta quanto fosse grave la disabilità di Ivan, pensai che avremmo sofferto dovendoci prendere cura di lui ma almeno lui avrebbe tratto beneficio dalle nostre cure. Ora che mi guardo indietro vedo che è stato tutto il contrario.
Di Michele Brambilla
È passata purtroppo inosservata la lettera che David Cameron, leader dei Conservatori inglesi, ha inviato via mail a tutti coloro che hanno espresso solidarietà a lui e a sua moglie Samantha dopo la morte del figlio Ivan, di sei anni. Ieri solo il Corriere della Sera l’ha riportata, a pagina 19. Peccato, perché quella lettera ha molte risposte da dare a quanti in queste settimane hanno avanzato dubbi sul valore della vita di persone gravemente handicappate, oppure in coma. «Ma è vita, quella?», si chiedono in molti, dando per scontata la risposta: no, non è vita. «Vivere così non ha senso», dicono.
martedì 3 marzo 2009
VALERIA HA ESPRESSO IL DESIDERIO DI LEGGERE QUESTO ARTICOLO
Fieri della sua bellezza e intelligenza, in cui si riconoscono con orgoglio, quasi fosse un altro sé, però giovane e intatto. È un tipo d’amore forte, ma può spezzarsi di colpo quando il figlio, per una scelta o un errore, infrange l’idillio narcisista. Allora, d’improvviso, può trovarsi ripudiato: l’amore era solo per “quel” figlio perfetto, in cui ritrovarsi fieri. Era, infine, un amore condizionato.La grandezza di vivere accanto alla disabilita' e' questa"o ci manda in tilt o ci piega e ci porta a domandare a mendicare un cambiamento cosi' che nel tempo e' possibile sperimentare la letizia di vivere accanto a Cristo.
Misericordia significa, in ebraico, “con viscere materne”. È l’abbraccio grande e fedele che si ripete, comunque sia quel figlio, qualsiasi cosa abbia fatto o gli sia accaduta. È la gratuità, assurda e incompresa oggi, fra noi che amiamo, ma quasi sempre in cambio di qualcosa.
Le suore della clinica di Lecco non domandavano nulla: gratuità assoluta, silenziosa, paziente di fronte al silenzio infinito della malata. È un modo materno di voler bene. È il modo del Dio cristiano, che è misericordioso
Di Marina Corradi
Tratto da Tempi del 11 febbraio 2009
CRISTINA CI SEGNALA
La mostra su San Paolo segnalata da Stefano è in corso anche a Termini Imerese (Palermo) fino all'8 marzo (10-12,30 17-20 festivo 10-12,30 16-20)si può aquistare in loco il catalogo ci si può collegare www.mostrasanpaolo.altervista.org
Grazie Cristina di Palermo Grazie Cristina
Grazie Cristina di Palermo Grazie Cristina
VALERIA SCRIVE
Ciao Tiziana, ancora io
ho scorso dopo i vari articoli, essendo passato il 18/02, ti chiedo: come è andata?, come sta Giovanni?
io con le novene non sono avezza ma qualche preghiera ce la faccio e quindi procedo
un abbraccio
Valeria Padova
Grazie Valeria che me lo domandi.
Non ho scritto piu' niente perche' e' complicata la situazione e non vorrei tediare i lettori.
Giovanni ha fatto un'esplorazione e non ha rifatto l'intervento che aveva fatto al Fatebenefratelli perche' il primario Seidenari ha detto alla primaria Piozzi che era inutile.
Durante l'esplorazione hanno trovato che avevano dimenticato un punto di sutura e probabilmente quel punto creava le continue congiuntiviti e il nervosismo di Giovanni.Un fatto bello c'e' stato,la retina dell'occhio sinistro che era rimasta sollevata a cono aperto e che quindi non dava nessun residuo visivo(dopo piu' di 2 anni) si e' appianata e l'occhio ora riceve la luce.
Fino a ieri mattina coltivavamo la speranza che quel punto potesse provocare anche il rialzamento della pressione.
Ieri al Niguarda ci hanno detto che purtroppo ci eravamo illusi.
Ora il primario Seidenari ha deciso(mentre aspettiamo che arrivi la famosa valvola da impiantargli)di farlo visitare da uno specialista in glaucoma del san Raffaele
Giovedi mattina andiamo in visita da lui che dovrebbe proporci un intervento con un macchinario che hanno al san Raffaele .
Il prof.Seidenari spera di poter fare eseguire questo intervento nel suo ospedale cosi' c'e' l'anestesista esterno che solitamente chiamano per Gio e dovrebbe venire anche la primaria del Niguarda nel frattempo speriamo che Giovanni non becchi qualche influenza (in questi giorni ha un po' di febbre)perche' organizzare il tutto non mi sembra cosi' facile.
Non ero brava ne' io ne' mio marito nelle novene ma ti garantisco che anche la primaria del Niguarda ci ha consigliato di continuare su questa strada se non servono per gli occhi di Giovanni servono certamente per la nostra conversione e per rendere sempre piu' centrale la figura di Cristo nelle nostre giornate.
Mio marito dice che forse un miracolo lo stanno gia' facendo sulla nostra unione che cresce nonostante noi.
ciao un abbraccio Tiziana
ho scorso dopo i vari articoli, essendo passato il 18/02, ti chiedo: come è andata?, come sta Giovanni?
io con le novene non sono avezza ma qualche preghiera ce la faccio e quindi procedo
un abbraccio
Valeria Padova
Grazie Valeria che me lo domandi.
Non ho scritto piu' niente perche' e' complicata la situazione e non vorrei tediare i lettori.
Giovanni ha fatto un'esplorazione e non ha rifatto l'intervento che aveva fatto al Fatebenefratelli perche' il primario Seidenari ha detto alla primaria Piozzi che era inutile.
Durante l'esplorazione hanno trovato che avevano dimenticato un punto di sutura e probabilmente quel punto creava le continue congiuntiviti e il nervosismo di Giovanni.Un fatto bello c'e' stato,la retina dell'occhio sinistro che era rimasta sollevata a cono aperto e che quindi non dava nessun residuo visivo(dopo piu' di 2 anni) si e' appianata e l'occhio ora riceve la luce.
Fino a ieri mattina coltivavamo la speranza che quel punto potesse provocare anche il rialzamento della pressione.
Ieri al Niguarda ci hanno detto che purtroppo ci eravamo illusi.
Ora il primario Seidenari ha deciso(mentre aspettiamo che arrivi la famosa valvola da impiantargli)di farlo visitare da uno specialista in glaucoma del san Raffaele
Giovedi mattina andiamo in visita da lui che dovrebbe proporci un intervento con un macchinario che hanno al san Raffaele .
Il prof.Seidenari spera di poter fare eseguire questo intervento nel suo ospedale cosi' c'e' l'anestesista esterno che solitamente chiamano per Gio e dovrebbe venire anche la primaria del Niguarda nel frattempo speriamo che Giovanni non becchi qualche influenza (in questi giorni ha un po' di febbre)perche' organizzare il tutto non mi sembra cosi' facile.
Non ero brava ne' io ne' mio marito nelle novene ma ti garantisco che anche la primaria del Niguarda ci ha consigliato di continuare su questa strada se non servono per gli occhi di Giovanni servono certamente per la nostra conversione e per rendere sempre piu' centrale la figura di Cristo nelle nostre giornate.
Mio marito dice che forse un miracolo lo stanno gia' facendo sulla nostra unione che cresce nonostante noi.
ciao un abbraccio Tiziana
lunedì 2 marzo 2009
STEFANO CI SEGNALA
DA VEDERE
La mostra del 2009**. **"Sulla via di Damasco. L'inizio di una vita
nuova", nell'ambito delle celebrazioni per l'Anno Paolino, volute da
papa Benedetto XVI, questo evento itinerante, da Arezzo a Piacenza, da
Genova a Bari, organizzato da Itaca, approda ad Ancona, presso la chiesa
di Santa Maria della Piazza dal 6 al 25 marzo **(orario 10:00-13:00 e
16:30-19:30, tutti i giorni. .Si può affermare che questo evento ha avuto un prologo, il 19 dicembre scorso nel duomo di san Ciriaco, sempre ad Ancona.
La mostra del 2009**. **"Sulla via di Damasco. L'inizio di una vita
nuova", nell'ambito delle celebrazioni per l'Anno Paolino, volute da
papa Benedetto XVI, questo evento itinerante, da Arezzo a Piacenza, da
Genova a Bari, organizzato da Itaca, approda ad Ancona, presso la chiesa
di Santa Maria della Piazza dal 6 al 25 marzo **(orario 10:00-13:00 e
16:30-19:30, tutti i giorni. .Si può affermare che questo evento ha avuto un prologo, il 19 dicembre scorso nel duomo di san Ciriaco, sempre ad Ancona.
domenica 1 marzo 2009
ENZINO E IL SUO CUORICINO
Enzo il figlio dei nostri cari amici di Rimini e' stato operato venerdi'(...Enzo verra' operato venerdi' 27 febbraio a Modena tramite l'ospedale sant'orsola di Bologna.
I nostri amici Lorenza e Luca ci chiedono un'Ave Maria alla Madonna affinche' sostenga Enzo e lo protegga; e che sostenga tutti noi nello stare di fronte a questo pezzo di realta' che il Mistero ci sta chiedendo di vivere.....)
Lorenza il giorno dell'intervento ci ha scritto che Enzo aveva superato l'intervento e gia' respirava in autonomia e ringraziava tutti per averli sostenuti con le preghiere.
Oggi ci scrive "siamo appena usciti dalla terapia intensiva EVVIVA"
Continuiamo ad essere a loro vicini sostenendoli con le preghiere.
1 MARZO COMPLEANNO ANNA
AGNESE AVEVA SCRITTO MA RITENGO SIA SEMPRE ATTUALE
Ho visto in televisione, e ho letto su un giornale preso alla stazione nord di Milano, della terribile notizia che riguarda il Bullismo, che, in questo mondo moderno, sta dilagando tra i ragazzi in maniera violenta.
Non è affatto giusto che questi ragazzi, con le loro maniere disumane, con le loro compagnie cattive, violentino e deridano i più deboli di loro.
Io sono una ragazza down: cioè con un cromosoma in più; sono consapevole di ciò. Nonostante il mio handicap ritengo di avere una vita positiva.
Ho 36 anni. Sono andata a scuola fino a 18 anni,mi sono diplomata, poi sono andata a lavorare. Tutt’ora vado e ogni mattina prendo il treno per recarmi da Milano a Vedano in provincia di Varese.
In tutti questi anni sono felice di non aver dovuto subire abusi di questo tipo.
Sono sempre stata amata, stimata e non mi è mai capitato niente di simile .
Mi ha colpito molto che un ragazzo, che non si sa ribellare e difendere, molto sensibile, sia stata picchiato ed offeso nella propria dignità da un gruppo di suoi compagni; perché questo ragazzo handicappato con i suoi problemi e limiti non è “meno”come persona, dei suoi aggressori.
Non è giusto che nella società, noi disabili siamo considerati di serie B e non e’ sufficiente che il disabile sia chiamato “diversamente abile” occorrerebbe invece un’educazione al rispetto di ogni persona come essa è, perché ogni persona è diversa dall’altra ha una propria dignità umana e un proprio destino .
Agnese Pozzoli
Non è affatto giusto che questi ragazzi, con le loro maniere disumane, con le loro compagnie cattive, violentino e deridano i più deboli di loro.
Io sono una ragazza down: cioè con un cromosoma in più; sono consapevole di ciò. Nonostante il mio handicap ritengo di avere una vita positiva.
Ho 36 anni. Sono andata a scuola fino a 18 anni,mi sono diplomata, poi sono andata a lavorare. Tutt’ora vado e ogni mattina prendo il treno per recarmi da Milano a Vedano in provincia di Varese.
In tutti questi anni sono felice di non aver dovuto subire abusi di questo tipo.
Sono sempre stata amata, stimata e non mi è mai capitato niente di simile .
Mi ha colpito molto che un ragazzo, che non si sa ribellare e difendere, molto sensibile, sia stata picchiato ed offeso nella propria dignità da un gruppo di suoi compagni; perché questo ragazzo handicappato con i suoi problemi e limiti non è “meno”come persona, dei suoi aggressori.
Non è giusto che nella società, noi disabili siamo considerati di serie B e non e’ sufficiente che il disabile sia chiamato “diversamente abile” occorrerebbe invece un’educazione al rispetto di ogni persona come essa è, perché ogni persona è diversa dall’altra ha una propria dignità umana e un proprio destino .
Agnese Pozzoli
Iscriviti a:
Post (Atom)