domenica 22 marzo 2009

I FATTI E NON L'AMORE

...Alla luce di quando sopra, ci si domanda se le dichiarazioni del Papa siano state lette, se lette siano state capite, e se pur capite, le reazioni esposte siano dettate da odio, cecità, semplice ignoranza, i cospicui milioni di qualche azienda o da un progetto globale di chi ha tutto l'interesse in un Africa povera e malata.
Ma questi non sono più fatti: è il giudizio che, da poveri esseri umani bisognosi non di gomma ma di amore, con i fatti davanti ci tocca dare.


Fatto:
Il preservativo ha un tasso di sicurezza intorno al 90% (85-93%). In altre parole, usato per la prevenzione delle nascite in ambiente ottimale ed informato in un caso su 10 il risultato è una gravidanza. Notare che una donna è fertile per un numero limitato di giorni al mese e che comunque anche in periodo fertile non ogni rapporto conduce alla gravidanza





Fatto:
I virus, ad esempio quelli dell'AIDS, sono molto ma molto più piccoli di uno spermatozoo, e sono attivi sempre. A differenza dello spermatozoo, non hanno bisogno di un posto predefinito per attecchire, basta il contatto con una mucosa.
Fatto:
Studi che dimostrano che in una elevata percentuale (circa un terzo) dei preservativi intatti ci sono micropori o imperfezioni sufficienti a lasciare passare microorganismi di dimensioni virali
Fatto:
In condizioni non ottimali (clima troppo caldo, polvere, età del dispositivo, non corretta conservazione, uso non corretto, riuso) il preservativo offre protezione appena superiore al rapporto non protetto
Fatto:
Le campagne di uso del preservativo hanno creato la mentalità per cui chi lo usa si sente completamente al sicuro e quindi è spinto a comportamenti a rischio con la senzazione dell'invulnerabilità
Fatto:
I paesi africani dove le campagne anti-AIDS hanno fatto affidamento sull'uso esclusivo del preservativo hanno visto il proprio tasso di sieropositività crescere a dismisura.
Fatto:
Dichiarazioni del Papa durante il viaggio aereo verso l'Africa
Domanda: "La posizione della Chiesa cattolica sull'argomento Aids viene spesso considerata non realistica e non efficace". "Io - ha risposto il Pontefice - direi il contrario: penso che la realta' piu' efficiente, piu' presente sul fronte della lotta contro l'Aids sia proprio la Chiesa Cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realta'. Penso alla Comunita' di Sant'Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l'Aids, ai Camilliani, a tutte le Suore che sono a disposizione dei malati... Direi che non si puo' superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c'e' l'anima, se gli africani non si aiutano, non si puo' risolvere il flagello con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio e' di aumentare il problema".
Fatto:
"La Francia esprime la sua più viva inquietudine per le consequenze delle dichiarazioni di Benedetto XVI", "Crediamo che tali dichiarazioni mettano a rischio le politiche della salute pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana"
"I preservativi salvano la vita, tanto in Europa quanto in altri continenti" (Germania)
il preservativo "è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l'Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l'uso corretto" (UE)
"Queste parole sono inaccettabili. E' una negazione dell'epidemia. (...) Chiedo che queste parole vengano ritirate, in modo chiaro". (Fondo mondiale per la lotta contro l'Aids)
Spagna: un milione di preservativi in Africa

Alla luce di quando sopra, ci si domanda se le dichiarazioni del Papa siano state lette, se lette siano state capite, e se pur capite, le reazioni esposte siano dettate da odio, cecità, semplice ignoranza, i cospicui milioni di qualche azienda o da un progetto globale di chi ha tutto l'interesse in un Africa povera e malata.
Ma questi non sono più fatti: è il giudizio che, da poveri esseri umani bisognosi non di gomma ma di amore, con i fatti davanti ci tocca dare.


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