sabato 29 marzo 2008

LADY PRO LIFE


...Dice di aver deciso di mettersi alla guida della “lista pazza” in Veneto «perché per me la politica è quella con la P maiuscola. Non è solo amministrazione, è mettersi dentro le cose con dei valori forti. E il primo è la vita»....
....Mio padre, ultimo di dieci figli, ci diceva sempre: la politica è una cosa bellissima, impegnatevi quando sarete grandi».....

Il record di entusiasmo e di consensi di Maria Luisa Tezza, unico (per ora) assessore alla Vita nascente al mondo.
di Lorenzo Fazzini


Quando a Verona, nella tappa veneta del tour elettorale di Giuliano Ferrara, si è presentata come «figlia di un’ostetrica, mia nonna era ostetrica, e quindi in casa mia si è sempre respirata la meraviglia della vita», anche un cronista di lungo corso come l’editorialista del Giornale Stefano Lorenzetto, moderatore del dibattito, non ha potuto trattenere un «qui stiamo tutti per emozionarci». Se te la trovi davanti, però, non è l’emozione il primo sentimento a sopraggiungere. Maria Luisa Tezza, avvocato scaligero, assessore provinciale all’Istruzione, alla Famiglia, alle Pari opportunità e ai Servizi sociali, alta alta e dalla fluente chioma bionda, incute una certa soggezione. Dice di aver deciso di mettersi alla guida della “lista pazza” in Veneto «perché per me la politica è quella con la P maiuscola. Non è solo amministrazione, è mettersi dentro le cose con dei valori forti. E il primo è la vita». Un principio maturato, appunto, dall’esperienza della mamma, ostetrica condotta: «Sul comò in sala teneva una bottiglietta con un feto minuscolo. Ci faceva vedere le manine, i piedini: seppur così piccolo, era tutto straordinariamente perfetto. Mio padre, ultimo di dieci figli, ci diceva sempre: la politica è una cosa bellissima, impegnatevi quando sarete grandi».
Un presente in Forza Italia, una “tentazione” leghista nei primi anni Novanta, la Tezza, nata in Svizzera 43 anni fa, ha alle spalle due mandati da sindaco nella sua Zevio, paesotto nell’est Veronese di 13 mila abitanti dove abita col marito e la piccola Linda, 2 anni: «Mi sono candidata per la prima volta a sindaco nel 1995, mentre partecipavo alla scuola di formazione socio-politica della diocesi, nata dopo il convegno ecclesiale di Palermo. Ho rivinto nel ’99 col 60 per cento dei voti. Alle regionali del 2000 sono stata la seconda non eletta del mio partito, senza appartenere a correnti e gruppi». Da primo cittadino la Tezza ha messo in piedi una Consulta per la famiglia e realizzato un’indagine sulla maternità: «Con un docente universitario abbiamo formulato un questionario per capire le necessità delle famiglie. C’era anche la domanda sull’aspetto economico della maternità: se il tuo Comune ti concedesse un assegno per ogni figlio, vorresti più bambini?». E le risposte? «La maggior parte erano dei no. Questo ci conferma che la questione dell’accoglienza della vita non è un dato economico ma culturale: bisogna tornare a far innamorare i giovani della vita».

«Siamo usciti dal silenzio»
A questo serve l’assessorato alla Vita nascente appena istituito per la stessa Tezza nella sua Zevio, dove ha lasciato il posto di sindaco al braccio destro Paolo Lorenzoni. Il Movimento per la vita ha definito la scelta di tale delega «la prima al mondo»: «Stiamo organizzando un concorso letterario e musicale sulla vita, faremo sensibilizzazione per le giovani coppie, premi a chi lotta per far vincere la vita, ma promuoveremo anche uno spazio nel cimitero per seppellire i concepiti abortiti». A due passi da Zevio l’ospedale di San Bonifacio realizza 250 aborti all’anno ma l’equipe medica interna è obiettrice al 100 per cento: «La gente non ne può più, il mondo cattolico è rimasto troppo tempo in silenzio sul dramma dell’aborto. Ora con Ferrara abbiamo iniziato una sfida incredibile: dare a voce a chi da 30 anni si batte per strappare vite umane dal baratro dell’aborto».

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