domenica 23 marzo 2008

PEZZO TRATTO DA UN ARTICOLO DI FRANCESCO FORTE

.......I dipendenti pubblici sono 3 milioni e 540 mila. Dal 2000 al 2005 hanno avuto un aumento di retribuzioni del 23%, contro l’aumento del 13% dei privati. I dirigenti generali pubblici hanno avuto aumenti di stipendi del 53%, i dirigenti del 28 e i funzionari del 16%. Il vertice burocratico si aumenta gli stipendi, mentre l’assenteismo di statali, parastatali ed addetti d’agenzie pubbliche è il 15%; ed arriva al13% per i comuni le Asl. A ciò si collega l’ottavo handicap: la pressione fiscale passata dal 40, 6 % del 2005 al 43, 2% attuale, che frena la crescita. Un nono handicap: le imposte gravano troppo sui proventi e i costi delle imprese e sugli scambi di ricchezza. Sui proventi delle imprese l’onere, inclusa Irap, è il 40%. I tributi di registro sono il 10%. Così il patrimonio immobiliare è mal gestito, perché il mercato non funziona. Fra contributi sociali ed Irap gli oneri sulle retribuzioni lorde pagate dalle imprese supera il 45%. Il decimo handicap è il costo elevato e il rendimento scadentissimo dei legislatori, che, come sostiene il professor Massimo Ferrara in un breve scritto su “Il fisco”, aumenta l’evasione fiscale e quindi riduce la possibilità di diminuire il peso fiscale su chi paga.....

Quasiasi programma non riesce e non riuscira' a cambiare la mentalita' di un popolo.
Un popolo che ha perso ogni radice non puo' essere rappresentato che da gente non desiderosa di giocarsi per un bene comune.
Ritengo che sia veramente impossibile trovare, all'interno di una societa' dedicata al nulla, i propri rappresentanti nelle liste dei potenti.
La battaglia culturale di Ferrara tende al desiderio di camminare alla ricerca del senso della vita.
Se l'uomo non ritrova il significato nessuna legge lo aiutera' a cambiare atteggiamento.
In questi giorni "la chiesa" ci richiama al grande dono di se' "di Cristo"
Dio ,la sua misericordia,il suo Amore incondizionato per l'uomo non lascia indefferenti nessuno.
L'uomo ha innanzitutto bisogno di sentirsi abbracciato e sostenuto nella fatica quotidiana.
Non e' possibile che un genitore prima richiami il proprio figlio a rinunciare al gelato e poi si tuffi in una montagna di panna montata.
Se il popolo non riprende le sue radici,se non si lavora sull'educazione,sul cambiamento di mentalita' avremo sempre al governo le persone che ci meritiamo (capaci solo di portare il popolo alla deriva)
Penso che una lista che tenda ad un cambiamento radicale di mentalita' sia un piccolo inizio che potra' negli anni portare ad un vero cambiamento.
Se non riprendiamo in mano i valori nessuna economia ci potra' mai arricchire,diventeremo sempre piu' poveri ed indigenti.
Una poverta' ancora piu' grave di quella del dopo guerra.
Una poverta' simile alle sabbie mobili che ci risucchia al suo interno perche' il nulla non ci aiuta a proiettarci verso il futuro.


Scrivi qui il resto dell'articolo

Nessun commento: