domenica 30 marzo 2008

IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA

"Gesù non consiglia di soprassedere dal diventare cristiano se è pericoloso, scrive Socci. Gesù promette il centuplo e la vita eterna a chi lo segue e prevede anche persecuzioni. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. E poi "chi perderà la sua vita per causa mia, la salverà".
di Domenico Bonvegna

La settimana scorsa durante la Veglia Pasquale in S. Pietro Benedetto XVI battezza 7 catecumeni, uno è speciale si tratta di Magdi Allam, giornalista-scrittore di origine egiziana, vicedirettore del Corriere della Sera. Lui, fustigatore dell'oltranzismo musulmano, a 56 anni, ha «abiurato» l'islam per abbracciare la fede cattolica.




Una scelta coraggiosa quanto pericolosa, che ha scatenato polemiche e magari gli procurerà un'ulteriore «fatwa» mortale, anche se già una condanna pende sulla sua testa, da anni insieme alla sua famiglia vive sotto scorta. Tra l'altro è cosciente che per la sua conversione al cattolicesimo andrà incontro all'ennesima e ben più grave, condanna a morte per apostasia, ma con la solidità interiore di chi ha la certezza della propria fede, é pronto ad affrontare qualsiasi situazione.

La conversione di Magdi Allam, è un gesto dirompente per almeno due motivi: "Primo. Da questo momento Allam, per gli islamici, è un "murtadd", un apostata. E la punizione che l'islam prescrive per gli adulti sani di mente che abbandonano la fede in Allah è la morte. Complimenti ad Allam per il coraggio. Secondo. Allam non è stato battezzato da un qualunque sacerdote, ma dal pontefice, in Vaticano […]c'è il rischio concreto che nel mondo musulmano questo gesto di Ratzinger sia interpretato come una pubblica umiliazione inflitta dal capo della Chiesa cattolica all'islam. Questo darebbe vita a risentimenti analoghi a quelli causati dal discorso che Ratzinger tenne a Ratisbona nel settembre del 2006. Spero di sbagliarmi…" ( Fausto Carioti, L'apostasia, 23. 3. 08 A Conservative Mind)

Nella splendida lettera scritta sul Corriere della Sera Allam fa una breve sintesi della propria conversione al cattolicesimo, lui che aveva cercato in tutti i modi di poter convivere con un islam "moderato", alla fine ha dovuto gettare la spugna: "Ho così dovuto prendere atto che, al di là della contingenza che registra il sopravvento del fenomeno degli estremisti e del terrorismo islamico a livello mondiale, la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale". (Magdi Allam, La mia scelta, 23. 3. 08 Il Corriere della Sera).

La Provvidenza, gli ha fatto incontrare uomini e donne praticanti la fede, che in virtù della loro testimonianza e della loro amicizia, sono diventate per lui un punto di riferimento. Tra questi molti amici di Comunione e Liberazione, monsignor Negri, Fisichella, ma soprattutto, l'incontro più straordinario e significativo nella decisione di convertirmi è stato quello con il Papa Benedetto XVI, che ho ammirato e difeso da musulmano per la sua maestria nel porre il legame indissolubile tra fede e ragione.

Magdi Cristiano Allam, sottolinea il gesto storico e coraggioso di Benedetto XVI, che ha lanciato un preciso "messaggio esplicito e rivoluzionario a una Chiesa che finora è stata fin troppo prudente nella conversione dei musulmani, astenendosi dal fare proselitismo nei Paesi a maggioranza islamica e tacendo sulla realtà dei convertiti nei Paesi cristiani. Per paura.

La paura di non poter tutelare i convertiti di fronte alla loro condanna a morte per apostasia e la paura delle rappresaglie nei confronti dei cristiani residenti nei Paesi islamici. Ebbene oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell'affermare la verità di Gesù anche con i musulmani". (ibidem)

Qualche anno fa il direttore dell'Ufficio catechistico della CEI, monsignor Walter Ruspi, intervistato da Jesus, sulle persone immigrate desiderose di ottenere il battesimo, gli consigliava "di soprassedere perché abbracciare la fede cristiana sarebbe pericoloso una volta rientrata in un Paese islamico".

Questa risposta ha scandalizzato Antonio Socci, scrittore e editorialista del quotidiano Libero, che rileggendo il Vangelo "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo", rilevava la contraddizione del religioso.

"Gesù non consiglia di soprassedere dal diventare cristiano se è pericoloso, scrive Socci. Gesù promette il centuplo e la vita eterna a chi lo segue e prevede anche persecuzioni. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. E poi "chi perderà la sua vita per causa mia, la salverà".

Certamente le linee esposte da don Ruspi e da altri hanno a cuore l'incolumità del convertito che rischia la morte nei paesi islamici. "Ma in questi duemila anni, se la Chiesa avesse 'consigliato di soprassedere' a tutti coloro che chiedevano il battesimo in terre pagane, certamente la fede cristiana si sarebbe estinta. Lo stesso Gesù Cristo se prima di venire sulla terra avesse consultato l'ufficio catechistico della CEI si sarebbe sentito dire che non era cosa: gli avrebbero 'consigliato di soprassedere' perché era troppo 'pericoloso' per lui". (Antonio Socci, Se anche la Chiesa "sconsiglia"di farsi cristiani, 30.6.06, Libero).

Infine Allam nella sua lettera auspica la fine dell'arbitrio e della violenza dei musulmani che non rispettano la libertà religiosa. In Italia ci sono migliaia di musulmani convertiti al cristianesimo che sono costretti a celare la loro nuova fede per paura di essere assassinati dagli estremisti islamici che si annidano tra noi, augura a tutti questi convertiti che dal gesto storico del Papa e dalla sua testimonianzatraggono il convincimento che è arrivato il momento di uscire dalle tenebre dalle catacombe e di affermare pubblicamente la loro volontà di essere pienamente se stessi. Se non saremo in grado qui in Italia, nella culla del cattolicesimo, a casa nostra, di garantire a tutti la piena libertà religiosa, come potremmo mai essere credibili quando denunciamo la violazione di tale libertà altrove nel mondo? Prego Dio affinché questa Pasqua speciale doni la risurrezione dello spirito a tutti i fedeli in Cristo che sono stati finora soggiogati dalla paura.

S. Teresa di Riva, 26 Marzo 2008

Nessun commento: