giovedì 3 maggio 2007

UNA BICI DI LEGNO PER IL PAPA




La bicicletta in legno di faggio che mercoledì 2 maggio sarà donata a Benedetto XVI
Omaggio del Gs Madonna del Ghisallo

UNA BICI DI LEGNO PER IL PAPA


Realizzata da Giovanni e Antonio Cermenati di Magreglio,
sarà donata a Benedetto XVI il 2 maggio dal sodalizio,
che ha chiesto al Pontefice di accettare la presidenza onoraria


di Mauro Colombo

Una bicicletta per Benedetto XVI. In legno. È l’omaggio che il Gruppo sportivo Madonna del Ghisallo, l’associazione che affianca il Santuario mariano di Magreglio (Co) dedicato alla Patrona dei ciclisti, farà al Papa a margine dell’udienza generale di mercoledì 2 maggio in Vaticano.

Il mezzo è nato nell’officina di Giovanni e Antonio Cermenati, padre e figlio, cultori a Magreglio dell’arte sapiente di assemblare cerchioni usando un materiale che sa di antico. La bicicletta destinata al Pontefice è realizzata interamente in legno di faggio: da “fogli” incollati e pressati tra loro è stata realizzata la dima da cui è poi stata ricavata la struttura del telaio. Un bagno di resina ha poi assicurato all’interno del piantone il tubo che regge la sella (una Brooks di cuoio), unico componente metallico oltre alle parti meccaniche.

Un “gioiello” che ha richiesto circa due mesi di lavoro e che naturalmente ha attirato l’attenzione degli appassionati che frequentano l’officina. Al punto che i due artefici stanno ora pensando di dare il via a una produzione in serie, sia pure limitata. Difficile, al momento, calcolarne il valore di mercato, ma la quotazione potrebbe aggirarsi su qualche migliaio di euro.

Il “prototipo” sarà donato a Joseph Ratzinger insieme a un’altra bicicletta, in questo caso emblema di modernità, realizzata in fibra di carbonio, ultraleggera e sofisticata, uscita dal laboratorio di Sergio Sanvido, responsabile del Museo “Toni Bevilacqua” di Padova.

Con questa iniziativa il Ghisallo conferma il suo “filo diretto” con la Santa Sede. Fu Pio XII, nel 1949, a proclamare Patrona dei ciclisti la Madonna onorata nel Santuario posto al culmine del colle comasco, da allora mèta sportiva e devozionale dei campioni e degli appassionati di tutto il mondo, che vi lasciano cimeli ed ex voto. La Bolla papale lo attesta ufficialmente insieme alla fiaccola votiva che una staffetta di campioni dell’epoca - tra loro anche Fausto Coppi, Gino Bartali e Fiorenzo Magni - portò da Roma fino a Magreglio.

Altri Pontefici - da Giovanni XXIII a Paolo VI, fino a Giovanni Paolo II - hanno più volte accolto in Vaticano delegazioni partite dal Ghisallo per rendere loro omaggio, nel corso di udienze generali o riservate. Un rapporto mai interrotto e via via rafforzato dall’appassionato ministero dei rettori del Santuario, don Ermelindo Viganò prima e don Luigi Farina poi.

Saranno circa un centinaio gli associati al Gs Madonna del Ghisallo che lunedì 30 aprile partiranno alla volta di Roma per prendere parte all’udienza del 2 maggio. Saranno guidati dal presidente Renato Conti, accompagnato dal numero 1 della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, da don Farina, da altre autorità e, ovviamente, dagli stessi Cermenati.

Conti, inoltre, ha in serbo un altro omaggio al Pontefice: qualche settimana fa, infatti, ha formalmente offerto al Santo Padre la presidenza onoraria del Gruppo sportivo. «Dopo essere stati autorizzati dalla Federazione abbiamo inoltrato la domanda in Vaticano - spiega -. A suo tempo artefice del conferimento della Bolla pontificia al Santuario, il Gs Madonna del Ghisallo sarebbe felice di essere il primo gruppo sportivo al mondo ad avere il Papa come presidente onorario».












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