"piccolo commento all'articolo"
Il grande Benedetto !
I richiami che fa li sento proprio come richiami paterni.
Spesso ,come i bimbi, noi ci riteniamo gia' capaci di poter comprendere tutta la realta'.
Lui ci richiama con grande delicatezza ,ci prende la mano e ci riporta sulla strada maestra.
Preferiamo forse cadere nel burrone?
Anticipare la morte e' veramente un desiderio di chi ci lascia o di chi rimane?
Forse la persona che giace sul letto inerme,che non soffre(ora almeno la medicina riesce a far questo)non e' piu' persona?
Forse non corrisponde piu' al progetto che ciascuno di noi aveva in testa.
Forse e' piu' fastidioso aver quotidianamente questa presenza silenziosa.
Presenza silenziosa apparentemente.
Presenza che ti scombussola,che fa riemergere tutte quelle domande che ciascuno di noi aveva seppellito.
Presenza grande che con il suo silenzio lascia che un Altro ci interpelli.
E' uno spazio nuovo che anche noi non conoscevamo fino al giorno prima, che se abbracciamo, diventa sempre piu' un bene per tutti.
Non ci dice ,BENEDETTO,di continuare le cure ma di offrirgli acqua,solo idratarlo e lasciare che lentamente il nostro caro aderisca alla volonta' di DIO.
Volonta' che forse non corrisponde ai nostri progetti ma che certamente non puo' che allargare maggiormente i nostri cuori.
Sono certa che non sia facile portare avanti una situazione cosi'.
Piu' si potrae piu' ognuno di noi resta solo di fronte al MISTERO
Nel nostro mondo frenetico,dove si vuole eliminare la vita di chi forse non corrispondera' alla nostra idea di figlio,dove all'anziano vengono proposti luoghi di attesa (sempre piu' organizzati e belli)ma sempre lontani dalla vita che li rendeva vivi e che non toglieva loro la possibilita'di ripresa si preferisce anticipare la morte in nome di un amore all'altro o di un nostro grande egoismo?
Quando don Giussani diceva che manca un'educazione ci richiamava proprio a questo.
Noi se non accompagnati ci perdiamo se non continuiamo ad educare il nostro cuore e ci riteniamo ormai capaci di decidere da soli nel tempo ci consegnamo al potere.
Ci giochiamo insomma la nostra liberta' perche' senza saperlo la consegnamo in mano a gente che forse non ama molto la nostra persona.
La mamma puo' sembrare piu' cattiva di una zia,ma la mamma a costo di perdere la faccia non ti permette di mangiare un cibo che sa dannoso per la tua salute.
Cosi' BENEDETTO il GRANDE BENEDETTO e' davvero per noi una benedizione una grande benedizione......
Eutanasia - sab 15 set
di Massimo Introvigne
Tratto da Il Giornale del 15 settembre 2007
È destinato ad avere immediate ripercussioni in Italia il documento con cui la Congregazione per la Dottrina della Fede, in risposta a un quesito dei vescovi americani, ribadisce il no all'eutanasia anche per i malati «in stato vegetativo permanente».