giovedì 13 settembre 2007

CONFINE (Claudio Chieffo)



Mi e' stata segnalata da Laura

luglio 1994
A Luigi Giussani


L'uomo fermo davanti al mare aveva occhi di bambino,
ma la faccia segnata dal tempo raccontava il suo cammino.
Era già sera quando i marinai
ritornano col cuore nelle case,
era già sera e cercava un segno:
una vela all'orizzonte che non c'era.
E venne un angelo dal cielo: tra le nuvole una vela...
“Cosa porti viaggiatore? Non ti accorgi che è ormai sera?"
Era già sera quando i viaggiatori
raccontano le storie più segrete,
era già sera... "lo ti porto il cuore, il cuore
e una canzone sempre vera:
ho combattuto la mia guerra , la mia corsa finirò
e conservo la tua Luce come il dono più prezioso!".
L'uomo fermo davanti al cielo vide che non era solo:
mille angeli di Dio accompagnavano il suo volo.
Era già sera e i poeti e i santi
cantavano la gloria del Signore,
era già sera e scendeva il sole
nel mare che accoglieva il suo respiro.

«Mi voleva così bene che ogni volta che riuscivo a fargli sentire una canzone diceva: "Questa è la più bella che hai scritto!" e lo ha detto di tante in questi quarantatre anni di amicizia!
Quando gli cantai la prima volta "Ave Maria, Splendore del Mattino" ero nel suo studio con mia moglie e, al verso "Fa' in modo che nessuno se ne vada", pianse...
Quando gli feci sentire "Confine", dicendo che era dedicata a lui, come alcune altre, mi guardò a lungo, senza parlare, ma parlavano i suoi occhi in un silenzio che era Musica». (Claudio Chieffo)



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