giovedì 20 settembre 2007

UDIENZA DEL MERCOLEDI'


A San Giovanni Crisostomo il Papa ha dedicato l'udienza generale di mercoledì 19 settembre, svoltasi in Piazza San Pietro. Giunto da Castel Gandolfo in elicottero, Benedetto XVI ha proseguito la catechesi sui Padri della Chiesa, approfondendo la figura del "grande Maestro della fede" e, in particolare, il periodo da lui trascorso ad Antiochia prima della nomina a Vescovo di Costantinopoli. Questi sono i punti nodali della catechesi del Santo Padre:


San Giovanni Crisostomo (1)
"Quest'anno ricorre il sedicesimo centenario della morte di san Giovanni Crisostomo (407-2007). Giovanni di Antiochia, detto Crisostomo, cioè "Bocca d'oro" per la sua eloquenza, può dirsi vivo ancora oggi, anche a motivo delle sue opere";


"Posto nell'alternativa di scegliere tra le traversie del governo della Chiesa e la tranquillità della vita monastica, avrebbe preferito mille volte il servizio pastorale: proprio a questo il Crisostomo si sentiva chiamato. E qui si compie la svolta decisiva della sua storia vocazionale: pastore d'anime a tempo pieno!";
"L'intimità con la Parola di Dio, coltivata durante gli anni del romitaggio, aveva maturato in lui l'urgenza irresistibile di predicare il Vangelo, di donare agli altri quanto egli aveva ricevuto negli anni della meditazione. L'ideale missionario lo lanciò così, anima di fuoco, nella cura pastorale";

"Non fu un teologo speculativo. Trasmise, però, la dottrina tradizionale e sicura della Chiesa in un'epoca di controversie teologiche suscitate soprattutto dall'arianesimo, cioè dalla negazione della divinità di Cristo. È pertanto un testimone attendibile dello sviluppo dogmatico raggiunto dalla Chiesa nel IV-V secolo";


"La sua è una teologia squisitamente pastorale, in cui è costante la preoccupazione della coerenza tra il pensiero espresso dalla parola e il vissuto esistenziale. È questo, in particolare, il filo conduttore delle splendide catechesi, con le quali preparava i catecumeni a ricevere il Battesimo";

"Conoscenza della verità e rettitudine nella vita vanno insieme: la conoscenza deve tradursi in vita. Ogni suo intervento mirò sempre a sviluppare nei fedeli l'esercizio dell'intelligenza, della vera ragione, per comprendere e tradurre in pratica le esigenze morali e spirituali della fede";

"Giovanni Crisostomo si preoccupa di accompagnare con i suoi scritti lo sviluppo integrale della persona, nelle dimensioni fisica, intellettuale e religiosa. Le varie fasi della crescita sono paragonate ad altrettanti mari di un immenso oceano";
"Il suo progetto pastorale era inserito nella vita della Chiesa, in cui i fedeli laici col Battesimo assumono l'ufficio sacerdotale, regale e profetico... Scaturisce di qui il dovere fondamentale della missione, perché ciascuno in qualche misura è responsabile della salvezza degli altri... Il tutto si svolge tra due poli: la grande Chiesa e la "piccola Chiesa", la famiglia, in reciproco rapporto";

"Questa lezione del Crisostomo sulla presenza autenticamente cristiana dei fedeli laici nella famiglia e nella società, rimane ancor oggi più che mai attuale. Preghiamo il Signore perché ci renda docili agli insegnamenti di questo grande Maestro della fede".

Nessun commento: