sabato 6 ottobre 2007

CERCHIAMO GENTE CHE CI AIUTI AD AIUTARE

Rimetto l'appello di venerdi' onde evitare che ci si dimentichi
C'era una volta
un ragazzo che si innamoro' di una ragazza.
Incomincio' cosi' la loro storia insieme.
Tutto ebbe inizio da quel si che felici pronunciarono.
La loro storia ,il loro cammino incomincio' da quel giorno a richiedere grande fatica.
Tutto ad un tratto sembro' che il loro sogno si potesse coronare con la nascita di una bella bimba.


Ma la felicita' fu interrotta dalla diagnosi che venne comunicata loro sulla salute della figlia.
Malattia incompatibile con la vita ,cosi' dopo otto mesi di vita si ritrovarono soli.
Altri tentativi,il figlio tanto desiderato lo perdevano prima ancora di conoscerlo.
Nuovo spiraglio di speranza,nuova gravidanza nuova sentenza down.
Giovani, soli,spaesati ma felici di poter abbracciare il nuovo venuto.
La solitudine,la lontananza dalle famiglie di origine non hanno aiutato questa coppia.
Loro hanno cercato,si sono dati da fare,e alla fine hanno incontrato un gruppo di genitori che condividevano la loro stessa storia.
Ma gli anni faticosi,di grande solitudine avevano lasciato in entrambi un solco difficile da colmare.
Quando sopraggiunge la malattia,se si chiama depressione,non e' facile da combattere.
Gli amici incontrati sono sparpagliati,lontani fisicamente anche se vicini e desiderosi di dar loro una mano.
Amici ,che a loro volta,stanno sostenendo ritmi di ospedalizzazioni,di terapie dei loro bimbi,che arrancano anche loro e che soprattutto non riescono ad essere vicini a loro nella dura quotidianita'.
La fatica,il dolore se non abbracciato abbruttisce ,rende qualsiasi uomo diffidente,e soprattutto non aiuta ad aprirsi all'altro.
Cosi' nel tempo il carattere dei due ragazzi cambia,si amano ,ma camminano lentamente su strade diverse.
All'improvviso una nuova alba, un bagliore,che li riscalda,che li rianima che li illude perche' dopo pochi istanti il buio ha la meglio.
La nuova vita che sembrava poterli aiutare ad uscire dal pozzo li ha abbandonati lasciandoli nuovamente nella disperazione.
Desideravano tanto un compagno di gioco e di vita per il loro figlio tanto che sono arrivati a decidere per l'adozione.
Le porte sono chiuse per i genitori che hanno un figlio solo e disabile.
Cosi' i due si sono sentiti nuovamente respinti e giudicati non idonei ad accogliere un bambino.
Di nuovo una speranza, una nuova vita si era insediata e questa volta non voleva abbandonarli.
Il primo vagito e poi la notizia e' down.
Un grido,la disperazione,la vergogna di saper generare solo figli cosi',la chiusura
e il riaffiorare della malattia vissuta da entrambi con modalita' diverse.
Un piccolo spiraglio d'apertura poi nulla.
Nessuno ha piu' saputo nulla fino al giorno in cui uno di noi ha ricevuto una telefonata,il grido disperato di una donna che all'improvviso si e' ritrovata sola con due bimbi senza casa e senza lavoro.
Senza auto per potersi spostare.
Sempre piu' sola e senza scopo di continuare.
La storia continua non e' una bella storia o meglio non e' una storia a lieto fine
per il momento.
"LA VITA E' ARCIGNA CON CHI LE METTE IL MUSO"diceva Mounier .
Non sempre pero' da soli si riesce ad affrontare una realta' che spesso sembra impossibile.
Noi lettori del blog sappiamo che per tutto c'e' una risposta e che nessuna circostanza e' data per un negativo

Don Carron cita don Giussani per spiegare che "la libertá a partire dall'esperienza di soddisfazione di desideri immediati e parziali, si svela come la capacita' della soddisfazione totale, completa, cioe' come capacita' della perfezione, della realizzazione di se', vale a dire del proprio desiderio di uomo".

La malattia pero' spesso annebbia la vista e ti lascia brancolante nel buio.
Molte mani stanno cercando di allungarsi per riuscire a sollevarla ,ad estrarla dal baratro in cui purtroppo e' caduta.
Ora cerchiamo un'auto per lei.
Ha trovato una benefattrice che la sta aiutando,ma ha dovuto cambiare citta',scuola per il bambino piu' grande e asilo per la piccola.
Senza entrare nei particolari ora ha necessita' di un'auto.
Necessita' e urgenza perche' non puo' spostarsi se non a piedi e non puo' portare nemmeno i bimbi alle terapie.Non ha i soldi per acquistarla abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Un'auto vecchia basta che possa circolare permetterle anche di poter andare a trovare ogni tanto il padre che sta morendo.
Mentre scrivo sto pensando:se io leggessi questo non ci crederei,penserei ."questa mi sta prendendo per il c"e' una storia vera e potrebbe essere la storia di una vostra vicina di casa.
Che fare?
Mobilitiamoci.
Oggi l'ho incontrata ho portato un'amica perche' anch'io mi rendo conto che se non sono sorretta cado facilmente.
Abbiamo bisogno di aiuto e anche velocemente. Chiedete e vi sara' dato .
CHIEDO AIUTO:DOMANDO AIUTO:
Chi poi volesse intraprendere un'amicizia con lei puo' scrivermi.
Dopo aver sistemato la parte materiale e'importantissimo che possa trovare volti amici.
Nessuno del nostro gruppo le abita vicino anche se cerchiamo di non lasciarla sola.
Aspetto vostre adesioni.
Pregate per lei e per tutta la sua famiglia.
Se potete sorreggete le famiglie che stanno vivendo la malattia,la disabilita'



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