sabato 8 marzo 2008

IDENTITA' PROGETTO E VALORI: ECCO COSA VOGLIONO I VENTENNI

LIBERAL
Riccardo Paradisi
Dei ventenni la politica italiana si era dimenticata. Scomparsi come soggetto sociale, distanti dai partiti, al massimo visti come target per le ricerche di mercato i giovani, quelli reali, non quelli candidati capolista come testimonial del nuovismo, sembravano diventati politicamente trasparenti.

Invece, sorpresa, i giovani esistono e, notizia, preferiscono le identità alle novità. Lo dice un sondaggio di Renato Mannheimer che tra i diciotto ventenni registra una percentuale di consensi per la Lega Nord, per la Sinistra arcobaleno e per l’Unione di centro doppia rispetto a quella attribuita a queste forze politiche da altre classi di età. Ad essere penalizzati dai giovani sono invece le grandi coalizioni come il Partito democratico e la Pdl.

«Sono dati che risultano anche a noi dell’Swg», dice a Liberal Maurizio Pessato: i ventenni, potrebbe essere la spiegazione, tendono a premiare offerte politiche più nette dal punto di vista della connotazione e dell’identità». Lega dunque, Sinistra arcobaleno, ma anche Udc, il centro. Ma non era un voto moderato? «Si ma non c’è contraddizione dice ancora Pessato, Casini si è proposto in termini convincenti nella difesa dei valori cristiani e della vita in una campagna elettorale da cui i leader di Pd e Pdl hanno invece deciso di tenere fuori i temi eticamente sensibili». In effetti mentre Veltroni ha pensato che si potessero tranquillamente conciliare all’interno del Pd le posizioni di Emma Bonino con quelle di Paola Binetti Berlusconi ha recentemente definito il suo un partito monarchico nella conduzione e anarchico sui valori mentre il suo alleato Fini, ai tempi di Alleanza nazionale, aveva sposato posizioni elastiche su fecondazione artificiale e sperimentazione sugli embrioni.

In questo per la verità sfidando un partito riottoso a seguirlo su quella strada. «È un dato più che attendibile quello fornito dal sondaggio di Mannheimer», dice Nicola Piepoli, «perchè i giovani sono naturalmente attratti da soggetti politici a forte componente identitaria e nel caso dell’Udc anche spirituale. Dirò di più: il dato relativo al voto dei ventenni per l’Udc anticipa il trend di quello adulto. Il centro è in forte crescita perchè è uno spazio politico che somma su di sè le aspettative per qualcosa che i due grandi partiti non offrono e le delusioni che producono». Manuela Grasso, giovane leva della Margherita e animatrice del Blog per il Pd assieme a Francesco Soro (consigliere di Linda Lanzillotta e supporter di Francesco Rutelli per la corsa al Campidoglio) è una delusa dal Pd. Con Walter Veltroni e il suo marketing politico è stata durissima: «I giovani in lista? Una sconsiderata pattuglia di inesperti alle prime armi ingaggiati da Veltroni per ingraziarsi il popolo che si ciba di rotocalchi e si emoziona davanti a Buona Domenica.

Dopo la Madia, è il turno di Andrea Sarubbi, i cui meriti politici consistono nell’essere conduttore del programma televisivo “a sua immagine” e di essere indubbiamente belloccio. Un altro di questi nomi, minaccia la Grasso, e voterò Udc». Nel Blog del Pd non c’è solo il suo sfogo: il malcontento per lo show veltroniano è diffuso in rete negli ambienti potenzialmente vicini al Pd. «Il nuovismo tra i giovani, spiega Renato Mannheimer, funziona molto meno che tra gli adulti. I giovani cercano un dato identitario e Berlusconi e Veltroni, nella loro strategia di intercettare un elettorato indistinto, sfumano moltissimo sull’identità. Il fatto che tra i diciottenni e ventenni il centro riscuota dunque un consenso doppio rispetto a quello espresso nei sondaggi da altre classi di età può essere attribuibile al fatto che all’Udc viene data una connotazione più legata a valenze etico religiose».

Ma ad incidere, secondo Alessandra Ghisleri di Euromedia, sono anche le strutture giovanili attive sul territorio e nelle università come quelle dell’associazionismo cattolico: «Qui i ragazzi che escono dalle scuole superiori ed entrano nell’università trovano dei punti di riferimento e di orientamento anche concreto. È una funzione molto importante nel determinare anche un adesione o una simpatia politica».

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