sabato 26 aprile 2008

ILVOTO HA SFRATTATO GLI ISMI

Non ho i riferimenti sottomano, ma i morti provocati dal socialismo reale e dalla fede nel comunismo, nel mondo, sono stati decine di milioni, ampiamente documentati. Anche il liberalismo e il radicalismo selvaggio non sono indenni da responsabilità. Ad esempio i cinque milioni di bambini soppressi prima della nascita in Italia negli ultimi trent’anni, perché la parte di “assistenza alla maternità” della legge sull’aborto non è mai stata realizzata, possono ringraziare (anche) un’interpretazione letterale del liberalismo, che ritiene che ognuno è libero di fare ciò che vuole. E quindi se la richiesta di viaggi alle Maldive è maggiore di quella di assistenza alla maternità, meglio incentivare i primi che realizzare la seconda.

di Claudio Risé
Tratto da Tempi del 24 aprile 2008







A guardarlo dalla selva, luogo dove si bada alla natura e alle sue leggi, e dove appunto risiede (almeno in spirito) il buon selvatico, il Parlamento uscito dalle ultime elezioni apre alla speranza. Innanzitutto perché non ci sono più gli “ismi”.

È il primo Parlamento italiano dal quale scompaiono, contemporaneamente, i vari partiti comunisti, il partito socialista, il partito radicale e il partito liberale. La cosa è stata variamente deplorata: liquidazione della storia, barbarie in arrivo e così via. Ma è veramente così?

Non ho i riferimenti sottomano, ma i morti provocati dal socialismo reale e dalla fede nel comunismo, nel mondo, sono stati decine di milioni, ampiamente documentati. Anche il liberalismo e il radicalismo selvaggio non sono indenni da responsabilità. Ad esempio i cinque milioni di bambini soppressi prima della nascita in Italia negli ultimi trent’anni, perché la parte di “assistenza alla maternità” della legge sull’aborto non è mai stata realizzata, possono ringraziare (anche) un’interpretazione letterale del liberalismo, che ritiene che ognuno è libero di fare ciò che vuole. E quindi se la richiesta di viaggi alle Maldive è maggiore di quella di assistenza alla maternità, meglio incentivare i primi che realizzare la seconda.

Il liberalismo, per non parlare del liberismo, è spesso stato poco tenero con la vita; la Londra dello sfruttamento del lavoro minorile descritta da Dickens (e anche da Marx), era una città liberista, in un paese liberale. A vederla con occhi meno nostalgici, come sono appunto quelli di un selvatico che non ha particolari legami con questa o quella ideologia del passato, mentre ne ha, piuttosto saldi, col mondo della natura e della vita, l’uscita dei rappresentanti politici diretti di queste diverse ideologie è una vera liberazione.

Finalmente si esce dai labirinti mentali del Novecento, si lasciano le ideologie che avevano trasformato l’Europa nella “terra desolata” descritta da Eliot, per rimettere i piedi sulla zolla di terra del bosco, piena di vita. Ora ci si può forse anche mettere una mano sul cuore e sentire come batte, cosa ci chiede.

Questo movimento, dalla testa ai piedi, passando per il cuore, è anche testimoniato dallo sviluppo delle forze più radicate nel territorio: i governatori regionali, la Lega, ma probabilmente anche l’Mpa di Lombardo in Sicilia. Il passaggio dal fumo confuso (e spesso persecutorio) delle ideologie alla concretezza e all’amore della realtà significa anche sviluppare un rapporto profondo con le realtà locali, e quella “fedeltà alle tradizioni” che le forze politiche più radicate e rappresentative del territorio conoscono. Il voto a queste forze, nuove, cresciute negli ultimi anni, è l’interfaccia della bocciatura ai partiti che rappresentavano le ideologie degli ultimi due secoli, ormai trapassate.

Farsi realisticamente carico del presente per costruire il futuro: ormai dovrebbe essere possibile. Prendendosi innanzitutto cura di chi porta con sé il futuro e le sue speranze: il bimbo concepito, che cresce fiducioso nella pancia della madre. Accogliendolo e proteggendolo, aiutiamo anche il futuro del paese.


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