sabato 5 aprile 2008

SOLIDARIETA' ALL'AMICO "DA FORMIGONI".RIFONDAZIONE COMUNISTA DICE CHE" E' COLPA DI FERRARA"

Tratto da Il Foglio del 3 aprile 2008

Questa mattina Giuliano Ferrara ha parlato al quotidiano on line Affaritaliani.it dell’aggressione di ieri pomeriggio a Bologna durante il suo comizio di presentazione della lista “Aborto? No, grazie”:


“Erano piuttosto aggressivi. Io sono uno che sopporta molto bene i fischi. Ma siccome erano così cattivi e violenti, mi è sembrato che per una volta dovessi dimenticarmi di porgere l'altra guangia alla fine del comizio e trattarli come meritivano".

Il sindaco di Bologna è stato il primo a condannare le violenze. “Ha rilasciato dichiarazioni molto belle – ha commentato Ferrara – da bravo sindaco. Sono contento per le sue parole”. In difesa delle forze dell’ordine ha detto di non volere “fare polemiche. Poveracci, stanno lì che cercano di controllare la situazione. Finché i carabinieri impediscono ai centri sociali di linciare gli oratori di parte avversa è un paese democratico. Se fossero riusciti a linciarmi forse parlerei diversamente. Ma non ci sono riusciti".

Fin dalla serata di ieri sono arrivate parole di solidarietà nei confronti di Ferrara da tutti gli schieramenti politici, con qualche isolata eccezione: così se Fausto Bertinotti, candidato premier della Sinistra l’arcobaleno ha detto che “a contestazione a Giuliano Ferrara, a cui rivolgo tutta la mia solidarietà umana e politica per una aggressione, pur stando sul versante esattamente opposto, è del tutto ingiustificabile e va censurata”, Manuela Palermi, candidata nello stesso partito del presidente della Camera ha detto, esprimendo la sua solidarietà alle femministe e ai centri sociali presenti ieri in piazza Maggiore: “Hanno fatto bene. Dovrebbero farlo in tutte le piazze d'Italia”. Dal centrodestra, tra gli altri, la voce di Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia: “La piazza, che dovrebbe essere sempre luogo di incontri e di scambi, è stata palcoscenico scellerato di una volgare rappresentazione di inciviltà. Se è vero che gli uomini rappresentano, sulle proprie gambe, la grandezza delle proprie idee, chi ha offeso Ferrara è rappresentativo di un nulla violento e ingiustificabile”. In mattinata il direttore del Foglio ha ricevuto telefonate di Walter Veltroni, Francesco Rutelli e Goffredo Bettini del Partito democratico. Parlando a Radio 2, il candidato premier dell'Udc Pierferdinando Casini ha detto: "Amo Ferrara e gli sono solidale". Il quotidiano Europa ha scritto: “Giovani fascisti rossi, femministe invecchiate male, circoli antagonisti solo dell'intelligenza, qualche patetico socialista. Una compagnia di scampati segue dovunque Giuliano Ferrara e ieri l’ha aggredito a Bologna. La moratoria dei deficienti, quella sì è un'utopia”. Anche Roberto Formigoni ha parlato dei fatti di Bologna: "Esprimo la mia solidarietà Giuliano Ferrara, un amico, a cui mi lega una profonda condivisione delle motivazioni che lo hanno spinto a presentare la proposta di moratoria dell'aborto. Chi usa la violenza per affermare le sue ragioni non riuscirà ad offuscare la bellezza e la forza di chi sta dalla parte della donna, del bambino e della bambina che hanno diritto di vivere, diritto di non rimanere sole, diritto di essere accompagnate a scoprire quello che il mondo - questo pazzo mondo - è in grado di offrire loro". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, giudica "sbagliato" contestare in modo violento, ma aggiunge: l'unico modo per rispondere alle provocazioni di Giuliano Ferrara sia quello di ignorarlo. Lo si lasci la' a parlare al muro, forse è meglio". L'esponente della Sinistra Arcobaleno Achille Occhetto parlando dalla Bolognina definisce "insopportabile" la violenza delle parole usate da Giuliano Ferrara e propone di calcolare le ore in cui il direttore del 'Foglio' ha parlato in tv per "restituirle alle donne e alle associazioni che sono mute". Infine il presidente del Consiglio Romano Prodi ha scritto a Ferrara: Le contestazioni di cui lei è stato oggetto mi offendono quindi doppiamente: come uomo di governo, che ha sempre il dovere di guardare a questi fenomeni con occhio vigile e attento per evitare derive violente nella società, e come cittadino bolognese. Nell'esprimerle quindi la mia solidarietà e il mio rammarico per quanto èsuccesso, voglio ribadire la mia convinzione (e la mia speranza) che quello di cui lei è stato vittima costituisca un fenomeno isolato e circoscritto che nulla ha a che fare con la libera dialettica politica democratica cui il Paese ha diritto di assistere". Anche Marcello Pera è intervenuto portando la sua solidarietà a Giuliano Ferrara, dicendo che "è inaccettabile che si pretenda di impedire agli altri di parlare e di esprimere le proprie idee per il solo fatto che non si è d'accordo". Dalle forze politiche del capoluogo emiliano sono arrivate attestazioni di stima per il direttore del Foglio; tra gli altri, quelli del sindaco di Bologna e del presidente del consiglio comunale Gianni Sofri; dell'Udc; di Forza Italia; di 'Articolo21'; del coordinatore nazionale del Pd; del segretario provinciale di Confartigianato. Ma c'è anche chi, come il capogruppo in regione del Prc, addebita la colpa a Ferrara accusandolo di provocazione e alla polizia che avrebbe "caricato" senza motivo. Pierluigi Castagnetti, poi, ha affermato che le contestazioni di ieri "non rappresentano sicuramente la civiltà e la tradizione di tolleranza di Bologna e dell'Emilia Romagna".

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