martedì 15 aprile 2008

REGINA COELI

I missionari al centro del ‘Regina Caeli‘Angelus/Regina Coeli - dom 13 apr
il Papa ricorda i religiosi uccisi in terra straniera. E per il suo viaggio in America si affida alla protezione della Madonna e alla preghiera dei fedeli
di Gianluca Barile
Tratto dal sito Petrus il 13 aprile 2008

CITTA’ DEL VATICANO - ''Il loro apostolato e' spesso contrassegnato da un'originalita', da una genialita' che costringono all'ammirazione.


Sono generosi: li si trova agli avamposti della missione, ed assumono i piu' grandi rischi per la loro salute e la loro stessa vita''. Benedetto XVI ha usato queste parole di Paolo VI per esaltare la vocazione dei missionari cattolici, ricordando che due di loro sono stati uccisi negli ultimi giorni in Guinea e Kenya: il religioso francese Joseph Douet, dei fratelli di San Gabriele, assassinato a Kataco nella cappella del collegio da lui stesso fondato, e il sacerdote inglese Brian Thorp, della Societa' missionaria di Mill Hill, trovato morto nella canonica della sua parrocchia di Lamu, nell'arcidiocesi di Mombasa. ''A loro - ha detto il Papa prima della preghiera del Regina Caeli - va la nostra grata ammirazione insieme con la preghiera di suffragio. Preghiamo pure - ha aggiunto - perche' sia sempre piu' nutrita la schiera di quanti decidono di vivere radicalmente il Vangelo mediante i voti di castita', poverta' e obbedienza: sono uomini e donne che hanno un ruolo primario nell'evangelizzazione. Di essi, alcuni si dedicano alla contemplazione e alla preghiera, altri ad una multiforme azione educativa e caritativa, tutti pero' sono accomunati da un medesimo scopo: quello di testimoniare il primato di Dio su tutto e diffondere il suo Regno in ogni ambito della societa'''. Il missionario francese ucciso in Guinea aveva 62 anni ed e' stato colpito mentre pregava solo nell'internato che aveva fondato a Kataco, nella Guinea Orientale. E' stato assalito da individui che lo hanno legato e gli hanno messo un sacco in testa e il movente sembra essere un furto. Aveva invece 77 anni il sacerdote inglese della Societa' missionaria di Mill Hill ritrovato senza vita dalla domestica nella canonica della sua parrocchia non lontano da Mombasa, apparentemente vittima di una rapina a mano armata. Aveva seguito la vocazione religiosa dopo la morte del fratello minore nel 1967 che lo aveva preceduto come missionario. Era in Africa dal 1973 e parroco di Lamu dal 1999. Ai 40mila fedeli presenti in Piazza San Pietro, il Pontefice ha poi indicato la figura di San Paolo, l'Apostolo delle genti, al quale e' dedicata la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che si è celebrata nelle scorse ore. ''Quest'anno - ha rilevato Benedetto XVI - la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni si colloca nella prospettiva dell'Anno Paolino, che avra' inizio il 28 giugno prossimo. Il Signore chiamo' Paolo ad essere 'ministro del Vangelo': in lui vocazione e missione sono inseparabili. Egli rappresenta, pertanto, un modello per ogni cristiano, in maniera particolare per i missionari 'ad vitam', cioe' per quegli uomini e quelle donne che si dedicano totalmente ad annunciare Cristo a quanti ancora non l'hanno conosciuto: una vocazione, questa, che conserva tuttora la sua piena validita'''. ''Questo servizio missionario - ha continuato il Papa - svolgono, in primo luogo, i sacerdoti, dispensando la Parola di Dio e i Sacramenti, e manifestando con la loro carita' pastorale a tutti, soprattutto ai malati, ai piccoli, ai poveri, la presenza risanatrice di Gesu' Cristo. Rendiamo grazie a Dio per questi nostri fratelli che si spendono senza riserve nel ministero pastorale, suggellando talora la fedelta' a Cristo con il sacrificio della vita'' ma, ha rilevato, ''non va dimenticato che anche quella al matrimonio cristiano e' una vocazione missionaria: gli sposi, infatti, sono chiamati a vivere il Vangelo nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nelle comunita' parrocchiali e civili e in certi casi, inoltre, offrono la loro preziosa collaborazione nella missione ad gentes''. Dopo la preghiera del Regina Caeli in lingua polacca, Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli di ''pregare affinche' nel mondo non manchino operai nella messe del Signore. Voglio altresi' incoraggiare i giovani - ha detto - affinche' trovino la forza di seguire la voce di Cristo''. Il Papa, che martedi' prossimo partira' per Washington e New York, ha voluto quindi affidare alla Vergine questo suo ottavo viaggio internazionale e ha chiesto ai fedeli di tutto il mondo di sostenerlo in questi giorni con le loro preghiere. "Affido a Lei, Maria, Madre della Chiesa e Regina della Pace - ha detto il Pontefice prima della preghiera del Regina Coeli - la speciale esperienza missionaria che vivro' nei prossimi giorni con il viaggio apostolico negli Stati Uniti d'America e la visita all'Onu, mentre chiedo a voi tutti di accompagnarmi con la vostra preghiera". Il Papa ha parlato del suo prossimo viaggio anche dopo la preghiera del Regina Caeli, rivolgendosi ai fedeli di lingua inglese. ''Cari fratelli e sorelle - sono state le sue parole -, chiedo a tutti voi di pregare per il successo della mia visita, affinche' sia un tempo di spirituale rinnovamento per tutti gli americani''. ''In Cristo - ha ricordato - e' la nostra speranza. Cristo e' il fondamento della nostra speranza di pace, di giustizia e di liberta' che scorre nella legge di Dio basata sul comandamento dell'amore”.




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