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Tempi num.8 del 22/02/2007
di Risè Claudio
Con questo blog desidero dare la possibilita' a tutti di leggere articoli ,commenti ,interventi che mi aiutano a guardare la realta', a saperla leggere ed essere aiutati a vivere ogni circostanza positivamente. Mounier diceva "la vita e' arcigna con chi le mette il muso" (lettere sul dolore). E' importante saper abbracciare la realta' tutta per poter vivere la giornata con letizia.
"la coscienza del peccato è un segno che l'anima non è morta, che è viva. Sono proprio i santi ad avvertire con più lucida drammaticità il proprio male. San Francesco si considerava il peggiore dei peccatori e questo non gli impediva di parlare di Cristo"
"«Forse una realtà come la vostra», disse Bartoletti, «non ha bisogno di uno Statuto, perché è la vostra amicizia il vostro Statuto. Non avrei mai creduto che si potesse fare un'organizzazione così stretta e così impavida e così sicura solo per amicizia». Ecco, questo può essere il punto per spiegare cos'è l'amicizia."
Nel gesto dell’assoluzione, pronunciata a nome e per conto della Chiesa, il confessore diventa il tramite consapevole di un meraviglioso evento di grazia. Ottemperando con docile adesione al Magistero della Chiesa, egli si fa ministro della consolante misericordia di Dio, evidenzia la realtà del peccato e manifesta al tempo stesso la smisurata potenza rinnovatrice dell'amore divino, amore che ridona la vita. La confessione diventa quindi una rinascita spirituale, che trasforma il penitente in una nuova creatura. Questo miracolo di grazia solo Dio può operarlo, e lo compie attraverso le parole e i gesti del sacerdote. Sperimentando la tenerezza e il perdono del Signore, il penitente è più facilmente spinto a riconoscere la gravità del peccato, più deciso nell’evitarlo per restare e crescere nella riannodata amicizia con Lui.
"È necessario che usciamo da questa unilateralità di prospettive propria dell’attivismo occidentale per non degradare la Chiesa a un prodotto del nostro fare e pianificare. La Chiesa non è un manufatto finito, ma seme vivente di Dio che vuole svilupparsi e arrivare a maturazione. Per questo essa ha bisogno del mistero mariano, anzi è essa stessa mistero di Maria. Può esserci in essa fecondità solo se si sottomette a questo segno, solo cioè se diventa terra santa per la parola. Dobbiamo accettare il simbolo del suolo fertile, dobbiamo nuovamente divenire uomini che aspettano, raccolti nel proprio intimo, persone che nella profondità della preghiera, dell’anelito e della fede danno spazio alla crescita.".
( Joseph Card. Ioseph Ratzinger)
"Ben prima del Concilio Vaticano II, Giussani insisteva sul concetto che se la fede non cambia e non umanizza la vita dell'uomo, della società, non conta nulla; se la fede in Cristo non crea una "cultura nuova", oltre che in noi un "uomo nuovo", non conta nulla. Giussani metteva con forza, noi ragazzi e giovani preti, di fronte alla bellezza della fede, ma anche alla responsabilità di aver ricevuto da Dio questo dono di cui tutti hanno bisogno. Era un modo originale, appassionante, di intendere l'essere cristiano".
"IL CRISTIANESIMO E’ UN FATTO. CRISTO E’ VISSUTO IN MEZZO A NOI E TRA NOI. E’ DUNQUE UN MODUS VIVENDI E OPERANDI CHE INGLOBA IL QUOTIDIANO DI CIASCUNO DI NOI “.(GIUSSANI)
A riguardo l’allora card. Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI , scrisse “ MI SEMBRA CHE IL PUNTO FONDAMENTALE PER DON GIUSSANI E’ CHE IL CRISTIANESIMO NON E’ UNA DOTTRINA, MA E’ UN AVVENIMENTO , UN INCONTRO CON UNA PERSONA E DA QUESTO AVVENIMENTO DI UN INCONTRO NASCE UN AMORE, NASCE UNA AMICIZIA, NASCE UNA CULTURA, UNA REAZIONE E UN’AMICIZIA NEI DIVERSI CONTESTI “.
"Tu, Signore, che sei ancora come assente, diventa presente nella mia vita! Alzandoci ogni mattina, diciamo per prima cosa col cuore questo "Tu" a Colui che ci sta accompagnando, al Destino che è Lui stesso, per il quale ci ha fatto e, che costituisce la stessa carne, le stesse ossa della nostra natura, della natura della nostra persona. Una giornata passata per grazia di Dio nella coscienza della Sua presenza, del rapporto con Lui, è una giornata vittoriosa anche se è stata piena di dolori."
"non voglio dire che bisogna promuovere la sofferenza, ma quello che dico è che ogni bambino o bambina, anche che abbiano malattie gravi, hanno il diritto di vivere, ed il sistema medico deve far di tutto perché questa vita ci sia”.
L’essere uomini, il salvare, per usare un termine che non è soltanto religioso, il salvare la nostra umanità costituisce sempre, qualunque cosa facciamo, esplicitamente o implicitamente, il criterio ultimo: anche quando sbagliamo, sbagliamo per salvare la nostra umanità, per godere di più la nostra umanità, nell’illusione di affermare di più la nostra umanità. Essa è il criterio in base al quale noi sentiamo e giudichiamo tutto. La nostra umanità!
3 giugno 2003.
Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 3 giugno 2003, Memoria dei Santi Carlo Lwanga e Compagni, Martiri.
Joseph Card. Ratzinger
Prefetto
Le presenti Considerazioni non contengono nuovi elementi dottrinali, ma intendono richiamare i punti essenziali circa il suddetto problema e fornire alcune argomentazioni di carattere razionale, utili per la redazione di interventi più specifici da parte dei Vescovi secondo le situazioni particolari nelle diverse regioni del mondo: interventi destinati a proteggere ed a promuovere la dignità del matrimonio, fondamento della famiglia, e la solidità della società, della quale questa istituzione è parte costitutiva
Marco Mazzi
Presidente Associazione Famiglie per l’Accoglienza
Una cultura individualista invade la nostra vita, il clima che respiriamo, le nostre famiglie i nostri figli quello che abbiamo di più caro. A volte travestita di rispetto, di libertà di fare quel che si vuole purchè non dia fastidio a nessuno
L’Università di Harvard punta di più su religione ed etica nel piano di studio
Roma (Agenzia Fides) - E’ la più grande rivoluzione culturale che Harvard abbia conosciuto dagli anni Settanta:
La Chiesa sulla famiglia ha il dovere di parlare. Chi vuole, ascolta. Ma non le si chieda di tacere. Sulla famiglia, sul matrimonio, esiste una verità che la Chiesa non può tacere e che i credenti sono chiamati a preservare, oltre che a vivere e a testimoniare. Perché si ritiene sia patrimonio di tutti, dell'intera società.
il Papa si è soffermato sul tema: "Le donne a servizio del Vangelo".
In primo luogo, il pensiero va naturalmente alla Vergine Maria, che con la sua fede e la sua opera materna collaborò in modo unico alla nostra Redenzione, tanto che Elisabetta poté proclamarla «benedetta fra le donne» (Lc 1,42), aggiungendo: «beata colei che ha creduto» (Lc 1,45). Divenuta discepola del Figlio, Maria manifestò a Cana la totale fiducia in Lui (cfr Gv 2,5) e lo seguì fin sotto la Croce, dove ricevette da Lui una missione materna per tutti i suoi discepoli di ogni tempo, rappresentati da Giovanni (cfr Gv 19,25-27).Ci sono poi varie donne, che a diverso titolo gravitarono attorno alla figura di Gesù con funzioni di responsabilità.
I Vangeli ci informano che le donne, a differenza dei Dodici, non abbandonarono Gesù nell’ora della Passione (cfr Mt 27,56.61; Mc 15,40). Tra di esse spicca in particolare la Maddalena, che non solo presenziò alla Passione, ma fu anche la prima testimone e annunciatrice del Risorto (cfr Gv 20,1.11-18). Proprio a Maria di Magdala San Tommaso d'Aquino riserva la singolare qualifica di «apostola degli apostoli» (apostolorum apostola), dedicandole questo bel commento: «Come una donna aveva annunciato al primo uomo parole di morte, così una donna per prima annunziò agli apostoli parole di vita» (Super Ioannem, ed. Cai, § 2519).
Da non perdere Domenica prossima 18 febbraio 2007 alle 17.30 su Rete 4 la puntata di
VITE STRAORDINARIE su Don Luigi Giussani. Lo speciale contiene interviste nuove, filmati mai trasmessi e un'intervista finale a Don Julian Carron.
Qui sotto riporto un articolo comparso su avvenire.
"Diceva S. Agostino: "Sono tempi cattivi, tempi travagliati": così dicono gli uomini. I tempi siamo noi: come noi siamo, così sono i tempi. Cerchiamo di vivere bene ed i tempi saranno buoni".
PER IL CORAGGIO DI VIVERE E DI FAR VIVERE
MANIFESTO
PER LA GARANZIA DI UNA PRESA IN CARICO GLOBALE:
DI TRATTAMENTO, CURA E SOSTEGNO E
CONTRO L’ABBANDONO, L’ACCANIMENTO E L’EUTANASIA NEL NOSTRO PAESE
Alla materna protezione della Vergine Immacolata vorrei ora affidare, con la preghiera dell’Angelus, i malati e i sofferenti nel corpo e nello spirito del mondo intero.
ricordiamoci di questa possibilita'il decreto lo potete trovare sul blog
lo metto nuovamente sotto per facilitare le operazioni
Intervento del Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia
WASHINGTON, sabato, 10 febbraio 2007
Gli effetti collaterali del caso Welby
La vicenda di un uomo che, grazie alla "pietà" di un primario,
ha firmato la propria richiesta di morte. Senza saperlo.
Si è salvato solo per l'"insensibile" disubbidienza di un medico di guardia di A Cura Del Clu
L'Osservatore Romano: “La famiglia ferita: arrivano i ‘Dico’”
ROMA, venerdì, 9 febbraio 2007 Riportiamo di seguito un articolo pubblicato dall'edizione quotidiana in italiano de “L'Osservatore Romano” del 10 febbraio dal titolo: “La famiglia ferita: arrivano i ‘Dico’” sul “Sì del Cdm al ddl Pollastrini-
Il rischio, in effetti, è che il volontariato possa ridursi a semplice attivismo. Se invece resta vitale la carica spirituale, può comunicare agli altri ben di più che le cose materialmente necessarie: può offrire al prossimo in difficoltà lo sguardo di amore di cui ha bisogno (cfr Enc. Deus caritas est, 18)
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Cari amici delle Misericordie d’Italia!
Sono lieto di accogliervi e rivolgo il mio cordiale benvenuto....
"Il rischio, in effetti, è che il volontariato possa ridursi a semplice attivismo. Se invece resta vitale la carica spirituale, può comunicare agli altri ben di più che le cose materialmente necessarie: può offrire al prossimo in difficoltà lo sguardo di amore di cui ha bisogno" (cfr Enc. Deus caritas est, 18)
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Cari amici delle Misericordie d’Italia!
Sono lieto di accogliervi e rivolgo il mio cordiale benvenuto....
Gianfranco Fini ha inviato una lettera ai vertici del suo partito per tracciare le linee guida politico-culturali della nuova An
Carissima Laura
Ho messo la tua mail sul blog
Vorrei pero' farti presente che Cesana chiedeva a tutti di andare a fondo
Cioe' di dare le ragioni del nostro gesto
IL FOGLIO 7 FEBBRAIO 2007
Per Bellieni presto nasceranno solo i sopravvissuti alla diagnosi prenatale
E' molto bella questa storia .
Non perche' l'esito finale e' stato positivo ma per come i genitori hanno vissuto tutta la vicenda.
Un abbandono totale a Cristo.
Un inno alla vita:
Cari amici,
voglio comunicarvi che la mia nipotina Down è morta oggi pomeriggio. Si chiamava Daniela.
intervista di Giancarlo MazzucaIl Resto del Carlino, 31 gennaio 2007
Riportiamo l’articolo pubblicato nella prima pagina dell’edizione italiana de “L’Osservatore Romano” ( 5-6 Febbraio 2007) in risposta alle dichiarazioni del conduttore Pippo Baudo contro Benedetto XVI, dopo la morte dell'ispettore di Polizia Filippo Raciti, avvenuta durante gli scontri di venerdì scorso a Catania in occasione della partita di calcio tra la squadra locale e il Palermo.
se la donna impara a non sentirsi debole, a non temere ciò che non può prevedere, impara davvero ad essere una grande mamma; perché la dote principale di una mamma è avere una certezza: che il figlio non è «sua proprietà», e il figlio, amato, vezzeggiato, coccolato, cullato, ma non «posseduto come si possiede un soprammobile », gliene sarà per sempre grato; così sarà libero di crescere e di ricambiarne l’amore.
"Come io vi ho amato,
così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Gv 13,34)
Cari giovani,
D E C R E T O
Sono concesse ai fedeli speciali Indulgenze
nella ricorrenza della «15a Giornata Mondiale del Malato»
L'anonimo e' il nostro amico Marco Martinelli e lo ringraziamo per il lavoro che ha fatto.
Ringraziamolo continuando noi a lavorare insieme.
Al centro del mondo dostoevskiano dunque c’è «l’uomo, e nell’uomo si fa presente il mistero stesso di Dio. La vita dell’uomo è lo scontro del male e del bene; il problema del male e la concezione del bene dominano tutti i romanzi, e il bene e il male suppongono la libertà, postulano Dio» (p. 143). In Dio c’è la vita e la pace, senza Dio c’è la disgregazione e la rovina
Vivere come se Dio non ci fosse. I cattolici e la
battaglia per l’egemonia
(CESANA DA IL FOGLIO 1 FEBBRAIO)
come richiesto invio copia degli appunti dalla sintesi di cesana.