lunedì 19 febbraio 2007

"DON GIUSSANI VITA DI UN AMICO

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Nel secondo anniversario della morte di Don Luigi Giussani , una delle più eminenti personalità cristiane del nostro secolo.

di Fernando Ciarrocchi
"IL CRISTIANESIMO E’ UN FATTO. CRISTO E’ VISSUTO IN MEZZO A NOI E TRA NOI. E’ DUNQUE UN MODUS VIVENDI E OPERANDI CHE INGLOBA IL QUOTIDIANO DI CIASCUNO DI NOI “.(GIUSSANI)

A riguardo l’allora card. Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI , scrisse “ MI SEMBRA CHE IL PUNTO FONDAMENTALE PER DON GIUSSANI E’ CHE IL CRISTIANESIMO NON E’ UNA DOTTRINA, MA E’ UN AVVENIMENTO , UN INCONTRO CON UNA PERSONA E DA QUESTO AVVENIMENTO DI UN INCONTRO NASCE UN AMORE, NASCE UNA AMICIZIA, NASCE UNA CULTURA, UNA REAZIONE E UN’AMICIZIA NEI DIVERSI CONTESTI “.



Il prossimo 22 febbraio 2007 segna il secondo anno della morte del grande Don Luigi Giussani, uno dei pilastri della cultura cristiana del nostro ultimo secolo. Don Giussani però non ha cessato mai di esserci.

E’ presente nella mente e nei cuori di tantissimi ragazzi, ragazze , uomini e donne. Il suo ricordo, il suo pensiero, le sue intuizioni, la sua inconfondibile voce roca , il suo sincero e appassionato partecipare sempre e comunque, ma soprattutto, quando era chiamato a relazionare , sono tratti indelebili nella memoria di tutti coloro che in qualche modo l’hanno seguito, apprezzato, studiato e continuano a farlo.

Don Giussani, non scrivo è stato, ma scrivo è un personaggio indelebile che il tempo e la storia non scalfiranno mai, ma neppure minimamente. Ci ha lasciato, in primis, un’eredità incommensurabile, la compagnia del movimento. Una compagnia fatta di gente che vive , lavora, soffre, si impegna, ma che riconosce nel quotidiano la presenza di Colui che ci redime, ci guida e ci salva.

E’ di Don Giussani l’affermazione più che vera, che ha costituito la chiave di volta in un momento storico come quello del 1968 e anni successivi, quando ebbe a dire “ cari amici, ma cosa che crediate che sia il cristianesimo? Una filosofia? Una mera religione ? Un prontuario di cose che si possono o non si possono fare ? Nulla di tutto questo .

IL CRISTIANESIMO E’ UN FATTO. CRISTO E’ VISSUTO IN MEZZO A NOI E TRA NOI. E’ DUNQUE UN MODUS VIVENDI E OPERANDI CHE INGLOBA IL QUOTIDIANO DI CIASCUNO DI NOI “.

A riguardo l’allora card. Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI , scrisse “ MI SEMBRA CHE IL PUNTO FONDAMENTALE PER DON GIUSSANI E’ CHE IL CRISTIANESIMO NON E’ UNA DOTTRINA, MA E’ UN AVVENIMENTO , UN INCONTRO CON UNA PERSONA E DA QUESTO AVVENIMENTO DI UN INCONTRO NASCE UN AMORE, NASCE UNA AMICIZIA, NASCE UNA CULTURA, UNA REAZIONE E UN’AMICIZIA NEI DIVERSI CONTESTI “.

Da qui poi nasce il movimento di Gioventù Studentesca, poi , Comunione e Liberazione ed infine il riconoscimento Pontificio del movimento di cui, proprio, quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario.
Un riconoscimento così autorevole ch reca la firma dell’allora Pontefice, Giovanni Paolo II.
Il prossimo 24 marzo in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI , proprio per il venticinquesimo, terrà un’udienza a tutto il movimento.

Dunque, un appuntamento da non perdere unitamente ad un’altra iniziativa. Martedì 20 febbraio , edito dalla Piemme, sarà nelle librerie il nuovo testo del brillantissimo giornalista, Renato Farina, “Don Giussani vita di un amico”. Non poteva esserci modo migliore per ricordare il Gius nel secondo anniversario della sua dipartita. Il testo è, ovviamente, dedicato al sacerdote brianzolo , scomparso lo scorso 22 febbraio 2005, e contiene documenti fotografici ed epistolari davvero inediti.

Tra i documenti fino ad oggi non noti vi è una missiva rivolta ai fedeli , scritta da un Don Giussani appena venticinquenne e precede di pochi giorni la scadenza elettorale del 18 aprile 1948. La lettera datata 12 aprile 1948, appunto, invita a seguire le indicazioni del Papa e dei vescovi per la prossima scadenza elettorale , una delle più decisive della storia repubblicana. Il tema è ancora oggi di grande attualità: il legame tra i cattolici e le autorità ecclesiali. Giussani a riguardo usò toni perentori e inequivocabili “ Chi non ubbidisce al Papa non può dirsi cristiano”.

Tutto questo ed altro lo possiamo leggere nel testo del grande giornalista Renato Farina, che come egli steso scrive, “ sono tra i pochi fortunati che nella vita ha avuto la fortuna di avere accesso quando volevo, ad una delle più grandi personalità ( Don Giussani) di quest’ultimo secolo” ( Libero, del 15/ 02/ 2007) .

Comunque sia un’imperitura gratitudine a te caro Don Giusssani sempre vivo tra noi.

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