lunedì 12 febbraio 2007

LA MENZOGNA DELLA LEGGE ,IL CUORE DELL' UOMO

Editoriale di MEDICINA & PERSONA 9 febbraio 2007
"Diceva S. Agostino: "Sono tempi cattivi, tempi travagliati": così dicono gli uomini. I tempi siamo noi: come noi siamo, così sono i tempi. Cerchiamo di vivere bene ed i tempi saranno buoni".



Adesso è tutto chiaro. La ricetta sembrava quella di sempre. Agitare lo spettro dell’"eutanasia clandestina", aggiungere un "pizzico" di casi limite (il povero Welby), mescolare il tutto con il "libero arbitrio" (nessuno deve decidere per te! (pdf)) ed infine (non guasta mai!) aggiungere una bella "guerra" fra laici e cattolici -moderni e adulti- e cattolici oscurantisti, (pdf 1. pdf 2), con il consueto stuolo di "testimonial" mediatici (Veronesi). E poi scioperi della fame ad oltranza, per arrivare finalmente alla raccolta di firme per il referendum! Chi ha conservato un pizzico di onestà direbbe: "L’eutanasia in Italia è reato". Lo ha ribadito con forza anche il nuovo Codice Deontologico dei Medici, subito vergognosamente tradito (pdf) dal pronunciamento dell’Ordine di Cremona nei confronti del Dott. (?) Riccio (pdf 1, pdf 2). Persino Veronesi aveva dichiarato che dal punto di vista "morale" si è trattato di "suicidio" (evidentemente assistito).(pdf)
Chi ragiona in termini di strategia politica potrebbe allora prevedere la raccolta di firme per una legge ad hoc, per sostenere quanto già nel gennaio u.s. si afferma (come se fosse una vittoriosa conquista) nel mensile Micromega, massimo esponente della odierna ideologia vincente: "[..] la logica dei due capisaldi - autodeterminazione e rifiuto dei trattamenti medici - porta diritto alla forma più radicale della autodeterminazione di sè, fino al suicidio assistito". Grande conquista, appunto quella di una concezione di libertà che distrugge l'uomo, lo porta al suicidio. Grande conquista, asserita in un articolo come se lo fosse. Invece è pura follia.
Stavolta c’è una novità: non è necessaria nessuna battaglia aperta a favore dell'eutanasia, nessun movimento di popolo per la conquista del diritto di morire, niente scioperi della fame o raccolta di firme. Contrordine compagni! Con l'ideologia utilitarista al potere, ormai, è tutto molto più semplice: si può ottenere lo stesso risultato trasformando i medici in meri esecutori dei desideri del paziente (o dei suoi "rappresentanti legali") rendendo vincolante il testamento biologico ed eliminando quella forma barbarica ed oscurantista di libertà che si chiama obiezione di coscienza. (pdf)
Non preoccupatevi, se farete tutto ciò che è giusto, cioè tutto quello che lo Stato (la Legge) suggerisce, non dovrete rispondere davanti a nessun tribunale. Non stupisce che all’interno della maggioranza, gestita da "cattolici adulti ed illuminati", ingenui ed affascinati dalla modernità, non ci si accorga di nulla. Stupisce invece che alla Commissione Giustizia abbia votato a favore dell’abolizione del diritto all’obiezione di coscienza, anche il capogruppo di Forza Italia, subito osannato da Repubblica.
C'è però un tribunale, l'ultimo, quello della propria coscienza, quello davanti al quale nessun cuore umano può barare, e che non è ingannabile, mai; davanti a questo ultimo tribunale il cuore dell'uomo non riesce a stare tranquillo se ha mentito, se non è nella verità.
Diceva S. Agostino: "Sono tempi cattivi, tempi travagliati": così dicono gli uomini. I tempi siamo noi: come noi siamo, così sono i tempi. Cerchiamo di vivere bene ed i tempi saranno buoni".
Come ha di recente osservato Giancarlo Cesana in un recente articolo su Il Foglio: "[..] senza la pretesa di un’egemonia culturale, ma con il coraggio di una testimonianza (che implica anche il sacrificio) circa la bellezza e positività della vita". (pdf)

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