mercoledì 7 febbraio 2007

DALL'ANGELUS DI DOMENICA SCORSA

Ascoltiamo e meditiamo le parole del SANTO PADRE e cerchiamo di aiutarci ad andare a fondo a questi richiami.
E' nostro dovere di discepoli stare accanto al nostro Padre terreno e sostenerlo con la testimonianza delle nostre vite.
La vita, che è opera di Dio, non va negata ad alcuno, neppure al più piccolo e indifeso nascituro, tanto meno quando presenta gravi disabilità.
Quest’oggi si celebra in Italia la Giornata per la vita, promossa dalla Conferenza Episcopale sul tema: "Amare e desiderare la vita". Saluto cordialmente quanti sono convenuti in Piazza San Pietro per testimoniare il loro impegno a sostegno della vita dal concepimento fino al suo termine naturale. Mi unisco ai Vescovi italiani per rinnovare l’appello più volte lanciato anche dai miei venerati predecessori a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, affinché si mostrino accoglienti verso il grande e misterioso dono della vita. La vita, che è opera di Dio, non va negata ad alcuno, neppure al più piccolo e indifeso nascituro, tanto meno quando presenta gravi disabilità. Allo stesso tempo, facendo eco ai Pastori della Chiesa in Italia, invito a non cadere nell’inganno di pensare di poter disporre della vita fino a "legittimarne l’interruzione con l’eutanasia, magari mascherandola con un velo di umana pietà".

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