mercoledì 30 aprile 2008

ESERCIZI DI FRATERNITA'

di Comunione e Liberazione
QUESTA
È LA VITTORIA
CHE VINCE
IL MONDO:
LA NOSTRA
FEDE.


NON RIVISTI DALL'AUTORE
RIMINI 25-27 APRILE 2008

RICHIAMO PAPA ALL'ONU

Il richiamo del PAPA e' forte e chiaro.
«le vittime degli stenti e della disperazione, la cui dignità umana viene violata impunemente, divengono facile preda del richiamo alla violenza e possono diventare in prima persona violatrici della pace». In quest’ottica ha affidato all’Onu, che Papa Wojtyla definì «una famiglia di nazioni»,
Il richiamo e' fatto ai membri dell'ONU ma e' facilmente trasportabile a tutte le situazioni.
Vivere costantemente in una societa' che premia il disonesto,il prepotente l'arrogante,non aiuta certamente a continuare sulla retta via.
Accorgersi quotidianamente di vivere all'interno di una societa' ostile a tutte le diversita' deboli
provoca le persone e spesso le porta all'esasperazione.
La nascita di questo blog ha queste ragioni.
Ho bisogno costantemente di cercare le ragioni che mi permettono di vivere il quotidiano con letizia.
Cerco articoli che mi fanno alzare lo sguardo che mi spostano l'orizzonte.
Cerco persone,amici che condividano con me un pezzo di strada.
Che mi aiutino a non riepiegarmi su di me.
Imparo cosi' che non serve a nulla irritarsi se si trova il parcheggio dei disabili occupato ,se superando la fila alle casse ci si sente giudicati ,se gli amici chiamano "loro tuo figlio che ha un suo nome"se chi ritenendosi buono dice"poverino"!Imparo che un sorriso vale piu' di un mangiarsi il fegato.
Ho imparato che il disabile e' piu' aiutato del multihandicap,che il bambino trascurato suscita pieta' mentre il bimbo disabile che si presenta bene perde ogni diritto.
Ho imparato ad essere piu' libera perche' sempre piu' certa che ogni circostanza che mi viene data puo' essere l'occasione di avvicinarmi sempre piu' al mio Destino

TRE PAPI ALL'ONU UN'UNICA VOCE IN DIFESA DELL'UOMO

In ginocchio a Ground Zero, luogo del dolore e della sconfitta dell’uomo, Benedetto ha pregato in silenzio per le vittime del terrorismo e per quanti vivono nell’odio, ma ha affermato senza mezzi termini che «le vittime degli stenti e della disperazione, la cui dignità umana viene violata impunemente, divengono facile preda del richiamo alla violenza e possono diventare in prima persona violatrici della pace».

In quest’ottica ha affidato all’Onu, che Papa Wojtyla definì «una famiglia di nazioni», il compito di intervenire quando uno Stato non è in grado di difendere i diritti del suo popolo, prevenendo i conflitti e incoraggiando il dialogo.

Parola e parole di Gennaro Matino
Tratto da Avvenire del 29 aprile 2008

FAMIGLIA

Famiglia di Claudio Risé
Tratto da Il Mattino di Napoli del 28 aprile 2008


Siamo sicuri che l’Italia pensi che la famiglia sia utile? Le dichiarazioni ufficiali non si stancano di ripeterlo, ma i comportamenti fanno pensare a modelli diversi, tipo Unione Sovietica, dove la famiglia venne quasi totalmente sostituita dai servizi sociali.

COSA MI HA SUSCITATO L'ARTICOLO DI RISE'

L'articolo di Rise' mette bene in evidenza la poverta' culturale di cui siamo circondati.
E' facile prendersela con i deboli con chi si sa non avrà reazioni violenti.
Questi poveri genitori,ignari di quanto accaduto ,si vedono portar via i figli ,si sentono sotto accusa.Certamente le strutture devono dimostrare che lavorano,che ci sono quindi a loro conviene agire sui piu' deboli.
L'articolo di Rise' mette bene in evidenza la poverta' culturale di cui siamo circondati.

E' facile prendersela con i deboli con chi si sa non avrà reazioni violenti.

Questi poveri genitori,ignari di quanto accaduto ,si vedono portar via i figli ,si sentono sotto accusa.Certamente le strutture devono dimostrare che lavorano,che ci sono quindi a loro conviene agire sui piu' deboli.

In Italia ci sono situazioni assurde,in molti appartamenti,dati in dotazione a famiglie di extracomunitari tutti sanno che circolano e pernottano persone senza soggiorno.

Tutti sanno che i ragazzini di queste famiglie sono spesso usati per abusi o trastulli ma tacciono perche' temono.

Non c'e' nessuna assistente sociale che si muoverebbe a denunciare ,nessuno sarebbe disposto anche se ci fosse un premio di 100000 euro .

Ma i genitori dei fratellini sono persone umili,lavorano,mandano in modo decoroso i loro figli a scuola,sono pero'dei diversi ormai in Italia.

E' gente che ancora crede nella giustizia,e' gente che certamente si lascia maltrattare senza reagire e' gente di altri tempi.

Gente perbene in un'Italia allo sfacelo.Questa notizia e' passata quasi in punta di piedi.

Vi ricordate di quel padre accusato di violenze nei confronti della sua piccola.

Era un insegnante una persona per bene.

Nessuno lo ha ascoltato,l'hanno allontanato ,l'hanno calunniato gli hanno rovinato la vita .

La sua bimba aveva un tumore .

Il male si era insediato nella sede sbagliata per i medici e le assistenti.

La grande leggerezza ha lasciato il padre lontano dai suoi cari .La giustizia e'frettolosa quando si tratta di allontanare e' lentissima poi a riconoscere i suoi errori.

Questo povero padre ,non ha avuto nemmeno la possibilita' di essere accanto alla moglie quando hanno diagnosticato il male della piccola.

La bimba e' morta ,tutti si sono dimenticati ma quel padre come stara' vivendo ancor oggi?

Che strana la vita...ormai siamo in un'Italia che premia i malfattori,che aiuta i prepotenti,e alzando la bandiera del buonismo permette la delinquenza ,la vera delinquenza e se la prende con i deboli con gli indifesi.

La famiglia ,(quella che un tempo era ritenuta normale)sta scomparendo,al suo posto ci sono situazioni che rasentano l'assurdo.

Abbiamo una societa' allo sfascio tutti pretendono nessuno vuole dare.

Chi con fatica cerca di vivere seguendo tradizioni che stanno scomparendo viene messo alla gogna.Claudio Rise' spera in un possibile cambiamento.Certamente e' bene sperare che il nuovo governo possa arginare anche se ,lavorare in un'Italia senza identita' senza valori,con politici che appartengono allo stesso impasto ritengo che sia un lavoro arduo.










martedì 29 aprile 2008

IL CASO FORMIGONI RACCONTATO DALL'INTERNO DALLE VISCERE

Tempi lombardi • Il governatore intrappolato dalla prepotenza leghista e dalle astuzie del Cav. (storia inquieta di una leadership cattolica)
di Luigi Amicone
Tratto da Il Foglio del 26 aprile 2008

SI ERA INNAMORATA DI UN SOLDATO INGLESE RAGAZZINA IRACHENA SGOZZATA DAL PADRE

di Gian Micalessin
Tratto da Il Giornale del 28 aprile 2008

Rand che urla. Rand che fugge. Rand a terra. Rand con i due fratelli su di lei e la scarpa del padre orco sul collo. Una zampata che le toglie il fiato, le fa sputare aria e vita. Ma Abdel Qader Ali il padre belva non s’accontenta. Alza il piede, afferra un coltello, l’affonda nella figlia immobile, le sfigura il viso, le squarcia il seno, ne dissacra il pube, alza lo sguardo ferino esplode nell’ultimo osceno tripudio: «Ho lavato il disonore».

UNA MOSTRA SUI PRIMI PASSI DEL GIOVANNINO DISEGNATORE E SUI SUOIGRANDI MAESTRI

E il giovane Guareschi si laureò a pieni voti all’università dell’ironia Giovannino Guareschi - lun 28 apr

Tratto da Il Giornale del 28 aprile 2008

La galleria San Ludovico, la Biblioteca Palatina, il Castello dei burattini, il Convitto nazionale Maria Luigia. Questi i luoghi di Parma dove, fino all’1 giugno (sede principale San Ludovico, dalle ore 10 alle 19, chiuso il martedì) si può visitare la mostra «Guareschi, nascita di un umorista», a cura di Guido Conti e Giorgio Casamatti.

CRONACA DI UN CONCERTO SUI GENERIS

....trovano la redenzione guardando la Madonnina, perché per entrare in quella chiesa "troppo grande" che è il Duomo forse non ci vuole il telepass, ma basta fare 40 passi. Che vicino alla Madonnina c'è posto per tutti, basta avere l'umiltà di fare quei passi.....

Un cantante dialettale e i suoi 40 passi verso il Mistero
di Paolo Vites
Tratto da Tempi del 22 aprile 2008

lunedì 28 aprile 2008

MARCO DE SIMONI SEGNALA UN LIBRO

Gentile Tiziana,
un caro saluto e complimenti per il tuo blog,
ti mando l'informazione di un libro che sara' disponibile in libreria dal 30 aprile.
Il libro tratta le derive in USA raggiunte dal marketing legato
alla fede, dalle megachiese ai televangelisti.
Con un saggio di Bruno Ballardini sull'Italia.
Con preghiera di diffusione !!
un saluto
Marco De Simoni

I PERICOLI CHE SONO DAVANTI A NOI

. Bisogna ricordare una cosa apparentemente ovvia, che insegnare richiede responsabilità, amore per i giovani, ma anche capacità di trasmettere esempi e valori, senza i quali la scuola può divenire un luogo di cui aver paura, un inferno come è accaduto alla ragazza vittima dell’aggressione. Per questo da sempre la Chiesa impegna tutta se stessa nella cura delle nuove generazioni.

Un orizzonte etico per la scuola di tutti
di Carlo Cardia
Tratto da Avvenire del 26 aprile 2008

IL SOLITO RITO DELLE FESTE LAICHE COMANDATE

di Gianni Mereghetti
Tratto da Il Sussidiario.net il 26 aprile 2008

25 aprile, festa della Resistenza, 1° maggio, festa dei lavoratori, 9 maggio giornata della memoria delle vittime del terrorismo: sono quindici giorni questi in cui si rischia di andare in overdose. Forse è venuto il tempo di prendersi il coraggio non tanto di contestare queste ricorrenze civili, quanto di rivederne le modalità, che ormai soprattutto tra i giovani e dentro le scuole sono vecchie e superate.

LA SECESSIONE INCALZA IL BUFFONE;IL FAZIOSO;I FISCHIATORI.

I vecchi partiti avrebbero mediato nel pensiero e nel linguaggio, cercato una soluzione capace di senso universale della cittadinanza, e avrebbero censurato pretese e urla degli intolleranti. Ma in una nazione senza guida etica, senza forza culturale e politica, e per di più infestata dal rancore senza misura e senza significato, non poteva che finire così. Che peccato.

Tutti in piazza
di Giuliano Ferrara
Tratto da Il Foglio del 26 aprile 2008

SE PERDE LA CAPITALE PERDE ANCHE LA TESTA POLITICA

di Paolo Guzzanti
Tratto da Il Giornale del 27 aprile 2008

Se Veltroni oggi perde Roma, perderà probabilmente anche la testa. E sarà un guaio perché un altro leader il Pd non ce l’ha. Ma se non perdesse Roma, cioè se vincesse Rutelli, il guaio sarebbe una catastrofe per Roma e dunque a conti fatti, meglio che muoia questo fragilissimo Sansone con tutti i suoi ancor più fragili filistei.

E LE RUSPE FANNO SCOMPARIRE UN ALTRO VILLAGGIO

Il signor Sun Yongliang l’ultimo residente di Yangshan rimborsato dallo Stato, non è riuscito a mettersi in tasca più di 57 dollari. L’imminente festa olimpica verrà ricordata da lui a da tutti gli altri nuovi «senza tetto» cinesi come un disastroso terremoto.

Distrutta l’ultima casa di un Paese di 1500 abitanti: a ciascuno un rimborso di 57 dollari
Tratto da Il Giornale del 27 aprile 2008

Lì dove ad agosto crescerà l’erba c’erano fino a venerdì case e famiglie. Tra qualche mese non se ne ricorderà più nessuno. Chaoyang risplenderà di giardini, alberi e marmi scintillanti. Atleti, squadre e pullman imbandierati faranno la spola verso stadi e impianti olimpici.

CNB DOCET



I grandi prematuri 'postato da BELLIENI'
scarica il file .pdf

Il documento del CNB sulle cure ai bambini prematuri. E' bene vedere che il criterio di fondo è quello giusto: trattare i bambini come tutti gli altri. Purtroppo - incredibile! - c'è ancora nel 2000 chi tratta i bambini come cittadini di serie B! A questo ci siamo opposti. Vincendo.

OTTONE E IL MONDO DEI CHI



Altro film prolife a Hollywood: è la storia di un elefante (voce di Jim Carrey) che è il solo a sentire e riconoscere la voce di un piccolo popolo (i Who) che vive nei fiori. E' chiara la metafora con i bambini non ancora nati, dato che per esempio la cattiva del film (con capelli a caschetto che ricordano una nota politica USA molto osannata in Italia) dice che "quello che non si può vedere e sentire non esiste!" e i piccoli Who si domandano se un giorno saranno riconosciuti come "persone".
PS: non vi ricorda qualcuno che si firma con un ELEFANTINO ed è il protagonista di un'epica battaglia per i diritti dei più piccoli, perché è in grado di riconoscerne l'umanità contro il pregiudizio e la violenza?

PER NON IMPROVVISARE IN BIOPOLITICA

DAL BLOG DI BELLIENI
La dignità umana, base della biopolitica

Dagli USA un (lungo) vademecum per i politici, di cui ho pubbliucato una sintesi. E' l'ABC della biopolitica, che non si può ignorare, prima di legiferare ( e di giudicare quello che è stato legiferato).

...se la dignità umana è un fatto di tutti, e non dipende dallo status o da condizioni esterne, non esistono umani di serie B: né il bambino non nato, né il vecchio con Alzheimer; ed è per questo che non è neanche accettabile la risposta "morte" ad uno stato di malattia che erroneamente viene definito "non dignitoso", perché nessun tipo di morte annulla la dignità umana...


domenica 27 aprile 2008

GIACOMO SUL SUO BLOG HA SCRITTO

Ho imparato
Ho imparato..... che nessuno è perfetto...Finché non ti innamori.
Ho imparato..... che la vita è dura....Ma io di più!!!
Ho imparato.....che le opportunità non vanno mai perse.Quelle che lasci andare tu...
le prende qualcun altro.
Ho imparato..... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato....Che bisognerebbe sempre usare parole buone...Perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato.... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato....che non posso scegliere come mi sento...Ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato.... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno.......... ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato.... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato.... che bisogna godersiil viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato....che è meglio dare consigli solo in due circostanze...Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato...che meno tempo spreco...più cose faccio.

CITAZIONE

Nessuno prende coscienza di essere bisognoso se non irrompe nella sua vita qualcuno di
cui si accorge di avere bisogno per vivere e per essere se stesso. È allora che si lega a costui
come se fosse stesso, in modo che l’altro divenga lui e lui l’altro. Così accade la crescita della
personalità, divenendo ogni giorno di più un altro, qualcuno che è più grande di noi, e che
stranamente ci fa diventare ogni giorno di più noi stessi. Questo è il cristianesimo: tutto il
resto è moralismo.

APPUNTI DI UNA CONVERSAZIONE DI DON GIUSSANI 1976

II - Identità è sapere chi siamo e perché esistiamo, con una dignità che ci dà il diritto a sperare dalla nostra presenza “un meglio” per la nostra vita e per la vita del mondo. Ma chi siamo per avere il diritto a questa speranza, senza della quale la nostra vita scade in un borghesismo bieco - il cui criterio supremo è l’assicurazione contro il rischio - o nello scialbore di un’insoddisfazione che presto si trasforma in lamento o in accusa agli altri?

La nostra identità è l’essere immedesimati con Cristo. L’immedesimazione con Cristo è la dimensione costitutiva della nostra persona. Se Cristo definisce la mia personalità, voi, che siete afferrati da Lui, entrate necessariamente nella dimensione della mia personalità. È questa la «creatura nuova» del finale bellissimo della Lettera ai Galati (Gal 6,15), o l’inizio della «creazione nuova» di cui parla san Giacomo (Gc 1,18).

Dentro l’esperienza di Cristo e della nostra unità vive la passione per il cambiamento della propria vita. Ed è il contrario del moralismo: non una legge cui essere adeguati, ma un amore cui aderire, una presenza da seguire sempre di più con tutto se stessi, un fatto dentro il quale realmente naufragare. «Chiunque ha questa speranza in Lui, purifica se stesso, come Egli è puro» (1Gv 3,3).
Scopo della comunità è generare adulti nella fede. È di adulti nella fede che il mondo ha bisogno, non di bravi professionisti o di lavoratori competenti, perché di questi la società è piena, ma tutti sono profondamente contestabili nella loro capacità di creare umanità.

IX - La novità è la presenza come consapevolezza di portare “addosso” qualcosa di definitivo - un giudizio definitivo sul mondo, la verità del mondo e dell’umano -, che si esprime nella nostra unità. La novità è la presenza come consapevolezza che la nostra unità è lo strumento per la rinascita e per la liberazione del mondo.

Se rimeditiamo quanto detto, comprendiamo anche - concretamente - la nostra scelta metodologica: dobbiamo essere presenza, dobbiamo cioè costruire questo pezzo di umanità nuova in cammino là dove siamo. Per questo esistiamo, e per nient’altro; perché per fare gli ingegneri, i medici, i padri o le madri di famiglia, non sarebbe occorso l’avvenimento misterioso che ci ha investiti.


In un momento di forte pressione culturale, sociale e politica a riguardo della natura del cristianesimo, riproponiamo questo testo per l’attualità e la chiarezza di giudizio sulle ragioni di una presenza cristiana, che non si qualifica per reazione, ma per una originalità di proposta

QUESTA E' LA VITTORIA CHE VINCE IL MONDO LA NOSTRA FEDE

In queti giorni a Rimini si stanno svolgendo gli esercizi spirituali della fraternita' di comunione e liberazione.
Il titolo e' quello che ho riportato qui sopra .
Metto alcune citazioni bibliche che possono aiutarci nell'approffondimento



In un momento di forte pressione culturale, sociale e politica a riguardo della natura del cristianesimo, riproponiamo questo testo per l’attualità e la chiarezza di giudizio sulle ragioni di una presenza cristiana, che non si qualifica per reazione, ma per una originalità di proposta

Il problema che dobbiamo affrontare quest’anno può essere formulato così: bisogna che noi riusciamo a capire l’opposizione esistente tra due parole - “presenza” e “utopia” - e la scelta che operiamo della prima. Il destino della nostra comunità, come efficacia dentro l’università e dentro la società, dipende dal privilegio della presenza contro la tentazione dell’utopia.

IL VALORE TERAPEUTICO DELLA RICONCILIAZIONE

Da qui la necessità di un approccio rinnovato al sacramento, per riconciliare, i due aspetti che anticamente racchiudeva il termine salus, ossia salute fisica e salvezza.
Occorrerà certamente superare la dualità secondo cui la salute apparterrebbe alla scienza, la salvezza alla fede.

L’esasperazione di questo conflitto ha portato al formarsi di una cultura di morte che si rivolge contro l’uomo, contro la sua salute e, soprattutto, contro la sua salvezza.

di mons. Tommaso Stenico


Qualche quotidiano ha dato conto di una notizia che probabilmente ai più o è sfuggita, o alla quale non è stata data sufficiente attenzione.

COSI' DO UN NOME ALLE VITTIME DEI GULAG

Intervista ad Anatolij Razumov, l’uomo che in vent’anni di ricerche ha raccolto e documentato i casi di due milioni e mezzo di persone stritolate dalla repressione stalinista
Tratto da Il Giornale del 26 aprile 2008

«Avrei voluto chiamarle tutte per nome». Questo verso di Anna Achmatova, riferito alle vittime del regime sovietico, probabilmente è scolpito a caratteri cubitali nel cuore di Anatolij Razumov, direttore del Centro «Nomi restituiti» di San Pietroburgo e animatore del cimitero-memoriale di Levašovo.

sabato 26 aprile 2008

IL CEMENTO DELL'AMORE

Finito di celebrare il matrimonio di cui l’uomo e la donna sono testimoni, se non si rimane in tre, non ce la si fa. E sapete chi è il terzo? E’ Cristo, l’uomo fatto Dio. Solo in Lui c’è una luce in cui l’uomo incontra il divino. Solo in Lui e nella Sua Chiesa si illumina e si impara ad alimentare quell’Amore destinato all’Eterno. E’ Lui il vero e maggiore Maestro da cui imparare. Dopodiché si può rimanere insieme una vita anche se si è laici ma è molto più difficile perché non si riconosce la dimensione divina che c’è nell’umano.

Vito Piepoli – RINASCIMENTO POPOLARE n.2 Aprile

E’ possibile amarsi per tutta la vita?
L’amore è eterno? Dura nel tempo o è nell’istante che è l’unica eternità che ci è dato di sperimentare?

ILVOTO HA SFRATTATO GLI ISMI

Non ho i riferimenti sottomano, ma i morti provocati dal socialismo reale e dalla fede nel comunismo, nel mondo, sono stati decine di milioni, ampiamente documentati. Anche il liberalismo e il radicalismo selvaggio non sono indenni da responsabilità. Ad esempio i cinque milioni di bambini soppressi prima della nascita in Italia negli ultimi trent’anni, perché la parte di “assistenza alla maternità” della legge sull’aborto non è mai stata realizzata, possono ringraziare (anche) un’interpretazione letterale del liberalismo, che ritiene che ognuno è libero di fare ciò che vuole. E quindi se la richiesta di viaggi alle Maldive è maggiore di quella di assistenza alla maternità, meglio incentivare i primi che realizzare la seconda.

di Claudio Risé
Tratto da Tempi del 24 aprile 2008



LA RAPPRESENTANZA E IL RUOLO POSSIBILE DEI CREDENTI IN POLITICA


Da cattolici nei partiti (se la sfida è rammagliare)
DAVIDE RONDONI
E ora alcuni si chiedono: ma dove sono finiti? I cattolici, secondo alcuni analisti politici del 'Manifesto' e del 'Foglio', sono a rischio di estinzione dalla scena politica.
Nel nuovo Parlamento essi non avrebbero, o quasi, un 'loro' partito. Secondo costoro sarebbe fallito il tentativo voluto – udite, udite – dai vescovi (e da questo giornale) di una rinascita della Dc sotto le ali di questa p quella formazione, e sarebbe di poco conto, in definitiva, anche la presenza di cattolici nei partiti vincitori, che pure, compreso la Lega, hanno attirato molti voti di cattolici. E nel partito maggiore dell’opposizione, il Pd, taluni elementi avrebbero dato spunto ad allergie di elettori cattolici. Don Gianni Baget Bozzo vede in questo anche qualche riflesso di natura teologica.

25 APRILE OLTRE LA RETORICA LA VERITA' NEL CUORE DELLA GENTE

Ecco la cosa importante: il fatto che noi oggi parliamo di Azor è perché la famiglia, come istituzione precedente la politica, sovrasta di gran lunga la politica stessa. Se non ci fosse una famiglia, e una nipote e un fratello che hanno mantenuto vivo e saldo il ricordo, chissà quale storia potrebbero raccontarci.
Adesso non possono raccontare una storia molto diversa dalla realtà, perché comunque c’è un testimone, testimone che è vivente, che è sangue e carne. E quindi bisogna farne i conti, anche se si cerca di enuclearlo, di tenerlo lontano.


Questa cosa ha fatto il paio con un altro ricordo della mia infanzia, perché la verità non passa mai tramite le ideologie e non la raccontano gli storici: la verità passa attraverso la vita, e la raccontano le persone.

c’è l’importanza dei sacerdoti delle montagne, delle parrocchie, delle comunità tradizionali, che non viene mai presa in considerazione. La resistenza, quando è cominciata, si è organizzata intorno a pochissime persone, per lo più legate alle parrocchie, legate al cattolicesimo tradizionale.

In questa testimonianza resa da Giovanni Lindo Ferretti si parla, tra le altre cose, di due personaggi: il comandante Azor e Giorgio Morelli.
Il comandante Azor è Mario Simonazzi, di Albinea (Reggio Emilia), partigiano delle Fiamme Verdi scomparso misteriosamente poco prima della liberazione all’età di 25 anni. Il suo cadavere fu ritrovato per caso alcuni mesi dopo.
Giorgio Morelli, anch’egli di Albinea e amico di Azor, fondò il giornale indipendente “La Nuova Penna”, sulle cui colonne pubblicò inchieste intorno ai delitti politici compiuti nella zona. Firmava i suoi articoli con lo pseudonimo “il Solitario”. Il 29 gennaio 1946 venne gravemente ferito in un agguato; pochi giorni dopo passeggiò per la città portando addosso il cappotto bucato dai proiettili, e sfilò di fronte al capo dell’ANPI da lui indicato come la mente di molti di quei delitti politici. Ma le ferite non guarirono; e Morelli, accudito dalla sorella Maria Teresa, morì l’anno successivo, all’età di 21 anni.


venerdì 25 aprile 2008

LA LIBERTA' DI CHIEDERE

L’importante … è domandare Cristo.
Perché la cosa più grande che possa fare l’uomo, con tutta la sua intelligenza, con tutta la sua libertà,
qual è?
Domandare, o mendicare, che è lo stesso.
È un poveretto in canna o un bambino piccolo.
Il bambino piccolo, con tutto quello che dice e fa,
domanda:
frigni, pianga, chieda, stenda la manina,
tiri i vestiti della mamma… chiede. (…)

Qual è la cosa importante?
… Desiderare di capire, cioè chiedere,
chiedere di capire, chiedere, sempre chiedere.
Non c’è nessun’altra ricchezza che chiedere…..
Da ciò che non si conosce non si può pretendere,
si può solo domandare.

(Luigi Giussani, Si può vivere così?, pp. 80-81)

UN MILIONE E MEZZO DI CRISTIANI PERSEGUITATI IN IRAQ

Sia ben chiaro: l'accoglienza è solo la prima e la più urgente delle azioni che in concreto possono aiutare le minoranze in difficoltà. La nostra storia e i valori che essa ci ha consegnato ci danno una responsabilità enorme ed incessante nei confronti di chi è costretto a convivere quotidianamente con la morte, con la fame e con la povertà, sia esso cristiano o non cristiano. In questo momento nel mondo chi ha più bisogno del nostro contributo sono i cristiani, quindi non si tratta di preferire l'accoglienza dei cristiani in quanto "nostri fratelli", è un'emergenza impostaci dalla realtà delle cose, dalla terribile prospettiva che le comunità cristiane irachene siano in via di estinzione.


L'appello: «Accogliamoli in Europa» Medio Oriente - gio 24 apr
di Mario Mauro
Tratto da Il Sussidiario.net il 23 aprile 2008

LO CONFESSO HO FIDUCIA NELLA CONFESSIONE

Ciò che si è perso è questo: non il senso del peccato, ma il senso dell’uomo, il valore spropositato di ogni singolo istante della nostra vita. Quello che si è perso è la stima per l’immensità dell’uomo. Una volta smarrito questo, tutto viene di conseguenza, compresa la perdita del senso del peccato e del valore stesso della vita umana, della sua libertà e della sua dignità.

di Luca Doninelli
Tratto da Il Giornale del 24 aprile 2008

Mi è capitato diverse volte, e sempre di più col passare degli anni, di avere qualche difficoltà di accesso al sacramento della Confessione. L’ultima volta è stata domenica scorsa, quando per ben due volte, nel Duomo di Milano (dove vado di solito per questo scopo), mi è stato detto che non era possibile raggiungere i confessionali, causa funzioni in corso.

INTERVISTA A SIMONE PEDRONI

Dal blog del centro culturale di Lugano ho preso questa bella intervista.
Ringrazio anche il giornale del popolo che l'ha pubblicata.
E' un'intervista a Simone Pedroni che in un concerto riesce a comunicare come una "lectio divina""la musica dice e' un mezzo per comunicare la Bellezza"
Suonando “Quadri di un’esposizione” di Mussorgski dice «Un’opera che mi coinvolge come uomo, come artista e come credente»

di ENRICO PAROLA

«Più che un concerto è quasi una lectio divina ». L’affermazione può suonare strana, pensando che il brano in programma non è una Messa di Mozart o una Passione di Bach, ma i Quadri di un’esposizionedi Mussorgski. Ospite del Centro Culturale di Lugano, li suonerà mercoledì 23 al Nuovostudiofoce Simone Pedroni, uno dei pianisti italiani di maggior fama internazionale: è artista residente alla Verdi, e gira il mondo per suonare in recital o con le maggiori orchestre, concedendosi però due divagazioni: le lezioni-concerto sui Quadri e sulle Variazioni Goldberg
di Bach, in cui prima spiega i brani alternando le parole ad esempi musicali, quindi li esegue integralmente. «È una cosa strana, lo faccio solo con queste due opere perché lì, da loro, mi ha portato la vita: mi coinvolgono come uomo, come artista e come credente».

giovedì 24 aprile 2008

OMELIA PRONUNCIATA IN SAN PATRIZIO DI NEW YORK


Sono particolarmente lieto che ci siamo radunati nella cattedrale di san Patrizio. Forse più di ogni altra chiesa negli Stati Uniti, questo luogo è conosciuto ed amato comeVorrei richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti di questa bellissima struttura, che mi sembra possa servire come punto di partenza per una riflessione sulle nostre vocazioni particolari all’interno dell’unità del Corpo mistico.

“una casa di preghiera per tutti i popoli” (cfr Is 56,7; Mc 11,17). Ogni giorno migliaia di uomini, donne e bambini entrano per le sue porte e trovano la pace dentro le sue mura. L’Arcivescovo John Hughes che – come ci ha ricordato il Cardinale Egan – è stato il promotore della costruzione di questo venerabile edificio, volle erigerlo in puro stile gotico. Voleva che questa cattedrale ricordasse alla giovane Chiesa in America la grande tradizione spirituale di cui era erede, e che la ispirasse a portare il meglio di tale patrimonio nella edificazione del Corpo di Cristo in questo Paese.

Il primo aspetto riguarda le finestre con vetrate istoriate che inondano l’ambiente interno di una luce mistica. Viste da fuori, tali finestre appaiono scure, pesanti, addirittura tetre. Ma quando si entra nella chiesa, esse all’improvviso prendono vita; riflettendo la luce che le attraversa rivelano tutto il loro splendore. Molti scrittori – qui in America possiamo pensare a Nathaniel Hawthorne – hanno usato l’immagine dei vetri istoriati per illustrare il mistero della Chiesa stessa. È solo dal di dentro, dall’esperienza di fede e di vita ecclesiale che vediamo la Chiesa così come è veramente: inondata di grazia, splendente di bellezza, adorna dei molteplici doni dello Spirito. Ne consegue che noi, che viviamo la vita di grazia nella comunione della Chiesa, siamo chiamati ad attrarre dentro questo mistero di luce tutta la gente.



NOI DOBBIAMO LAVORARE PERCHE' LA FEDE GIUDICHI IL MONDO E NON IL MONDO GIUDICHI LA FEDE

Mons. Negri, Vescovo
Dopo aver sottolineato un’affermazione del filosofo Jean Guitton Noi dobbiamo lavorare perché la fede giudichi il mondo e non il mondo giudichi la fede, ecco cosa afferma:

"Credo che ci troveremo forse di fronte ad un periodo di maggior tranquillità e di maggiore governabilità, dove le tensioni e le contrapposizioni di tipo partitico potrebbero avere meno peso che in passato.
I cattolici, che hanno votato tenendo presente le indicazioni che erano state loro fornite, devono rendersi conto che il loro lavoro non è finito, anzi, comincia adesso.
Il mondo cattolico e non solo cattolico, ma anche molto mondo sanamente laico deve disporsi ad incalzare Governo e Parlamento su alcune questioni fondamentali: non potrà non essere portata all’attenzione del nuovo Parlamento e quindi del nuovo Governo il valore della vita e quindi la necessità di sottrarre anche legislativamente la vita e la sua manipolazione quelle che ormai, è assolutamente chiaro, possono esser definite “le follie della tecnoscienza”.

GIANNI RIPARTE DA ZERO


E incontra la realtà al di là di questo terribile ostacolo che è la scuola
Tutto ricomincia da zero
Niente da fare, avevo fallito anche questa volta. La scuola non la sopportavo proprio, naturalmente sarei bocciato anche quest’anno e sono sicuro che i miei non l’avrebbero digerita, mi sembrava tutto finito finché la bella notizia arrivò: un corso speciale di pasticceria con un mucchio di ore pratiche e poca teoria.
Wow sembrava veramente un sogno, l’unica cosa che guastava era: i miei avrebbero acconsentito? Tornai a casa tutto contento del mio progetto e miracolosamente acconsentirono senza obbiezioni. Dio esiste, e questa è la prova! Qualche giorno dopo incominciai il corso e fortunatamente stà andando alla grande; ho professori bravi, compagni ancora meglio, e i miei voti stanno andando bene, che voglio di +.
Morale. A volte ripartire da zero è veramente positivo.
Gianni

di Valerio Vagnoli
Sottopongo con piacere ai lettori del blog [del Gruppo di Firenze NdR] un documento umano, ancor prima che pedagogico, che un docente di un Istituto professionale dell’area fiorentina mi ha gentilmente trasmesso in fotocopia: la riflessione scritta di uno studente che a fine anno scolastico ha abbandonato la scuola in seconda superiore, dopo ripetute bocciature, per intraprendere un altro percorso formativo

ORA TOCCA A NOI VIVERE IL MESSAGGIO DEL PAPA

Gli americani e Benedetto XVI.
di Lorenzo Albacete

Nonostante si sia nel mezzo di una campagna elettorale sempre più aspra, nonostante un diffuso senso di insicurezza e di preoccupazione per il futuro del paese, nonostante un crescente secolarismo che separa la fede dalla vita, diventando sempre più l’atmosfera culturale di molti americani,
nonostante la difficoltà storica per un paese protestante a capire il ruolo del Papato, nonostante una forma particolarmente raffinata di anticattolicesimo tuttora parte della narrativa americana, nonostante che nella cultura popolare la Chiesa cattolica rimanga l’unica istituzione che è politicamente corretto attaccare, nonostante il problema che l’immagine popolare di un Joseph Ratzinger largamente sconosciuto pone ai molti americani che avevano così tanto amato Papa Giovanni Paolo II e, soprattutto, anche se la Chiesa cattolica in America non ha ancora superato l’orribile scandalo degli abusi sessuali da parte di sacerdoti… nonostante tutto ciò che militava contro di essa, la visita di Papa Benedetto XVI a Washington e New York è stata un sensazionale successo.

FORMIGONI 24 ORE PER ACCETTARE LA PROPOSTA DI SILVIO

Politica - mer 23 apr
di Sabrina Cottone
Tratto da Il Giornale del 23 aprile 2008

«Tutto bene, tutto bene» dice Roberto Formigoni appena uscito da Arcore. Ma è nervosissimo, non scende dalla macchina e fila via. L’incontro con Silvio Berlusconi è durato trenta minuti e il leader del Pdl ha chiesto al presidente della Lombardia di rimanere al suo posto fino al 2010. «La gente non capirebbe» elezioni anticipate di due anni.

BATTESIMO MIRIAM


Sabato e' stata battezzata Miriam
Auguri Miriam e auguri anche ai neogenitori.



IL PUNTO PIU' ALTO DEL DISEGNO LA PERSONA CREATA TALE DA DIO

Affermazione grandiosa nel discorso all’ONU
di Giacomo Samek Lodovici
Tratto da Avvenire del 22 aprile 2008

Ogni persona, ognuno di noi, è «il punto più alto del disegno creatore di Dio per il mondo e per la storia».
Questa affermazione grandiosa fatta da Benedetto XVI all’Onu si colloca nel solco dell’umanesimo cristiano.


EUCARESTIA UNA REALTA' PRESENTE,FAMILIARE

Laura Gazzaniga mi ha segnalato questo intervento fatto da don Giussani che puo' aiutare tutti noi a lavorare meglio sulla scuola di comunita' di questo periodo.

tutto il capitolo sulla libertà fatto finora (punto 1 e 2) tenendo
presenti le domande uscite mercoledì: "quando abbraccio la realtà e sono
felice abbraccio Cristo? E invece quando sono schiacciata dalle cose?
Nelle cose che facciamo cosa vuol dire essere liberi? Cosa vuol dire poter
fare esperienza di Cristo?
Basta amare la realtà per amare Cristo o c'è un passo da compiere oltre a
questa affezione al reale? Perché dopo l'esperienza che faccio ho un senso
di incompiutezza?
Questa urgenza è il tema della sdc: "si può vivere così? Si può veder
fiorire la vita dal rapporto con Cristo?"

Luigi Giussani

Appunti da una meditazione di Luigi Giussani agli Esercizi spirituali di Gioventù Studentesca

della Svizzera. Friburgo, novembre 1967


1. Il Mistero familiare

ERO VENUTO PER CONFERMARVI LA FEDE SIETE VOI CHE AVETE CONFERMATO ANCHE ME

Per questo la Chiesa tutta, benedice Dio, Lo ringrazia per questo memorabile viaggio apostolica, canta il suo Te Dem laudamus!

Il viaggio negli Stati Uniti di Benedetto XVI
di mons. Tommaso Stenico
Tratto dal blog Umanesimo Cristiano il 21 aprile 2008

Questo l‘atto di umiltà grande del Papa teologo che dal viaggio negli USA si è sentito confermato nella fede.

I mass media scrivono all’unisono: “Tutto molto meglio del previsto”.


PREGHIERA DEL PAPA PER LE VITTIME DELL'11 SETTEMBRE


O Dio dell’amore, della compassione e della riconciliazione,

rivolgi il Tuo sguardo su di noi, popolo di molte fedi e tradizioni diverse,
che siamo riuniti oggi in questo luogo,
scenario di incredibile violenza e dolore.
Ti chiediamo nella Tua bontà
di concedere luce e pace eterna
a tutti coloro che sono morti in questo luogo-
i primi eroici soccorritori:
i nostri vigili del fuoco, agenti di polizia,
addetti ai servizi di emergenza e personale della Capitaneria di Porto,
insieme a tutti gli uomini e le donne innocenti,
vittime di questa tragedia
solo perché il loro lavoro e il loro servizio
li ha portati qui l’11 settembre 2001.
Ti chiediamo, nella Tua compassione
di portare la guarigione a coloro i quali,
a causa della loro presenza qui in quel giorno,
soffrono per le lesioni e la malattia.
Guarisci, anche la sofferenza delle famiglie ancora in lutto
e di quanti hanno perso persone care in questa tragedia.
Concedi loro la forza di continuare a vivere con coraggio e speranza.
Ricordiamo anche coloro
che hanno trovato la morte, i feriti e quanti hanno perso i loro cari
in quello stesso giorno al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania.
I nostri cuori si uniscono ai loro
mentre la nostra preghiera abbraccia il loro dolore e la loro sofferenza.
Dio della pace, porta la Tua pace nel nostro mondo violento:
pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne
e pace tra le Nazioni della terra.
Volgi verso il Tuo cammino di amore
coloro che hanno il cuore e la mente
consumati dall’odio.
Dio della comprensione,
sopraffatti dalla dimensione immane di questa tragedia,
cerchiamo la Tua luce e la Tua guida
mentre siamo davanti ad eventi così tremendi.
Concedi a coloro le cui vite sono state risparmiate
di poter vivere in modo che le vite perdute qui
non siano state perdute in vano.
Confortaci e consolaci,
rafforzaci nella speranza
e concedici la saggezza e il coraggio
di lavorare instancabilmente per un mondo
in cui pace e amore autentici regnino
tra le Nazioni e nei cuori di tutti.


INGINOCCHIANDOSI SUL SUOLO DI GROUND ZERO NORD D'AMERICA

È stato il momento più commovente dei sei trascorsi negli Stati Uniti. Come il discorso all'Onu conteneva la consegna a edificare un'umanità riconciliata, la sosta a Ground Zero è stata il momento dell'invito alla speranza e alla responsabilità: una speranza vera, realistica, dinanzi a nuove forme di manifestazione dell'odio, superiori a qualsiasi capacità di immaginazione; una responsabilità che chiama in causa l'intera famiglia umana, sull'esempio di quanti si sono sacrificati nelle operazioni di soccorso in quelle terribili ore.
«per tutti gli uomini e le donne innocenti vittime della tragedia» degli attentati ma anche per i terroristi. «Volgi verso il Tuo cammino di amore - ha detto con un filo di voce Ratzinger invocando il «Dio della Pace» - coloro che hanno il cuore e la mente consumati dall'odio».

di Gianluca Biccini
Tratto da L'Osservatore Romano del 22 aprile 2008

New York, 21. È sceso da solo, in silenzio, la veste bianca agitata dal vento freddo, nel cratere di Ground Zero. Così come da sole le 2. 479 vittime di quel tragico 11 settembre di sette anni fa andarono incontro alla morte.

mercoledì 23 aprile 2008

OLTRE IL VOTO

E’ proprio questo a dividere i credenti dai non credenti: il significato, il senso del dolore e della sofferenza.
A una donna che sa di avere in grembo un figlio handicappato si può consigliare di non abortire solo se si è disposti a condividerne il dolore e le circostanze concrete, e lo si può fare se si è consapevoli che Qualcuno a quel dolore ha dato e darà un senso. Si può dire a un malato grave “Non avere paura” se sappiamo di non essere soli, perché Qualcuno ci ha promesso “Io morirò con te”, e poi “Io risorgerò con te”. Si può accogliere e condividere la sofferenza solo se si è fatta l’esperienza di essere accolti da Qualcuno che, pur non cancellando i problemi, non delude mai, perché dare significato al dolore permette di attraversarlo senza esserne distrutti.


Perchè è ancor più ragionevole una battaglia per l'umano
di Assuntina Morresi
Tratto da Il Sussidiario.net il 21 aprile 2008

TUTTA LA VITA DAVANTI DI VIRZI'

Più denso di ogni aspettativa l’ultimo film di Paolo Virzì: Tutta la vita davanti. E’ la storia di un desiderio di compimento che non trova strada. La protagonista, Marta, laureata in filosofia con lode, bacio accademico e proposta di pubblicazione della tesi (su Heidegger e la Arendt) vede subito svilire quell’avvenire di promesse che sembrava schiudersi. Nel giro di poco tempo infatti è costretta a ripiegare su un lavoro di telefonista e babysitter.

lunedì 21 aprile 2008

L’amore del Papa per l’AmericaNord America - mar 22 apr
di Roberto Fontolan
Tratto da Il Sussidiario.net il 21 aprile 2008

Aveva bene intuito il settimanale Time, presentando con un’ampia e acuta cover story l’imminente visita: “Perché il Papa ama l’America”. Nei sei giorni del viaggio tra le due sole tappe di Washington e New York, Benedetto XVI non ha fatto mistero del suo amore per gli Stati Uniti.

sabato 19 aprile 2008

NICOLA E GIULIA CI HANNO SCRITTO

Carissimi Tiziana e Claudio,
siamo Nicola e Giulia, papà e mamma di Samuele Sara e Anna e ci siamo
conosciuti a Passo Oclini.
Vogliamo ringraziarvi per le belle giornate passate insieme. Noi siamo stati molto bene perchè ci siamo sentiti accolti da tutti voi.Dobbiamo dire sinceramente che l'impatto con la realtà del vostro gruppo è
un impatto forte, ma l'iniziale difficoltà è presto superata e dimenticata
per via del clima che si respira con voi. Un clima di festa e serenità che
è vero e concreto, non nonostante le situazioni difficili che si vivono, ma
proprio grazie alla presenza di queste situazioni, di questi bimbi.

Si sperimenta, si tocca e si vede, stando in vostra compagnia, quella vita che
il Signore ci dona in abbondanza.

FORMIGONI VUOLE ROMA PER LA REGIONE LOMBARDIA SFIDA CASTELLI ALBERTINI

Il governatore, per lasciare, aspira a un incarico di prestigio. Forza Italia lancia l’ex sindaco di Milano come successore
di Sabrina Cottone
Tratto da Il Giornale del 18 aprile 2008

La confusione regna sovrana in Lombardia, tessera d’incastro del mosaico di governo.

La Lega insiste per avere il governatore oppure chiede come compensazione quattro ministeri. Roberto Formigoni spinge per andare da Milano a Roma, ma solo per un incarico di prestigio e candida il leghista Roberto Castelli. Su queste richieste incrociate (che irritano An) la situazione si è incartata e verrà risolta da una decisione comune di Umberto Bossi e Silvio Berlusconi. Forza Italia e lo stesso Berlusconi non sono certo entusiasti all’idea di lasciare alla Lega la Lombardia, regione simbolo del Pdl, oltre tutto due anni prima rispetto alla scadenza naturale della legislatura. Formigoni tenta di non far esplodere la situazione: «È tutto in mano a Berlusconi, che ha chiesto di avere un quadro completo. Tutti sanno che le cose devono incastrarsi una con l’altra». Ma è proprio l’«incastro» quel che ancora manca.

CHI HA SPERANZA DEVE VIVERE DIVERSAMENTE

Benedetto, le parole franche
di Luigi Geninazzi
Tratto da Avvenire del 18 aprile 2008

Nel Paese delle grandi opportu­nità Benedetto XVI non ha man­cato di cogliere la sua. «The american Pope», il Papa americano, come l’ha definito il settimanale Time, non ha perso occasione per dichiarare aper­tamente lo straordinario feeling che lo lega agli Stati Uniti, «terra di gran­de fede... che non esita ad introdurre nei discorsi pubblici ragioni morali radicate nella fede biblica», ha detto l’altra sera all’episcopato locale.

Negli Stati Uniti la religione resta un elemento fondamentale della demo­crazia ed entra nel dibattito pubblico senza le remore e i distinguo che ca­ratterizzano l’Europa. Ma Benedetto XVI, «affascinato dal concetto positi­vo di laicità che esiste nella società a­mericana », non si è fermato lì.

SULL'ABORTO UNA NUOVA CONOSCIENZA

Il teologo Maurizio Chiodi, il sociologo Tommaso Vitale, il filosofo Massimo Reichlin a confronto nell'incontro organizzato dall'Associazione medici cattolici di Milano
di Enrico Negrotti
Tratto da Avvenire del 18 aprile 2008

INCONTRO CON GLI EDUCATORI CATTOLICI

DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
Sala Conferenza dell'Università Cattolica d'America, Washington, D.C.
Giovedì, 17 aprile 2008

Cari Cardinali,
Cari Fratelli Vescovi,
Illustri Professori, Insegnanti ed Educatori,
"Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene" (Rm 10, 15-17). Con queste parole di Isaia,citate da San Paolo, saluto calorosamente ciascuno di voi – portatori di sapienza – e attraverso di voi tutto il personale, gli studenti e le famiglie delle molte e svariate istituzioni formative che voi rappresentate. E' un vero piacere per me incontrarvi e condividere con voi alcune riflessioni circa la natura e l'identità dell'educazione cattolica oggi. Desidero in particolare ringraziare P. Davide O'Connell, Presidente e Rettore della Catholic University of America.
Ho molto apprezzato, caro Presidente, le Sue gentili parole di benvenuto. La prego di estendere l'espressione della mia cordiale gratitudine all'intera comunità – facoltà, personale e studenti – di questa Università.
Il compito educativo è parte integrante della missione che la Chiesa ha di proclamare la Buona Novella. In primo luogo e soprattutto ogni istituzione educativa cattolica è un luogo in cui incontrare il Dio vivente, il quale in Gesù Cristo rivela la forza trasformatrice del suo amore e della sua verità (cfr Spe salvi, 4).

CHI TOCCA IL PAPA FINISCE FUORI DAL PARLAMENTO

LIBERO 18 aprile 2008 di RENATO FARINA
C'era una volta un partito molto glorioso, il Partito socialista italiano. Durava tra alti e bassi da 116 anni. Poi è arrivato Enrico Boselli. Irritato con Papa Ratzinger ha detto nel febbraio del 2007. «È venuto il momento di cancellare il Concordato». Il 13 aprile è stato cancellato lui con tutto il suo partito. Non è un caso isolato. C'è un fattore (...) segue a pagina 17 poco valutato nel considerare la vittoria di alcuni e la disfatta di altri in queste ultime elezioni. È il Fattore P, il fattore Papa. Chi ha provato a morderlo si è perduto nelle nebbie del niente.

venerdì 18 aprile 2008

IL PAPA NEGLI USA INCONTRA LE VITTIME DEGLI ABUSI

sessuali da parte di preti pedofili e prega con loro

WASHINGTON (17 aprile) - Papa Ratzinger ha incontrato oggi pomeriggio nella Nunziatura di Washington un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di preti pedofili. A renderlo noto è il
portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Si tratta di cinque persone, uomini e donne, dell'area di Boston accompagnate dal cardinale di Boston, Sean ÒMalley, che ha portato al Papa un libretto con tutti i nomi - oltre mille - delle vittime nell'arcidiocesi di Boston. Alcune delle persone erano in lacrime. Insieme al Pontefice hanno pregato e hanno raccontato le loro storie. «Il Papa - spiega una nota del Vaticano - li ha assicurati della sua preghiera per le loro intenzioni, per le loro famiglie e per tutte le vittime di abuso sessuale».
Secondo il quotidiano Boston Globe, l'incontro, che è durato 25 minuti, era stato preparato in segreto per settimane. Due delle vittime che hanno incontrato Benedetto XVI, Bernie McDaid e Olan Horne, prima di recarsi dal Papa avevano rilasciato un'intervista alla National Public Radio. «Non gli bacerò l'anello - aveva detto Horne - e se andremò là e ci verrà servito un bel piatto di belle parole, posso garantire che sarò la prima persona a dire che quest'uomo manca dell'autorità morale per gestire la Chiesa cattolica. Mi aspetto qualcosa più delle scuse quando lascio la stanza».

NOTIZIE SALUTE GIOVANNI


Giovanni procede bene.
Ieri alla visita gli hanno dato il permesso di riprendere a nuotare.
Il 9 maggio fara'una visita in anestesia per controllare la pressione e per decidere quando proseguire con gli interventi.
Tutte queste ospedalizzazioni l'hanno un po'provato .
Speriamo che il nuoto lo aiuti a riprendersi bene.
Ringrazio tutti i lettori che lo ricordano nella preghiera.

FOLLIA TUTT'ALTRO CHE INUTILE

Ringrazio Mariangela che mi ha segnalato quest'articolo.
Condivido quanto e' scritto.
Ferrara non e' stato votato perche' si rischiava di far vincere le sinistre.
Ferrara ha pero' il grande merito di aver mosso le coscienze e di aver fatto prendere maggior consapevolezza sul significato del voto.
Io l'ho votato solo perche' in questo momento della mia vita mi ha permesso di rimanere salda
all'interno della chiesa e del movimento.
L'ho votato per questo pur condividendo le indicazioni "il voto dato a Ferrara sapevo che non serviva a molto"E' servito a me per rimanere fedele al carisma del movimento.
Casini (Mpv) a Ferrara: la vita è entrata in politica
Tratto da Avvenire del 17 aprile 2008
È esattamente il contrario. La ragione principale per la quale non vi è stata un’adesione di massa alla tua lista, sebbene il cuore di molti battesse per essa, è stata il timore di contribuire, pa­radossalmente, al successo di quanti, se avessero vinto, avreb- bero immediatamente persegui­to e probabilmente realizzato tut­ti gli obiettivi contrari a ciò che tu ed io desideriamo.

Caro Giuliano,
ogni giorno della campagna elettorale appena terminata ho ammirato il tuo coraggio e la tua intelligenza. Ho prvato anche un vivo sentimento di rammarico per non essere accanto a te nelle piazze e nei teatri d’Italia.


CARO BERLUSCONI SOSTITUISCA LO STATALISMO NELLA SCUOLA CON LA LIBERTA' DI EDUCAZIONE

Carissimo Berlusconi,
Lei si appresta a governare il paese dopo una campagna elettorale che ha condotto nel segno della libertà. Il popolo le ha dato fiducia per questo, perché sa che con lei al governo potrà essere protagonista dell'affronto dei bisogni reali e vi sarà aiutato dalle istituzioni, che, lungi dal sostituirvisi, ne valorizzeranno e promuoveranno l'iniziativa. È quella che si è aperta con le elezioni del 13/14 aprile una grande occasione per voltare finalmente pagina, per prendere le distanze dallo statalismo da tempo dominante e puntare tutto sulla libertà. Lo faccia, Presidente, e soprattutto dentro la scuola, che sarà il punto di verifica della validità dei suoi principi. È la scuola uno degli ambiti più appesantiti dallo statalismo, che come una piovra ha paralizzato le energie vitali di studenti, insegnanti e genitori, ed è anche l'ambiente da cui viene con maggior forza un grido di libertà.

APPUNTI DA UNA CONVERSAZIONE DI DON GIUSSANI

alla “Scuola quadri” di Comunione e Liberazione. Milano, 27 febbraio 1972. Una sintesi non firmata fu pubblicata su Litterae Communionis n. 17 del giugno 1972 (pp. 3-9)

1. Che cosa cerchiamo

Il momento della storia del movimento che oggi ci tocca guardare in faccia è quello in cui l’esperienza del movimento ha subìto lo scossone più grosso: il ’68.
Forse non è inutile ricordarci che, nella vita di chi Egli chiama, Dio non permette che accada qualche cosa, se non per la maturità, se non per una maturazione di coloro che Egli ha chiamati. Questo vale innanzitutto per la vita della persona, ma ultimamente e più profondamente per la vita della sua Chiesa, perciò, analogamente, per la vita di ogni comunità, si chiami essa famiglia o comunità ecclesiale, in senso più lato.

Dio non permette mai che accada qualche cosa, se non per una nostra maturità, per una nostra maturazione. Anzi, è proprio dalla capacità che ognuno di noi e che ogni realtà ecclesiale ha (famiglia, comunità, parrocchia, Chiesa in genere) di valorizzare come strada maturante ciò che appare come obiezione, persecuzione, o comunque come difficoltà, è dalla capacità di rendere strumento e momento di maturazione questo, che si dimostra la verità della fede. Non per nulla il Signore dice, quando parla della fine del mondo - ma la fine del mondo è ogni risvolto della storia -, che «il male espliciterà molta suggestività, ci saranno molti pseudo-cristi e pseudo-profeti, e allora si raffredderà la carità di molti»1.
È questo, potremmo dire, il sintomo della verità, della autenticità o meno della nostra fede: se in primo piano è veramente la fede o in primo piano è un altro tipo di preoccupazione, se ci aspettiamo veramente tutto dal fatto di Cristo, oppure se dal fatto di Cristo ci aspettiamo quello che decidiamo di aspettarci, ultimamente rendendolo spunto e sostegno a nostri progetti o a nostri programmi.


Vengo come amico e annunciatore del Vangelo, della libertà e della fede


Vengo come amico e annunciatore del Vangelo, come uno che rispetta grandemente questa vasta società pluralistica. I cattolici americani hanno offerto, e continuano ad offrire, un eccellente contributo alla vita del loro Paese. Nell''accingermi a dare inizio alla mia visita, confido che la mia presenza possa essere fonte di rinnovamento e di speranza per la Chiesa negli Stati Uniti e rafforzi la determinazione dei cattolici a contribuire ancor più responsabilmente alla vita della Nazione, della quale sono fieri di essere cittadini.

LETTERA DI ADELINO

Cara Tiziana, non vedo più la tua news letter: è una sospensione momentanea?
Comunque, volevo raccontarti di come l'amicizia con gli Amici di Giovanni, nonostante le difficoltà di incontro, resti attaccata al cuore.

Settimana scorsa sono andato a Palermo per un meeting aziendale con UniCredit e mi è venuto in mente che ci sono I nostri amici Francesco e Mariella. Ho telefonato loro e siamo riusciti a vederci un'oretta, parlando un po' di tutto!

È stato bello, perchè l'amicizia in nome di Colui che non conosce distanze è proprio radicata nei cuori di ciascuno di noi.
Certo, rimane la difficoltà di incontrarci: siamo sparsi in tutta Italia! Però ad esempio un incontro a Bologna ogni tanto potrebbe vedere anche la loro partecipazione.

Oppure occorrerebbe pensare a mezzi tipo email o altro per rimanere comunque in contatto.
Ciao! Un abbraccio.
Adelino
Verona

giovedì 17 aprile 2008

MORATORIA MONDIALE SULL'ABORTO

15/04/2008
La giornalista Eugenia Roccella parla del possibile fronte laico-cattolico per ridurre il numero degli aborti.
Quella dell'aborto non è una questione solamente cattolica, ne è riprova il fatto che parte del mondo laico in Italia si è unito per chiedere alle Nazioni Unite l'approvazione di una moratoria su questa pratica medica.

OLTRE IL MAL DI PANCIA LO SPIRITO DI ASSAGO

15 APRILE 2008
ilsussidiario.net
GIORGIO VITTADINI

Questo voto, più degli altri, è il voto del popolo contro l'establishment.
Due anni fa molti intellettuali e alcuni dei più importanti giornalisti italiani inneggiavano al cambiamento dell'Italia, che sarebbe stato portato da una coalizione progressista, egemonizzata culturalmente dalla Rosa nel pugno. Finalmente, dicevano, si sarebbe assistito alla fine dell'Italia delle appartenenze ideali, per permettere l'avvento di una posizione culturale "zapateriana" sul piano dei diritti della persona, imperniata su un solido statalismo nel welfare e nell'istruzione e su uno stravolgimento delle caratteristiche economiche del nostro Paese rendendolo pedina coloniale di un sistema internazionale governato dalla grande finanza.

L’AZZARDO PAPALE DAVANTI A GROUND ZERO















Inginocchiato in uno dei luoghi più bui di questi decenni, Papa Benedetto chiederà quello che chiedono tutti. Che non si ri¬peta, che gli uomini e i governi facciano di tutto perché da orrore non nasca altro or¬rore. Lo chiederà sapendo di essere suc¬cessore del Papa che si oppose alla logica di rispondere con le armi alle armi.
Ma non farà solo richieste politiche, non farà solo le preghiere 'normali'. Farà que¬sta domanda incredibile, altrettanto forte e memorabile del gesto che creò quell’or¬rendo fosso. Farà la domanda che certifi¬ca più di ogni altra cosa, più di ogni mo¬numento, più di ogni cerimonia, che la speranza è più forte e la vita chiede la vita.


S.S. BENEDETTO XVI VERSO GLI USA
DAVIDE RONDONI
Avvenire 13 aprile 2008

E FERRARA DISSE LA LISTA PAZZA CHE ERRORE

di Michele Brambilla
Tratto da Il Giornale del 16 aprile 2008

Giuliano Ferrara ieri ha detto un sacco di cose giuste, giustissime, e una sbagliata. Cominciamo con quest’ultima. Ha detto che attraverso la sua lista pazza «è stata rotta un’opaca congiura del silenzio». Naturalmente, silenzio sulla tragedia dell’aborto, cinque milioni all’anno solo quelli legali, centotrentamila in Italia.

TI HO DATO IL VOTO ANCHE SE ERO CERTA CHE SAREBBE STATO DISPERSO

Ti ho votato
Sapevo di sprecare un voto ma il mio e'stato un voto di gratitudine.
Ho voluto darti il voto perche'la presenza vostra e' stata per me di grande aiuto in questo momento difficile.
Al senato ho dato il mio voto a Formigoni ma non potevo non darlo alla camera alla lista aborto no grazie.
Certamente ,puo' essere stata una scelta sbagliata quella di mettersi in politica portando avanti una campagna solo morale.
Credo pero'che fosse giunta l'ora di mettere a tema il valore della vita.
Ho votato perche' mai in questi anni ho sentito e visto prendere serie posizioni sul senso della vita pubblicamente con una cosi' grande certezza.
Gridare, in quest'epoca ,che l'uomo ha valore dal concepimento fino al termine dell'ultimo respiro ,e' certamente un gesto di grande coraggio.
Qualcuno puo' anche dire che e' una posizione protestante,moralistica,io mamma di Giovanni il mio 6 bimbo posso dire che questa lista mi ha aiutato e mi e' stata amica testimoniandomi che il dolore,la fatica,la sofferenza,che in questo periodo in particolare mi sono stati chiesti hanno significato.


DOPO LA SCONFITTA PAZZA


di Giuliano Ferrara
Tratto da Il Foglio del 16 aprile 2008

Oggi scrivo io. Scrivo alle amiche e agli amici che hanno speso il loro tempo, il loro denaro, le loro energie, la loro faccia nella battaglia elettorale per la vita e contro l’aborto. Li ringrazio e voglio loro un gran bene.

MESSORI RINGRAZIA FERRARA "ANCHE SE UN PO' PROTESTANTE

di Paolo Rodari
Tratto da Il Riformista del 16 aprile 2008
Tramite il blog PalazzoApostolico.it

Giuliano Ferrara ci ha provato. Culturalmente ha fatto centro: teatri pieni, dibattiti infuocati, tante righe sui giornali e un tema, quello dell’aborto, scongelato dal freezer in cui era andato a finire.

L'ANTICA SIMPATIA DEL PAPA PER LA DEMOCRAZIA AMERICANA NORD AMERICA



Primi incontri di benedetto xvi in terra usadi Davide Rondoni
Tratto da Avvenire del 16 aprile 2008

Arrivando negli Stati Uniti il Papa incontra la nazione che più di ogni altra ha fatto coincidere la propria identità, il proprio messaggio e persino la propria missione perseguita con ogni forza con la parola: democrazia.







L’America dice di coincidere e di amare sopra ogni cosa la democrazia, e di questo ha fatto la sua bandiera. Nei suoi film come nei suoi scandali, nelle sue guerre come nelle crisi sociali, nell’immaginario come nelle sue leggi, l’America dice di essere il cuore pulsante e la testa della democrazia. Lo dicono in modo diverso e scontrandosi le sue forze politiche, le sue razze, le lobby, i pensatori, liberals o conservatives. E sullo stato di salute di lei, sul rispetto, o sull’eventuale sfregio di lei, si misurano le opposizioni, gli scandali, le lotte anche feroci. Si potrebbe dire quasi che è una specie di idolo, la democrazia. Nel senso che è per rispetto a lei che si devono rispettare tante cose, persino arrivando a certi eccessi grotteschi del politically correct, o a certe sconfortanti ipocrisie.

INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO


Alla fine, dal momento che inizialmente Padre Lombardi mi aveva posto una domanda anche sui miei sentimenti, vorrei dire: vado negli Stati Uniti proprio con gioia! Sono stato in precedenza diverse volte negli Stati Uniti, conosco questo grande Paese, conosco la grande vivacità della Chiesa nonostante tutti i problemi, e sono contento di poter incontrare, in questo momento storico sia per la Chiesa che per le Nazioni Unite, questo grande popolo e questa grande Chiesa. Grazie a tutti!

VERSO GLI STATI UNITI D’AMERICA (15 APRILE 2008) , 16.04.2008

Riportiamo di seguito la trascrizione dell’intervista concessa dal Santo Padre Benedetto XVI ai giornalisti del Volo Papale nel pomeriggio di ieri, martedì 15 aprile, durante il viaggio aereo da Roma a Washington:

LA RABBIA DELLO SCONFITTO

Infine diamo a Silvio ciò che è di Silvio. Un ringraziamento per aver sopportato il dileggio dei fessi e dei cafoni. I quali occorre si rassegnino: lui è uno dei pochi personaggi di spicco della storia repubblicana. Piaccia o no, le cose stanno così..NAPOLITANO FA GLI AUGURI AL VINCITORE DELLE ELEZIONI

LIBERO 16 APRILE 2008
di VITTORIO FELTRI
Il giorno dopo una sconfitta, la realtà appare in tutta la sua catastrofica bruttezza. Ieri mattina Walter Veltroni non si sarà alzato di buon umore. Dalle fatiche e dalle eccitazioni della campagna elettorale all'amarezza del risultato che lo inchioda a un ruolo di secondo piano, quello del cane stanco che insegue la lepre, del pugile andato kappaò. Non bastasse, adesso ci sarà più d'uno nel suo nuovo partito che si comporterà con lui alla vecchia maniera: gli rinfaccerà errori, distrazioni, incapacità, e tenterà di scalzarlo.

SPARITI I SINISTRI ULTRA" SON TUTTI NEI GIORNALI

Libero 16 aprile 2008
di ANTONIO SOCCI
Eugenio Scalfari, il 30 marzo scorso, ha fatto questa perspicace previsione nel suo editoriale sulla Repubblica: «Ho un presentimento: il centrosinistra vincerà sia alla Camera sia al Senato. (...) segue a pagina 13 Fino a pochi giorni fa pensavo il contrario, che non ce l'avrebbe fatta. Ebbene ho cambiato idea. Ce la fa. Con avversari di questo livello non si può perdere. Gli elettori cominciano a capirlo. Io sono pronto a scommetterci». Quando si dice cogliere nel segno! Si può ironizzare. Ma stiamo parlando del decano dei giornalisti italiani, colui che, una settimana fa, ha inaugurato con la sua lectio magistralis il "Festival del giornalismo" di Perugia. È il perfetto simbolo di una classe intellettuale che si scopre (ancora una volta) lontana anni luce dal Paese e dalla vita concreta. Ieri, in un filo diretto con i lettori sulla tv di Repubblica, un ascoltatore ha detto a Scalfari: «La smettete di trattare da cretini la maggioranza degli italiani? Fatevi un esame di coscienza piuttosto. Magari, visto che siete così intelligenti, riuscirete anche a capire perché padri di famiglia monoreddito con tre figli a carico (di cui uno con handicap) come il sottoscritto, abbiano votato PdL. Ma avete visto la Bindi cos'ha combinato nelle due finanziarie? Si può far ministro per le Politiche familiari chi una famiglia non l'ha mai avuta?».

martedì 15 aprile 2008

LA LISTA ABOORTO NON E STATA CAPITA

Ferrara si ferma allo «zero virgola»: ho toppatoPolitica - mar 15 apr
L'amarezza dell'Elefantino: la lista «Aborto? No grazie» non è stata capita. Ma credo che la battaglia continuerà Duello su La7 con Lerner
di Gianni Santamaria
Tratto da Avvenire del 15 aprile 2008

«Credo che la battaglia con­tinuerà. Però ho toppato brutto». Non u­sa giri di parole Giuliano Ferrara per commentare lo 'zero virgola' (0, 369, dice­vano ieri sera gli ultimi da­ti del Viminale, riferiti a ol­tre la metà dei seggi) in­cassato dalla sua lista «A­borto? No Grazie».

BERLUSCONI - NON Leggero' i Giornali

"Voglio restare nella storia del mio Paese - conclude - come uno statista che ha
cambiato il suo Paese e che l'ha migliorato"

Queste le parole di Silvio dopo la sua netta vittoria. Speriamo che sia vero. Certamente l'idea di creare un partito solo (o quasi) ha gia' ripagato diminuendo il numero dei partiti in parlamento da 26 a 6, un chiaro segno che gli italiani sono cambiati e che giudicano importante la stabilita' del governo.

«NON LEGGERÒ I GIORNALI» - «Sono molto diverso dal presidente del Consiglio del 2001» confessa via telefono dai microfoni di Sky il Cavaliere. «Nel senso che - spiega - so dare gerarchia alle cose importanti. Mi applicherò in modo diverso alla politica estera - promette Berlusconi -. Mi sono messo in testa di non andare a letto neppure una sera senza aver realizzato qualcosa di concreto e positivo in favore del mio Paese e degli italiani». Una sorta di manifesto programmatico quello di Berlusconi, che aggiunge: «Non lascerò spazio alle chiacchiere, non darò ascolto alle critiche, non farò conferenze stampa, non leggerò i giornali che naturalmente si scaglieranno contro di me, non prenderò come importanti tutte le cose del teatrino della politica e della televisione. Voglio restare nella storia del mio Paese - conclude - come uno statista che ha cambiato il suo Paese e che l'ha migliorato».

REGINA COELI

I missionari al centro del ‘Regina Caeli‘Angelus/Regina Coeli - dom 13 apr
il Papa ricorda i religiosi uccisi in terra straniera. E per il suo viaggio in America si affida alla protezione della Madonna e alla preghiera dei fedeli
di Gianluca Barile
Tratto dal sito Petrus il 13 aprile 2008

CITTA’ DEL VATICANO - ''Il loro apostolato e' spesso contrassegnato da un'originalita', da una genialita' che costringono all'ammirazione.

lunedì 14 aprile 2008

HA SCOMMESSO TUTTO SULLA LIBERTA’ DELL’ ALTRO

Julián Carrón
Tracce marzo 2008
Il suo genio educativo? «Stava nella sua capacità di ridestare nell’io il desiderio di qualcosa di bello e di vero».


Una capacità che oggi, se possibile, è ancora più attuale
Fino dalla prima ora di scuola ho sempre detto: “Non sono qui perché voi riteniate come vostre le idee che vi do io, ma per insegnarvi un metodo vero per giudicare le cose che io vi dirò. E le cose che io vi dirò sono un’esperienza che è l’esito di un lungo passato: duemila anni”. Il rispetto di questo metodo ha caratterizzato fin dall’inizio il nostro impegno educativo, indicandone con chiarezza lo scopo: mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita»
(Il rischio educativo, Rizzoli, p.20).

giovedì 10 aprile 2008

LA SCELTA ARDUA E GRANDE DI MAMMA PAOLA, MALATA DI CANCRO

Morire così, senza che in molti, in questi tempi di anime arrese, capiscano. Morire non del tutto, lasciandosi indietro un figlio coi tuoi occhi, e il tuo sorriso.

A Pieve la nemica è arrivata e ha trovato vita, non resa
MARINA CORRADI
Avvenire 9 aprile 2008
La notizia rilanciata sulle agenzie è scarna: Paola Breda, da Pieve di Solìgo in provincia di Treviso, 38 anni, è morta ieri di un cancro che le era stato diagnosticato diciannove mesi fa. Ma lei, incinta, prossima al sesto mese, aveva deciso di non fare la chemioterapia per non danneggiare il bambino. Il figlio è nato, sano. Si chiama Nicola, oggi ha 17 mesi. La donna lascia lui, un’altra figlia e il marito. È stata una scelta, libera, e tale, nel suo coraggio, che non ci sentiremmo di dire a un’altra, nelle stesse condizioni, di fare lo stesso.

S.S.BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE , 09.04.2008

Per creare un’unità nuova e duratura, sono certo importanti gli strumenti politici, economici e giuridici, ma occorre anche suscitare un rinnovamento etico e spirituale che attinga alle radici cristiane del Continente, altrimenti non si può ricostruire l’Europa. Senza questa linfa vitale, l’uomo resta esposto al pericolo di soccombere all’antica tentazione di volersi redimere da sé – utopia che, in modi diversi, nell’Europa del Novecento ha causato, come ha rilevato il Papa Giovanni Paolo II, "un regresso senza precedenti nella tormentata storia dell’umanità" (Insegnamenti, XIII/1, 1990, p. 58). Cercando il vero progresso, ascoltiamo anche oggi la Regola di san Benedetto come una luce per il nostro cammino.

San Benedetto
Cari fratelli e sorelle,
vorrei oggi parlare di san Benedetto, Fondatore del monachesimo occidentale, e anche Patrono del mio pontificato. Comincio con una parola di san Gregorio Magno, che scrive di san Benedetto: "L’uomo di Dio che brillò su questa terra con tanti miracoli non rifulse meno per l’eloquenza con cui seppe esporre la sua dottrina" (Dial. II, 36).

mercoledì 9 aprile 2008

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI CATTOLICI E AL POPOLO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA IN OCCASIONE DELL’IMMINENTE VIAGGIO APOSTOLICO

Cari fratelli e sorelle degli Stati Uniti d’America!
La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi! Mancano ormai pochi giorni al mio viaggio apostolico nel vostro amato Paese, e prima di partire desidero farvi giungere un cordiale saluto e un invito alla preghiera. Come sapete, la mia visita toccherà due sole città: Washington e New York; ma essa intende spiritualmente abbracciare tutti i cattolici che vivono negli Stati Uniti. Al tempo stesso, auspico vivamente che la mia venuta in mezzo a voi sia accolta come espressione di fraternità verso ogni Comunità ecclesiale e come testimonianza di amicizia verso tutti i credenti e gli uomini e le donne di buona volontà. Il Signore risorto ha affidato agli Apostoli e alla Chiesa il suo Vangelo d’amore e di pace, e lo ha affidato perché fosse recato a tutti i popoli.

TUTTE LE BUGIE SULL'ABORTO

Renzo Puccetti svela gli inganni dell’ideologia della “salute riproduttiva”mi sembrava interessante!

un abbraccio a voi tutti e in particolare a Giovanni. e GRAZIE per il tuo magnifico blog
mariangela
di Antonio Gaspari
CITTA' DEL VATICANO, mercoledì, 2 aprile 2008 (ZENIT.org).- Per anni si è detto che l’aborto è un diritto che permette l’emancipazione e la libertà delle donne, che l’utilizzo di pillole abortive renderà la società più civile e democratica, che la gravidanza indesiderata deve essere trattata come una patologia

martedì 8 aprile 2008

DEFORME UNA RAGAZZINA INCINTA?

Efebiche maschere di un nichilismo educato, per cui la vita è solo divertirsi, essere liberi, consumare. Ma continuare nei figli, in questo nulla, non ha senso. Povera Juno con la sua grossa pancia, povera bambina deforme.


Deforme una ragazza incinta? No, lo sguardo storto di un’altra donnaAborto &C - lun 7 apr
Perla di Lietta Tornabuoni sulla «Stampa»
di Marina Corradi
Tratto da Avvenire del 6 aprile 2008

Sulla Stampa Lietta Tornabuoni recensisce Juno, iI film americano su un’adolescente che scappa da una clinica per aborti e sceglie di mettere al mondo il bambino.

La Tornabuoni definisce il film «grazioso», fatto per contentare tutti: i benpensanti così come «i pervertiti, che godono a vedere sullo schermo una ragazzina, quasi una bambina, con il corpo deformato dalla gran pancia della gravidanza avanzata». Dove è quell’aggettivo, 'deformato', che fa sussultare. Dunque, il corpo di una donna incinta è 'deforme'; e che lo scriva una donna, colpisce di più.

lunedì 7 aprile 2008

E' MORTO IL PAPA' DI FRANCO VILLA

Questa mattina il papa' del nostro caro amico Franco Villa ha chiuso gli occhi per riaprirli in cielo davanti al Padre Eterno.
Siamo tutti vicini a Franco e Patrizia a tutti i loro figli e nipoti.
Siamo vicini alla famiglia della sorella di Franco e li sosteniamo con la Preghiera.
Tiziana Caggioni con tutti i lettori del blog
Si dirà che la politica è una cosa e i valori morali un’altra.
Non sono affatto d’accordo.

Le persone che io delego a rappresentarmi in Parlamento debbono rappresentarmi in toto; anche nei valori etici nei quali io credo e che desidero siano difesi anche a livello legislativo.

La grandezza della Chiesa dell’amato Benedetto XVI sta tutta in questo tenore teologico, etico e culturale di porre la politica come luogo di intervento della fede

Società - dom 6 apr
Tratto da Il Sussidiario.net il 4 aprile 2008

Dopo la riflessione di ieri sul pensiero debole della politica italiana, sembra naturale chiedersi: che Paese è il nostro?Le sue radici cristiane sono ovvie; le testimonianze innumerevoli; i segni lasciati dalla pietà e dalla religiosità popolare sono incontrovertibili [cfr. www.leradicicristiane.splinder.com]

LE LEGGI DEI NUMERI NON SI ADDICONO A QUELLE DELL'ANIMA

Nessuno sconcerto di fronte ai dati recenti secondo cui risulta che i cattolici sono il 17,4% della popolazione e i musulmani il 19,2%
L’osservatorio di Paolo Mosca
Tratto da Avvenire del 5 aprile 2008

Viviamo aridi tempi di Auditel televisivo. Secondo i “malati di statistiche”, nel terzo millennio vincono i numeri sempre e comunque.
Permettetemi una domanda? Le leggi dei numeri valgono anche quando si parla di spirito, di momenti dell’anima, di fermenti religiosi? Io dico no. Del resto fu Gesù a dire: “Il mio regno non è di questo mondo”. E ancora lui, nelle pagine delle Sacre Scritture, a definire “piccolo gregge” il popolo di fedeli che andava convertendosi al suo messaggio rivoluzionario. Dunque nessuna reazione scomposta di fronte ai dati comunicati nei giorni scorsi dall’Annuario della Santa Sede, in cui risulta che nel 2006 i cattolici sono fermi al 17, 4 per cento della popolazione planetaria, mentre i musulmani sono al 19, 2 per cento. Se però ai cattolici si aggiungono le creature cristiane nel mondo (ortodossi, anglicani, protestanti) l’insieme sale al 33 per cento. Dunque prendiamo le distanze dalla filosofia dei numeri: altrimenti le poche migliaia di monaci buddisti che in questi mesi mettono in crisi la muraglia cinese in vista delle Olimpiadi, non sarebbero che dei poveri disperati senza futuro.

BUROCRAZIA E FIGLI SU MISURA

Quando si parla di bambini se ne sentono di tutti i colori.
Gli adulti di oggi sono i bimbi di ieri.
VOGLIO VOGLIO VOGLIO
I genitori di questi adulti sono l'esito del sesantotto,hanno dato quando non c'era da dare hanno tolto quando c'era da dare.
Cosi' ora questi poveri ragazzi che desiderano diventar padri e che non riescono vogliono almeno il giocattolo su misura.
Lo vogliono piccolo,sano,e soprattutto che non li deluda con il passar del tempo.
Cosa importa se ci sono bambini che cercano genitori e non corrispondono alle caratteristiche?
Il giocattolo e' per loro e se non corrisponde alle caratteristiche lasciamo sulla mensola.
di Gerolamo Fazzini
Tratto da Avvenire del 5 aprile 2008

L’adozione internazionale in Italia è al giro di boa. Sono passati 15 anni da quando il nostro Paese ha aderito alla Con­venzione dell’Aja, 10 da quando l’ha ratifi­cata. Due date simboliche che offrono un’occasione preziosa per tirare un bilan­cio, ancorché provvisorio, sul fenomeno e sui trend in atto.

COLPIRNE UNO PER INTIMIDIRE TUTTI QUELLI CHE DISSENTONO SULL'ABORTO

Che tristezza! Senza lotta !Colpire gente che non si difende!
Colpire persone che stanno gridando che ogni uomo ha la sua dignita'!
Colpire persone che accolgono la vita in tutti i suoi aspetti!
Chissa' come saranno rientrati a casa questi lanciatori?
Saranno stati fieri?
Gli agnelli non hanno reagito,e probabilmente molti vedendo l'accaduto cominceranno a pensare che forse val la pena difendere i valori.
Forse l'appello di don Giussani "e' necessaria una educazione del popolo"viene prima della dispersione di voti.
Il Regno non e' su questa terra.
Mi direte che anche gli altri partiti vogliono la difesa della vita e che non usano questa bandiera per farsi strada.
Se questa bandiera garantisse la poltrona sono certa che tutti cercherebbero di afferrarla!
Siamo un popolo allo sfascio e tutti sono certi che Ferrara non riuscira' cosi' lo approvano ma non lo sostengono.
Voglio dare il mio voto alla sua lista anche se tutti dicono che lo sprechero' che daro' la possibilita' ad altri di usarlo.
Non mi interessa ,cambiare mentalita' viene prima della vittoria.
Voglio per i miei nipoti un mondo che comunichi valori ,certezze.
Cristo e' vittorioso gia' ora da duemila anni nessuno e' riuscito a spegnere la SUA PRESENZA.
Temiamo che la dispersione dei voti possa farlo?
Io non credo LUI e' vincitore e noi abbiamo il dovere di testimoniare i suoi insegnamenti.

"Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non temete gli uomini, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli".

Le ripetute violente contestazioni a giuliano Ferrara • Ciò che sfugge a certi «democratici» è il discrimine tra il non essere d'accordo e il picchiare • E in certe contestazioni riaffiora qualcosa che si sperava superatodi Marina Corradi

Tratto da Avvenire del 5 aprile 2008

REGINA COELI


06-04-2008
• Cari fratelli e sorelle,
il Vangelo di questa domenica – la terza di Pasqua – è il celebre racconto detto dei discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-35). Vi si narra di due seguaci di Cristo i quali, nel giorno dopo il sabato, cioè il terzo dalla sua morte, tristi e abbattuti lasciarono Gerusalemme diretti ad un villaggio poco distante chiamato, appunto, Emmaus. Lungo la strada si affiancò ad essi Gesù risorto, ma loro non lo riconobbero. Sentendoli sconfortati, egli spiegò, sulla base delle Scritture, che il Messia doveva patire e morire per giungere alla sua gloria. Entrato poi con loro in casa, sedette a mensa, benedisse il pane e lo spezzò, e a quel punto essi lo riconobbero, ma lui sparì dalla loro vista, lasciandoli pieni di meraviglia dinanzi a quel pane spezzato, nuovo segno della sua presenza. E subito i due tornarono a Gerusalemme e raccontarono l’accaduto agli altri discepoli.

UDIENZA AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE PROMOSSO DAL PONTIFICIO ISTITUTOGIOVANNI PAOLO II PER STUDI SU MATRIMONIO E FAMIGLIA

S.S.BENEDETTO XVI :
UDIENZA AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE PROMOSSO DAL PONTIFICIO ISTITUTO LATERANENSE , 05.04.2008

Alle 11 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su matrimonio e famiglia, della Pontificia Università Lateranense, in collaborazione con i Knights of Columbus, sul tema: "L’olio sulle ferite. Una risposta alle piaghe dell’aborto e del divorzio".
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha loro rivolto:
• DISCORSO DEL SANTO PADRE

MISSIONARIE DI SAN CARLO: VOTI TEMPORANEI DI RACHELE PAIUSCO

03/04/2008
Lo scorso 31 marzo, nella Solennità dell’Annunciazione, Rachele Paiusco ha emesso i voti temporanei, nelle mani di don Paolo Sottopietra, superiore generale delle Missionarie di san Carlo, e alla presenza di S.E. mons. Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina.
Pubblichiamo di seguito il messaggio di auguri di don Julián Carrón.
Milano, 30 marzo 2008

Carissima Rachele,
nella solennità dell’Annunciazione in cui pronunci i voti temporanei nelle mani di don Paolo, voglio assicurare la vicinanza mia e di tutto il movimento a te e a tutte le Missionarie di S. Carlo, accompagnandoti nella preghiera affinché il tuo ‘sì’ sia totalmente immedesimato in quello della Madonna e attraverso di esso Cristo porti copiosi frutti di santità, cioè di umanità vera, nella vita tua e delle tue compagne.
Julián


scarica in pdf l'augurio di mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca

LE AGGRESSIONI A FERRARA L'INVENZIONE DEI MOSTRI

Manca ormai solo una settimana e poi votiamo.
Ormai non ci crede piu' nessuno in un cambiamento.
Ci sono i due grandi partiti ,che si alternano ,che non litigano nemmeno piu'.
Non ci sono nemmeno piu' grandi argomenti ci sono le POLTRONE da raggiungere.
Ma i due grandi partiti sanno che in un modo o nell'altro riusciranno a sedersi.
Non importa se le poltronne saranno piu' per uno o per l'altro.
Quelli che fanno numero nella lista saranno scartati ma i grossi la poltrona sanno di averla in ogni modo.
Discuteranno ,ormai e' quindici anni che lo fanno.
La Malpensa fara' la fine che dovra' fare ,a noi, popolo bue ,saranno nuovamente chiesti sacrifici,
I soldi dei sacrifici saranno goduti da pochi ,i valori saranno accantonati,e la nostra povera Italia ,i nostri poveri figli, i nostri poveri nipoti assisteranno al degrado totale.


di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA
Corriere della Sera 6 aprile 2008
Certo: si può chiudere il discorso tirando in ballo le solite «frange folli», dicendo che dopotutto si tratta di non più di qualche centinaio di scalmanati, ignari della fondamentale distinzione tra la forza degli argomenti e l'uso della forza come argomento: cose che ci sono e ci saranno sempre e dovunque. Si può fare così, certo: ma sarebbe come nascondere la testa sotto la sabbia al pari degli struzzi.
Le ripetute, violente manifestazioni inscenate ai comizi di Giuliano Ferrara, i tentativi di impedirgli di parlare, testimoniano infatti di qualcosa di diverso e di più grave.

IL PAPA SULL'ABORTO "CHI L'HA FATTO VA AIUTATO"

di CATERINA MANIACI
Libero, 6 aprile 2008
Aborto, eutanasia, divorzio: autentiche piaghe sul corpo della società, e nell'anima di chi le ha scelte o lo ha subite. Soprattutto dei più piccoli, innocenti e indifesi. Errori, gravissimi, che minano e segnano indelebilmente, che bisogna condannare con forza, senza cedimenti, ma verso chi li ha commessi o li ha sopportati bisogna avere solo "misericordia". Papa Benedetto XVI torna a parlare dei "valori non discutibili", che non si possono "negoziare".

domenica 6 aprile 2008

CARO CELENTANO SU UNA COSA SONO D'ACCORDO CON LEI


Caro Celentano,
di Roberto Formigoni

Tratto da Il Corriere della Sera del 3 aprile 2008

Caro Celentano, su una cosa sono d’accordo con lei: dobbiamo scommettere sulla bellezza. E la scommessa dell’Expo 2015 è proprio questa: rendere Milano e la Lombardia più belle e più funzionali.